Articolo a cura di Roberto Orsi
Dal mese di Dicembre 2022 è partito il nuovo tour dello spettacolo teatrale composto e prodotto da Red Canzian, volto noto dei Pooh. Sabato 3 dicembre, dopo le anteprime di Verona e Bolzano, dal Teatro Malibran di Venezia la prima rappresentazione di uno spettacolo che concluderà il suo giro d’Italia il prossimo 12 marzo a Bologna. Se volete sapere di più sulle date e i teatri coinvolti ecco il link al sito ufficiale.
Questa seconda fase del tour di Casanova Opera Pop vede alcune piccole modifiche rispetto alla fase di Gennaio-Marzo 2022, anche grazie a una minuziosa messa a punto e rivisitazione del team italiano coadiuvato da un nome altisonante come quello di Nick Grace, produttore e distributore teatrale tra i più affermati a livello internazionale.
La trama
Lo spettacolo ripercorre le vicende raccontate nel romanzo storico “Giacomo Casanova. La sonata dei cuori infranti” di Matteo Strukul, edito da Mondadori.
Venezia, nel 1755, non è più la Repubblica Serenissima che abbiamo conosciuto, forte sul piano politico e commerciale interazionale, ma una città che si sta avvicinando all’ora del tramonto. I fasti di un tempo rimangono, però, negli splendidi palazzi delle nobili famiglie veneziane che molto spesso si abbandonando a lussi e vizi sfrenati. Giacomo Casanova è figlio di quella città, un uomo che ritorna dall’esilio di tre anni a Vienna e si ritrova al centro di un complotto che vorrebbe portare Venezia sotto l’egida degli Austriaci. Le casse della città sono vuote, il doge Francesco Loredan versa in pessime condizioni di salute e l’inquisitore Pietro Garzoni trama alle sue spalle per ottenere il consenso all’interno del Consiglio dei Dieci e influenzare così la successione al dogado.
Casanova, intrepretato da Gian Marco Schiaretti (n.d.r. nella rappresentazione di Sabato 28 gennaio a Genova un altrettanto bravo Jacopo Sarno ha ricoperto questo ruolo) appare sulla scena alla Cantina do Mori dove prende parte a una rissa tra balordi per difendere una fanciulla giunta fin lì per invitarlo al cospetto della sua Signora: la contessa Von Steinberg (Manuela Zanier) lo vuole incontrare per sfidarlo sul terreno che è più congeniale al nostro Casanova. Dovrà sedurre la splendida Francesca Erizzo (Angelica Cinquantini), già promessa sposa al nobile Alvise. In cambio potrà finalmente possedere la contessa.
Inizia così un’avventura tra le calli veneziane in cui Casanova scopre molto presto di essere pedina di un intrigo politico macchinato dalla stessa contessa e dall’inquisitore Pietro Garzoni (portato sulla scena da uno straordinario e credibile Gipeto). Fino alla resa dei conti finale, anche e soprattutto con il proprio cuore.
L’opera a teatro
Lo spettacolo, della durata di oltre due ore e quindici minuti con intervallo, conta 35 brani con musica di Red Canzian e testi di Miki Porru e oltre 30 cambi di scena.
Le musiche sono ritmate, una trasposizione moderna di un racconto che affonda le radici circa tre secoli orsono.
La vicenda scorre velocissima davanti agli occhi dello spettatore che, già dopo pochi minuti, si trova immerso nelle atmosfere veneziane tra i canali della laguna, le osterie e i palazzi sontuosi. Lo sfondo del palcoscenico si anima di immagini della città di Venezia a ogni cambio scena: fotografie scattate personalmente da Red Canzian durante la pandemia e ritoccate a computer, che ritraggono una città deserta ma decisamente suggestiva. Le immagini consentono un allungamento e una profondità delle scene in cui lo spettatore è coinvolto in prima persona. Vengono ricostruiti i bacari e le calli, i Palazzi e le Cattedrali, Piazza San Marco e la laguna.
Magnifici gli oltre 120 costumi indossati dagli attori, con una ridda di colori sgargianti, di tonalità pastello per i nobili e il popolo da una parte, mentre il nero più scuro per gli abiti dell’inquisitore e i suoi bravi.
I dialoghi serrati e divertenti si alternano a scene più profonde e sensuali. Degno di nota il personaggio di Fra Balbi (interpretato da un magistrale Paolo Barillari), amico e confidente di Giacomo Casanova durante la sua permanenza nel carcere dei Piombi. Personaggio fuori dalle righe, che tutto sembra essere tranne che un vero devoto alla Parola del Signore.
Sicuramente due ore e mezzo di puro intrattenimento, con una rivisitazione del romanzo in chiave pop moderno.