Narrativa recensioni

Recensione de “Il paradiso dei profumi” – Charlotte Jacobi

Recensione a cura di Patrizia Seghezzi

Il sogno delle sorelle Carstens, fondatrici delle profumerie Douglas, continua. Dopo averle conosciute (e ammirate) nel primo libro, “Le ragazze dell’atelier dei profumi”, di cui trovate la recensione qui, le ritroviamo 10 anni dopo l’inaugurazione del loro primo negozio.

Siamo nel 1920, sempre ad Amburgo, e nei dieci anni trascorsi non sempre le cose sono filate lisce…

In negozio, oltre alla commessa storica, Eugenie Schalt, ci sono le figliocce delle sorelle, Hertha e Lucie, praticamente le loro eredi. E sono proprio loro che organizzano la festa per il decennale del negozio.

“Per molto tempo era sembrato che la profumeria non avrebbe potuto vivere quel giorno. Con la Grande Guerra, a partire dal 1914, le madrine di Hertha erano infatti incappate in gravi difficoltà finanziarie. In tempi di maggiore recessione le sorelle avevano persino dovuto chiudere il loro negozio per un periodo.”

Le sorelle Douglas

Non sono facili le cose in Germania in questo periodo e, con lo scorrere degli anni, le cose peggiorano sempre più, a partire dalla fine del 1922 e per tutto l’anno successivo. Le ingenti somme richieste alla Germania dai paesi vincitori della Grande Guerra come risarcimento danni, unite a un periodo di forte inflazione in tutta l’Europa, trascinarono il marco tedesco in una spirale di iper inflazione nonché di un’altissima disoccupazione.

Chi aveva voglia ma soprattutto denaro, per concedersi un profumo, un piccolo pezzetto di felicità?

“Con le festose decorazioni del negozio e con i consigli garbati alla clientela, si sforzavano tutte di riportare un po’ di voglia di fare acquisti. In quei giorni pieni di preoccupazione era necessario risvegliare il ricordo della magia dei profumi.”

Con la certezza che il sogno realizzato non può svanire come una bolla di sapone dopo aver tanto lottato, le sorelle Douglas (saranno chiamate così) guardano lontano: a Parigi, Londra, New York, per conoscere persone, allacciare rapporti lavorativi e nuove collaborazioni, con tanto coraggio e intraprendenza.

La regione della Ruhr

Nel 1923, però, le cose peggiorano ulteriormente: la Francia e il Belgio occupano la zona mineraria  della Ruhr, facendo accrescere il rancore della popolazione tedesca nei loro confronti. I tedeschi reagiscono con la resistenza passiva e l’astensione dal lavoro. Tutto questo porta al totale tracollo dell’economia e del marco tedesco, arrivando al punto che il cambio di 1 dollaro era pari a 4.000 miliardi di marchi.

Un disastro economico, finanziario, umanitario.

Anna, Marie, Hertha e Lucie lotteranno con tutte le loro forze per evitare il disastro ma ricevono la disdetta per i locali che hanno in affitto.

La tenacia, la determinazione, la voglia di non arrendersi mai permetteranno loro di andare avanti nonostante tutto, intrecciando amicizie, vivendo storie d’amore, subendo l’odio e l’invidia delle persone.

“Non possiamo gettare la spugna e dobbiamo prepararci al momento in cui la gente avrà di nuovo interesse per prodotti che non servano alla mera sopravvivenza.”

Il negozio però viene chiuso e si scopre che Marie è molto malata.

“Non volevo turbare tutti, ma non posso tacerlo per sempre. Poco dopo Capodanno ho scoperto di avere un nodulo al seno. L’hanno mandato ad analizzare, è maligno.”

Marie inizierà la sua lotta più importante, circondata dalla famiglia e dagli amici che le vogliono bene, mentre la sorella e le figliocce riusciranno a riaprire il negozio, il loro sogno, la loro vita.

I profumi hanno un’anima, ci rappresentano, ci coccolano, ci portano ricordi belli, brutti, malinconici, ci fanno sognare. E le sorelle Douglas hanno creato il loro mondo di sogni.

“I profumi erano costituiti da diverse note olfattive che sviluppavano appieno il loro effetto solo in un certo arco di tempo. Di solito la fragranza della nota di testa stabilisce se il profumo corrisponde o no alle proprie preferenze. Alla nota di testa seguiva la nota di cuore. Quella nota centrale risaltava solo quando la prima si era già volatilizzata. La nota di fondo costituiva la conclusione del processo del profumo.”

C’è una grandissima ricerca, tanti fallimenti, tantissimo lavoro dietro alla creazione di un’essenza. Essenza che poi accompagnerà tantissime persone nella loro vita e nei loro sogni.

“I profumi sono i sentimenti dei fiori, aveva scritto un poeta tedesco.”

Trama

Amburgo, 1920. Sono trascorsi dieci anni dall’apertura della profumeria Douglas: un successo tutto da festeggiare! In città il negozio di Anna e Marie Carstens è diventato il punto di riferimento per acquistare le fragranze più raffinate e trovare i cosmetici più esclusivi. Non c’è signora alla moda che non ambisca a entrare in quel paradiso. Ma di fronte a una tale popolarità, perché non provare a trasformare la splendida profumeria in una realtà internazionale? New York, Londra e Parigi sono le città cui guardare per allacciare contatti, cogliere tendenze ed elaborare strategie di vendita. Così, mentre le intraprendenti «sorelle Douglas» si dedicano anima e corpo a questo ambizioso progetto, le loro giovani figliocce, Hertha e Lucie Harders, sin da bambine a proprio agio tra profumi, creme e belletti, accettano di gestire il lussuoso negozio insieme alla commessa Eugenie. Ma se oltreoceano regna un clima di scintillante euforia, la Germania attraversa un periodo di crisi politica e sociale con gravi ripercussioni sull’economia. Riusciranno Hertha e Lucie a far fronte a questo periodo di difficoltà, proprio nel momento in cui da loro dipende il futuro del negozio? E mentre le due sorelle si impegnano per conquistare nuovi clienti con fragranze irresistibili, sbocciano, in modo del tutto inaspettato, anche gli amori. Ma non tutte le rose fioriranno…

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