Narrativa recensioni

Congiura al Partenone – Marcos Chicot

Recensione a cura di Claudio Musso

‘’Tutta la storia della filosofia occidentale non è che una serie di note a margine su Platone’’

Alfred North Whitehead

È sempre un piacere ritrovare la scrittura robusta, sorvegliata e generosa, di Marcos Chicot. Con una narrativa agile e un lavoro di ricerca coscienzioso, l’autore ci presenta un romanzo di intrighi, tradimenti, amori, con la storia come riferimento e la filosofia come trama. Dopo l’assassinio di Pitagora e di Socrate ora è il turno di Platone.

Al centro di El asesinato de Platón, che Salani Editore tramuta nel più catilinario Congiura al Partenone, svetta la figura di Platone. In quest’opera ad essere assassinata non è la sua figura ma la sua filosofia perché le terre destinate ad accogliere il seme del suo pensiero, soprattutto politico, non sono ancora pronte. Non mancano, certo, vere e proprie congiure sia nei centri del potere sia nei nuclei familiari in quell’intenso periodo della Grecia Classica del dopo Guerra del Peloponneso.

Intanto dalla Sicilia giunge all’Accademia una lettera inaspettata che riaccende le speranze perché la dottrina platonica, che si era limitata a teorie scritte e conversazioni con i discepoli, sembra avere l’opportunità di realizzarsi concretamente a Siracusa, nel passaggio di testimone dal tiranno Dionisio al figlio maggiore, non per formare apprendisti ma per rendere uno di loro un vero re filosofo.

Mentre Platone infittisce i contatti e si prepara e la Storia scrive nuove pagine con l’avvento dell’egemonia tebana che si incunea nell’eterna rivalità tra Atene e Sparta, si snoda la narrazione di tanti personaggi ricalcati sul verosimile. I quali, a ben guardare, sono attraversati nella loro condotta dall’allegoria platonica della biga alata e come aurighi sono tirati ora dal cavallo bianco verso la verità, la bontà e il desiderio di elevarsi per realizzare questi ideali ora dal cavallo nero, da una cattiva volontà che trascina verso il mondo delle brame e delle passioni terrene.

Ad Atene incontriamo Altea, una donna che, benché privata da un’altra donna della maternità, trasforma, guidata dal cavallo bianco, le avversità in opportunità, con quegli occhi sapienti che custodiscono una segreta saggezza, preclusa ai più. Carisma e coraggio non le mancano per imporsi in un mondo di uomini, anticipando i tempi e, quando diventa addirittura insegnante nella scuola di Platone, sono le sue parole a tacitare l’uditorio maschile infastidito. Guidato verso il basso dal cavallo nero è invece il fratello Eurimaco che, dopo avere perso la moglie, si è tuffato nell’alcolismo e nel gioco dei dadi regredendo ad uno stato ferino e dilapidando il patrimonio di famiglia. Entrambi sono figli di Perseo, che tutta Atene ricorda come l’eroe olimpico e che ora fa il ceramista, che altri non è che il terzo figlio di Deianira di Sparta, se lo ricorderanno i lettori de L’assassinio di Socrate, sopravvissuto all’insaputa di tutto al Taigeto e che vive scisso tra due figli opposti.

Anche lungo l’Eurota si confrontano due cavalli: c’è Callicrate, veterano di guerra e vicino al diarca, sempre prodigo a scongiurare qualsiasi conflitto, che ha un fratellastro, Leonida, riottoso e crudele, sempre avaro di umanità che esporta la palestra in cui forgia i muscoli per tutte le strade che percorre. A differenza del fratello non sostiene la via del dialogo quando Sparta e Atene dovrebbero fare fronte comune contro l’onnivora Tebe. Non è un caso che gli occhi argentei, particolarissimi, di Deianira, che di Perseo, Callicrate e Leonida è la madre, si siano trasmessi solo ai cavalli bianchi di casa.

Neanche Siracusa si sottrae alla divisione della biga alata perché da un lato c’è la filosofia di Dione, allievo di Platone, con uno stile di vita più moderato e giusto, e dall’altro c’è lo status quo tirannico di Dionisio, padre e figlio, che – al pari dei moderni autocrati – si circondano di uomini di pensiero per darsi una patente di credibilità all’esterno. Ma siamo sicuri che vogliano uscire dalla caverna? Platone combatte con le parole da anni su questo, è stanco di utopie e teme le distopie:

’Lo Stato ideale che aveva delineato nelle sue opere si basava sul governo di un’aristocrazia virtuosa, composta dai più capaci a regnare per garantire il massimo livello di felicità a tutti i cittadini. I governanti non dovevano possedere solo un’anima razionale, prudente e giusta, dovevano anche essere privi di ogni attaccamento al potere; questo li avrebbe resi migliori’’.

Quello di Chicot è un romanzo-simposio che accoglie sia il genere filosofico, perché Platone intrama le pagine che ne raccontano alla lettera il pensiero, la ricezione e l’evoluzione, sia quello familiare, perché sono le vicende di Callicrate e Perseo e dei loro discendenti, in un impressionante acquerello di sensibilità e individualità, di ascese e cadute, a pungolare il lettore.

Ma ci sono ampie pagine che rendono questo testo un riuscito e conturbante romanzo storico che va gustato con calma non tanto per la mole quanto per i pregevoli affondi narrativi che offre. Dunque la filosofia di Platone, la storia dell’Ellade e le vicende familiari dei due rami di Deianira sono sdraiate in queste pagine e chiedono a noi di fare altrettanto e, da ottimo simposiarca quale è Chicot, prendono la parola e ci raccontano città, paesaggi, costumi, pensieri, epiche battaglie, altezze e bassezze. Inoltre come in un vero simposio non si può prescindere dal dato culinario. Il romanzo infatti più volte indugia su piatti originalissimi e elaborati, di cui percepiamo l’aroma, del cuoco Zefiro, uno schiavo nato dal nulla e dal nulla crea, che lavora presso la casa di Altea e che ricorda l’ecclettico Vatel di Gèrard Depardieu.

Non stupisce che nel posto più a sinistra di tutti del simposio, dove si trova l’ospite di maggiore riguardo, ci siano Tebe, la terza via della grecità, ed Epaminonda: i loro scontri vengano raccontati da Chicot con grande dettaglio e a ritmo cinematografico nei quali non si riesce a distinguere altro che l’eco del respiro affannato dentro l’elmo dei soldati. Figlio del pitagorismo e lettore de La Repubblica, trasfonde i precetti dell’amore platonico nel Battaglione Sacro, composto, pare, da centocinquanta coppie di amanti maschi, che diventano una forza d’urto di fronte alla quale Atene e Sparta vanno in frantumi. La morte lo colpisce prima del trionfo:

‘’«So che mi hanno criticato per non aver avuto figli. Tuttavia, ne ho due che hanno messo fine al potere tirannico di Sparta. La vittoria di Leuttra e di Mantinea sono le mie figlie e vivranno per sempre»’’

Nel frattempo emerge la figura di Filippo II di Macedonia che sceglie il giovane Aristotele, già protagonista di questo testo, come mentore per il figlio Alessandro. Gli elementi proliferano sulla scrivania di Cichot e le sarisse sono pronte. La Spagna si sta imponendo nei romanzi storici. Che arrivi a breve l’Assassinio di Aristotele?

Editore ‏ : ‎ Salani (13 gennaio 2022)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina rigida ‏ : ‎ 900 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8831010263
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8831010269
Link d’acquisto cartaceo: Congiura al Partenone
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Trama

Atene, IV secolo a.C. L’Accademia di Platone è in fermento. Una lettera arrivata da Siracusa rappresenta la speranza più grande per realizzare l’ambizioso progetto del filosofo: un governo giusto e guidato dalla ragione, al posto della corruzione dei tiranni e della vuota retorica dei demagoghi. Ma un oscuro presagio incombe come un’aquila sull’imminente partenza di Platone, allungando la propria ombra anche sul destino dei suoi cari. Altea, brillante discepola, attende con ansia di dare alla luce il figlio dell’amato Callippo, e ancora non sa che lei e il suo bambino sono in pericolo mortale. Eurimaco, un tempo gigante dal cuore buono, è ormai prigioniero del vino e del gioco d’azzardo. E Perseo, campione olimpico e abile ceramista, custodisce negli occhi argentei un segreto antico di generazioni… Mentre ognuno combatte le proprie battaglie quotidiane, la Storia si affaccia prepotente sulle vite di tutti e ha le sembianze dell’invincibile generale Epaminonda, che alla guida del suo Battaglione Sacro si prepara ad annientare Sparta, Atene e chiunque osi intralciare il suo cammino. Guerre, intrighi, tradimenti, un amore che sfida ogni legge e convenzione si fondono in un romanzo che, con straordinaria precisione, ci riporta dritti nel cuore della Grecia classica e delle idee rivoluzionarie del più grande filosofo di tutti i tempi.

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