Cosa c’è di meglio di un bel libro da leggere sotto l’ombrellone? Voi dovete solo prendere carta e penna, a segnalarvi le nuove uscite ci pensiamo noi di TSD!

La terra del crepuscolo
Andrew X. Pham
Rizzoli
In libreria il 1° luglio
È un pomeriggio di vento torrido e sabbioso quello in cui il maggiore Yamazaki Takeshi, dell’Esercito Imperiale giapponese, ferma la macchina fuori da una bottega: è venuto a cercare una donna. Lei si chiama Tuyet. Ventotto anni, divorziata, madre di una bimba piccola, da un paio d’anni si è lasciata alle spalle le comodità di Saigon ed è finita nella piccola Phan Thiet, nel Vietnam meridionale, dove gestisce il negozietto insieme alla zia. Intorno, la terra d’Indocina, già provata dalla colonizzazione per mano francese e che in questo 1942 è occupata dal Giappone. Nonostante la vena di trepidazione che le pulsa in cuore, Tuyet davanti al militare capisce di non provare paura, né diffidenza, ma un’inaspettata affinità. Così, in punta di piedi e col passare dei giorni, nasce un affetto per quest’uomo nemico, veterano deluso e gonfio di risentimento nei confronti del suo Paese prepotente e bugiardo. Takeshi infatti non tarda a unirsi al movimento di resistenza del Viet Minh, trascinando anche Tuyet nel grande disegno della Storia.
Romanzo vasto, a tratti crudo e profondamente commovente, La terra del crepuscolo è una storia di guerra e d’amore che inquadra in prospettiva affascinante le lotte del Vietnam per liberarsi dal suo passato di usurpazione. Al centro, l’orgoglio e la ribellione di chi cerca indipendenza; ma anche una luce bellissima, nient’affatto marginale, che illumina ciò che le donne sanno fare le une per le altre nei momenti disperati di cieco dolore.

L’infaticabile Dolly Maunder
Kate Grenville
Neri Pozza
In libreria il 1° luglio
1881, Currabubula, Nuovo Galles del Sud. Nata nel sudore e nella fatica di un allevamento di pecore in un villaggio sperduto dell’Australia meridionale, Dolly Maunder è diversa dai suoi fratelli e sorelle. È brillante, testarda, ha un carattere selvaggio come la sua chioma di riccioli rossi, un fiume scintillante di luce. Fin da bambina sa qual è la vita che non vuole vivere: quella di sua madre, che da anni non accenna un sorriso, desolata come le tre vie che compongono la loro cittadina, schiava delle esigenze di un marito e di sette figli. Dolly non vuole essere moglie. Perlomeno, non solo. Sogna un futuro diverso, vuole creare qualcosa che le appartenga veramente, che la faccia sentire padrona del suo destino. Quel continente sperduto e crudele in cui è nata, tuttavia, non la tradisce, diventando scenario delle sue prove d’autonomia: Dolly si trova a gestire un negozio, un pub, poi un hotel di lusso in una delle zone più ricche d’Australia. Ma dopo l’ascesa, segue l’inevitabile caduta: per una donna come lei, infaticabile e ambiziosa, l’indipendenza è un prezzo che si paga ogni giorno. Come sfogliando le pagine di un album familiare, Kate Grenville dedica un romanzo alla figura di sua nonna Dolly, irrequieta e coraggiosa, che custodisce dentro di sé le storie di mille altre donne di ogni tempo.

Filosofie dell’età moderna. Dal rinascimento a Hegel
Gianluca Garelli
Einaudi
In libreria il 1° luglio
Questo libro, frutto della collaborazione di un affiatato gruppo di specialisti, racconta la storia della filosofia moderna, dalle istanze che ne ispirano le origini umanistico-rinascimentali fino alle idee che animano i progetti speculativi dell’idealismo tedesco. Il canone, presentato con linearità e rigore, fa emergere dai grandi classici le principali questioni che, a distanza di secoli, ancora determinano il nostro modo di ragionare: a partire dalla relazione fra identità e autonomia del soggetto, dal riconoscimento dell’alterità e, in qualche misura, dalla stessa costruzione dell’alterità come problema. Indagare oggi gli aspetti antropologici, metafisici, epistemologici ed etico-politici della tradizione da cui proveniamo significa così ripensare un sapere che, come mai prima d’ora, si rivela complesso e attraversato da crisi, dialettiche e contraddizioni. Il volume si concentra sui testi principali del pensiero moderno, posti in un dialogo che favorisce lo sguardo genetico sulle grandi questioni filosofiche in gioco. Al centro della narrazione sono dunque le opere, presentate nei loro snodi teorici fondamentali.

La casa dei ritorni: I Morelli, una famiglia napoletana (La saga dei Morelli Vol. 3)
Valeria Galante
Mondadori
In libreria il 1° luglio
La vecchia casa dei Morelli, teatro di tante donne alla ricerca del proprio posto nel mondo, è stata demolita. Al suo posto è sorto un condominio di tre piani, con la famiglia Morelli a occuparne il terzo, e gli altri dati in affitto o in vendita. Come è sempre successo, però, tra le mura di casa continua ad andare in scena la Storia: Nina, pronipote di quell’Elvira che un secolo prima ha dato inizio al racconto, è un’adolescente con una gran voglia di vivere in una città e in un Paese che sta rinascendo dopo la guerra; nonostante l’entusiasmo, la rabbia e la spensieratezza, dovrà fare i conti con il più doloroso dei rimpianti; Angie, la cugina nata in America, non è bella e ha la pelle ambrata; rifiutata in famiglia e a scuola, trova lentamente una propria identità fuori di casa, ma a che prezzo; e infine Federica, che scivola lungo gli anni Ottanta con leggerezza e disinvoltura, finendo avviluppata nelle loro spire più scure, ma anche trovando la forza per liberarsene. Sarà lei a indagare sul passato della famiglia, e a salire a ritroso, generazione dopo generazione, tirando le somme della lunga vicenda dei Morelli.
Terzo e ultimo tassello della saga tutta al femminile ambientata a Napoli, La casa dei ritorni ci porta nella seconda metà del Secolo breve, dagli entusiasmi del dopoguerra alla paura negli anni di piombo, dritto alle luci e alle tante ombre degli Ottanta, divisi tra il disimpegno e i semi ambigui che fioriranno nel nostro presente.

Le luci gemelle
Paullina Simons
Rizzoli
In libreria il 1° luglio
È il 1929. Isabelle è fuggita dall’Ucraina meridionale, tra villaggi di pietra e campi di grano stecchiti, dove la fame mordeva e il domani era un’incognita. Sopravvissuta all’affondamento della sua nave, arriva a Boston con un bagaglio di vestiti sbiaditi e una speranza timida. Finn, giovane banchiere, la assume come domestica nella sua villa: tra salotti che si specchiano nei lampadari, dame in abiti di seta e uomini intenti a discutere d’affari tra una portata e l’altra, Isabelle spazza i corridoi, presenza silenziosa e distante, priva della raffinata bellezza di Vanessa, la moglie di Finn. Ma quando il mondo dorato di lui crolla dopo il Martedì nero della Borsa di New York, sarà lei l’unica con cui Finn riuscirà a parlare di tutte le cose che è difficile dire. Solo lei saprà guardare oltre i suoi segreti, oltre il fragile castello di bugie che lui ha costruito per lasciare la realtà fuori dalla porta di casa e dalla vita della sua famiglia. Nel buio di una tempesta che minaccia di travolgerli, Finn e Isabelle saranno l’uno per l’altra due luci gemelle. Come quella notte nel porto di Boston, quando nei lunghi concitati istanti in cui una nave affondava, qualcuno cercava disperatamente un modo per salvarsi. Come quella notte in Ucraina, quando le fiamme divoravano tutto, ma forse accendevano la speranza, e con lei il futuro. Dall’autrice della trilogia del “Cavaliere d’inverno”, la storia di un amore fra chi non dovrebbe mai incontrarsi, ma si ritrova a parlare la stessa lingua. Un amore che combatte e resiste, con la forza di aprire nuove strade anche quando si finisce in un vicolo cieco.

La torre segreta delle aquile
Marcello Simoni
Newton Compton Editori
In libreria il 1° luglio
Anno Domini 1127. Coste della Sicilia nord-occidentale. Due famiglie di stirpe normanna, una cristiana e l’altra pagana, una legata alla Sicilia e l’altra alla contea francese di Évreux, stanno per intrecciare i loro destini. L’incontro avviene sotto il sole cocente del Mediterraneo, sulla spiaggia del castello di Sagitta. Da un lato, il barone Galgano e sua figlia Altruda, signori di quelle terre. Dall’altro, tre fratelli appena sbarcati da una nave dalla testa di drago: il giovane Folco, la mezzana Fresenda e un bambino ancora in fasce di nome Abelardo. Sullo sfondo di una realtà dominata da guerre, tradimenti e tensioni dinastiche, i nuovi arrivati dovranno adattarsi in fretta ai giochi di potere dei normanni di Sicilia per trovare un posto in quel regno d’insidiosa bellezza. Ma per il coraggioso Folco di Évreux, sposare Altruda non sarà sufficiente a garantire un futuro ai suoi congiunti. Il barone Galgano è, infatti, un uomo dai molti segreti. Il più spaventoso dei quali si trova nascosto nella torre più antica del suo castello.

La ragazza che scriveva sulla seta
Kelli Estes
Tre60
In libreria il 1° luglio
Stato di Washington, oggi. Inara Erickson, figlia di un magnate americano, eredita da un lontano parente la tenuta di Rothesay a Orcas Island. Innamoratasi a prima vista della proprietà, la ragazza decide di trasformarla in un albergo di lusso, ma passando in rassegna gli oggetti della villa trova la manica ricamata di un kimono di seta blu in una cavità del sottoscala. La forma fa pensare ai tradizionali kimono cinesi, mentre i molteplici ricami sembrano raccontare una storia. Incuriosita, Inara si rivolge a Daniel Chin, un giovane sino-americano, esperto di studi asiatici, nella speranza di decifrare quei disegni. Chi può averli realizzati? E perché ha deciso di strappare una manica e nasconderla proprio in quella casa?
Orcas Island, 1886. Mei Lien, una ragazza cinese, riesce a sfuggire a un’espulsione di massa ordinata dal governo americano ai danni dei cinesi immigrati negli Stati Uniti. Sopravvissuta a un naufragio, la ragazza trova rifugio a Orcas Island e, grazie al sostegno di Joseph McElroy, un giovane che si innamora di lei e la sposa, decide di raccontare la sua drammatica storia ricamandola sulla manica di un kimono.
Attraverso quei ricami, più di cent’anni dopo, Inara scopre che la sua vita e quella di Mei Lien sono tragicamente intrecciate e, di fronte a una intollerabile verità che riguarda la sua famiglia, sarà costretta a compiere una scelta tanto difficile quanto dolorosa e sconvolgente. Ispirato a fatti realmente accaduti, il brillante e suggestivo esordio di Kelli Estes è il racconto struggente di due donne determinate a fare la cosa giusta.

Parigi non aspetta l’alba
Ruth Druart
Garzanti
In libreria il 1° luglio
Parigi, 1944. Sébastian spera di trovare sollievo dallo scompiglio della guerra tra gli scaffali della libreria di quartiere. Un desiderio che passa in secondo piano quando varca la porta d’ingresso e alza lo sguardo. Davanti a sé, due occhi che riescono a comunicare amore nonostante il mondo stia cadendo a pezzi. Il corpo gracile e indifeso cui danno luce, però, è trattenuto da una coppia di poliziotti. Sébastian sente subito di non aver altro obiettivo che liberare Élise dalla stretta di quelle mani che nemmeno dovrebbero sfiorarla. Ma perché mai, si chiede lei mentre lo osserva discutere, un ufficiale nazista dovrebbe avere a cuore la sua sopravvivenza? Per una partigiana come lei, è inspiegabile. Eppure, non sarà quella l’ultima volta in cui Sébastian ed Élise si incontreranno né l’ultima in cui lui la salverà dai pericoli della guerra. Quello che nessuno sa, infatti, è che Sébastian è stato costretto ad arruolarsi. Non ha realmente sposato la causa per cui è chiamato a combattere e non si riconosce nell’uniforme che indossa. Tra Sébastian ed Élise nasce un amore passionale e travagliato, proibito e nascosto. Che viene improvvisamente interrotto dall’arrivo degli Alleati. Élise è costretta a prendere la decisione più ardua della sua vita: denunciare Sébastian, oppure seguire il cuore…
Ruth Druart regala ai lettori una storia che rivela la complessità di un amore impossibile. Un amore che unisce due persone diverse ma accomunate dalla paura di sbagliare, di osare, di perdersi. Due persone votate a un destino che sfida qualsiasi timore, incurante delle circostanze oscure in cui nasce. E le tiene unite. Perché è quando tutto sembra perduto che si trova il modo di rinascere.

La strategia del pesce nano
Zouhir Louassini
In libreria il 3 luglio
In una Tangeri del 1890, sospesa tra antichi splendori e nuove tensioni coloniali, un omicidio scuote l’equilibrio precario tra le potenze straniere e le autorità locali. Mauro Cantagalli, un influente italiano innamorato della città, viene assassinato in circostanze misteriose. L’indagine viene affidata al Qaid Brahim, uomo saggio e silenzioso, che si muove tra le ombre della medina e i salotti della diplomazia europea. Attraverso personaggi indimenticabili, lettere segrete, voci dal passato e incontri con tribù ribelli, il romanzo intreccia mistero e storia, offrendo un affresco vivido del Marocco alla vigilia della sua trasformazione. Sullo sfondo, la grande metafora del “pesce nano” che, con astuzia e intelligenza, cerca di sopravvivere tra i predatori più grandi.
Una narrazione densa e avvincente, scritta con eleganza e rigore storico, che riflette sulle dinamiche del potere, dell’identità e della resistenza.

La casa dei girasoli
Adriana Allegri
Newton Compton Editori
In libreria il 4 luglio
In un sonnolento villaggio tedesco, la vita di Allina Strauss sembra idilliaca: lavora nella libreria dello zio, prepara lo strudel con la zia e trascorre i fine settimana con gli amici e il fidanzato. Ma è il 1939, Adolf Hitler è cancelliere e Allina nasconde un segreto terrificante: sua madre era ebrea, il che la rende una Mischling. Dopo una notte fatale, in cui perde tutti i suoi cari, Allina è costretta a lavorare come infermiera in una “fabbrica di neonati” gestita dallo Stato, la Hochland Haus. In quel luogo diventa testimone e partecipe degli orrori dello spietato Programma Lebensborn, il progetto di eugenetica ideato da Heinrich Himmler. Allina deve celare la sua origine ebraica per sopravvivere, ma quando scopre le violenze che si verificano all’interno di Hochland Haus, è determinata a salvare non solo sé stessa, ma anche i bambini che le vengono affidati. Non sarà da sola, perché verrà aiutata da Karl, un alto ufficiale delle SS che a sua volta nasconde dei segreti. Insieme dovranno decidere quanto sono disposti a condividere l’uno con l’altra e quanto possono rischiare mentre uniscono le forze per mettere in salvo più bambini possibile.

La figlia del cartografo
Clare Marchant
HarperCollins Italia
In libreria il 4 luglio
1569
Costretta a fuggire dall’Olanda per sottrarsi alla persecuzione spagnola, Freida Ortelius è decisa a ricominciare da capo a Londra e a tenere al sicuro la sua famiglia a qualunque costo. Figlia e nipote di rinomati cartografi, crea mappe che sono vere e proprie opere d’arte e presto il suo raro talento cattura l’attenzione della regina Elisabetta, che chiede il suo aiuto e quello del marito, capitano della Windfly, una nave pirata olandese, nella lotta contro la minaccia spagnola. Freida si imbarca così in una ricerca pericolosa le cui conseguenze riecheggeranno nel tempo.
2022
Dopo un tragico evento che ha congelato la sua vita per sette anni, Robyn sta cercando di ricostruirsi aiutando il padre nel suo negozio di carte geografiche antiche. Quando si imbatte in un’elaborata mappa di epoca Tudor macchiata di sangue, inizia a indagare, mossa come da un’urgenza che la catapulta in un misteroantico di secoli. Si ritrova così a Londra poi ad Amsterdam, alla ricerca della verità. Una verità che potrebbe cambiare la sua vita per sempre.

La lupa di Francia
Carol McGrath
Tre60
In libreria il 4 luglio
Londra, 1350. Agnes de Ramsey, figlia del capomastro di corte, lotta per portare avanti l’attività paterna di tagliapietre in una città decimata dalla peste. È donna e i pregiudizi nei suoi confronti sono innumerevoli. Quando viene convocata al castello di Rising dalla regina Isabella, vedova di Edoardo II d’Inghilterra, comprende che soltanto lei può assolvere al compito che la sovrana le affida: raccontare, quando non ci sarà più, tutta la verità sulla sua vita. Perché Isabella, l’incantevole e seducente figlia del re di Francia, Filippo il Bello, non ha avuto un’esistenza felice. Costretta dal padre a lasciare la sua terra, per convolare a nozze con re Edoardo, a corte è guardata con sospetto. Troppo determinata e altera per non essere temuta, troppo bella e intelligente per non attirarsi invidie e gelosie, lei, in quel regno che le è ostile, sarà per sempre una straniera, chiamata con irriverenza la “lupa di Francia”. A mano a mano che Isabella si confida con Agnes emerge il ritratto di una donna profondamente sola e tormentata, che ha subìto per anni l’indifferenza, i soprusi e l’umiliazione di un marito plagiato da personaggi capaci soltanto di far leva sulle sue debolezze, per ottenere favori e ruoli di potere.
Attraverso Agnes, riuscirà Isabella a far conoscere al mondo il suo volto più autentico di donna, sposa e madre? E Agnes, dal canto suo, potrà, grazie al suo coraggio e alla sua determinazione, vincere i pregiudizi e coronare il suo sogno d’indipendenza e di emancipazione?

La villa delle ‘nzalore
Laura Lanza
Astoria
In libreria il 4 luglio
In una Sicilia afflitta dalla miseria e sconvolta dallo scoppio della Seconda guerra mondiale, gli abitanti di Monteforte, un paesino arroccato sui monti Iblei, cercano di non essere trascinati via dalla piena della Storia. Tra loro c’è il giovane Sebastiano, che assiste attonito alla chiamata alle armi del padre e dovrà frequentare il collegio militare. E c’è anche Mariannina, che dopo aver detto addio al suo primo amore, anche lui mandato al fronte, sposa a malincuore il barone di Villastella. È proprio nella sua tenuta di campagna, la Villa delle ’nzalore, diventata un rifugio per gli abitanti di Monteforte sfollati dai bombardamenti, che i destini di uomini e donne s’incrociano di nuovo e si legano indissolubilmente. E, mentre la fine della guerra si avvicina, il futuro di ognuno resta incerto e tutto da scrivere…
Sullo sfondo di un immaginario – ma verissimo e vivacissimo – angolo di Sicilia, Laura Lanza racconta con slancio e commozione le tragedie e le speranze degli ultimi. E, mentre ci fa rivivere il passato, illumina di una luce vivida e inattesa anche il nostro presente.

Il fuggitivo
Carlo Pizzati
Neri Pozza
In libreria il 4 luglio
Nel dicembre 1940, un giovane ufficiale degli Alpini, Ottone Menato, viene catturato in Egitto durante la sanguinosa battaglia di Nibeiwa. La sua incredibile odissea inizia con una fuga attraverso il deserto del Sinai al fianco di beduini. Dopo l’arresto nello Yemen, viene trasferito nei campi di prigionia britannici in India. Ma Ottone non si rassegna: evade dai reticolati di Bangalore con tre commilitoni. Braccato nella giungla infestata da pantere, serpenti e altri animali feroci, è aiutato da pastori e contadini indiani. Riacciuffato, questa volta viene internato nel campo di Yol, alle pendici dell’Himalaya, dove pianifica subito l’ennesima evasione e dove scopre un microcosmo inaspettato: teatri con attori che recitano in abiti femminili, cinema sotto le stelle, dibattiti culturali e una comunità che, dopo l’8 settembre 1943, si spacca tra antifascisti, con più possibilità di movimento, e la cosiddetta Repubblica fascista dell’Himalaya, i non-collaboranti rinchiusi nel campo 25. Ottant’anni dopo, Carlo Pizzati, discendente di Ottone e scrittore che vive in India da quindici anni, si mette sulle tracce del prozio seguendo un romanzo dello stesso Ottone sulla sua ricerca di libertà. Tra Mumbai, Bangalore e Dharamsala, tra archivi segreti e ricostruzioni dei piani dell’intelligence britannica per “rieducare” i prigionieri italiani, emerge un dialogo intimo con il passato che intreccia l’India di oggi, proiettata verso un futuro sempre più potente, con quella degli anni Quaranta, in bilico tra colonialismo e indipendenza.

L’alba della nostra libertà
Barbara Cagni
Fazi
In libreria il 4 luglio
Un romanzo ispirato a storie vere, sulle donne che hanno fatto la Resistenza. Milano, 8 settembre 1943: il paese si ferma ad ascoltare l’annuncio dell’armistizio. Perfino nella casa di tolleranza gestita da Marilù, dove non c’è mai un giorno di pausa, le ragazze escono dalle loro stanze e si raccolgono in silenzio davanti alla radio, per poi esclamare: «La guerra è finita!». In realtà, sta per avere inizio la fase più dura del conflitto, in cui sarà difficile capire di chi potersi fidare davvero. Dopo anni passati come prostituta e poche speranze di affrancarsi dalla propria condizione, per Marilù l’obiettivo è diventato mettere in salvo la figlia Cecilia, che riuscirà a far ospitare in campagna grazie alle conoscenze di Venera, una studentessa di Storia dell’arte, che vive da sola e che pian piano sta acquistando consapevolezza di sé grazie a una storia d’amore tanto travolgente quanto proibita. Mentre Marilù resiste, cercando di tenere al sicuro le ragazze che lavorano per lei e aiutando come può i partigiani del quartiere, Venera decide di entrare nella Resistenza per opporsi alla situazione generale insieme alle donne lasciate in città, stanche di non avere mai voce in capitolo. In una Milano stremata dalla fame e dai bombardamenti, sono proprio le donne, rimaste sole, ad allearsi e farsi forza tra di loro. Dalle lavoratrici nelle fabbriche alle studentesse, dai ceti popolari alla borghesia, hanno tutte un obiettivo comune: tornare, finalmente, libere. Un romanzo che restituisce attenzione alle partigiane che hanno combattuto per la libertà ricostruendo gli anni della Resistenza con una scrittura precisa ed emozionante.

Daikon
Samuel Hawley
Silvio Berlusconi Editori
In libreria l’8 luglio
Tokyo, agosto 1945. La guerra ha portato via tutto al fisico Keizo Kan. Ha perso sua figlia nel Grande raid aereo sulla città e sua moglie, Noriko, è in prigione. Ma la caduta di un velivolo americano offre allo scienziato un’inaspettata possibilità di salvezza. Kan viene incaricato di scoprire il funzionamento di uno strano ordigno recuperato tra i rottami: una bomba all’uranio. Se riuscirà a svelarne i segreti, sua moglie sarà liberata. Mentre lavora in segreto sotto il comando dell’Esercito imperiale, Kan si confronta con l’oscura realtà dell’arma. Uno dei suoi assistenti si ammala dopo averla maneggiata e anche lui inizia a mostrare sintomi inquietanti. Ma nel tentativo disperato di evitare la resa del Giappone, l’esercito non intende fermarsi. Farà di tutto pur di sfruttare l’inimmaginabile potere della bomba. Allo scienziato viene ordinato di preparare l’ordigno per una missione suicida contro gli americani. Tra pressioni inumane, dilemmi morali e il peso di una decisione irreversibile, Kan dovrà capire fino a che punto è disposto a spingersi, e che cosa è pronto a sacrificare. Ambientato tra le rovine di un Giappone in agonia, “Daikon” è una storia di scelte impossibili. Un romanzo che riscrive la Storia, immaginando cosa sarebbe potuto accadere se tre bombe atomiche, e non due, fossero state sganciate sul Pacifico in quell’estate del 1945. Ma è soprattutto un racconto struggente sulla guerra, sull’amore e sul prezzo della sopravvivenza.

La fortuna dei Kérambrun
Hélène Gestern
Neri Pozza
In libreria l’8 luglio
Bretagna, oggi. Dalla stazione dei treni di Saint-Malo, cittadina fortificata sulla Manica, il mare non si vede. S’intuisce soltanto, dalla sabbia che il vento getta sulle strade, dal modo in cui il cielo s’appesantisce assorbendo il riverbero della luce. Eppure basta poco, ed ecco che davanti agli occhi di Yann de Kérambrun si spalanca la distesa tonante, l’azzurro profondo striato di grigio, l’orizzonte senza fine. La piccola isola di Cézembre, proprio dirimpetto. È guardando quell’orizzonte, quell’isola, che gli avi di Yann hanno immaginato e poi costruito la loro fortuna. Ed è lì che, in fuga da una Parigi aggressiva e opprimente, Yann torna, riprendendo possesso dell’antica villa di famiglia. Yann è l’ultimo di una stirpe di armatori, erede riluttante della Kérambrun & Figli: una compagnia che non ha alcun desiderio di possedere, che non è stato cresciuto per amministrare. Quella compagnia ha divorato l’esistenza di suo padre e ingoiato metà della breve vita di suo fratello. Ora però Yann non può più sottrarsi. Nel rimettere ordine fra le carte, si imbatte nei taccuini del bisnonno Octave, il fondatore, brillante capitano d’industria che in quelle pagine si rivela uomo inquieto, segnato dalla tragedia. Yann si è sempre rifiutato di conoscere la storia dei suoi avi ma ora – con tutta la solitudine del mondo sulle spalle – non può fare a meno di chiedersi quali altri dolori si siano inabissati nella vita di Octave, quali ferite possano riverberare nel tempo, fino a lui. Romanzo sui segreti e i ricordi che la natura custodisce nel silenzio, “La fortuna dei Kérambrun” è la storia straordinaria di una famiglia cui il mare ha dispensato e sottratto le sue fortune, ma anche un’ode alla bellezza della costa bretone, alle profondità del cuore umano.

Le rovine di Parigi. La Comune, l’amore, la guerra e la nascita dell’Impressionismo
Sebastian Smee
Rizzoli
In libreria l’8 luglio
Tra l’estate del 1870 e la primavera del 1871 – l’«anno terribile», secondo la celebre definizione di Victor Hugo – Parigi affrontò due disastri politici e militari: prima l’assedio da parte delle forze prussiane, poi l’esperienza della Comune, repressa dall’esercito francese con sanguinosi scontri nelle strade del centro cittadino. Nelle pagine di “Le rovine di Parigi”, il critico d’arte premio Pulitzer Sebastian Smee rivela come, a fare da sfondo alla nascita del movimento impressionista, non fu un mondo di placidi giardini ed eleganti ninfee, ma furono proprio quei giorni tumultuosi. Con una prosa coinvolgente e ricca di aneddoti, Smee racconta i mesi drammatici del 1870-71 attraverso gli occhi dei protagonisti dell’Impressionismo: Manet, Morisot e Degas, intrappolati a Parigi durante l’assedio; Renoir e Bazille, arruolati nei reggimenti fuori dalla capitale; Monet e Pissarro, fuggiti dal Paese appena in tempo. E ancora Hugo, Gambetta, Baudelaire, Nadar, Zola – figure che intrecciano politica, arte, letteratura e giornalismo nel panorama intellettuale densissimo di una città in trasformazione -, tra salotti borghesi e barricate, palloni aerostatici e opere d’arte imballate per fuggire dal Louvre. E, al centro del racconto, una storia d’amore ritratta con toccante precisione: quella tra due artisti – Édouard Manet, repubblicano militante e figura centrale dell’avanguardia, e Berthe Morisot, l’unica donna a ricoprire sin dall’inizio un ruolo centrale nel gruppo degli impressionisti – che scelgono di reagire al caos con una rivoluzione silenziosa: reinventare la pittura per dare forma a un nuovo sguardo sul mondo. L’Impressionismo, infatti, preferendo la luce, il presente, il transitorio alla rappresentazione della violenza e delle rovine del suo tempo, assorbe e sublima la precarietà della condizione umana. E proprio quel senso di transitorietà, che si riflette nel mutare delle stagioni e nell’impermanenza di tutte le cose, diventerà il più grande contributo del movimento alla storia dell’arte.

La mappa delle ossa
Kate Mosse
Newton Compton Editori
In libreria l’8 luglio
Sudafrica, 1688. Suzanne Joubert, un’ugonotta in fuga dalla Francia dilaniata dalla guerra, viaggia fino al Capo di Buona Speranza sulle tracce di una sua parente, la famosa capitana pirata Louise Reydon-Joubert, misteriosamente scomparsa oltre mezzo secolo prima. L’intenzione di Suzanne è quella di scoprire cosa ne è stato di Louise, in modo da poterle rendere il giusto onore. Ma nella sua ricerca, scoprirà che la storia della piratessa nasconde più di quanto credesse…
1862. Sei generazioni dopo, la giornalista e scrittrice Isabelle Joubert Lepard ripercorre i passi di Suzanne in una ricerca volta a ricostruire la storia delle donne della sua famiglia. Ma l’eco delle tragedie e dei crimini può attraversare anche i secoli, e la ricerca di Isabelle si tinge presto di pericolo…

Collasso. Quando le guerre distruggono le civiltà
Victor Davis Hanson
Mondadori
In libreria l’8 luglio
La guerra può risolvere dispute, rovesciare tiranni e piegare la traiettoria della civiltà, a volte fino al punto di rottura. Da Troia in poi, ci sono stati molti momenti in cui l’azione bellica si è conclusa con l’annientamento totale, la distruzione di intere civiltà e l’imbarbarimento del tessuto sociale ed economico dei paesi e delle persone, segnando la fine di sistemi politici, culture ed epoche. E poiché, nonostante i cambiamenti avvenuti nei millenni, la natura umana rimane la stessa, ancora oggi le società non sono immuni dall’orrore di una guerra di estinzione. In questo libro il noto storico militare Victor Davis Hanson narra una serie di assedi e saccheggi dall’antichità fino alla conquista del Nuovo Mondo. Nelle storie di Tebe, Cartagine, Costantinopoli e Tenochtitlán, descrive il dramma, la violenza e la follia dei conflitti, mettendo in evidenza da un lato l’ingenuità dei vinti, dall’altro la rabbia con cui i vincitori hanno giustificato i massacri. Una lettura d’obbligo in questo inizio di XXI secolo, segnato più che mai da guerre e odio, un serio invito a tenere a mente la lezione del passato, per non incappare nuovamente nella catastrofe.

Il segreto di Venere
Sonia Lleonart Dormuà
Piemme
In libreria l’8 luglio
Firenze, 1510. Sandro Botticelli, giunto alla fine dei suoi giorni, affida al suo confessore un’ultima richiesta: consegnare un quadro segreto al figlio della sua musa, Simonetta Vespucci. Un’opera mai svelata, destinata a rimanere nell’ombra per oltre cinquecento anni. Oggi. Carla, restauratrice specializzata in arte rinascimentale, dal talento raffinato e dal cuore inquieto, accetta un incarico temporaneo per collaborare a una mostra su Botticelli agli Uffizi. L’occasione la conduce a Firenze, città delle sue origini familiari. Ma un indizio inaspettato la coinvolge nella ricerca di un dipinto perduto, scomparso tra archivi dimenticati e collezioni private. Guidata dalla passione per l’arte e dall’incontro con un conte italiano, Carla si addentra in una storia sospesa tra passato e presente, svelando segreti rimasti nascosti troppo a lungo. Il segreto di Venere intreccia mistero, storia e sentimento, sullo sfondo di una Firenze rinascimentale vibrante di passione e bellezza. Un racconto che esplora il legame profondo tra chi crea e chi, secoli dopo, restituisce alla luce ciò che sembrava perduto.

Come un fiore di papavero scuro
Maryla Szymiczkowa
Rizzoli
In libreria l’8 luglio
Cracovia, 1895. In una fredda mattina di aprile, sulle sponde della Vistola viene ritrovato il corpo di una giovane donna. I capelli sciolti, l’abbigliamento composto e una macchia di sangue scuro sulla camicetta chiara rendono la ricostruzione degli accadimenti più complessa rispetto alle comuni morti violente che si registrano di solito in quel quartiere periferico e poco raccomandabile della città. La vittima è Karolina Szulcówna, fino al giorno prima domestica irreprensibile nel Palazzo del Pavone, dove in quelle stesse ore Zofia Rombotynska, moglie di uno stimato professore, si domanda stizzita perché mai la ragazza abbia lasciato senza preavviso il lavoro, proprio alla vigilia di Pasqua, vale a dire nei giorni indaffarati che precedono la festa. Dopo aver ricevuto la terribile notizia, Zofia torna a vestire gli amati panni d’investigatrice; lo deve, nonostante tutto, alla povera Karolina. Ed è allora partendo da un misterioso ingegnere innamorato della ragazza che la sua indagine la porta a scoprire una rete di criminali dediti alla tratta a sfondo sessuale: un coacervo di ambizioni spregiudicate che dalle case di malaffare si allarga fino ai luoghi corrotti del potere, e che costringerà la nostra Zofia a mettere in discussione le sue granitiche certezze. Con il secondo romanzo della serie che ha per protagonista la signora ribelle della buona società cracoviana, ecco servito al lettore curioso un nuovo affascinante capitolo dal tipico sapore fin de siècle, mirabile nell’intrecciare con ironica verve l’indagine poliziesca al costume; dietro l’angolo un mondo in rapidissimo cambiamento, dove già prende spazio, caparbia, la presenza delle donne.

L’ordine del drago
Gigi Paoli
Giunti
In libreria il 9 luglio
Nel buio, forzando le onde di un mare inquieto, un’enorme nave portacontainer in arrivo da molto lontano entra a fatica nel porto di Trieste. Alcune merci non dovrebbero essere lì, e soprattutto c’è qualcuno che non dovrebbe essere lì. Ma ha una missione da compiere e un bersaglio: l’uomo alla guida della Città della Scienza alle porte di Trieste, uno dei più avanzati centri di ricerca europei. La telefonata che ne annuncia l’omicidio cambia la vita del professor Piero Montecchi, il neuroscienziato forense del CICAP, che aveva un profondo legame con la vittima. Così, trovare la verità diventa per lui un obbligo morale. Assieme al vicequestore Anna Orsini, capo dell’UDI, l’Unità Delitti Insoluti della polizia, Montecchi inizia un viaggio in misteri secolari e patti scellerati della Guerra Fredda, scoprendo dell’esistenza di un’oscura congregazione. Un viaggio che conduce, letteralmente, fino al centro della Terra. Nel vento dell’Europa dell’Est, nella storia violenta di popoli antichi e di tragedie della fine del ‘900, Montecchi scoprirà segreti inconfessabili, verità da proteggere e soprattutto capirà che il passato non muore mai. Per questo, da oltre seicento anni, esiste l’Ordine del Drago. Ma non lo sa nessuno. Finora.

L’altra parte di lei: amori e tragedie nel dopoguerra romano di Monteverde
Franco Palmieri
Ikonos srl
In libreria l’11 luglio
È il 1950. Henry ha undici anni quando con sua madre Frida lascia New York. Suo padre era rimasto ucciso a Pearl Harbor. Per Frida è un ritorno in Europa; lei, giovinetta, la famiglia aveva abbandonato Vienna in seguito all’Anschluss. Ma adesso la guerra è lontana, tutto è nuovo nel mondo occidentale, e a Monteverde Henry va a scuola, qui trova gli amici, si immerge in divertenti avventure e fa le sue prime esperienze con le complicate ragazze di quegli anni, piene di ritrosie e paure. Gli sembra tuttavia una affascinante realtà tutta da scoprire. Anche per Frida è così, che si interessa e scrive di cose d’arte. Ma inoltrandosi nelle vite degli altri, avanzando nell’apparente normalità quotidiana, mentre si annunciano le prime avvisaglie del boom economico, Henry scopre che un’altra realtà sottotraccia ha riempito quelle vite di risentimento, memorie difficili che ancora oppongono chi aveva subito il fascismo e chi lo aveva esaltato, e così quella realtà che appare pacificata si dimostra falsa.
Henry scopre la verità dai sofferti racconti di Leonora, lei ventenne, bella e indifesa, vittima innocente dei mutamenti di quegli anni, alla mercé del capomanipolo fascista di Monteverde, poi dei nazisti, poi degli americani dopo la liberazione del ’44, e infine della sua condizione di donna sconfitta dagli eventi. Gli strascichi del dopoguerra producono vittime che non appaiono tali, che si moltiplicano nel tempo perché la narrazione della storia non è stata portata avanti secondo verità e giustizia.
Ma quella romana di Monteverde non è la realtà di Henry, e se ne rende conto, lui che ha conosciuto e subito quella hitleriana. Come Henry, anche Clara – figlia di una vittima del fascismo – sente che quel passato non è il suo. Se ne andranno da Monteverde, aperti a nuovi ideali, verso un futuro libero dal passato. Gli avvenimenti che punteggiano questo romanzo sono tratti dalla realtà di quegli anni; essi costituiscono la memoria storica del dopoguerra romano di Monteverde.

Sette volte bosco
Caterina Manfrini
Neri Pozza
In libreria l’11 luglio
Adalina è sola. Sta viaggiando su quel treno vecchio e cigolante da due giorni. Non ha nessuno accanto da stringere, consolare, sfamare. Ha soltanto una valigia stretta tra le gambe, fatta un po’ di legno e un po’ di cartone che si è quasi sciolto sotto il temporale. Sta tornando da Mitterndorf, il campo profughi per gli abitanti del Tirolo meridionale inglobato nel fronte della Grande Guerra, dove ha trascorso l’ultimo, terribile anno e ha perso i genitori, stroncati dalla fatica e dal dispiacere. Al campo, nei giorni durissimi spezzati solo dal lavoro alla fabbrica di scarpe, e nelle lunghe notti schiacciata tra i corpi degli altri disperati, solo due pensieri hanno tenuto in vita Adalina: il suo màs, il maso che la famiglia si tramanda da generazioni, ed Emiliano, il fratello partito soldato per un Impero che si è sbriciolato come un tozzo di pane, il fratello di cui non ha notizie da mesi e che è rimasto l’unico, ormai, a chiamarla con il nome che lei ama, Lina. Tornata a casa, Lina si rende conto che non solo la sua famiglia, i confini, la lingua sono cambiati: le montagne e i boschi non sono più gli stessi, dilaniati dai bombardamenti, depredati e spogli. E il maso è in parte crollato, in parte annerito dai fuochi degli occupanti abusivi. Ma è ancora in piedi. Adalina sa che la vita è fatta di tristi inverni così come di primavere rigogliose, e ora è giunto il tempo di ricominciare, di curare le ferite del corpo e dell’anima. Anche per Emiliano, che tornerà dalla guerra e non deve pensare che Lina si sia mai arresa. Finché un giorno qualcosa cambia nella sua quotidianità così faticosamente riconquistata. Nel màs si è intrufolato un ragazzo: è un soldato, come Emiliano; parla tedesco, quello vero. E, proprio come Emiliano, anche lui ora si trova dalla parte sbagliata del confine.

Il gioco della storia
Philip Kerr
Fazi Editore
In libreria il 15 luglio
È il 1954 e l’atmosfera variopinta di L’Avana è turbata dalle violente repressioni della polizia contro i dissidenti a regime di Batista. Bernie Gunther, che vive a Cuba sotto falsa identità, ha vinto una barca al tavolo da gioco e si prepara a lasciare l’isola alla volta di Haiti. Con lui, la giovane Melba, prostituta rivoluzionaria ricercata per l’omicidio di un poliziotto. Quando i due vengono fermati in mare aperto dalla marina americana, Bernie viene arrestato e condotto a New York, sotto la custodia degli agenti della cia Silverman e Earp, che lo accusano di essere un «bastardo nazista». Da lì, verrà poi portato in Germania, nel carcere di Landsberg, nella cella numero 7, la stessa in cui Hitler fu rinchiuso dopo il putsch di Monaco e dove scrisse il Mein Kampf. In quello spazio soffocante e infestato dai fantasmi del passato, Gunther ripercorre le sue gesta durante gli anni della guerra, rispondendo alle domande serrate dei servizi segreti e cercando di riportare alla mente eventi che non sembrano più così chiari: pur essendo sempre stato antinazista, ha spesso avuto una condotta discutibile. Il confine tra realtà e finzione diviene sempre più sottile e mantenere i nervi saldi non è facile. Bernie Gunther sa che dire la verità non è sempre la soluzione giusta se vuoi salvarti la pelle, per questo dovrà scegliere con attenzione quali carte giocare in questa nuova partita al tavolo della Storia: la posta in palio è la sua stessa vita.