Usi e costumi

Le rubriche del lunedì: Usi e costumi – i salassi

La pratica del salasso può rientrare nella categoria usi e costumi?
Noi di TSD crediamo di sì, certo con accezione prevalentemente medica, ma è pur sempre un uso che se ne è fatto nel tempo.

Una delle pratiche mediche tra le più antiche, essendo stato praticato da diversi popoli antichi, tra cui gli abitanti della Mesopotamia, gli Egizi, i Greci, i Maya, e gli Aztechi, per i quali il salasso era una cura efficace contro numerose malattie, poiché si era convinti che molte malattie fossero causate da pletore, cioè eccessi, nel sangue, e si consigliava di trattare questi eccessi inizialmente con l’esercizio, il sudore, la riduzione di alimentazione, e il vomito. Poi, con i salassi.

In Grecia il salasso divenne “popolare” grazie alle idee di Galeno, alla cui base vi erano due concetti chiave. Il primo era che il sangue era creato e poi consumato, non circolava e perciò poteva ‘ristagnare’ alle estremità. Il secondo era che il bilancio umorale decideva tra malattia e salute, con i quattro umori che erano il sangue, la flemma, la bile nera, e la bile gialla, in parallelo ai quattro classici elementi greci: aria, acqua, terra e fuoco.
Per Galeno il sangue era l’umore dominante, e per questo bisognava che fosse controllato. Al fine di bilanciare gli umori, bisognava rimuovere il sangue in ‘eccesso’ (la pletora) dal paziente e per farlo mise a p unto un complesso metodo per calcolare quanto ne dovesse essere rimosso a seconda dell’età e della costituzione fisica del paziente, nonché della stagione, del clima e del luogo nonché, naturalmente, della malattia (ricordiamo che si credeva che anche la febbre, l’apoplessia e la cefalea erano considerati sintomi della pletora) Galeno collegava i diversi vasi sanguigni ai diversi organi, secondo il loro presunto scarico. Per esempio, si doveva attingere alla vena della mano destra per curare problemi al fegato, mentre alla vena nella mano sinistra per problemi alla milza. Più era grave la malattia, più sangue si doveva prelevare. Le malattie febbrili richiedevano salassi abbondanti.

La pratica del salasso a scopo terapeutico è rimasta valida per tutto il medioevo e sino a fine ‘800.

Immagine di un salasso in “The Medieval Cookbook”

Non sempre, tuttavia, il salasso veniva praticato usando le sanguisughe: si ricorreva anche a bisturi, siringhe o specifiche macchine per salassi, strumenti creati ad hoc per il deflusso del sangue.
Il sangue veniva fatto fluire nelle scodelle o nei bicchieri in vetro, che venivano posizionate sulle finestre.

Chi praticava i salassi?

Fino al 1215, erano i medici i preposti al “trattamento del salasso”. Ma dopo di allora il Papa emise un decreto che indicava i barbieri come “maestri” nell’operazione del salasso. La scelta dei barbieri fu probabilmente dovuta dalla loro abilità nell’uso del rasoio: presumendo che sapessero fare benissimo ad usarlo, si pensò che potessero essere i più indicati a tagliare la carne in modo chirurgico.

I barbieri che offrivano questo servizio esponevano le bende utilizzate appese ad un palo ed è da questa particolare usanza che nasce il palo del barbiere a strisce, nato proprio come modo per segnalare questi servizi medici e non quelli relativi a barba e capelli: in origine il rosso simboleggiava il sangue, il bianco i bendaggi usati per fermare il flusso sanguigno e il palo in sé l’asta che i pazienti dovevano stringere per rendere le vene più visibili al barbiere. Un’invenzione britannica che, quando si diffuse negli Stati Uniti, vide l’aggiunta del colore blu che secondo alcuni indicherebbe il colore delle vene, secondo altri è un modo per riprendere i colori della bandiera americana.

Il numero di pazienti che si rivolgevano ai barbieri anziché ai medici per sottoporsi ai salassi aumentò soprattutto durante il XIV secolo, quando moltissimi chirurghi vennero uccisi dalla peste. I professionisti giravano di città in città in tende e carrozzoni ambulanti alla ricerca di potenziali clienti, ed erano conosciuti come “The Flyng Barbers”.

Barbieri e chirurghi operarono in distinte corporazioni mediche sino al 1540, quando Enrico VIII, in Inghilterra, per primo istituì un’unica società denominata “The Company of Barber-Surgeons”, imitata poi da altre nazioni.  

Persino il Talmud raccomandava di praticare i salassi, ma solo in uno specifico giorno della settimana o in specifici giorni del mese, e simili regole, sebbene meno codificate, si potevano trovare negli scritti cristiani che consigliavano i santi i cui giorni erano favorevoli al salasso.

Curiosità

Nella semi-leggenda su Robin Hood, contenuta nel Percy Folio del XVII secolo e ripresa da Alexandre Dumas, si narra che Robin Hood stesso muore a causa del taglio intenzionale di una vena da parte della cugina di Sir Guy di Gisborne, mentre Robin si sta facendo curare mediante un salasso.

In Delitto e Castigo di Fëdor Dostoevskij (parte seconda, capitolo VII), il salasso è menzionato come possibile per quanto ormai inutile trattamento per il moribondo Marmeladov, investito dai cavalli di una carrozza.

Il primo presidente degli Stati Uniti, George Washington, è una delle vittime illustri di salasso: gli vennero fatti defluire 1,7 litri di sangue in seguito ad una febbre ed influenza che, combinata a una laringinte, portarono l’uomo alla morte nel giro di poche ore.

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