Narrativa recensioni

Alba di ferro – Stefania De Prai Sidoretti

Con uno stile spontaneo e disinvolto, l’autrice, narra una storia d’amore forte e coinvolgente, fatta di sentimenti puri e innocenti, che si scontrano con l’aspra durezza della guerra. Amore, amicizia, appoggio, partecipazione, sono le vere libertà dell’essere umano. Una storia che imprigiona l’anima e il cuore: diventa uno scorcio realistico dell’impresa di Fiume, che riuscì a frantumare quegli schemi morali borghesi, frutto di una società immersa nell’ipocrisia.

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“La casa della colpa” – Valeria Galante

Dopo la lettura resta in bocca il sapore crudele delle vicissitudini delle donne della famiglia Morelli. Il lettore non può che stupirsi davanti alla crudeltà gratuita che esse manifestano tra loro, forse a causa degli avvenimenti fuori del comune che vivono, o forse perché prigioniere di loro stesse. Un libro che scuote e che affonda il coltello nei meandri di caratteri insoliti e accusatori.

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Il più giovane dei re – Valentina Cambi

La terra di Hatti è colpita da una misteriosa epidemia che falcidia indistintamente i sovrani e il popolo.

Ultimo ad ammalarsi, è il sovrano Arnuwanda, il quale ben conscio dell’impossibilità di salvarsi e già privato del suo erede dal morbo, di concerto con i suoi famigliari, sceglie come suo successore, l’ultimo figlio di primo rango di Suppiluliuma, suo fratello Mursili.

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Fanny Stevenson. Tra passione e libertà – Alexandra Lapierre

Per scrivere le sue appassionanti biografie, Alexandra Lapierre forse, per provarne le emozioni, segue gli stessi itinerari dei viaggi dei suoi protagonisti. Così per l’ultima, dedicata alla moglie di Robert Louis Stevenson, Fanny Van de Grift, Lapierre, è arrivata alle miniere del Nevada e sulle isole Samoa.

Frances Matilda Van de Grift (10 marzo 1840- 8 febbraio1914). Figlia del costruttore JacobVan de Grift e di Esther Thomas Keen. Divenne una sostenitrice e in seguito la moglie di Robert Louis Stevenson.

Da piccola era una sorta di maschiaccio, con capelli scuri e ricci e un carattere impetuoso.

All’età di diciassette anni sposò Samuel Osbourne, un tenente dello staff del governatore dello Stato dell’Indiana. Dalla loro unione nacquero tre figli: Isobel, Samuel e Hervey.

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1627 – Andrea Martinetti

Genova brucia, come una moderna Babilonia. Al centro delle visioni di Padre Isidoro de’ Pagani, priore di S. Bartolomeo degli Armeni a Genova, tre reliquie legate strettamente alla città ligure: il Santo Volto di Cristo Nostro Signore impresso sulla stoffa del Mandylion, un piatto ottagonale e una croce d’oro. L’incendio è scaturito a causa delle reliquie. Una potenza inaudita che mette a ferro e fuoco l’intera città. Una visione che apre il prologo del romanzo, in un contesto apocalittico che subito catapulta il lettore nella cornice frammentata e complicata del XVII secolo.

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La regina senza trono – Ornella Albanese

Ci sono dei personaggi storici la cui esistenza si presta in modo perfetto a un romanzo, si tratta solo di aspettare che gli autori li scovino tra la polvere della storia e diano loro nuovamente voce, esaltando le loro figure, spesso messe in ombra da altri con cui hanno diviso il percorso della loro esistenza.

È il caso di Amalasunta che, sarebbe rimasta “la figlia di Teodorico”, un nome particolare che profuma di antico su cui soffermarsi un istante per passare ad altre storie e altre vite, più note.

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Il canto della fortuna. La saga dei Rizzoli – Chiara Bianchi

Chi lo scrive il destino di un uomo?

Senza la fortuna non si combina niente… Sono le parole che affermava spesso l’uomo Angelo Rizzoli. Difficile che la sua vita sia davvero stata segnata solo dalla fortuna, soprattutto negli anni dell’adolescenza e della gioventù. Eppure il capostipite del colosso dell’editoria è davvero un personaggio fuori dal comune.

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Et in bona gratia. Un’indagine per il commissario Ludovico Ariosto – Lida Coltelli

E se proponessimo Ludovico Ariosto come “investigatore”? Non saremmo poi tanto lontani dalla realtà: forse non tutti sanno che l’autore dell’opera “Orlando Furioso” ricoprì il ruolo di Commissario Ducale della Garfagnana da febbraio del 1522 al mese di giugno del 1525.

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