Narrativa recensioni

Cuore nella neve – Giovanni Peretti


Recensione a cura di Maria Rita Truglio

Come una madre avvolge il figlio in una coperta per difenderlo dal freddo, la montagna ripara e avvolge la vita, benigna e comprensiva, forse anche piangente per la cattiveria altrui.

Quante guerre combattute sulle vette, quante morti e quanti corpi custoditi come tesori nelle proprie membra, testimoni della storia che di ripetersi non si stanca mai. E la montagna rimane lì, nella sua forma, a donare vita a chi decide di amarla e comprenderla, così come Luisa che, possente e tenace come le sue rocce, non si arrende alle stagioni che ne cambiano l’immagine.

La prima guerra mondiale è scivolata via tra rivoli di sangue che ne hanno macchiato il manto bianco e verde, al susseguirsi delle stagioni, lasciando scie indelebili e invisibili che solo un occhio attento può vantare di cogliere. L’Alta Valtellina è la fotografia dello scontro tra austriaci e italiani, una fotografia che ha cambiato completamente volto con l’annessione all’Italia di alcuni territori: traditori, ecco cosa eravamo noi.

Un periodo di transizione difficilmente accettabile, lo capisce bene Luisa che ha solo uno scopo: ritrovare l’amato, scomparso durante uno scontro a fuoco sulle alte vette. Ricorda ancora quel giorno in cui le fu consegnata quella maledetta missiva. Da lì l’inizio o la fine di tutto, non è ancora in grado di dirlo. Cogliendo ciò che di buono ha la vita da offrire, anche e soprattutto per il bene della figlia Caterina, intraprende questo viaggio di speranza perchè sa che lì da qualche parte la montagna sta custodendolo nell’attessa del suo arrivo. Ed è in questa atmosfera quasi mistica e avvolgente che la storia trova la sua collocazione; un abbraccio che cattura nella sua morsa, benevolo e protettivo come le montagne che proteggono dai venti.

“Per comprendere la montagna non si deve usare la parola ‘fretta’, bisogna viverla in tutti i suoi aspetti, evidenti e meno evidenti; con autentica umiltà e con un profondo rispetto, accettando a priori la sconosciuta entità del tempo necessario.”

La guerra arriva come un rimbombo lontano, diapositive rovinate dagli scoppi delle bombe che le lettere di Giuseppe, questo il nome del compagno, producono in un dialogo intimo, cui domanda e risposta sono frammentate da silenzi riempiti solo da boati. Dialoghi pregni di vita, progetti futuri che solo la paura della morte riesce ad alimentare, quell’adrenalina che ti fa desiderare di essere vivo. Luisa sente che quelle montagne che sta imparando ad amare non l’abbandoneranno, non in questa che rappresenta la missione più importante della sua vita. Quei dialoghi tra lei e Giuseppe che trascendono il tempo e lo spazio, sono il carburante di tutta la storia le cui diramazioni incrocieranno le vite di altri. Le differenze temporali non pesano al racconto, aiutano il fluire dei pensieri e delle azioni così come gli inverni rigidi preparano il terreno per una nuova nascita.

“Le attese fiduciose, le aspettative di mattini sereni e freschi, le aspirazioni seppur illusorie a un vago avvenire di felcità sono i motori che fanno girare il mondo, e io ho bisogno di crederci.”

Eppure tutto ci riconduce alla cruda realtà della vita. Come quest’ultima, la montagna non è solo protezione, una madre in cui trovare riparo dal male. Anch’ella nasconde nei posti più reconditi crepacci o frane che non è più disposta a trattenere.

Ti mette in guardia ma se non sei in grado di osservare cadi, cadi e ti frantumi come quei massi che con tutta la loro forza si sono aggrappati ai suoi fianchi per anni, forse anche per secoli, ma alla fine hanno perso la battaglia contro la gravità. Non resta che raccoglierne i cocci e ricominciare a costruire. Quei versanti, uno lo specchio dell’altro, altro non sono che case di amicizie mai interrotte, incontro di pensieri e desideri.

L’eco della guerra sembra ormai essersi dissolto ma non la speranza del ritrovarsi. Fotografie accompagnano questo nostro viaggio e non viene difficile intuire le difficoltà del tempo. Il tempo è tiranno dicono, ma anche l’unica cosa a cui puoi aggrapparti nelle difficoltà. La montagna protegge, la montagna distrugge ma può anche conservare, congelare la speranza trattenuta a fatica nel tempo. La montagna ti cambia, Luisa ormai lo sa. Stagioni che si susseguono nel loro consueto ordine, nascita e morte, come la natura comanda. E a rimanere sono i ricordi, in poche lettere la vita di due persone che ne accompagnerà una nel segno del cambiamento.

“Non è una distinzione da poco, quella tra comprendere e semplicemente capire. Mentre capire è una questione di intelligenza, riguardante la logica, comprendere è una questione esistenziale, che rigurda la vita, la nostra esperienza.”

Parole e ghiaccio conducono le redini del romanzo, eppure è il calore a far da padrone. Calore di un focolare acceso in una casa che attende l’arrivo dei proprietari, l’attesa di un abbraccio il cui calore riscalda l’anima. È questa l’atmosfera che permea ogni singola pagina. La guerra non perde i suoi toni storici, ne fanno da sfondo e sfuma in ricordi indelebili che il ghiaccio della montagna preserva gelosamente. Un viaggio nel non arrendersi ma anche nella consapevolezza di capire quando sia giusto farlo aiutando il ciclo della vita a trovare la sua strada; sarà poi lei a ritrovare te.

Trama
Settembre 1918. Un telegramma improvviso annuncia a Luisa la scomparsa del suo amato Giuseppe in una battaglia estrema a quattromila metri di quota, nel cuore dell’Alta Valtellina. Disperso. Una disperata speranza la porta a trascorrere, accompagnata dal fraterno commilitone Gervasio, una vita incorniciata dalle alte cime intrise di guerra, dove la tormentata ricerca di lui diventa lentamente introspezione, e infine pace. Il diario di Luisa si intreccia con le intense lettere del giovane alpino in un dialogo che trascende lo spazio e il tempo: insieme raccontano il dolore e l’amore, la montagna e i suoi silenzi, affrontando se stessi con calma determinazione e riscoprendo l’essenza della vita nel ritmo della natura.

Editore: Alpinia; New edizione (17 giugno 2021)
Copertina flessibile: 336 pagine
ISBN-10: 8887584478
ISBN-13: 978-8887584479
Link di acquisto cartaceo: Cuore nella neve

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