Novità in libreria

TSD consiglia le Novità in uscita a luglio 2023

Luglio è arrivato, tempo di pensare ai libri da portarsi in vacanza. E se fossero delle novità fresche fresche di stampa?
Noi di TSD ve ne presentiamo qualcuna.
Facciamo un piccolo passo indietro, però – del resto siamo abituati, noi amanti della storia, a viaggiare a ritroso – e sbirciamo primasu quanto è già uscito nello scorcio di fine di giugno: ci sono dei titoli che, siamo sicuri, vi interesseranno

Davenport
Krystal Marquis
Mondadori
In libreria il 27 giugno

Chicago, 1910: i Davenport sono una delle pochissime famiglie nere a godere di un’immensa ricchezza e di uno status sociale elevato. Una fortuna creata con coraggio e intraprendenza dal capostipite William, un ex schiavo che anni prima è fuggito al Nord e ha finito col fondare la Davenport Carriage Company determinando per sé e i suoi figli un destino ricco di opportunità. Immerse in un mondo sfavillante fatto di palazzi imponenti, vestiti magnifici, balli sfarzosi e pregiudizi duri a morire, le giovani della famiglia sono alla ostinata ricerca della propria strada. C’è Olivia, la sorella maggiore, pronta a compiere il suo dovere sposando un uomo perbene e che tutto si aspetta tranne che un incontro imprevisto faccia vacillare le sue certezze. C’è Helen, la minore, più interessata a riparare automobili che a innamorarsi e mettere su famiglia. Poi, accanto a loro, c’è Amy-Rose, l’amica d’infanzia delle due ragazze e ora diventata la loro cameriera personale, che sogna di aprire un’attività in proprio e di sposare l’uomo di cui è innamorata da sempre. Infine Ruby, la migliore amica di Olivia, spinta dalla famiglia a conquistare il cuore di un ragazzo proprio mentre qualcun altro sta già iniziando a conquistare il suo. Ispirata dalla vera storia di C.R. Patterson, Marquis punta il riflettore su un periodo spesso trascurato della storia afroamericana.

La sarta di corte
Lucy Jago
Mondadori
In libreria il 27 giugno

Basato su una storia vera, uno scandalo che sconvolse la cerchia di Giacomo I, La sarta di corte è un romanzo avvincente e raffinato, un’immersione nelle acque buie della storia inglese di quegli anni che celebra il potere dell’amicizia e della solidarietà femminile.

Londra, 1609. Anne Turner è la moglie del medico alla corte di Giacomo I: donna intelligente e talentuosa con la passione per stoffe e tessuti, è anche esperta di rimedi a base di erbe. Sua è l’invenzione di un prezioso amido giallo, sapientemente ottenuto dallo zafferano, grazie al quale Anne confeziona abiti eleganti e insolitamente audaci. Frances Howard, contessa di Essex, è giovane, bellissima ed estremamente infelice: sposata a un uomo violento che la incolpa di non riuscire a dargli un erede, è chiusa in un rabbioso isolamento, che le impedisce di adempiere ai doveri sociali imposti dalla sua condizione di nobildonna. Quando Anne viene chiamata a corte per medicare le ferite sulla schiena di Frances causate dalle frustate del marito, tra le due nasce subito un’amicizia che oltrepassa le barriere del rango sociale. Ad Anne viene chiesto di aiutare Frances a vestire e comportarsi come una contessa: grazie ai suoi consigli, la giovane aristocratica diventa un simbolo di eleganza e audacia. Frances, a sua volta, sconvolge la vita di Anne, trascinandola in un mondo di splendore che supera ogni sua immaginazione, una corte però il cui re, venuto da lontano, è estraneo ai suoi stessi sudditi, dove famiglie di antico lignaggio lottano per ottenere i suoi favori e dove tutti sanno di poter cadere in disgrazia da un giorno all’altro. In questo ambiente stravagante e feroce, Anne e Frances osano cercare un po’ di felicità. Ma quella che era iniziata come una ricerca di amore e sicurezza sfocia in atti disperati che potrebbero rivelarsi fatali, in un mondo che non perdona loro di voler essere padrone del proprio destino.

Una testa dura
Edith Ayrton Zangwill
Garzanti
In libreria il 27 giugno

Londra, 1909. Il profumo degli alberi in fiore decreta l’inizio della stagione sociale: giovani uomini e donne inondano le sale da ballo. Ursula, invece, passa le giornate chiusa in un piccolo laboratorio che ha costruito all’ultimo piano di casa. Non che trovare marito non le interessi, ma preferisce l’azoto liquido: il suo sogno è di essere ammessa alla Chemical Society. Ha una mente eccezionale e la sua ricerca è promettente, eppure le sembra di dover fare fatica doppia rispetto ai colleghi uomini. Ursula, però, è determinata, una vera «testa dura». Sa di poter contare sul sostegno del suo professore, della famiglia e dell’uomo di cui è innamorata. In un modo o nell’altro, riuscirà a raggiungere il posto che merita. Un giorno, però, un imprevisto la costringe a volgere lo sguardo fuori dalla sua ricerca. Capisce così che il mondo è pervaso dall’ingiustizia. Sono gli anni in cui la voce delle suffragette si fa più forte: le donne chiedono a gran voce il diritto di voto. A costo di perdere il lavoro e la libertà, Ursula si unisce alla loro lotta e non smette di combattere, mettendo la ricerca scientifica al servizio dei propri ideali. Inventerà qualcosa che salverà migliaia di vite, di donne e di uomini. Perché Ursula ha capito una cosa importante: lottare per i diritti delle donne significa lottare per i diritti dell’umanità intera. Per la prima volta in Italia il romanzo, diventato ormai un libro di culto, che ha segnato un prima e un dopo nella storia della letteratura femminista. Zangwill ci porta nel mondo di quelle donne che, con la loro lotta, hanno conquistato alcuni dei diritti fondamentali alla base della civiltà di oggi. Rimane tanta strada da fare ma, se oggi siamo tutte un po’ più libere di essere noi stesse, è anche grazie alle «teste dure» che hanno spianato la strada.

La casa delle sirene. I Morelli, una famiglia napoletana
Valeria Galante
Mondadori
In libreria il 27 giugno

È il giugno del 1850, e Napoli è bella come non mai sulla spiaggia di Chiaia, con i pescatori stesi al sole insieme alle loro reti e le ragazze che ridono nell’acqua bassa. Elvira ha ventidue anni e potrebbe essere una di loro, e invece deve andare in sposa a Giuseppe Morelli, che conosce appena e sicuramente non ama. Ma la sua famiglia è caduta in disgrazia, e il matrimonio, per la società in cui vive, c’entra ben poco con l’amore e molto col sacrificio. Il primo giorno della nuova vita è però segnato da una scoperta nerissima, che sconvolge la bella villa fin nelle stanze della servitù – lo specchio e la lente di ingrandimento delle vite dei signori. Elvira si convince che una maledizione sia scesa sulla casa, e anno dopo anno ne vede ovunque la conferma: nelle scelte indigeste a cui il suo ruolo la consegna, nella solitudine grigia che pian piano la avviluppa, nel vicolo cieco dell’unica possibilità di un futuro diverso, suo e soltanto suo. E come una staffetta, la maledizione pare trasmettersi alla figlia Angela, bellissima ma altrettanto fragile, e a Giuseppina, adottata proprio nel tentativo di ripianare i debiti con il destino. Tre donne costrette a vivere per gli altri, a immolare i propri sogni, la propria libertà, la propria felicità “per il bene della famiglia”, alla cui ombra si nascondono le più scure prepotenze. E mentre i Morelli cercano di farsi un nome nel mercato dei tessuti e della moda, il mondo intorno si trasforma, con Garibaldi e quella strana unità del Paese che pochi capiscono, il fiorire di nuovi quartieri e una nuova moneta, le grandi epidemie che non fanno differenza tra ricchi e poveri, e le ancora più terribili malattie che si accaniscono sulla villa dei Morelli. Fino a quando, proprio dove meno ce lo si aspetta, brillerà la scintilla dell’emancipazione, la forza di strappare il diritto a vivere non la vita che ci è stata data in sorte, ma quella che la nostra anima si merita.

Il più giovane dei re. I segreti del regno di Hatti
Valentina Cambi

Piemme
In libreria il 27 giugno

La storia mai raccontata di un popolo misterioso, guerriero e incredibilmente affascinante: gli ittiti.
Mursili, l’ultimo dei figli di primo rango del Gran Re Suppiluliuma, sa di non essere destinato al regno ed è felice che quella responsabilità sia spettata a suo fratello, il primogenito, molto più grande di lui e valoroso guerriero. Mursili ha potuto infatti, seppur giovanissimo, sposare la ragazza che amava e dedicarsi al culto degli dèi e allo studio. Non si è mai tirato indietro in battaglia, come il ruolo di GAL MEŠEDI , Comandante delle guardie del corpo, richiede, ma la libertà ha sempre avuto per lui un grande valore. Più del potere. Il giorno in cui suo fratello, il re Arnuwanda, lo fa chiamare al proprio cospetto nella sala delle udienze, il luogo delle cerimonie e degli incontri più importanti, Mursili comprende che qualcosa sta accadendo. E, infatti, in pochi attimi, la sua vita viene sconvolta per sempre. Il sovrano sta morendo a causa della micidiale epidemia che da qualche anno sta falcidiando il suo popolo, e ha deciso, insieme agli altri fratelli e alla regina, vedova del padre, che l’erede al trono sarà Mursili stesso. A lui spetterà reggere il glorioso regno di Hatti, che i suoi avi hanno valorosamente costruito e difeso dalle invasioni del nemico, tenendo Assiri, Egizi e i turbolenti Kaska lontani dai confini. Mursili ha diciannove anni e sente di non essere pronto per quel ruolo con le responsabilità che serba in sé. Ma nessuno può contraddire il volere del re, per il popolo di Hatti anello di congiunzione tra gli dèi e gli uomini. Così Mursili accetta il proprio destino. Ma in molti non credono nel suo valore e trameranno per rovesciare il regno, mentre altri gli offriranno affetto, sperando in cambio di ottenere la gloria. Lo aspetta una strada impervia, tra tradimenti e seduzioni, mali scagliati dagli dèi e antiche profezie. Ma lui sarà il più giovane dei re.

E ora andiamo a vedere cosa troveremo a luglio

I saccheggiatori
William Faulkner
La Nave di Teseo
In libreria il 1° luglio

Mississippi, 1903. Lucius è un bambino bianco di undici anni che vive in una benestante famiglia padronale. Non è un bambino viziato, anzi è già impegnato nelle faccende di famiglia perché “anche a undici anni un uomo dovrebbe già aver dietro di sé un anno di paga.” Boon Hoggambnbeck, il tuttofare bianco, e Ned William McCaslin, il cocchiere nero di famiglia, coinvolgeranno il ragazzino in un’avventura di quattro giorni che lo cambierà radicalmente. L’occasione è data da un’uscita clandestina con l’auto del nonno (la prima che si fosse vista nella contea immaginaria di Yoknapatawpha), che porterà il protagonista lontano da casa, tra prostitute, ladri, gare di cavalli e scommesse. Negli Stati Uniti del Sud rurali di inizio Novecento, tra razzismo, discriminazione e personaggi dall’aura leggendaria quanto oscura, Lucius sarà catapultato senza istruzioni per l’uso nel mondo degli adulti, diventando testimone di violenze, furti ma anche di un forte senso di dovere e onore, in un romanzo che dispiega in ogni sua pagina le mille sfaccettature dell’animo umano.

La bestia
Carmen Mola
Salani
In libreria il 4 luglio

Madrid, 1834: una terribile epidemia di colera ha messo in ginocchio la città. Ma il terrore ha anche un altro nome, quello della Bestia: un essere spietato e inafferrabile che rapisce le bambine dei quartieri più poveri e ne smembra i corpi. Quando la piccola Clara scompare, sua sorella Lucía non vuole aspettare di ritrovarne il cadavere: dà inizio così alla sua lotta contro il male e contro il tempo. Ha quattordici anni e l’inestinguibile coraggio di chi sente di non poter fare altro. Anche perché nessuno sembra voler fermare davvero il mostro. Tranne Diego, un giornalista testardo e temerario, che trascinerà nell’indagine anche il suo amico Donoso, un poliziotto cinico ma leale con un occhio solo. Alla loro ricerca frenetica parteciperanno monaci guerriglieri, ambasciatori e prostitute, mentre una società segreta tesse i suoi intrighi fatali fra taverne e salotti, palazzi e lazzaretti. È l’alba di una capitale che nasce nel sangue, di una città che brulica di vita e di morte e lotta per lasciarsi il medioevo alle spalle.

L’isola della peste
Marie Hermanson
Guanda
In libreria il 4 luglio

Göteborg, agosto 1925. Sono le sei di sera e il sovrintendente Nils Gunnarsson sta battendo a macchina i rapporti della giornata: due casi di vagabondaggio, un furto di tre lenzuola stese ad asciugare e la sparizione di un cane di razza. All’improvviso irrompe nel commissariato un ragazzino sporco e vestito di stracci, che lo informa di aver trovato un cadavere e gli chiede di seguirlo. I due risalgono il fiume in barca e raggiungono il cosiddetto Villaggio dei Rottamai, un insieme di baracche ai margini della città, abitate da gente che vive di quello che riesce a recuperare dall’acqua. Stavolta, però, il fiume ha restituito il corpo di un uomo, per di più ammazzato con una tecnica particolarmente brutale e insolita. Grazie anche alle intuizioni della brillante giornalista – nonché ex fidanzata – Ellen Grönblad, le indagini condurranno Gunnarsson alla famigerata Isola della Peste. Lì, dove un tempo venivano condotti i malati infettivi in quarantena, oggi non dovrebbe esserci più nessuno, ma in realtà la struttura è stata riconvertita a prigione e ospita un unico detenuto, che ha bisogno di una sorveglianza speciale… Chi è questa persona e in che modo può essere coinvolta nell’omicidio, se è rinchiusa da anni dietro le sbarre?

La segretaria di Churchill
Susan Elia MacNeal
Mondadori
In libreria il 4 luglio

Londra, 1940. Winston Churchill si è appena insediato come Primo ministro, la guerra infuria e la minaccia di un attacco nazista si fa sempre più reale. Nulla di tutto questo sembra però scoraggiare Maggie Hope: una giovane americana dall’inconfondibile chioma rossa, intraprendente e determinata, laureata in matematica con il massimo dei voti. Per intelligenza e capacità potrebbe competere con le migliori menti dell’intelligence britannica, ma in quanto donna riesce solo a trovare un impiego come dattilografa al numero 10 di Downing Street. La sua straordinaria abilità nel decifrare linguaggi in codice, però, permette a Maggie di capire che lavorare per il Primo ministro significa avere accesso a informazioni segrete e l’opportunità unica di combattere in prima linea il nemico. La vicinanza alle War Rooms d’altro canto la espone alle macchinazioni di un pericoloso gruppo di estremisti, disposti a tutto pur di cambiare il corso della storia. Intrappolata in una oscura rete di spie, omicidi e intrighi, Maggie deve muoversi con prudenza, soprattutto quando alle vicende politiche si intreccia un segreto legato alla storia della sua famiglia che rischia di mettere in pericolo Winston Churchill in persona.

Ancora vita
Sarah Winman
Mondadori
In libreria il 4 luglio

Ambientato tra le colline toscane, le piazze di Firenze e lo smog dell’East End di Londra, un romanzo struggente popolato da persone unite dall’amore, dalla guerra, dall’arte, dall’alluvione e dal fantasma di E.M. Forster.
Toscana, 1944: mentre le truppe alleate avanzano e le bombe cadono intorno a villaggi deserti, un giovane soldato inglese, Ulysses Temper, si ritrova nella cantina di una villa abbandonata dove ha un incontro tanto casuale quanto straordinario con Evelyn Skinner. Evelyn è una studiosa di storia dell’arte di sessantaquattro anni, ed è venuta in Italia non solo per recuperare e – se possibile – salvare dipinti e opere d’arte tra le macerie dei bombardamenti, ma anche per rievocare ricordi di gioventù ormai semidimenticati. Tra le rovine dell’Italia devastata dalla guerra, Ulysses ed Evelyn si scoprono spiriti affini e questo memorabile incontro sarà il punto di partenza di un percorso di eventi che plasmerà la vita di Ulysses per i successivi quattro decenni. Finita la guerra, Temper torna a casa a Londra e si immerge nuovamente nel giro di amici che ruota attorno a “L’ermellino e il pappagallo”, un mix eterogeneo di frequentatori parecchio eccentrici del pub. Ma un’eredità inaspettata lo riporta nel luogo in cui tutto è cominciato, e Ulysses accetta di buon grado questo segno del destino tornando sulle colline toscane. E qui la storia comincia… Con una prosa bellissima, una tenerezza straordinaria e un’esplosione di umorismo e di luce, Ancora vita è un ricchissimo ritratto di individui memorabili che animeranno una famiglia indimenticabile, e una celebrazione profonda e commovente della bellezza e dell’amore in tutte le sue manifestazioni.

Il mio nome nel vento
Alessandro Rivali
Mondadori
In libreria il 4 luglio

Notte del 18 luglio 1936. Barcellona brucia. Inizia la guerra civile che porterà al potere Franco. La famiglia italiana Moncalvi, titolare di una delle più rinomate gastronomie della città, è al bivio: cercare di sopravvivere nei tumulti o tentare la fuga verso l’Italia. Decideranno di partire, ma sarà uno strappo doloroso. A raccontare l’epopea della famiglia Moncalvi è Augusto, “Gutin”, il più piccolo dei fratelli. Dopo un viaggio sospeso tra il sollievo di essere scampati alla violenza, la disperazione per aver lasciato la propria casa e la speranza in un nuovo avvenire, gli occhi sognanti del ragazzo vedranno le meraviglie di Genova, la villa sulle colline di Gavi dove ripareranno, l’incanto della vita nei boschi. Ed è qui che Gutin rimane affascinato da uno zio avventuriero, grande conoscitore di quelle storie di mare di cui la fantasia del ragazzo si nutre. Ma Augusto resta affascinato anche da una ragazza dai riccioli neri, Laura, con la quale inizia a trascorrere le sue giornate. Quello che gli manca, però, è il coraggio di dichiararle il suo amore. Qualche anno dopo questo piccolo Eden viene spazzato via dai venti della Seconda guerra mondiale. L’adorato zio sceglie di salire sui monti con i partigiani, Laura fugge insieme alla sua famiglia: la vita dei Moncalvi non è più la stessa. Giulia, la sorella maggiore, è costretta a occuparsi della casa e dei suoi fratelli, confidando a un diario i suoi sogni di ragazza. Finché un giorno i tedeschi prendono possesso di villa Moncalvi e Augusto, attraverso il confronto con un medico dell’esercito invasore e quello sempre più stretto con sua sorella, impara a distinguere il confine tra il bene e il male e a rimettere insieme i tasselli della sua storia famigliare. Quando la guerra volge al termine, Gutin prova a rintracciare suo zio e quella ragazza dai riccioli neri che non vede da mesi, sperando che nel frattempo non si sia dimenticata di lui.

Non si uccide il martedì
Andrea Molesini
Sellerio
In libreria il 4 luglio

Venezia. Nel più rinomato caffè di San Marco una elegante anziana signora incontra l’avvocato Ridolfi, un giovane dal fare astuto, anche se alcuni dettagli del suo abbigliamento denunciano scarsa affermazione professionale. La signora è una vedova molto ricca e altrettanto cinica, indifferente alle sirene del conformismo. Tra i due si stringe un accordo. Rita, la nipote della vedova, ed Enrico, chirurgo in carriera, sono in viaggio di nozze a Rodi, allora italiana: siamo nel 1938, nei giorni del Trattato di Monaco. Li avvicina un sedicente generale di nome Costantini, che comunica a Rita l’improvvisa morte della nonna, dicendo di averla sposata poco prima che si spegnesse e consegnando alla nipote un testamento che la rende unica erede di una immensa fortuna. Ma il testamento include una clausola capestro, dove si insinua l’avvocato Ridolfi, che fa la sua comparsa a Rodi con una proposta tanto ambigua quanto minacciosa. Tra i quattro, sullo sfondo mondano e corrotto dell’isola levantina, inizia un carosello di mosse e contromosse, che include il ricatto e un incombente delitto: un gioco in cui uno solo potrebbe vincere tutto. Il mistero da Rodi ritorna infine a Venezia, dove i personaggi, messi in scena con piglio umoristico e a tratti satirico, lo condurranno a soluzione. Anche in questo libro Andrea Molesini – autore di Non tutti i bastardi sono di Vienna e di Il rogo della Repubblica – sceglie la via del romanzo storico per raccontare torbide relazioni familiari e intrecci criminali, invitando il lettore a esplorare il passato per interrogare il presente.

La casa delle mille porte
Twan Eng Tan
Neri Pozza
In libreria il 4 luglio

Nel 1921, William Somerset Maugham è in viaggio nei mari della Malesia in compagnia di Gerald, un giovane americano che lo segue come un’ombra nelle lontane terre del Sudest asiatico, dove si consumano gli ultimi giorni dell’Impero britannico. Nelle acque dell’arcipelago malese, venti benevoli e violente tempeste monsoniche si alternano a rendere tutt’altro che agevole la navigazione. Sicché, quando Robert Hamlyn, un avvocato, amico di vecchia data, invita Maugham a fargli visita a Cassowary House, a Penang, lo scrittore accetta volentieri. Lí, nel giardino di quella casa in cui, tra le piante di ibisco, svetta la gigantesca casuarina che le dà il nome, Somerset Maugham incontra Lesley, la moglie di Robert. Lesley per tutti è memsahib, gentildonna inglese nata a Penang, città che ama profondamente. Con lei Willie sente subito un’intensa affinità, forse dettata dal carattere altero della donna che mette in moto la sua immaginazione, o forse dalla voglia di entrambi di sollevare il velo dal lato in ombra delle loro vite. Se Willie infatti è turbato da un matrimonio mesto, oltre che tormentato da problemi economici, Lesley sembra essere, o essere stata, in rapporti ambivalenti con Sun Yat Sen, carismatico leader rivoluzionario in esilio che si batte per rovesciare la dinastia cinese. Un uomo che, d’altra parte, potrebbe essere un ottimo soggetto per un futuro romanzo… I due si ritrovano cosí coinvolti in una danza di reticenze e lusinghe, fughe e confidenze che strapperanno a entrambi le rispettive maschere e infine la verità sull’amore che nutrono di nascosto: quello di Somerset Maugham per Gerald, che forse lo ricambia o forse lo sfrutta soltanto, e quello di Lesley per una causa, un’idea, o per l’uomo che ai suoi occhi la incarna.

L’uomo di Zolfo. Il romanzo di Luigi Pirandello
Silvana La Spina
Bompiani
In libreria il 5 luglio

Il romanzo-biografia del più grande scrittore italiano del Novecento, Luigi Pirandello.
La barbetta da fauno, lo sguardo severo, i capelli biondi ravviati all’indietro: qualcuno per le vie della capitale potrebbe scambiarlo per uno studente tedesco. E invece quel ventenne malinconico è arrivato a Roma dalla Sicilia, dove ha lasciato un padre che lo preferirebbe lontano dai libri e una fidanzata che non vuole sposare. Si chiama Luigi Pirandello, e dentro di sé porta una ridda di ombre cui ancora non sa dare corpo né voce. Nel giro di una manciata di anni quel ragazzo tormentato diventerà il più famoso scrittore italiano, l’uomo che nella matassa dei legami familiari, in un matrimonio-prigione dove deflagra la pazzia, trova la materia da cui trarre drammi, novelle e romanzi; l’artista che vive negli alberghi parigini, conversa con Albert Einstein e vince il premio Nobel eppure ha sempre bisogno di denaro; l’intellettuale che intrattiene ambigui rapporti con il fascismo; il drammaturgo che si innamora della giovanissima attrice musa delle sue pièce. Siciliana e sulfurea quanto il suo personaggio, Silvana La Spina si accosta allo scrittore che più di tutti ha saputo presagire nel doppio, nelle maschere, negli avatar, diremmo oggi, una delle chiavi più inquietanti della modernità. E in queste pagine ci conduce dietro le quinte della vita di Pirandello, consegnandoci in forma di romanzo una biografia sorprendente, a tratti sferzante ma anche capace di liberare l’uomo dalle incrostazioni dell’icona e restituircelo nella sua più piena sensibilità.

Lezione di nuoto
Valentina Fortichiari
Solferino
In libreria il 7 luglio

Una sola estate: luminosa, scandalosa, indimenticabile. È la stagione del 1920 che Colette trascorre a Saint-Malo, in Bretagna, assieme a un gruppo di amici intellettuali, pigramente intenti a pranzi, cene, escursioni, giochi di carte. Le conversazioni argute e colte vertono spesso su argomenti piccanti, com’è inevitabile dato che l’anima della compagnia è lei, la più libera, spregiudicata, trasgressiva delle scrittrici. Madre, matrigna, amante, mentre cerca di ricondurre alla disciplina la figlia ribelle, Bel-Gazou, Colette guida nel nuoto e nell’amore il figliastro sedicenne, Bertrand, travolgendolo in un sentimento insieme torbido e adolescenziale. Ma è nelle lunghe nuotate solitarie che ritrova davvero se stessa: la ragazza che si immergeva nel mare assieme al padre, la donna che fende le onde e le convenzioni. L’acqua che scorre sulla pelle è liquida e provvisoria come ogni cosa, come l’amore: «Di cosa si può essere più sicuri che di ciò che si tiene tra le braccia? Abbiamo così poche occasioni di possedere qualcosa».

Wilma e Gerard
Vita D’Amico
Morellini Eidtore
In libreria il 7 luglio

Il postino consegna un pacco proveniente da Avignone destinato a Wilma Kommer ma, all’indirizzo indicato, non esiste nessuna persona che porta quel nome. Sara, presa dalla sua curiosità ossessiva, legge le lettere contenute nel pacco e intuisce una verità nascosta. Chiede spiegazioni a sua nonna Graziella che inizia così il racconto della sua vita. Una vita che inizia da Berlino dove la sedicenne Wilma, alla fine della Seconda guerra mondiale conosce il soldato francese Gérard. Un viaggio a ritroso che porterà il lettore a Berlino alla fine della Seconda guerra mondiale, poi in Provenza, fino al Campo di concentramento di Fossoli e in seguito a quello di Alberobello, la Casa Rossa. Fino a quando, ai giorni nostri, Sara decide di portare la nonna ad Avignone, dove riceverà una sorpresa inaspettata.

Il fazzoletto di Géricault
Daniela Olivieri
Rossini Editore
In libreria il 7 luglio

“In quell’unica seduta di posa, furono i silenzi di entrambi a dare voce al ritratto.” Nella Francia sconvolta dai cambiamenti di fine Settecento e inizio Ottocento, si animano le vicende di Marie Claire, corrosa da invidia patologica; Thomas, monomane del comando militare; Léontine, affetta dalla mania del gioco; Doudou, ladro per ossessione; Fantin, rapitore di bambini; Felicien, l’uomo “troppo” malinconico. Sei vicende umane legate da un unico filo conduttore: la figura del pittore Théodore Géricault, che a questi “alienati” dedica un ciclo di ritratti dall’incredibile forza attrattiva.

La stagione delle Erinni
Stefano De Bellis – Edgardo Fiorillo
Einaudi
In libreria l’11 luglio

Dagli autori de Il diritto dei lupi, una spy story piena di fascino tra il crepuscolo della Repubblica e l’alba della dittatura.
72 a. C. Roma è una città sempre più corrotta, prossima a perdere la propria identità per entrare in una nuova èra. Marco Tullio Cicerone è un oratore giunto a un punto decisivo della carriera, Tito Annio Tuscolano un ex centurione disincantato. Unendo i loro talenti a quello di Flavia Polita, carismatica lenona della Suburra, sveleranno il gioco d’ombre messo in piedi per confonderli e fronteggeranno un complotto che potrebbe far riesplodere la guerra civile. Dagli autori de “Il diritto dei lupi”, una spy story piena di fascino tra il crepuscolo della Repubblica e l’alba della dittatura. Ingaggiati forzatamente per una missione ad alto rischio, Marco Tullio Cicerone e Tito Annio Tuscolano devono impedire a un gruppo di fanatici di attizzare il fuoco dei conflitti sociali. Con loro Flavia Polita, che nella vicenda ha un interesse personale. Intanto, sullo sfondo, vanno in scena le rivolte di Sertorio e Spartaco, la guerra contro Mitridate e le manovre politiche dei due ambiziosi pretori in carica, Marco Licinio Crasso e Quinto Ortensio Ortalo. Una matassa ingarbugliata che metterà alla prova l’intelligenza di Cicerone, l’esperienza di Tito, il coraggio di Flavia. E nella quale rimarranno impigliate donne risolute e letali, dal destino tragico, in cerca di vendetta.

La storia segreta della Rivoluzione francese. Trilogia completa
Hilary Mantel
Fazi
In libreria l’11 luglio

Parigi, 1784. Pochi anni prima della Rivoluzione. Camille è un giovane avvocato smaliziato e dalle idee stravaganti, un enfant terrible attorno al quale si affollano pettegolezzi di ogni genere; Georges-Jacques, anche lui avvocato, è un colosso dal viso sfregiato accanto al quale gli altri uomini appaiono piccoli, deboli, sottomessi; Maximilien è un giovane procuratore sempre dalla parte degli oppressi. Gli amici li chiamano per nome, ma nei tribunali sono conosciuti come Desmoulins, Danton e Robespierre. Nati in provincia da famiglie che li avrebbero voluti sistemati con un matrimonio combinato e una vita convenzionale, ma decisi a non accontentarsi, i tre sono riusciti a completare gli studi e ad arrivare a Parigi, dove proprio in quegli anni «tutte le persone giuste si stanno radunando». Centro del mondo per eccellenza, la Parigi del 1784 è il luogo dove si decidono le sorti dell’intera Francia, ma anche una città in cui i poveri muoiono di fame e i cadaveri giacciono ammucchiati agli angoli delle strade. Una città tesa fra l’austerità dell’ancien régime e l’idea di un mondo nuovo e più giusto come quello che i giovani discutono nei caffè e nei circoli. E in questo clima, mentre il malcontento inizia a fermentare in tumulti e improvvisi scoppi di violenza, saranno proprio Robespierre, Danton e Desmoulins a incarnare le speranze di un’intera generazione e a legare il loro destino di eroi tragici alla Rivoluzione, ignari del fatto che le forze che contribuiranno a liberare cambieranno il mondo ma distruggeranno le loro vite.

Weyward
Emilia Hart
Fazi
In libreria l’11 luglio

Tre donne. Cinque secoli. Un segreto. La caccia alle streghe non è mai finita.
Hanno fatto di tutto per metterci in gabbia, ma una donna Weyward sarà sempre libera e selvaggia.

2019. Con il favore del buio della sera, la trentenne Kate fugge da Londra alla volta del Weyward Cottage, una vecchia casa di campagna ereditata da una prozia che ricorda appena. Avvolta da un giardino incolto su cui torreggia un acero secolare, la dimora la proteggerà da un uomo pericoloso. Presto, però, Kate inizierà a capire che le sue mura custodiscono un segreto molto antico.

1942. Mentre la guerra infuria, la sedicenne Violet è ostaggio della grande e lugubre tenuta di famiglia. Vorrebbe soltanto arrampicarsi sugli alberi e poter studiare come suo fratello, ma da lei ci si aspetta tutt’altro. Un pensiero inquietante, poi, la tormenta: molti anni fa, poco dopo la sua nascita, la madre è scomparsa in circostanze mai chiarite. L’unica traccia di sé che ha lasciato è un medaglione con incisa la lettera W.

1619. La solitaria Altha, cresciuta da una madre che le ha trasmesso il suo amore per il mondo naturale, viene accusata di stregoneria; rinchiusa nelle segrete di un castello, presto sarà processata. Un contadino del villaggio è morto dopo essere stato attaccato dalla propria mandria, e la comunità locale, coesa, ha puntato il dito contro di lei: una donna insolita. E le donne insolite fanno paura.

Ma le Weyward appartengono alla natura. E non possono essere addomesticate. Intrecciando con maestria tre storie che attraversano cinque secoli, Emilia Hart ha dato vita a un potente romanzo sulla resilienza femminile e sulla forza salvifica della solidarietà tra donne in un mondo dominato dagli uomini.

Il destino di Isabella
Susan Hastings
Piemme
In libreria l’11 luglio

In questo romanzo, che si nutre della trama stessa della Storia europea in uno dei suoi momenti cruciali, scopriamo gli anni che vanno dal 1482 fino agli ultimi giorni della regina e che continuano i fatti raccontati nel primo volume della dilogia iniziata con Isabella.
Isabella ha poco più di trent’anni, ma è già una leader indiscussa. È retta da una fede saldissima, dalla speranza nel popolo castigliano e dall’amore per la sua famiglia. Alcuni dei più grandi protagonisti dell’epoca si sono confrontati con lei e con le sue scelte. A partire da Tomás de Torquemada, il primo grande inquisitore e confessore personale di Isabella. Fino ad arrivare a Cristoforo Colombo che, dopo il rifiuto di Giovanni II di Portogallo, ha proposto il suo progetto alla coppia reale spagnola, ottenendo il finanziamento all’impresa di scoperta che ha cambiato per sempre la storia. Isabella è una regina che ha sempre partecipato in prima linea alla politica interna ed estera del suo paese: dagli sforzi bellici per la Reconquista – la crociata volta a scacciare i mori dal suolo iberico – alla fondazione della città di Santa Fé, la perla dell’Andalusia, proprio durante l’assedio dell’ultima roccaforte saracena. Isabella è una donna forte e accorta, una madre coraggiosa, e una consigliera preziosa. In questo romanzo, che si nutre della trama stessa della Storia europea in uno dei suoi momenti cruciali, scopriamo gli anni che vanno dal 1482 fino agli ultimi giorni della regina e che continuano i fatti raccontati nel primo volume della dilogia iniziata con Isabella. Una principessa sul trono di Spagna.

Indagine nell’arcipelago. Un caso per il maresciallo Tanchis
Gianluca Lioni
Tre60
In libreria il 14 luglio

Sullo sfondo suggestivo della Sardegna di fine Ottocento, Gianluca Lioni ci regala un giallo storico che vede come protagonisti molti personaggi realmente esistiti, a cominciare dal Generale Garibaldi.
Isola della Maddalena, 1864. Nel giorno in cui l’isola si raduna per festeggiare la patrona, nel cantiere navale di un maestro calafato viene ritrovato un cadavere dal volto irriconoscibile, coperto di pece. A stretto giro si capisce che si tratta di Tiziano Trevisan, il capo delle guardie doganali. Assiduo a balli, convivi e festini, Trevisan era un noto donnaiolo e probabilmente un corrotto al soldo dei contrabbandieri. Tra mariti traditi, complici e rivali nei loschi affari, non mancano i sospettati, ma la colpa viene subito addossata a Ziricucculu, un povero ladro di galline. È chiaro che qualcuno sta cercando di insabbiare le indagini, tuttavia Bachisio Tanchis, maresciallo d’alloggio sull’isola, e Daniel Roberts, vecchio capitano della Marina inglese, sono convinti che il colpevole vada cercato altrove. Insieme a una scultrice tedesca ospite di Garibaldi e a una selvatica ma energica ragazza di Caprera cercheranno di risolvere il caso, in un’indagine che li porterà a toccare le diverse isole dell’arcipelago e i loro bizzarri ed eremitici abitanti, sino a una rocambolesca resa de conti da una barca all’altra, nella rada della Maddalena. Sullo sfondo suggestivo della Sardegna di fine Ottocento, Gianluca Lioni ci regala un giallo storico che vede come protagonisti molti personaggi realmente esistiti, a cominciare dal Generale Garibaldi.

Il romantico
William Boyd
Neri Pozza
In libreria il 14 luglio

Nato sul bordo di un nuovo secolo, Cashel Greville Ross soleva dire che il suo primo ricordo – doveva avere cinque, sei anni – era di un uomo vestito di nero che conduceva a mano un cavallo recalcitrante altrettanto nero, un uomo che, per qualche motivo, voleva ucciderlo. Il ricordo, tuttavia, poteva benissimo essere una suggestione assurta al rango di reminiscenza, dal momento che Cashel era cresciuto con zia Elspeth, la quale, esattamente a quell’età, gli aveva raccontato la tristissima storia dei suoi genitori, Moira e Findlay Greville, morti annegati nel Mare d’Irlanda durante una tempesta mentre correva l’anno del Signore 1800. Un’autentica tragedia che, oltre ad aver inaugurato la sua esistenza di orfano, come tante altre narrazioni suggestive poteva anche non essere vera. Quando infatti un’altra verità emergerà, Cashel capirà di aver vissuto intrappolato in una rete di arzigogolate menzogneconcepite proprio da chi gli è piú vicino. Da quel momento andrà a caccia di avventure stravaganti, sperimenterà mille vite alla frenetica ricerca del vero sé stesso, sempre in movimento, dall’Irlanda fino a Londra, dai campi di Waterloo passando per le Indie fino a Zanzibar, attraverso i continenti in guerra e in pace. Soldato, amante, padre, amico di celebri poeti – sí, proprio di Byron –, criminale, contadino, esploratore, scrittore, si troverà sempre nel luogo e nel momento in cui il secolo accelera la sua corsa; annoterà con cura, giorno dopo giorno, tutto ciò che accade; lascerà il suo cuore tra le mani di una donna che non può permettersi di amare. Senza mai smettere di interrogarsi, romantico figlio del suo tempo, sul senso del suo vagare.

La danza sul vuoto
Vittorio Viviani
Neri Pozza
In libreria il 14 luglio

Il fidanzamento interrotto tra una ballerina e uno studente universitario, le vicende quotidiane di una povera famiglia di artisti, l’interno di una casa napoletana «sopra Toledo» in una giornata d’ottobre del 1951: ecco il nucleo di questa poderosa prima opera narrativa di Vittorio Viviani che, nel suo svolgersi imprevedibile e vertiginoso, raggiunge l’ampiezza di una narrazione epica. Dalla Napoli prefascista alla Napoli «americana», dal tempo del delitto Matteotti allo sciopero dell’Università del ’49, in queste pagine emerge l’immobile fisionomia di una città disincantata e segreta, resa nella molteplicità dei suoi aspetti, nella vasta galleria dei suoi personaggi, nel paesaggio urbano e in quello interiore in cui si svela una inarrestabile devastazione sociale e morale, resa ancora piú drammatica, nel dopoguerra, dalla presenza dei militari alleati.

Tarendol
René Barjavel
L’Orma
In libreria il 17 luglio

Francia, 1943. Gli echi del conflitto che sconvolge l’Europa arrivano attutiti tra le mura dello studentato dove Jean Tarendol si prepara a sostenere gli esami finali. Figlio di contadini, sogna di diventare architetto, finché un sentimento nuovo scombussola la sua esistenza: l’amore per l’inavvicinabile Marie. Mentre la passione fra i due adolescenti esplode, una denuncia alla Gestapo costringe Jean e alcuni compagni alla fuga. Un lungo girovagare lo porterà a Parigi, sconvolta dalle miserie dell’occupazione ma anche animata da uno spirito di resistenza e altruismo. Pubblicato nel 1946, Tarendol è un grande romanzo d’amore: il ritratto di una società rurale scomparsa, in cui i sentimenti individuali si intrecciano alle tragedie della Storia.

Il tramonto dell’Ordine
Massimo Aureli
AltreVoci Edizioni
In libreria il 20 luglio

Malta, 1652: il quieto ritmo dell’isola e dell’Ordine dei Cavalieri di Malta viene interrotto bruscamente dalla strana morte di alcuni giovani cavalieri, che non sembrano casuali, nonché dal rapimento del Gran Maestro, gravemente malato di peste. Bernard de Rochefort, capitano del Sacro Ordine, inizia a indagare sugli ambigui comportamenti di alcuni suoi membri. Ben presto il capitano si troverà all’interno di una rete di complotti e assassinii perpetrati per riportare alla luce il sacro segreto che Malta nasconde e per cambiare il destino dell’Ordine per sempre. Il tempo e la fortuna non saranno a favore del capitano che, fino alla fine, lotterà per proteggere i Cavalieri di Malta e il loro segreto millenario. Riuscirà Bernard de Rochefort a scoprire il traditore e salvare l’Ordine nel suo giorno più nero?

Giulio Cesare. Profilo psicologico di un grande della storia

Aldo Noviello
Rossini Editore
In libreria il 20 luglio

La storia non è solo mera rendicontazione di eventi sociologicamente strutturati; al contrario, è il prodotto diretto dell’agire degli uomini, con le loro passioni e le loro debolezze. Chi era, dunque, il Giulio Cesare al di là del mito che ha avvolto la sua figura nel corso dei secoli? Con la mediazione e il contributo della psicologia analitica di Jung, il presente saggio si propone di inquadrare il personaggio alla luce dei concetti di “inconscio collettivo” e “forme archetipe”, alla base dei costrutti cerebrali di ogni persona. Attraverso l’analisi di queste due componenti, dunque, si tenterà di capire prima come si è formato l’uomo Cesare, e come poi è diventato “Giulio Cesare”.

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