Narrativa recensioni

Il monaco nero di Wulmer – Ivana Tomasetti

Recensione a cura di Roberto Orsi

“Le sue identità lo rincorrevano. Chi altri aveva vissuto come lui, conoscendo vite diverse dentro una stessa vita?”

La citazione che apre questa recensione rispecchia perfettamente il racconto di vita di Eustachio, un pirata e mercenario francese vissuto a cavallo tra il XII e il XIII secolo.

Figlio di Baudoin Buskes, nobile di Boulogne, cittadina sulla costa atlantica francese, è soprannominato anche “Il Monaco Nero” per il periodo di gioventù trascorso in un monastero benedettino.

Il romanzo di Ivana Tomasetti, per Ciesse Edizioni, ripercorre le tappe significative della sua vita, raccontando la figura di Eustachio fin dalla sua formazione ecclesiastica a cui fu destinato in giovane età. Il padre, nobile cavaliere francese, pur lontano fisicamente rimane sempre una fonte di ispirazione.

PIRATI, CORSARI E LORO CACCIATORI NEL MEDITERRANEO

In un mondo come quello medievale, difficile e crudele per certi versi, dove molto spesso a resistere erano solo i più forti e chi poteva vantare potere e ricchezza, l’esempio del padre diventa per Eustachio una stella polare da seguire.

“Io sarei stato più forte e invincibile, non sarei stato come loro, avevo l’esempio di mio padre, avrei assomigliato a lui”.

Gli anni del noviziato nel monastero benedettino lo avvicinano a conoscenze anche proibite, libri all’indice che non dovrebbero essere conservati in un monastero cristiano.

Tra tutti spicca la “Clavis Salomonis”, la Chiave di Salomone, un testo di magia che leggenda vuole essere stato scritto da Re Salomone in persona. Un insieme di principi di demonologia e invocazione degli inferi. Un testo che ancora oggi affascina gli studiosi, tra i quali non è ancora definita una posizione sulla reale origine.

La lotta con i demoni, soprattutto quelli interiori, tormenta l’animo di Eustachio che ben presto si trova a fronteggiare una presenza estranea, tentatrice e fermamente decisa a portarlo sulla strada del male.

Una presenza che lo accompagna nelle fasi di vita, soprattutto nelle più difficili, quando una scelta sbagliata può deviare da una strada sicura e portare su una sconosciuta.

Perché, in fondo, tutti noi abbiamo un demone interiore, una voce che ci tormenta, più o meno grave, più o meno forte, più o meno persuasiva. La forza di volontà è quella che spesso ci aiuta, la capacità di discernimento e soprattutto quel libero arbitrio, fondamentale conquista, inalienabile verità e libertà.

“Io ti guardo, io comprendo che ami il dispetto e la ferocia. Ti sorveglio. Puoi diventare un mio degno discepolo e ti insegnerò come prenderti gioco degli uomini.”

La vita di Eustachio scorre in un Medioevo fatto di guerre, conquiste, potere dei signori locali, cavalieri e pellegrini in Terra Santa. La carriera ecclesiastica a cui sembra destinato, improvvisamente subisce una brusca frenata e una deviazione, su uno di quei binari paralleli che affiancano la nostra esistenza e possono in un modo o nell’altro portarci a destinazioni diverse rispetto a quelle prefissate in origine.

Da monaco a mercenario, da cavaliere a pirata e corsaro “ante-litteram” al servizio dei più importanti regni del tempo: Filippo II Augusto in Francia e Giovanni Plantageneto conosciuto anche come “Giovanni Senzaterra” in Inghilterra.

“Desidero farmi strumento di Dio verso la salvezza della mia anima e di quella di altri che soffrono”.

Da strumento di Dio a strumento del Re. Dalla salvezza dell’anima alla battaglia in mare aperto per la conquista di nuovi territori.

L’autrice porta su carta le vicende di un personaggio meno conosciuto, che ha saputo percorrere sentieri della vita complicati, irti di pericoli ma sempre con la fermezza di un uomo risoluto. Che anche nel momento in cui si ritrova ad essere nominato balivo del conte di Boulogne, non prevarica e si contraddistingue per la grande umanità con cui dirige le controversie.

Ivana Tomasetti utilizza uno stile di scrittura asciutto e lineare, con frasi corte che a volte spezzano un po’ troppo il ritmo di lettura.

La narrazione si concentra sulla vita del protagonista e dei personaggi che gli furono più vicini, lasciando sullo sfondo gli avvenimenti di macrostoria legati alla rivalità tra Francia e Inghilterra di durata secolare.

L’utilizzo della prima persona singolare nelle fasi del racconto di Eustachio e in quelle di Sibilla permette di avvicinarsi maggiormente alle loro figure, entrando in sintonia con i personaggi.  Un libro piacevole che ha il pregio di riportare al lettore la vita di un personaggio meno noto in un’epoca controversa come quella medievale.

Editore ‏ : ‎ Ciesse Edizioni (1 agosto 2021)

Lingua ‏ : ‎ Italiano

Copertina flessibile ‏ : ‎ 256 pagine

ISBN-10 ‏ : ‎ 8866603953

ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8866603955

Link d’acquisto cartaceo: Il monaco nero di Wulmer

Trama

Può un personaggio realmente esistito entrare nella leggenda? Può parlarci da un mondo lontano secoli, dove abbondano studi esoterici, intrighi, battaglie e dove presenze inquietanti entrano nella vita degli uomini? Le vicende di Eustachio, chiamato dalla Storia il Monaco Nero, sono la risposta coraggiosa ai soprusi che egli fu costretto a subire e a cui il suo carattere indomito non si assoggettò mai. Eustachio nacque a Boulogne nel 1170 da una nobile famiglia e trascorse l’infanzia nel castello di Courset. Nel monastero di Saint Wulmer imparò a copiare testi sacri e lesse di nascosto libri proibiti, diventando un monaco esorcista, che suscitò ammirazione, ma anche sospetto. L’abate lo inviò a Toledo; l’assassinio a tradimento del padre lo spingerà a tornare per attuare la sua vendetta. Si trasformerà in un pirata e assalterà navi nel canale della Manica. Finché un giorno…

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