Narrativa recensioni

La rosa del deserto – Alessandro Di Robilant

Recensione a cura di Serena Colombo

Dopo un prologo poco promettente e piuttosto banale – il ritrovamento di un manoscritto tra le carte del deceduto genitore, un severo e integerrimo militare con cui non è mai andato d’accordo – prende vita la vicenda della famiglia Von Heller e quella di Clementina di Sassonia.
Famiglia ebrea, la prima, figlia di Leopoldo di Sassonia e di Carolina Maria D’Asburgo, la seconda. Ed è subito chiaro che le vite di questi personaggi intrecceranno la loro storia per uno dei motivi più semplici: Clementina e Edy, terzo dei tre fratelli Von Heller, si innamorano. E sono subito altresì chiari i motivi per cui la loro storia d’amore non sarà certo facilmente possibile.

Augusto Leopoldo de Saxe-Coburgo e Bragança

Suo padre aveva comprato il titolo di barone, eppure i von Heller erano e restavano ebrei. Erano ebrei combattivi, e perciò Edy si sentiva pronto ad affrontare ogni difficoltà che sarebbe sorta dalla decisione di sposare Clementina Sax von Coburg.

Ma si farebbe un grandissimo torto al romanzo catalogandolo o riducendolo solo a questa vicenda amorosa, perché c’è di più, veramente di più.
Siamo a Vienna, lì dove tutto ha avuto origine, dove sulle spalle degli ebrei pesano i primi pregiudizi, i primi respingimenti ai margini della società.

Siamo ebrei, e anche se la nostra famiglia non è certo molto assidua in sinagoga, abbiamo faticato a imporci, sia come imprenditori, sia in società. I gentili mal sopportano le nostre abilità, per loro siamo e restiamo infidi e traditori. Non vogliono vederci arricchire, acquisire una posizione. Pensano che sia fatto alle loro spalle. Ovunque andiamo, noi siamo sempre e comunque ospiti. E scomodi, quando ci facciamo valere.

Ebrei profughi in patri dell’impero asburgico

E i Von Heller, fino ad allora imprenditori di successo, sono costretti a trasferire altrove i loro progetti, a chiudere le loro imprese viennesi e guardare lontano, molto lontano, verso quelle sabbie che non sono state sfiorate dalla guerra e dal pregiudizio: l’Egitto era la terra “felice”, l’unica, in quel momento storico, che poteva regalare un futuro sicuro a molti imprenditori, anche ebrei.

Se avrai pazienza arriverai a incontrare Fuad. Se riuscirai a fargli la giusta impressione, potremo concorrere per ottenere commesse interessanti. Dopo Suez, c’è da inventare la ferrovia per unire Alessandria al Cairo e oltre.

Il progetto è arduo, uscire da Vienna non è una cosa semplice, nessuno dei fratelli Von Heller vuole chiudere le imprese che hanno forgiato il loro nome, il padre è oramai anziano e, soprattutto, Edy deve lasciare Clementina. Ma si rende necessaria la scelta.

Questo è un progetto. E i progetti vanno costruiti. Ci vuole tempo: non è che domani chiudiamo i battenti e ce ne andiamo. Ma è arrivato il momento di pensare a un’alternativa. E qualsiasi decisione a riguardo sarà presa all’unanimità. Per il momento si tratta soltanto di andare in Egitto, di incontrare persone, di aprire delle porte.

Clementina, dal canto suo, ama davvero Edy, l’unica della sua famiglia a non percepire gli ebrei come un cancro da estirpare; si farà ribelle, non per amore, ma per convinzione dei suoi princìpi, così diversi da quelli della sorella Therese – devota e fedelissima al padre Leopoldo di Sassonia, sebbene da questi non sia prediletta – così coraggiosi e anticonvenzionali rispetto alla madre, Carolina Maria D’Asburgo, che delle convenzioni, dei pregiudizi e della prepotenza in senso stretto resterà vittima.
Clementina-giovane si imbarcherà in un viaggio che la porterà non solo oltre i confini della famiglia e delle convenzioni, ma anche oltre se stessa, e la metterà al cospetto di una Clementina-donna e madre diversa, in una realtà, in una terra che cambia persone e cose.

Teatro dell’Opera del Cairo

La vita rivela agli uomini la propria trama contorta in maniera spesso incomprensibile.

Il romanzo, che si snoda tutto tra due parti del mondo in uno stesso, tragico momento, quale fu quello della prima guerra mondiale e, ancor più, dell’inizio delle persecuzioni degli ebrei, ha pagine molto intense, ma anche dure; racconta il bene, certo, ma anche il male sotto forma di egoismo che emerge per mezzo di personaggi a cui lo spirito di sopravvivenza ha indurito il cuore e costretto a scelte immorali e crudeli. C’è anche più di qualche colpo di scena, di quelli che davvero il lettore non si aspetta ma che, una volta avvenuti, ci si rende conto che non potevano non avvenire.
Purtroppo però, la storia, quella con la S maiuscola, resta un po’ schiacciata ai due margini del libro, relegata all’inizio e alla fine, e in parte è solo accennata. Nel centro, che poi è la parte più corposa della narrazione, resta la storia delle due famiglie che comunque ha il suo interesse.
Con un po’ di Storia in più sarebbe stato il romanzo perfetto.

Pro: lettura veloce e, comunque molto gradevole; nonostante le quasi 500 pagine non perde quasi mai consistenza né ritmo.

Contro: poca Storia, a volte anche solo abbozzata.

Uno scrittore di cui leggere altri libri? Sì, senza dubbio.

Formato cartaceo: La rosa del deserto
Formato ebook: La rosa del deserto

Trama
Vienna, 1911. A soli 14 anni Clementina, figlia di Leopoldo di Sassonia e di Carolina Maria D’Asburgo, frequenta regolarmente il salotto dell’imperatore Francesco Giuseppe. Nonostante la rigida educazione ricevuta, Clementina è sempre stata una ragazza ribelle, restia a rispettare le convenzioni, in un mondo che la vorrebbe impegnata a studiare pianoforte e francese per prepararsi a un buon matrimonio. Ma quando nel 1918, a una festa da ballo, incontra per la prima volta Eduard Von Heller, giovane rampollo di una ricca famiglia di imprenditori edili, se ne innamora a prima vista. Grazie alle sue brillanti imprese sul campo di battaglia, Eduard è un volto noto nell’ambiente di corte. E malgrado la notevole differenza di età, i suoi occhi azzurri conquistano subito Clementina, e il sentimento è ricambiato. Tuttavia, entrambi sanno che il loro rapporto sarà difficilmente approvato dalle famiglie: Edy infatti non è nobile anche se ricco, ed è ebreo. E in quegli anni a Vienna, con largo anticipo rispetto alla Germania, comincia a serpeggiare l’antisemitismo… Quando la famiglia Von Heller sarà costretta a chiudere i battenti della propria fiorente impresa, e a rifugiarsi prima in Svizzera, per sfuggire alle persecuzioni e poi al Cairo, per tentare di rilanciare gli affari, Clementina sarà costretta a scegliere tra una vita da principessa, a Vienna alla corte dell’imperatore, e una vita con mille incognite, tra la Svizzera e l’Egitto, per seguire il suo grande amore…

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