Narrativa recensioni

Il gentiluomo – Andrea Perego

Recensione a cura di Luigia Amico

Le cause che hanno portato allo scoppio della Rivoluzione francese sono ben note a tutti, le conseguenze dello sconvolgimento politico e sociale sono state gravi e drammatiche. Nei libri di scuola, nei romanzi o saggi che siano, sono esposti dettagliatamente i vari passaggi del nefasto accadimento ma soprattutto si cerca di dar voce a chi la rivoluzione l’ha vissuta sulla propria pelle. Andrea Perego, nel suo ultimo lavoro di scrittura, dopo aver letto alcune memorie di nobili scampati alla rivoluzione, permette al lettore di osservare le vicende che hanno caratterizzato il fine Settecento francese attraverso i pensieri di un aristocratico costretto a fuggire dalla sua terra natia per sottrarsi al patibolo.

È la rivoluzione che ha partecipato alla mia vita, e non l’avevo certamente invitata. L’ho guardata, l’ho vista dapprincipio come si assiste a uno spettacolo che ci capita sotto gli occhi nella strada, o a una tempesta che ci sorprende sul cammino. Poi l’ho sentita addosso come il vaiolo. Addosso ogni giorno, senza riuscire più a scrollarla via.

Non ha un nome “Il Gentiluomoin questione, ma sarà la voce narrante della sua storia, un ritorno al passato che il nobile ha deciso di raccontare a chi vorrà ascoltare le sue parole. È un racconto che cattura fin da subito l’attenzione, l’autore non si sofferma molto sulle questioni sociopolitiche ma cerca di scavare nel profondo intimo del personaggio, vuole, e ci riesce a mio avviso, mettere in evidenza le paure, i tormenti, il timore di un futuro incerto e improbabile. Scappare o essere fedele alla corona a rischio della propria vita?

Poi c’è lei, il suo Pensiero Immortale, un amore puro, folle, ossessivo, struggente e sfuggevole equiparabile a un quadro astratto, difficile da comprendere ma impossibile da dimenticare. Anche se la sua è una presenza apparentemente labile nel romanzo, è quella che mi ha affascinato particolarmente; una figura che sembra muoversi in punta di piedi, nascosta nell’ombra ma estremamente importante per il nobile. La donna dimostra il suo amore donando al gentiluomo un plico di lettere altamente compromettente per la regina Maria Antonietta pregandolo di usarle per trarsi in salvo e fuggire da morte certa.  

La fuga e l’arrivo a Londra aprono il sipario sulla seconda parte del libro. Un mondo nuovo da scoprire, difficile per alcuni versi ambientarsi in una società totalmente diversa da quella in cui l’uomo è vissuto, ma la sua intraprendenza gli permetterà di affrontare la nuova vita con dinamismo. Anche in questo caso, come nei capitoli dedicati alle vicissitudini francesi, l’autore ricostruisce un contesto storico reale e preciso in cui il gentiluomo potrà interagire direttamente con personaggi vissuti nel passato e che hanno lasciato una traccia indelebile nel mondo letterario. L’incontro con la vecchia amica francese Eliza e suo marito Henry Austen permetterà al nostro “eroe” di intraprendere una fitta corrispondenza con Jane Austen, scrittrice che non ha bisogno di presentazioni, con i suoi romanzi ha fatto sognare diverse generazioni e tutt’oggi risulta essere molto amata e apprezzata.

Da aristocratico a benestante il passo è breve, la vita londinese è frenetica, movimentata: entra a far parte del mondo della finanza, club, incontri, lavoro, le giornate nell’alta società londinese scorrono a ritmo serrato fino a quando il passato torna a scuoterlo e a rimettere tutto in discussione.

A conclusione di ogni capitolo viene inserito un corsivo dal dolce sapore onirico, il nostro gentiluomo dà voce ai suoi pensieri più intimi, si spoglia, metaforicamente parlando, e mette a nudo il suo essere. Sono il risultato di sogni o è la sua coscienza che fa capolino tra i mille pensieri che affastellano la sua mente? Sono passaggi molto particolari, brevi ma di impatto che permettono oltretutto di dare interessanti spunti di riflessione.

L’utopia va lasciata nella sua giusta cornice. Nel suo sistema. La vita è lotta, è agonismo. È pòlemos. Il non-luogo, il pensiero, la bellezza devono restare privilegio di momenti esclusivi e squisiti.

 Nel romanzo di Andrea Perego sono miscelati magistralmente diversi elementi che rendono la narrazione interessante sotto molteplici punti di vista: c’è la Storia, quella con la S maiuscola che ha sconvolto e cambiato irrimediabilmente una intera nazione; c’è la storia con la s minuscola, quella di un uomo che potrebbe rispecchiare i pensieri e i sentimenti di un qualsiasi aristocratico vissuto durante la rivoluzione; c’è avventura, quella che lascia con il fiato sospeso in attesa di scoprire il destino dei protagonisti; il viaggio verso la salvezza e una nuova vita con l’incognita del futuro a scandire il passare del tempo. Poi c’è l’amore, non quello fatto di parole sdolcinate, l’amore profondo, capace di mettere in discussione sé stessi. Tornare al passato o vivere il presente?

È un romanzo che si lascia leggere con interesse e curiosità, nessun colpo di scena, nessuna suspense ma tutto segnato nero su bianco con delicatezza ed enfasi, un libro scritto in punta di penna che consente al lettore di immedesimarsi nel protagonista e di empatizzare con le sue disavventure e i suoi tormenti. Il risultato della caratterizzazione precisa e meticolosa del gentiluomo si può riscontrare nella simpatia che il personaggio riscuote.

Cara Vita/Morte, sai un’ultima cosa? Se ci penso bene mi accorgo che sono sempre stato fuori dal branco. Non per scelta ma per destino. Il mio solo eroismo è stato scegliere di essere ciò che ero, senza oppormi. Senza fingere. Ora penso che solo questo conta. Sono contento di averti conosciuta, Vita.

Degna di nota anche la scelta dell’immagine di copertina: Goethe nel suo viaggio a Roma. A fine lettura è proprio così che ho immaginato il nobile protagonista del romanzo, affacciato alla finestra immerso nei suoi pensieri mentre la vita scorre in direzioni inaspettate.

Editore: ‎ Supernova (12 settembre 2022)
Copertina flessibile: ‎ 288 pagine
ISBN-10: ‎ 8868693143
ISBN-13: ‎ 978-8868693145
Link di acquisto cartaceo: Il gentiluomo
Link di acquisto ebook: Il gentiluomo

Trama
Una giovinezza dorata alla corte di Versailles, un amore assoluto, un fascio di lettere che incriminano la regina di Francia, Marie Antoinette, mentre la Rivoluzione infiamma Parigi cambiando il corso della storia e la vita del protagonista. Sono gli elementi da cui si sviluppa questo romanzo di viaggio e d’avventura. Il gentiluomo, costretto a fuggire in circostanze rocambolesche dalla Francia e dal suo passato, ricomincia una seconda vita a Londra. A partire dal quartiere di Soho, fra gli emigrati della Rivoluzione, deve cercare la sua strada pur sentendosi inadatto a tutto e senza competenze se non le buone maniere, l’eleganza e una certa spregiudicatezza. Eliza, una vecchia amica dei tempi di Versailles, lo presenta al suo nuovo marito, Henry Austen, il quale lo introduce nel mondo della finanza, del contrabbando e della corruzione. Muovendosi nella bella società londinese, tra i club e i teatri, l’amicizia di “Beau” Brummell e il salotto della duchessa di Devonshire, il gentiluomo incontra a Bath la sorella di Henry Austen, Jane, con cui inizia una gustosa corrispondenza. Il nobiluomo francese è ormai un English gentleman quando il passato torna a bussare alla sua porta in maniera inaspettata. “Ma sì, la mia vita è stata divertente”, riconosce il gentiluomo scrivendo un’autobiografia in cui s’intrecciano storia e sentimento, ricordi e pragmatismo, realtà e sogno.

Editore: ‎ Supernova (12 settembre 2022)
Copertina flessibile: ‎ 288 pagine
ISBN-10: ‎ 8868693143
ISBN-13: ‎ 978-8868693145
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