Narrativa recensioni

L’anatema dei sette peccati – Davide Fresi

Trama L’idea della storia raccontata scaturisce dalla suggestione che ha avvinto molti di noi quando abbiamo ipotizzato di disporre di una macchina del tempo: quale epoca storica avremmo voluto visitare? Forse quella in cui era vissuto Gesù di Nazareth? Quali sensazioni avremmo provato parlando viso a viso con Gesù? Quali emozioni avrebbero alimentato in noi i suoi occhi ammalianti? E come avremmo agito se ci fossimo trovati a Gerusalemme durante la sua Passione? Ci saremmo opposti alla crocifissione? Queste sono alcune delle domande che hanno stimolato la fantasia dell’autore. I protagonisti della narrazione, Polibio e Fedro, per un tiro della sorte compiono un viaggio temporale e si ritrovano a conoscere personaggi storici dal grande carisma, da Tiberio Cesare a Ponzio Pilato, da Simon Pietro alla Madonna, e arrivano quasi al punto di cambiare il corso naturale della storia. Nel romanzo è tracciato un brillante affresco di un’epoca che mantiene ancora intatto il suo fascino, ed è raccontato fin dove possa arrivare la ferocia di un uomo che ambisca a conquistare il mondo. Il governatore Marcello non esita a far torturare e crocifiggere una moltitudine di innocenti pur di soddisfare le sue brame. Misteri e colpi di scena si avvicendano pagina dopo pagina in un’incalzante successione. Polibio e Fedro sono arbitri del destino dell’umanità e ben presto ciò che accade fa vacillare ogni naturale certezza. Recensione a cura di Flavia Zaggia 335 a.C.. Tutto inizia in questo lontanissimo anno e mai come in questo caso il riferimento temporale risulta essere un punto fondamentale della storia visto che l’elemento chiave da cui la narrazione prende spunto è una macchina del tempo. I protagonisti che il lettore incontra sin dalle prime pagine sono i due mercanti Polibrio e Fedro, due giovani uomini che si conoscono da sempre, legati da un profondo sentimento di amicizia ma completamente diversi tra loro. Polibrio è riflessivo, generoso, pacato, moderato e con un grande senso della giustizia mentre Fedro viene presentato come la sua antitesi essendo un uomo collerico, avido, impulsivo e con in testa un unico scopo da raggiungere: diventare ricco e potente. Tutto ha inizio durante un loro viaggio per affari sulle strade dell’Attica quando per caso (o forse no come si capirà nella seconda parte del libro) vedono una misteriosa struttura di metallo che cattura la loro attenzione.
Dall’interno del misterioso congegno filtrava, attraverso una sorta di stretto sportello semiaperto, un fascio di luce sconosciuto. I due mercanti non ne avevano mai visto uno simile in tutta la loro esistenza, neanche nei più reconditi sogni. All’istante dimenticarono persino dove si trovassero. E con le mani che tremavano per l’emozione, s’impegnarono a liberare l’ingresso dal fogliame e dai rami. Esplose dentro di loro il violento impulso di scoprire in cosa si fossero imbattuti. Quindi con ogni precauzione spalancarono lo sportello
All’interno Polibrio e Fedro trovano centinaia di manoscritti in latino in cui vengono raccontate storie e avvenimenti che ai loro occhi hanno dell’incredibile perché è chiaro ad entrambi che si tratta di vicende che si verificheranno in periodi imprecisati del futuro.
335 avanti Cristo e 27 Anno Domini. Mah… chi potrebbe essere il Dominus a cui si allude? – s’interrogò Fedro inarcando le sopracciglia. “Forse qualche esimio sovrano o un grande benefattore. E quei numeri potrebbero indicare un periodo di tempo precedente e successivo a qualche avvenimento che a lui si riferisce” ragionò Polibio. “Già, ma quale?” “Magari la sua morte o la sua nascita…” “Costui dovrebbe essere un personaggio veramente eccelso se, per qualcosa che a lui attiene, è stato assunto come punto di riferimento addirittura per un arco di tempo di alcuni secoli
Fanno ipotesi, cercano una spiegazione cominciando a pensare di essere vittime di un diabolico incantesimo e quando impauriti cercano di uscire e di scappare…..l’ingresso della macchina si chiude automaticamente. Dopo un lungo susseguirsi di oscillazioni e scossoni i nostri due protagonisti, ormai convinti di essere trasportati all’Inferno per scontare tutti i loro peccati, si trovano a toccare terra in un luogo e in una data completamente diversi e inaspettati: siamo nel 27 a.D. sulle strade di Roma ai tempi in cui la città era guidata dall’Imperatore Tiberio Cesare. Dopo un primo comprensibile stupore Polibrio e Fedro decidono di fare “di necessità virtù” e di utilizzare a loro vantaggio le conoscenze sui fatti futuri apprese dai manoscritti per avvicinarsi spacciandosi per profeti a Tiberio ed ottenere finalmente, in cambio delle loro rivelazioni, gli agi e le ricchezze tanto desiderati. La loro ingenuità però li porta a sottovalutare gli intrighi di palazzo, le invidie, la paura, la voglia di potere e di successione del governatore Marcello che facendo leva sull’avidità di Fedro riesce a capovolgere a suo favore la situazione. Finiti in carcere, tra privazioni e disperazione, conoscono Simon Pietro e da quel momento inizia per entrambi un nuovo percorso spirituale che li porterà, dopo un viaggio lungo e pericoloso, a conoscere il Messia e, attraverso la fede, iniziare un cammino che cambierà per sempre la loro vita. Si tratta di un libro molto particolare che va letto con attenzione. Anche se il viaggio nel tempo è stato più volte utilizzato da altri scrittori per dare vivacità alle vicende dei protagonisti, la storia risulta nel complesso, molto originale e ben costruita. L’autore dimostra una profonda conoscenza del periodo storico in cui si muovono personaggi realmente esistiti ben caratterizzati e assolutamente credibili. Molti sono gli spunti di riflessione che il lettore incontra nel corso della narrazione. In primo piano il rapporto che lega i due protagonisti: un’amicizia vera che non si spezza nemmeno di fronte alle tante difficoltà che i due si trovano ad affrontare, ma anzi si consolida e si rafforza nonostante il tradimento e la leggerezza di Fedro che metterà entrambi in grave difficoltà. Nella seconda parte del libro il filo conduttore della storia è la fede. L’incontro con Gesù e con gli Apostoli porta Fedro ad una vera e propria conversione della quale l’autore riesce a fare partecipe anche il lettore attraverso ampi spazi narrativi in cui viene descritta l’alternanza delle sofferenze interiori e dei rimorsi che si affacciano nella mente del mercante. Personalmente ho molto apprezzato lo stile narrativo utilizzato. La scrittura, mai pesante o noiosa, è infatti sofisticata e ricercata e si adatta perfettamente al contesto della storia nella quale la fusione tra il tema storico e quello fantasy è ben riuscita e i colpi di scena numerosi ed inaspettati non mancano. Copertina flessibile: 228 pagine Editore:Youcanprint Self-Publishing (15 marzo 2017) Collana:Youcanprint Self-Publishing Lingua:Italiano ISBN-10:8892650998 ISBN-13:978-8892650992 Link di acquisto cartaceo: L’anatema dei sette peccati Link di acquisto ebook: L’anatema dei sette peccati
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