Narrativa recensioni Saggistica

Storie di Roma. I tanti volti della Città Eterna – Raffaella Bonsignori (a cura di)

Recensione a cura di Maria Marques

Roma per me non è dei romani; loro sono solo i suoi abitanti, sono prede inconsapevoli della città…

Raccontare una città come Roma, con le sue mille sfaccettature e la sua storia, visibile in ogni luogo, è quanto questa raccolta di storie porta all’attenzione del lettore. Una raccolta di storie che vanno dal piccolo saggio, condensato in poche pagine, ai ricordi personali, ai racconti, alle poesie.

Roma si svela in modi inconsueti, attraverso sguardi e parole che riecheggiano sia nel passato sia in tempi recenti, il tutto a comporre un mosaico che ben si adatta alla Città Eterna. 

Una città in cui è possibile incontrare Michelangelo negli ultimi giorni di vita, nella sua casa di Macel de’ Corvi, trovando nella prefazione dell’autrice, la sua esatta posizione “situata in via de’ Fornari, nell’attuale piazza Madonna del Loreto, tra il muro laterale del palazzo delle Assicurazioni Generali e la colonna Traiana; un luogo che, allora, era un intrico di viuzze lurido e maleodorante“. Perché Roma è così, è storia a cielo aperto e le strade che il turista percorre sono state già battute da innumerevoli passi di altri e, alcuni di questi, sono nomi riecheggiano nel tempo, perché divenuti immortali. Scoprirete così, una “città Giardino” progettata nel 1919 sul modello delle città inglesi, che s’inerpica su un’altura, il Monte Sacro che riporta alla memoria antiche vicende.

Un monte ove il patrizio Menenio Agrippa – vissuto nel V secolo a.C. – pronunciò il famosissimo apologo ai plebei per far rientrare il primo sciopero della storia…

Roma è anche la Città del Vaticano, i riti che la contraddistinguono, i pontefici e, così, si può immaginare anche Dante aggirarsi per raggiungere il centro della cristianità.

Si sarà mescolato alla folla che si accalcava sul ponte Elio, oggi ponte Sant’Angelo, per recarsi in San Pietro che conservava ancora l’aspetto dell’antica Basilica costantiniana.

Come un turista, il lettore si addentra in luoghi o incontra personaggi che hanno vissuto e amato questa città, a cominciare da Pasolini che le dedica alcune strofe bellissime:

Stupenda e misera
città che mi hai fatto fare
esperienza di quella vita
ignota:fino a farmi scoprire
ciò che, in ognun, era il mondo.

Storie di attori e poeti che hanno permesso al dialetto di non scomparire e storie di sangue che sembrerebbero scritte per il palcoscenico, ma che, invece, facevano parte della realtà quotidiana in cui Mastro Titta dispensava i suoi servigi. Città santa, città dilaniata dalle bombe della seconda guerra mondiale, durante l’operazione Crosspoint, città lambita dal biondo Tevere, città di ricordi per chi la abita e la vive quotidianamente.

Storie che si possono leggere una dietro l’altra oppure lasciandosi attirare dal titolo, affidate ad autori diversi che Raffaella Bonsignori riunisce in questo primo volume della collana “I Quaderni di critica e cultura” con l’intento, come lei stessa spiega nella nota introduttiva, di risvegliare la curiosità dei lettori su argomenti noti o sconosciuti, uniti da un comun denominatore, in questo caso, Roma. La scelta stilistica dei racconti brevi, delle storie appunto, permette al lettore di spaziare su argomenti vari, con la possibilità anche di approfondire, grazie a una ricca bibliografia posta alla fine di ogni capitolo.

Editore: ‎ Independently published (30 giugno 2021)
Copertina flessibile: ‎ 500 pagine
ISBN-13: ‎ 979-8542680859
Link di acquisto cartaceo: Storie di Roma. I tanti volti della città eterna

Trama
“Storie di Roma. I tanti volti della Città Eterna è il primo volume di una collana, “I Quaderni di Critica e Cultura”: monografie a più voci su diversi argomenti; antologie di contributi divulgativi, anche interdisciplinari, che si spera possano incuriosire, catturare, comunicare, stimolare ulteriori approfondimenti. Il tutto sempre con un pizzico di originalità. La cultura è una meravigliosa creatura vivente: nutriamola e la vedremo crescere, diamole aria e potremo respirare con lei.
Questo su Roma, più che un libro, è un viaggio nel tempo e nello spazio, una passeggiata tra parole e fotografie alla scoperta di una città in parte sconosciuta e affascinante. Passeggeremo nella Roma tiberina ottocentesca e novecentesca; ci affacceremo in quella di Pio IX; tremeremo nel rivivere momenti oscuri e dolorosi come il bombardamento di S. Lorenzo o le esecuzioni di Mastro Titta, il boia di Roma; incontreremo Gigi Proietti, Moravia, Pasolini, Mario Scaccia, Checco Durante, Belli e Trilussa; rintracceremo Roma nell’opera di Shakespeare, in quella di Dante e persino in quella di sir Arthur Conan Doyle. Incontreremo Michelangelo Buonarroti nelle sue ultime ore a Macel de’ Corvi. Rievocheremo, anche attraverso un’intervista ad Ugo Pagliai, uno sceneggiato che ha fatto la storia della Televisione e che da cinquant’anni rapisce gli spettatori in una Roma tetra ed esoterica, Il Segno del Comando. Visiteremo il Centro Sperimentale di Cinematografia; ci fermeremo ad osservare la Porta Santa di S. Pietro e la “rota” di Santo Spirito in Saxia; cammineremo tra i villini del quartiere Città Giardino; faremo il tifo alle Olimpiadi del 1960; assaporeremo Roma a tavola con i segreti della sua cucina; voleremo sui versi in vernacolo di due poeti; e condivideremo i ricordi romani con un ragazzo del 1946 ed uno del 1928.

Che ne pensi di questo articolo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.