Curiosità Viaggio nella storia

CurioStory: Il refuso “malvagio”

Potremmo anche chiamarlo il refuso “maledetto”, visto che comportò la distruzione dell’opera in cui compariva e una ammenda pecuniaria non da poco per lo stampatore.

Procediamo con ordine.

Il protagonista del CurioStory di oggi è Robert Barker, un editore inglese con un curriculum di tutto rispetto: figlio dell’allora stampatore di corte, nel 1599 eredita dal padre i brevetti esclusivi per stampare non solo gli atti ufficiali emanati dal re e dal parlamento, ma anche i libri liturgici da usare nelle chiese.

Nel 1611, dà alle stampe la prima edizione della Bibbia di re Giacomo (nota come KJV, King James Version) che ancora oggi è la traduzione più autorevole delle Sacre Scritture nel mondo anglosassone.

Nel 1631, poi, insieme a Martin Lucas, l’illustre stampatore riceve dal re Carlo I l’ordine di rieditare la KJV, ma compie un errore clamoroso che lo porta alla disgrazia.
Fatale gli fu una parola di sole tre lettere che, omessa, trasformò il sesto comandamento, “Non commettere adulterio”, in uno scandaloso invito a peccare: per qualche motivo, infatti, l’avverbio NOT sparì e il verso in questione divenne “Tu commetterai adulterio”

Va detto, a parziale discolpa di Barker, che in quei secoli, l’omissione della negazione not – senza volerlo – avveniva di frequente. Si erano già avuti alcuni casi in passato, e altri se ne sarebbero avuti in futuro, al punto che fino al 2004, ad esempio, la redazione dell’Associated Press (una delle maggiori agenzia di stampa internazionale al mondo) negli articoli sulle assoluzioni, preferiva utilizzare il termine «innocente» in luogo di «non colpevole», proprio per evitare questo tipo di errore.
Ma questa volta l’errore fu veramente grave e valse alla Bibbia inglese del 1631 il nome di The Wicked Bible (“Bibbia malvagia”)

I tipografi persero la licenza reale di stampa e dovettero pagare una multa di 300 sterline, pari a un anno di stipendio; il re ordinò la la distruzione immediata della Bibbia della quale, ad oggi, ne restano circa 11 esemplari.
Gli studiosi, però, si sono imbattuti in un secondo – clamoroso – errore nell’edizione di Barker e Lucas. In Deuteronomio 5:24, “la grandezza di Dio” è sostituita da “il grande ‘lato B’ di Dio”. Un refuso, però, questo, troppo evidente per poter essere considerato un errore di disattenzione.
Si pensa più che in questo caso si sia trattato di un sabotaggio, probabilmente per mano di Bonham Norton che, probabilmente, sperava di screditare Barker e Lucas e ottenere lui un contratto di stampa reale.
Comunque siano andate le cose, questi 11 esemplari della “Bibbia malvagia” sono oramai oggetti da collezione del valore di decine di migliaia di dollari.

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