L’avete mai sentita, e magari anche usata, questa espressione? Vi raccontiamo da dove deriva.
“L’amico Fritz” è una locuzione che si usa per fare riferimento a qualcuno a noi noto ma di cui non si vuole fare il nome, qualcuno per il quale si allude a un ipotetico rapporto con un’altra persona, sottintendendo una relazione segreta. Serve perciò a indicare un rapporto che, per motivi vari, non vuole dichiararsi per quello che è.
Tale espressione deriva dall’omonima commedia lirica di Pietro Mascagni, musicata su libretto di P. Suardon (pseudonimo di Nicola Daspuro) e rappresentata per la prima volta a Roma nel 1891.
Nell’opera si racconta dello scapolo Fritz Kobus, ricco e generoso possidente ma restio a contrarre matrimonio, che non intende ammettere né a se stesso, nè agli amici di aver perso la testa per Suzel, la dolce figlia di un fattore. Solo quando viene a sapere che Suzel è promessa sposa a un uomo che non ama, non può più nascondersi e confessa il suo amore e l’intenzione di volerla prendere lui per moglie.