Seconda semifinale del torneo invernale degli autori TSD! Come da regolamento in questo secondo turno gli autori si sfideranno con una citazione scelta in uno dei romanzi storici che hanno pubblicato. Oggi si contenderanno il posto in finale Marina Marazza e Michela Rivetti! Votate!

Il romanzo che Marina ha scelto per competere in questa semifinale è “Io sono la strega”

Libera nos a malo
Di quando Caterina da Broni, giovane ma già provata dalla vita, serva tuttofare in una locanda del Monferrato, viene iniziata alla stregoneria per difendersi da tutti quelli che vogliono abusare di lei.
 
 
Quando il gallo cantò la mattina dopo, ero già sveglia e vestita. Per scendere in taverna dovevo passare davanti alla camera dei miei padroni. Ero sicura che fossero già in piedi, lì bisognava darsi da fare per tempo.
Passando davanti alla loro porta socchiusa, sentii un mormorio come di preghiera. Incuriosita, mi fermai sul ballatoio.
«Olam a son arebil des…»
Sembrava la voce di Mariana, ma quel dialetto aspro non lo avevo mai sentito.
Mi affacciai all’uscio socchiuso e il legno delle assi scricchiolò sotto i miei piedi. Lei sentì subito il rumore e mi venne incontro.
«Non volevo disturbare» dissi, restando sulla soglia.
«Stavo dicendo il Padre nostro» mi spiegò lei con quel suo tono di voce basso, cauto, come se temesse sempre che qualcuno ci stesse a sentire. Non mi toglieva gli occhi di dosso, si stava chiedendo se poteva fidarsi di me oppure no.
Battei le palpebre. «Non mi pareva che fosse quello» risposi.
Lei annuì. «Invece era proprio il Padre nostro.»
Ora avevo capito. Il Padre nostro al contrario. Decisi di parlare chiaramente. «Si dice che per fare prosperare il vostro commercio avete venduto l’anima al diavolo» dissi tutto d’un fiato, ma sottovoce come se fossimo in chiesa.
Mariana trasalì appena. «E questo ti ha spaventata?»
«No.»
«Non hai paura del demonio?»
Sostenni il suo sguardo. «A dirvi la sincera verità, non credo che satanasso possa essere molto peggio di certi uomini che ho incontrato.»
 
 
 
 
 

Il romanzo storico scelto da Michela Rivetti è “Il convento della discordia”

«Nonostante tutto, questa è la mia città e non volevo morire altrove», dopo un ultimo sospiro, il Conestabile concluse: «Questa è stata la mia vita e potrebbe essere anche la vostra, se non saprete farvi rispettare. Non hanno avuto riguardi pel sangue del Duca, non lo avranno certo per voi. Conte Paolo, siete giovane, potete ancora guadagnarvi il rispetto e il timore che, non dico vi eviteranno guai, ma almeno faranno riflettere a lungo le persone, prima di agire contro di voi. Se credete che suonare vi farà apparire come uomo pacifico e toglierà ai vostri nemici motivo di aggredirvi, vi sbagliate. Servirà solo a renderli convinti che non ci saranno conseguenze a farvi del male», guardò fisso negli occhi il ragazzo: «Non so cosa vi sia successo oggi, ma evitate che ricapiti. Potete andare».

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Quale autrice passa in finale?

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Marina Marazza

Michela Rivetti