Recensione a cura di Roberto Orsi
Dopo averci presentato Francesco Fieschi come “il bastardo”, sulla bocca di tutti quale figlio illegittimo di Papa Innocenzo IV Fieschi, e averci raccontato la storia di Matelda De La Rocheblanche passata a essere da una donna di corte a “La brigante” del secondo romanzo, Daniela Piazza chiude la sua trilogia medievale con “I rivali”.
È il momento della resa dei conti. I due antagonisti si ritrovano, la verità è pronta per venire a galla: Francesco Fieschi e Marco Doria saranno l’uno contro l’altro, allo specchio del loro passato.
“Le informazioni e gli ordini che arrivavano erano contradditori. Dietro di loro, qualcuno urlava che il re era stato catturato. Poco più avanti, qualcun altro riportava l’ordine di arrendersi e gettare le armi. Gautier de Chatillon comandava a tutti i cavalieri validi di salire sulle galee e difendere i malati che vi erano stipati per la ritirata verso nord, verso quella Damietta la cui conquista aveva aperto trionfalmente una campagna che ora volgeva definitivamente al disastro”.

In Egitto la settima crociata volge al termine con una sanguinosa e dolorosa sconfitta per le truppe crociate. I Musulmani hanno recuperato le terre perdute, nella battaglia di Al-Mansura che ha segnato la sconfitta dei cristiani e l’imprigionamento di Re Luigi IX.
Mentre l’esercito crociato è in ritirata, Francesco Fieschi non si rassegna al pensiero dell’esistenza di un tesoro nascosto da qualche parte in terra d’Egitto. Il ritrovamento di segni misteriosi su diverse pareti convince il giovane che potrebbe non trattarsi di una sola leggenda.
“In fondo era ancora vivo. Tutto, forse, accadeva per un motivo. Non era ancora il momento di rassegnarsi. Forse ognuno aveva il proprio destino già segnato e il suo era quello di finire proprio lì, in quel posto misterioso di cui fino al giorno prima non sospettava nemmeno l’esistenza.”
Aiutato dal fedele compagno di tante battaglie Filippo Grimaldi, dalla schiava Alina e dal prigioniero beduino Libero, oltre a una manciata di soldati rimasti al suo fianco, Francesco si lancia in una nuova avventura. Non sa, però, che qualcuno è sulle sue tracce, fermamente convinto di aver diritto a un ultimo gettone di vendetta.
Marco Doria, un’ombra che nei precedenti volumi si è fatta sentire ma senza rivelarsi completamente, troverà il suo momento per la definitiva rivelazione. Il momento della verità da svelare ai lettori. Il nastro verrà riavvolto su sé stesso, per dare una forma ai contorni sfocati di un passato rimasto inespresso.
Per Francesco arriverà il tempo di capire molte cose. Il burbero cavaliere crociato, che nei capitoli precedenti ci ha abituati anche ad azioni violente e una aggressività sempre pronta a sfogarsi, mostrerà anche un lato più tenero davanti al pericolo e alla paura.

Intanto, in Francia, il lettore ritrova Matelda de la Rocheblanche, già moglie di Francesco Fieschi prima della sua partenza per la crociata. La sua vita continua nella foresta di Fontainebleau, tra i briganti capeggiati da Roland Rouergue che ora affianca nella conduzione della vita del villaggio di tutti i giorni.
Con lei c’è Martin, il giovane ladruncolo che Matelda ha salvato nel romanzo precedente dalla banda di Pierre. Per Pierre il bambino è fondamentale, lo rivuole tra le sue fila. E ancora una volta Matelda sarà costretta a fuggire, a ritornare nei luoghi della sua gioventù per salvare il bambino e sé stessa. Il viaggio la condurrà lungo tutta la Francia fino all’Italia, nei territori dei Grimaldi.
Il romanzo rappresenta la chiusura del cerchio, il ritorno agli inizi, è il momento in cui nulla si lascia in sospeso, in cui tutto viene risolto in un modo o nell’altro. I personaggi si reincontreranno dopo tanto tempo, cambiati nel profondo.
Ancora una volta Daniela Piazza porta il lettore nelle atmosfere medievali e arabeggianti, alla ricerca di tesori antichi come le tradizioni che rappresentano. Il mondo di quel tempo viene ricostruito con descrizioni particolareggiate. Nella parte ambientata in Europa, la difficoltà della vita dei briganti, le loro leggi non scritte, gli usi e consuetudini che li caratterizzavano, ma allo stesso tempo il grande senso dell’onore e dell’appartenenza a una comunità, risaltano tra le pagine di questo romanzo.
La conclusione di una bella trilogia medievale che mette in primo piano l’introspezione dei personaggi, la capacità di relazione dei cavalieri crociati con i popoli musulmani e quella di non arrendersi mai.
L’autrice ci ha abituati alle sue storie sempre ben raccontate, con il giusto equilibrio tra azione, dialoghi, introspezione e capacità di calare il lettore nelle dinamiche della Storia. Impossibile non ricordare con affetto, una volta chiuso il libro, i protagonisti di questa trilogia pubblicata da Altrevoci Edizioni.
Pro: le due storie parallele aiutano l’alternarsi della narrazione fino al punto del loro nuovo incontro; la capacità di riassumere le puntate precedenti consentendo anche a chi non abbia letto gli altri romanzi, di riuscire a seguire il racconto senza problemi
Contro: Niente da segnalare nello specifico, forse un po’ meno di avventura e azione rispetto agli altri due capitoli.

Trama
Tra antiche rovine egizie devastate dal tempo, Francesco Fieschi e i suoi compagni cercano rifugio dalle spade nemiche, ormai vittoriose. Ma il destino ha ancora in serbo una sorpresa per il giovane: un simbolo misterioso sulle pareti consunte rinnova la sua convinzione che il leggendario tesoro possa essere reale. Francesco inizia la sua caccia, ma qualcuno trama alle sue spalle: Marco Doria, l’uomo che lo chiama fratello nonostante lo odi quasi alla follia. Mentre i due sono coinvolti in una sfida senza esclusione di colpi, in Francia un altro pericolo incombe. Pierre, il re dei ladruncoli, è sulle tracce del piccolo Martin, un bambino speciale, prezioso, la sua ultima possibilità di riscatto, un’opportunità che non intende lasciarsi sfuggire. Ma Matelda è decisa a proteggerlo, anche a costo della vita. Il capitolo finale della storia di Francesco e Matelda. Un’avventura mozzafiato che vi porterà dai deserti d’Egitto agli oscuri boschi di Francia, tra rivalità, segreti e ossessioni.