Letture condivise Test e Quiz

Lettura condivisa di maggio: il sondaggio

Siamo giunti al momento atteso della scelta del nuovo libro da leggere insieme nel mese di maggio! Ecco allora l’argomento proposto dalla Redazione TSD: “gli investigatori della Storia”. Abbiamo scelto tre personaggi che sono protagonisti di gialli storici con il ruolo di investigatori, anche un po’ atipici per il loro ruolo reale.

Il primo titolo è stato proposto da Paolo Busc che si è aggiudicato il primo gioco della condivisa di aprile!

Votate! Quale sarà il prossimo libro da leggere in convidisa?

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Quale libro vuoi leggere insieme agli amici di TSD nel mese di maggio?

Ecco la terna con i titoli in lizza! Quale ti convince di più?


Grande è la sorpresa di Publio Aurelio quando, coinvolto nel crollo di un’antica tomba sull’Esquilino, rinviene al suo interno lo scheletro di una donna orribilmente inchiodata al sepolcro. Nessuno ha mai sentito parlare di simili riti barbarici nell’Urbe, anche se in alcune remote province dell’Impero si vagheggia di demoni femminili dai piedi di bronzo, chiamati dai greci “empuse”, che userebbero sedurre giovani maschi di bell’aspetto per portarli lentamente alla morte, succhiandone le forze vitali o addirittura il sangue: secondo le leggende di quei lontani popoli, uccidere le “empuse” non basta, occorre inchiodarne il corpo per impedire loro di risorgere nuovamente dal sepolcro. Alieno da ogni superstizione, il senatore risale presto alla proprietaria della tomba, Festia Velthinia, la matriarca di una famiglia di origine etrusca. Tuttavia, quando si reca nella sua casa per interrogarla, trova la vecchia sul letto appena morta, circondata dai suoi nipoti ed eredi. Accanto a loro una donna incredibilmente seducente, Sofia Sofiana, e la cugina povera Lavinia, ragazza poco ligia alle convenienze… A complicare le cose c’è la diceria circa un tesoro che il fratello di Fastia, Velthur detto l’Avvoltoio, avrebbe nascosto nei boschi di proprietà della famiglia. E naturalmente non mancano i personaggi cari a chi segue Publio Aurelio sin dalle sue prime indagini: l’astuto liberto Castore, la matrona Pomponia afflitta da un eccesso di atrabile e il medico Ipparco…


Roma, 1634. Lo scultore Gian Lorenzo Bernini riceve una lettera che getta ombre sulla morte del cardinale Stefano Pignatelli, avvenuta undici anni prima. Si parla di avvelenamento: diceria o assassinio? L’artista, impegnato in innumerevoli commissioni da portare a compimento, non può tuttavia ignorare ciò di cui è stato messo a parte, anche in virtù di una muta promessa fatta a un suo mecenate, il cardinale Scipione Borghese, anch’egli morto da poco. Come può ora, dopo anni, risalire alla verità? L’indagine lo porta nelle celle di un monastero, dove trascorre i suoi giorni Porzia, una giovane stravagante, ma dotata di un grande talento artistico grazie al quale ha ricostruito quella che fu la scena del possibile delitto e modellato i suoi artefici. Ma Porzia all’epoca era solo una bambina: cosa c’entra con quell’omicidio? In una Roma barocca traboccante tanto di opere d’arte quanto di intrighi e misteri, Gian Lorenzo Bernini è protagonista indiscusso della magnificenza della città e del disvelamento di un assassinio ignorato da tutti. Temperamento iroso, ma al contempo testardo e geniale, si muove tra invidie e gelosie, fino a rischiare la vita e una scomunica.

Firenze, 1300. In una notte di metà luglio il priore Dante Alighieri viene chiamato in tutta fretta dal bargello della città e condotto sul luogo di un orrendo delitto. Nel nuovo Palazzo dei Priori ancora in costruzione, tra le ali di un colossale carro allegorico a forma di aquila imperiale, è appeso il cadavere di una donna decapitata, coperta da una ricca veste di broccato intessuta d’argento. Per Dante non è difficile riconoscere il corpo della bellissima Vana del Moggio, cantatrice amatissima che con la sua voce paradisiaca ammaliava tutta Firenze. Chi può averla uccisa? Per scoprirlo il sommo poeta dovrà inoltrarsi nella «selva oscura» degli indizi e delle false piste, mentre su tutto grava l’ombra di un terrificante mostro mitologico… Giulio Leoni, romano, è uno degli scrittori italiani di gialli storici e di narrativa del mistero più conosciuti all’estero, grazie anche alla fortunata serie dedicata alle avventure investigative di Dante Alighieri, tradotta in tutti i maggiori Paesi del mondo. Studioso delle avanguardie artistiche, è un appassionato di storia dell’illusionismo e della pop-culture degli anni ’50 e ’60, di cui ricerca e colleziona testimonianze e memorabilia. Elementi che trasporta spesso nei suoi romanzi, dove le trame più imprevedibili e sorprendenti si sviluppano su uno sfondo storico ricostruito con grande precisione, e in cui personaggi reali e finzione narrativa s’intrecciano, dando vita a un teatro delle ombre enigmatico e affascinante. Oltre ai romanzi dedicati alle indagini di Dante, tra i suoi libri ricordiamo Il testamento del papa e L’Occhio di Dio.

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