Recensione a cura di Roberto Orsi
Bonfirraro Editore porta in libreria un romanzo del compianto autore maltese Francis Ebejer, uno dei più famosi del secolo scorso, scomparso il 10 giugno 1993 all’età di 68 anni.
Romanziere e drammaturgo, Ebejer ha scritto numerosi romanzi, opere teatrali e sceneggiature per la televisione e la radio. “Requiem per un fascista maltese” è il suo quinto romanzo, pubblicato nel 1980 prima in lingua inglese, poi tradotto in maltese.
Si tratta di un romanzo di formazione che ripercorre le tappe della vita di un giovane maltese che risponde al nome di Lorenz.
Un ragazzo che in prima persona racconta le vicende della sua esistenza nel contesto complicato di un’isola da tempo dominata da una potenza straniera come quella inglese. Un romanzo politico e sociale che denuncia le condizioni di vita della popolazione maltese nel ventennio fascista, in quell’ascesa degli ideali di Palazzo Venezia, che come un’eco lontana, trasportati dalle onde del mediterraneo, giungono sulle coste dell’isola.
I personaggi del romanzo hanno i connotati degli amici di famiglia. Il lettore li riconosce e li può identificare con quelle persone che animano le nostre giornate. Il sentimento di amicizia è profondo, un legame che stringe le anime al di là delle barriere ideologiche, di appartenenza religiosa e orientamento sessuale.
I temi sociali ci sono tutti all’interno di questo romanzo: la diversità di genere, l’amore platonico e quello fisico, la passione e il sentimento, il razzismo che contraddistinse i regimi totalitari del nazismo e del fascismo.
Malta, piegata in una dominazione inglese di secoli, si ritrova a respirare aria nuova quando gli ideali del fascismo iniziano a serpeggiare tra i giovani attivisti che vedono un nuovo spiraglio di luce nelle parole di Mussolini. La possibilità di redimersi, rialzare la testa e tornare a contare in Europa grazie a una guida ferma, decisa e autoritaria del capo di Stato italiano.
Come scrive Joseph Eynaud nella prefazione
«Amore e morte sono due temi fondamentali del romanzo, ma anche la frantumazione dell’io, come nel romanzo di Pirandello Uno, nessuno e centomila. I personaggi sono degli insicuri, dei ribelli senza causa. Sono individui chiusi in se stessi, timorosi del contatto, del peso del passato, ma anche del futuro. E questi sono temi sempre attuali che caratterizzano la spietata decadenza della nostra civiltà».
Il lettore assiste alla disgregazione e riconciliazione di un uomo con la vita e il fato. Una classica ricerca del proprio posto nel mondo è quella che vede il protagonista Lorenz fin dalla più giovane età, assillato dal pensiero di quel cugino ingombrante che risponde al nome di Kosimu, Kos per famigliari e amici.
Tu sei bello, un figlio del diavolo; anche il nostro Kos è bello, ma dentro di lui, come gli angeli. Dio lo ha reso brutto fuori per un motivo, così come ha reso te brutto dentro, hai bisogno della bellezza di Kos
Lorenz sembra spesso farsi trasportare dagli eventi. Un animo diviso: da una parte la ferma determinazione antifascista e dall’altra la fedeltà a un sentimento per l’amico Paul, convinto avanguardista della prima ora. La vicinanza e l’affetto per l’amica di sempre, Ester, ebrea che in pochi anni vede stravolta la propria vita e quella della sua famiglia, mentre l’attrazione fisica lo spinge verso Elena, moglie di un conte inglese, pronto a imbracciare le armi per una rivoluzione che parte dal basso.
Si chiude il sipario sulla mia infanzia. Si iniziano a distinguere meglio i particolari. Appare un insieme di luci e ombre. Quando l’età verde volge al termine, la vita adulta non si presenta più come una nebbia indistinta, ma si delinea come un insieme di eventi, di cause ed effetti.
Le vicende del romanzo avanzano al ritmo dei bombardamenti lanciati dalle forze dell’Asse, con la popolazione che trova riparo nei rifugi antiaerei, dove la paura diventa compagna di viaggio inseparabile.
Una narrazione che per diverse pagine lascia sulla lingua quel retrogusto malinconico, con quel senso di smarrimento che a volte attanaglia l’essere umano quando la strada da percorrere sembra non essere perfettamente segnata. Quando le certezze, che crediamo di avere, prima vacillano poi crollano come un muro che ha resistito anche troppo a lungo.
Per la prima volta nella mia vita, però, avevo capito cos’era l’amicizia. Mi faceva ricordare ciò che volevo ricordare. Mi faceva dimenticare ciò che volevo dimenticare.
La guerra c’è, è presente e si fa sentire. Ma è il conflitto interiore di Lorenz che emerge prepotente in un vortice di emozioni.
Un viaggio introspettivo in un contesto emozionale complicato, in un clima di tensione palpabile, dove un metro di distanza tra una posizione e l’altra può fare la differenza tra la vita e la morte. Le pulsioni sono amplificate e generano reazioni a catena che possono travolgere le personalità più sensibili.
Mi sentivo come pensavo che si sentissero gli uomini, gli uomini adulti… Incarnato in una seconda pelle. Indurito dagli anni.
La fragilità dei rapporti umani e la caducità delle relazioni sono altri temi affrontati dall’autore con grande sensibilità e scrittura evocativa. Le esperienze di vita forgiano e temprano la corazza che ognuno di noi porta sulle spalle, per affrontare la vita e il proprio destino.
La descrizione degli ambienti restituisce quelle sensazioni tipiche di un’isola mediterranea, baciata dal sole e accarezzata dal mare, che la rendono speciale.
La vita di Lorenz scorre come su una pellicola di celluloide, cercando il compimento che chiuda il cerchio e dia un senso concreto al tutto.
Trama
Il romanzo Requiem per un fascista maltese dal taglio autobiografico descrive l’atmosfera politica del tempo e narra dei bombardamenti dell’Asse contro le isole maltesi durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’opera è dotata di un’ampiezza stendhaliana che dipinge la realtà a grandi pennellate. Delinea, con precisione e intensità, l’animo dei personaggi travolti dalla guerra e dagli spietati giochi di potere del tempo. Non solo, approfondisce temi di impegno politico: il fascismo, il nazismo, l’odio verso gli ebrei, il colonialismo inglese, il sogno di indipendenza. Ma la politica e la guerra rimangono sullo sfondo e il lettore le sente e le vede con gli occhi di Lorenz, il protagonista del romanzo.
Ripercorrendo le varie fasi della guerra e le tensioni sociali della Malta prebellica, l’autore rivela – fatto storico poco noto – che la popolazione maltese diede sostegno a Mussolini, proprio a causa del malcontento diffuso dovuto al dominio britannico che da secoli gravava sull’isola.
Editore: Bonfirraro (3 giugno 2021)
Lingua: Italiano
Copertina flessibile: 288 pagine
ISBN-10: 8862722524
ISBN-13: 978-8862722520
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