Narrativa recensioni

Recensione de “Le carte segrete della Serenissima” – Paolo Lanzotti

Recensione a cura di Roberto Orsi

“I responsabili delle azioni umane sono gli uomini stessi”.

Venezia adagiata sui canali. Venezia contornata dall’acqua. Venezia del XVIII secolo, in lenta discesa dopo i fasti dei secoli precedenti. Ritroviamo la scenografia a cui Paolo Lanzotti ci ha abituati con i precedenti due romanzi della serie delle indagini di Marco Leon.

Il terzo episodio si svolge poche settimane dopo la conclusione de “Le ragioni dell’ombra”. Ritroviamo il capo degli Angeli Neri, gruppo speciale dell’Inquisizione veneziana, alle prese con un nuovo intrigo che coinvolge una miriade di personaggi.

La prima vittima è Tino Bortolan, fratello del titolare della farmacia “Al ponte”, Fabio Bortolan. Il giovane viene ritrovato senza vita in una delle calli veneziane. Sulla scena del delitto Augusto Florian, grande amico di Marco Leone ed ex medico militare al servizio dell’Inquisizione, avvicinatosi sul luogo del delitto per provare a soccorrere il giovane, viene subito additato come l’assassino. Augusto viene incarcerato e contro di lui si avvia il processo condotto dai Signori della Notte.

Alvise Benedetto Geminiani, Inquisitore di Stato e creatore del corpo degli Angeli Neri, affida a Marco Leon e alla sua squadra la ricerca della verità. L’innocenza di Florian per loro è lampante, si deve solo dimostrare.

Poche ore dopo altre due vittime vengono ritrovate tra i canali della Serenissima: due tedeschi, apparentemente turisti, ma che sembrano nascondere più di quanto si possa pensare di primo acchito. L’indagine ben presto si allarga: Leon e gli Angeli Neri scoprono che attorno alla farmacia “Al ponte” si muovono strani individui. Diplomatici, nobili, patrizi, inservienti, un giro di visite al farmacista Bortolan che sembrano essere molto sospette.

“Che accadrebbe se, in Europa, Venezia venisse additata come la città del crimine? Che accadrebbe se venisse vista come un ragno che attrae le prede con la propria bellezza per poi colpirle a tradimento?”

Su Venezia calano nuovamente le ombre di una mano assassina senza scrupoli. L’intrigo pare travalicare i confini della città e includere le potenze d’Oltralpe. Le grandi nazioni del tempo, si contendono il potere nel Vecchio Continente ed è necessario muoversi con cautela, in un gioco a scacchi delicato quanto pericoloso.

Marco Leon affronta questa indagine con il solito atteggiamento sprezzante del pericolo, per certi versi anche anticonformista e ribelle. Non esita ad affrontare situazioni difficili in solitaria, tenendo all’oscuro la sua squadra per uno spirito paterno di protezione nei loro confronti.

Il suo animo è turbato dalla presenza di Lady Marion Bentham Bell, già conosciuta nel precedente volume. La ragazza è anche questa volta coinvolta nell’indagine: intorno alla figura del padrino, il console inglese Joseph Smith, si aggirano loschi figuri. Il console è in pericolo? Chi lo sta minacciando? E per quale motivo?

Il rapporto tra Marion e Marco Leon non può essere vissuto in prima linea né alla luce del sole. L’incidente diplomatico è dietro l’angolo e non possono correre il rischio di uno scandalo, ma entrambi sanno di poter contare uno sull’altra in caso di necessità.

La ricomparsa dell’acerrimo nemico di Marco, Il Francese, porta l’indagine ancor più su un livello personale, di rivalsa e vendetta.

“Quello dell’agente segreto è un lavoro che imbratta le mani. Avere dei princìpi, degli ideali, può divorare l’anima. E Marco di princìpi ne aveva sin troppi.”

La Venezia delle locande e delle locandiere, dei postriboli e delle prostitute, delle bische clandestine e dei bari; quella di Casanova e Goldoni, delle larve e delle baute, dei commerci e dei traffici più o meno leciti; la Venezia in gondola di notte al fioco lume che rischiara le calli. Paolo Lanzotti la disegna in lungo e in largo, ne ripercorre i colori e ne ridisegna le sfaccettature. Si sofferma su tutti i sensi che vengono “colpiti” a ripetizione attraverso immagini chiare, forti e decise. Gli intrighi si giocano sul filo di lana e mai con le stesse carte in mano. Il lettore accompagna Marco Leon nella ricomposizione di un mosaico che a ogni pagina sembra modificare la sua immagine reale, portando fuori strada chi indaga.

I personaggi che si inseriscono sulla scena sono tantissimi e a tal proposito l’elenco iniziale è di sicuro un valido supporto, ma Lanzotti ha una la grande capacità di tenere le redini della narrazione in modo preciso. Se pur la storia segue diversi filoni di indagine, l’autore riallaccia i nodi del racconto a ogni capitolo per non farci smarrire. I dialoghi sono asciutti, diretti e senza fronzoli. Le descrizioni delle scene non si dilungano ma hanno il giusto spazio per calare completamente nell’atmosfera veneziana del tempo.

“Era impotente. Legato mani e piedi a una decisione avventata che ora gli stava letteralmente presentando il conto. Ma non avrebbe dovuto aspettare molto. In un modo o nell’altro tutto si sarebbe concluso in poche ore. E, per quanto vaga, la speranza di uscire da quell’incubo con il minore dei danni aveva un sapore troppo dolce per essere ignorata”.

Se avete amato Leon nelle precedenti indagini non potrete che lasciarvi trasportare da questa nuova lettura ammaliante, divertente ed elettrizzante.


PRO

Scrittura fluida, chiara, precisa che non lascia nulla al caso. La ricostruzione di Venezia, dei metodi di indagine e della sua struttura sociopolitica.

CONTRO

C’è il rischio che un lettore meno attento o meno avvezzo a certi tipi di narrazione si perda dietro a troppi personaggi, intrighi e sotterfugi. Il consiglio è di non demordere fino alla fine, quando il bandolo della matassa viene sciolto definitivamente.

Le carte segrete della Serenissima – Edizione cartacea
Le carte segrete della Serenissima – Edizione e-book

Trama

Venezia, giugno 1753. La sera del suo compleanno, dopo qualche bicchiere di troppo, il dottor Augusto Florian, ex medico al servizio dell’Inquisizione, trova il corpo di un uomo in fin di vita e intravede il suo assassino in fuga. Dopo aver cercato inutilmente di salvare il malcapitato, un farmacista che doveva fare una consegna al consolato inglese, Florian, con le mani sporche di sangue, viene arrestato dai Signori di Notte con l’accusa di omicidio. Alvise Geminiani, capo dell’Inquisizione, chiede a Marco Leon di indagare, ma quando vengono trovati altri due cadaveri, risulta evidente che dietro quegli omicidi c’è qualcosa di più grande di una semplice questione di denaro. E di questo Leon ha ulteriore conferma dopo aver scoperto da Lady Marion, la donna che ama, che il suo padrino, il console inglese, è nei guai. Ma cos’hanno in comune un semplice farmacista e un membro della nobiltà cittadina come il console? E perché un vecchio nemico della Repubblica, il Francese, è tornato in città? Quel che è certo è che per Leon non sarà semplice comporre i pezzi del mosaico e venire a capo dell’intrigo che potrebbe mettere in pericolo Lady Marion, e forse avere gravi conseguenze sul piano politico. Sullo sfondo delle calli veneziane, tra documenti segreti, spie e oscuri complotti, riuscirà Marco Leon a sciogliere l’enigma che sembra intrecciare piccoli interessi criminali a un diabolico progetto eversivo?

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