Narrativa recensioni

La maledizione di Dante – Giancarlo Guerreri

Recensione a cura di Luigia Amico

Un thriller mozzafiato, una corsa contro il tempo, un susseguirsi di colpi di scena, un segreto che potrebbe sconvolgere l’intero globo, un personaggio del passato studiato e sviscerato dai più grandi studiosi e che continua a far discutere di sé… Giancarlo Guerreri nel suo romanzo, “La maledizione di Dante”, non lesina sorprese che terranno il lettore letteralmente ancorato alle pagine del libro.

Oserei definirlo un romanzo sui generis che si discosta in modo sostanziale dalle varie interpretazioni che sono state formulate sul pensiero dantesco e che propone una chiave di lettura esoterica.

Proprio un Dante eretico è il protagonista di questa storia che si sviluppa su due filoni temporali differenti: uno appartenente al passato e uno al presente.

Poco sopra ho citato Dante come protagonista del romanzo, forse sarebbe più corretto indicare come tali cinque canti eretici scritti dal Sommo mentre era in esilio, versi così pericolosi che potrebbero far tremare le fondamenta della religiosità e che saranno nascosti per secoli in luoghi sicuri.

Come in un diabolico intrattenimento per menti fini, il poeta sembrava prendersi gioco del suo pubblico, inserendo parole chiave che appartenevano ad altri schemi logici, ad altri linguaggi, dedicati e condivisi solo da un ristretto gruppo di iniziati.”

2014. Giordano Verzecchi eredita uno di quei cinque versi tanto misteriosi quanto incomprensibili; intuisce immediatamente l’estrema importanza del documento in suo possesso e decide di consultare il professor De Carolis, profondo conoscitore delle opere dantesche, e la sua assistente Valentina Tornabuoni. Dopo una prima analisi per i due non ci sono dubbi: quelle parole criptiche vergate secoli prima appartengono alla mente geniale di Dante Alighieri.

È una scoperta sensazionale ma anche un momento di estrema importanza, la voglia di scoprire il significato del testo mette in moto una serie di eventi che vedranno Giordano e Valentina imbarcarsi in un’avventura adrenalinica alla ricerca dei quattro canti mancanti. Purtroppo per loro non saranno i soli a voler mettere le mani su quei documenti scottanti, entreranno in scena figure misteriose appartenenti a un movimento religioso risalente al basso Medioevo: i Dolciniani. Inizierà così una lotta contro il tempo, la loro stessa vita sarà messa in pericolo e una serie di omicidi sconvolgerà le loro ricerche.

Bene, allora sarò più chiaro: stiamo parlando di quelle falsità che avete per le mani e che potrebbero portarvi direttamente all’Inferno…anche qui nel mondo dei vivi! Vedi figliolo siete entrati per puro caso in un giuoco più grande del previsto, e state svolgendo il ruolo di quelle piccole pedine che si dovranno sacrificare per far vincere l’avversario.”   

Ma a chi erano destinati quei canti che Dante ha voluto lasciare per iscritto?

È risaputo che il Poeta era un adepto della setta iniziatica “Fedeli d’Amore”, confraternita probabilmente nata da una costola dell’Ordine dei Templari cui appartenevano gli Stilnovisti ed è proprio a loro che sono indirizzati quei versi perché sono gli unici a poter decifrare e comprenderne il significato.

 “Se Dante avesse realmente potuto esprimere per iscritto quello che pensava sarebbe finito al rogo. I suoi confratelli più cari nascosero anch’essi, mascherandoli da semplici sonetti, concetti pericolosissimi e segreti, cercando di comunicare messaggi che potessero essere compresi solo dagli stessi affiliati.”

È qui che entra in ballo la fervida fantasia dell’autore, la sua spiccata bravura narrativa non è concentrata solo nella capacità di aver realizzato un thriller con la T maiuscola: i canti menzionati sono nati dalla mente di Giancarlo Guerreri e si fa quasi fatica a non attribuirli realmente a Dante. Sono perfettamente strutturati in terzine incatenate costituite da versi endecasillabi, leggendoli si rimane affascinati e avvinti da quelle parole che sembrano essere sopravvissute al trascorrere del tempo, sinonimo questo della ricca e profonda conoscenza dell’autore del pensiero dantesco.

Il lettore vivrà con Giordano e Valentina sul filo del rasoio, personaggi immaginari si muoveranno in perfetta sintonia con figure del 1300 realmente vissute, “sotto il vellame delli versi strani” passato e presente si uniranno regalando al pubblico un Dante sorprendente e poco conosciuto.

Con una narrazione caleidoscopica ci perderemo tra i pensieri del genio fiorentino seguendone i passi mossi su un terreno a lui ostile, lo spettro dell’Inquisizione è lì a ricordargli che al minimo errore commesso le fiamme del rogo lo avvolgeranno in un abbraccio mortale.

Gli elementi necessari per tenere alta l’attenzione ci sono tutti, dal primo all’ultimo capitolo le vicende del presente e del passato si susseguono a un ritmo serrato, la curiosità e l’interesse saranno una costante sempre presente e la realizzazione dei canti invoglia il lettore ad approfondire un argomento forse poco trattato ma che pone il Sommo Poeta sotto una luce differente, sicuramente diversa rispetto a quella studiata sui banchi di scuola.

L’epilogo lascia letteralmente il lettore a bocca aperta, mossa sicuramente astuta e ben riuscita che ben fa sperare in un possibile sequel.

Editore: ‎ Bonfirraro (25 novembre 2021)
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 272 pagine
ISBN-10: ‎ 8862722680
ISBN-13: ‎ 978-8862722681
Link d’acquisto cartaceo: La maledizione di Dante
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Trama

1303, Dante Alighieri, durante il suo esilio, scrive cinque canti rimasti nascosti, perché eretici e pericolosi.

2014, il prof. Giordano Verzecchi, insegnante di lettere di un liceo torinese, entra in possesso di un raro documento appartenuto a un suo trisavolo, Arduino Verzecchi, bibliotecario di Casa Savoia. Una lunga sequenza di versi endecasillabi in stile dantesco, che sembrano illustrare una Commedia altra, di natura esoterica. Giordano contatta il prof. De Carolis, un docente di Lettere Antiche di Firenze che, con l’aiuto della sua assistente, Valentina Tornabuoni, conclude che si tratti di un originale dantesco, dai contenuti pericolosamente eretici. Dopo la rivelazione, De Carolis viene assassinato e Valentina e Giordano, tra i quali è iniziata una storia amorosa, intraprendono la ricerca dei frammenti danteschi mancanti. Due forze occulte, però, si contrastano. Recuperati i cinque frammenti danteschi, attraverso varie peripezie degne dei migliori thriller internazionali, i due ricercatori si trovano di fronte al dilemma di come gestire il pericoloso ritrovamento, e tra misteriosi delitti capiscono che anche la loro vita è in pericolo.

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