Case Editrici Novità in libreria

TSD consiglia le novità in uscita a Febbraio 2022

Corto è il mese di Febbraio, ma non lo è la lista dei libri in uscita che abbiamo preparato per voi!
Ce n’è per tutti i gusti, ma soprattutto ce ne sono tante.
Non ci credete? Scorrete, contate e… segnate!

Violeta
Isabel Allende
Feltrinelli
In libreria il 3 febbraio

Raccontata attraverso gli occhi di una donna che vive un secolo di sconvolgimenti con passione, determinazione e senso dell’umorismo, Isabel Allende ci consegna ancora una volta una storia epica che esalta ed emoziona.
Violeta nasce in una notte tempestosa del 1920, prima femmina dopo cinque turbolenti maschi. Fin dal principio la sua vita è segnata da avvenimenti straordinari, con l’eco della Grande guerra ancora forte e il virus dell’influenza spagnola che sbarca sulle coste del Cile quasi nel momento esatto della sua nascita. Grazie alla previdenza del padre, la famiglia esce indenne da questa crisi solo per affrontarne un’altra quando la Grande depressione compromette l’elegante stile di vita urbano che Violeta aveva conosciuto fino ad allora. La sua famiglia perde tutto ed è costretta a ritirarsi in una regione remota del paese, selvaggia e bellissima. Lì la ragazza arriva alla maggiore età e conosce il suo primo pretendente… Violeta racconta in queste pagine la sua storia a Camilo in cui ricorda i devastanti tormenti amorosi, i tempi di povertà ma anche di ricchezza, i terribili lutti e le immense gioie. Sullo sfondo delle sue alterne fortune, un paese di cui solo col tempo Violeta impara a decifrare gli sconvolgimenti politici e sociali. Ed è anche grazie a questa consapevolezza che avviene la sua trasformazione con l’impegno nella lotta per i diritti delle donne. Una vita eccezionalmente ricca e lunga un secolo, che si apre e si chiude con una pandemia.

Le ragioni dell’ombra.
Venezia 1753. Un’indagine di Marco Leon, agente dell’Inquisizione di Stato
Paolo Lanzotti
Tre60
In libreria il 3 febbraio

Venezia, 1753. In una gelida primavera, una serie di delitti e sparizioni colpisce importanti esponenti della nobiltà veneziana. La vicenda prende subito i contorni di un grande complotto internazionale per colpire il cuore della Serenissima. Marco Leon, agente segreto dell’Inquisizione di Stato, è chiamato a indagare, ma la posta in gioco è altissima: i nuovi magistrati dell’Inquisizione sono infatti decisi a sciogliere gli Angeli Neri, il corpo di agenti segreti che lo affianca da sempre nelle indagini. Quando l’inquisitore più deciso a eliminare gli Angeli, il nobilhomo Biagio Donà, subisce un attentato, Leon e i suoi uomini tentano di far luce sui fatti che stanno gettando nel panico la nobiltà della laguna. Questa volta gli Angeli dovranno combattere anche per la propria esistenza. Ma chi si cela dietro questa catena di delitti? Chi può avere interesse a minare le fondamenta della Repubblica? Si tratta di un complotto contro il patriziato o è solo quello che si vuole fare credere? E ancora, che ruolo ha il passato in tutta questa storia? Tra sparizioni e intrighi, vendette e interrogatori, Paolo Lanzotti ci riporta tra i canali della Serenissima in questa nuova indagine veneziana.

I labirinti di Notre-Dame
Barbara Frale
Newton Compton
In libreria il 3 febbraio

Una misteriosa reliquia unisce i destini di Parigi e Roma Anno del Signore 1300. Padre Baldrico de Courtenay, abate del ricco monastero di Saint-Germain a Parigi, viene trovato morto sul sagrato di Notre-Dame: l’assassino ha lasciato sul corpo orribili mutilazioni e una scritta il cui senso è indecifrabile. A Roma, intanto, ignoti aggressori pugnalano a morte padre Angelerio da Ferentino, per impedirgli di consegnare a Bonifacio VIII una reliquia dal valore inestimabile. Mentre il vescovo di Parigi, Simone Matifort, indaga per capire chi abbia ucciso l’abate di Saint- Germain, Crescenzio Caetani, baccelliere di medicina e nipote di Bonifacio VIII, ipotizza che la reliquia sottratta a padre Angelerio sia finita a Parigi, nelle mani del re di Francia. C’è dunque Filippo il Bello dietro la morte del frate francescano? E perché qualcuno ha massacrato l’abate di Saint-Germain, lasciando inoltre sul corpo un misterioso messaggio? Arnaldo da Villanova, medico del papa ed esperto di dottrine esoteriche, non ha dubbi: la reliquia rubata non è un oggetto sacro, ma opera del Maligno, e sarà in grado di scatenare una guerra rovinosa fra i troni più potenti della terra. Due cadaveri senza nome. Una reliquia preziosa. Quali misteri legano Roma a Parigi?

Veleno. Klimt tra eros e mistero
Massimo Gianquitto
Graphofeel
in libreria il 3 febbraio

Vienna, 1907. Un evento drammatico sconvolge la vita del grande artista Gustav Klimt, già al centro di numerose polemiche per la spregiudicatezza delle sue relazioni e l’originalità della sua pittura. Il corpo senza vita di una delle sue modelle giace in una pozza di sangue al centro dello studio di posa che utilizza abitualmente. Come è morta la giovane donna? Chi la ha uccisa? La gelosia di un marito umiliato o i veleni di una città in bilico tra tradizione e innovazione? Per risolvere il mistero e salvare la libertà del suo amico e amante Emilie Floge, giovane e affascinante proprietaria della casa di moda più famosa di Vienna, si improvvisa investigatore, mettendo in gioco le sue conoscenze, la sua reputazione e soprattutto se stessa, alla ricerca di una scomoda verità. Un giallo che si snoda nelle strade di una città poco raccontata, tra incontri di intellettuali e artisti in piena esplosione creativa, pettegolezzi confidati nel chiuso delle mura di un elegante Atelier, fughe in campagna e balli in maschera, aspirazioni inconfessabili e cruda realtà.

Madame Degas
Arthur Japin
Guanda
In libreria il 3 febbraio

Parigi, 1912. Edgar Degas, ormai anziano e cieco, è costretto a lasciare il suo appartamento perché il palazzo in cui vive è destinato alla demolizione. Al suo annuncio per trovare una persona che lo aiuti a sistemare le carte, i dipinti e i documenti di una vita, risponde una giovane americana. Non sarà facile per lei conquistare la fiducia di questo vecchio orso, il cui carattere, da sempre burbero e spigoloso, è peggiorato negli anni sotto i colpi della solitudine e del rimpianto per alcune scelte sbagliate. Ma con tenacia e pazienza la ragazza riesce a farsi largo nel cuore di Edgar, finché appare evidente che è più interessata al suo passato che al trasloco imminente… Chi è davvero questa donna e cosa cerca? A chi scrive misteriose relazioni su quello che viene via via ritrovato? E soprattutto: perché sembra voler conoscere ogni dettaglio sulla passione segreta che Degas ha nutrito per la giovane creola Estelle, moglie di suo fratello René? Un ritratto intimo e sorprendente di uno fra i più celebri artisti dell’Ottocento, ma anche un potente romanzo storico che parla di arte, di amore e dell’importanza di essere sempre onesti con se stessi e con gli altri riguardo ai propri sentimenti, per quanto difficile possa essere.

Arianna
Jennifer Saint
Sonzogno
In libreria il 3 febbraio

Arianna e la sorella Fedra, principesse di Creta e figlie del temuto re Minosse, crescono ascoltando riecheggiare il rumore degli zoccoli del fratello, il Minotauro, nel labirinto costruito sotto il palazzo. Ogni anno, quattordici giovani ateniesi vengono sacrificati per placare la fame del mostro. Quando il principe Teseo giunge a Creta per immolarsi alla creatura, Arianna si perde nei suoi occhi verdi e se ne innamora follemente. Ma aiutarlo a scappare dal labirinto significherebbe tradire la famiglia e il regno, e la ragazza conosce fin troppo bene le implicazioni di un gesto simile. Assillata dai dubbi ma determinata a farsi valere, Arianna prenderà una decisione che ribalterà tanto la sua sorte quanto il destino di Fedra. Entrambe dovranno affrontare le conseguenze di una scelta coraggiosa e sovversiva, che le spingerà a mettere in discussione il proprio ruolo in quanto figlie, mogli e madri in un mondo in cui le donne non sono altro che pedine su una scacchiera dominata dagli uomini e dagli dèi. Con uno stile vibrante e ipnotico, Jennifer Saint reinventa con originalità la famosa storia del Minotauro, della fuga di Teseo, dell’incontro con Dioniso e degli amori tormentati di Fedra e Arianna, dando vita a un’eroina indimenticabile e sfaccettata che saprà commuovere e incantare i lettori e le donne di oggi.

Fuoco e tempesta. La baronessa del ghiaccio (Vol.2)
Nicole C. Vosseler
Beat
In libreria il 3 febbraio


Amburgo, 1835. Sono trascorsi sette anni da quando Katja e suo fratello Griša si sono messi in affari con Thilo e Christian Petersen, facendo fortuna nel commercio del ghiaccio e diventando, per tutti, i «baroni del ghiaccio». Ora, dopo anni di febbrile irrequietezza trascorsi sugli oceani di mezzo mondo, dai mari del Nord fino ai tropici, Katja è tornata ad Amburgo, la città che, nella prima metà dell’Ottocento, incanta con la sua imponente baia e le case di legno dipinte di rosso, bianco e marrone. A ventidue anni è molto più sicura e determinata della ragazzina scalza e sporca arrivata in città per mano a suo fratello. È diventata una donna forte, indipendente e libera che, dopo aver conosciuto l’amore e le sue ombre, coltiva un unico, grande desiderio: diventare madre e avere una famiglia tutta sua.
Da ricca «baronessa del ghiaccio» che non rinnega il proprio passato di ragazza povera, Katja si reca spesso nei quartieri malandati della città a distribuire frutta e verdura. Un giorno scorge con la coda dell’occhio un lampo rosso, i capelli ricci di una ragazzina legati stretti in una treccia. Una ragazzina dalla mano lesta che si infila tra i corpi della gente per rubare patate, rape e pere dai carretti, senza badare alle proteste, parando gli schiaffi con incredibile agilità. Katja la conosce, l’ha vista spesso, avrà dodici o tredici anni, ha un braccio storpio e l’aria sfrontata di chi ha già conosciuto il lato abietto della vita. Betje, questo il nome della giovane mendicante, non è certo la prima bambina ridotta in miseria che incontra nei quartieri poveri, ma per qualche motivo quella ragazza le ruba il cuore… Che sia lei la promessa di felicità che Katja ha atteso per così lungo tempo?
Appassionante saga di una dinastia in un’epoca di profondi rivolgimenti, Fuoco e tempesta conduce la baronessa del ghiaccio dai mari in tempesta a un mondo in cui il frastuono non è da meno, e avidità e gelosia minacciano di distruggere i sogni.

Maria Teresa d’Austria. Il potere al femminile
Élisabeth Badinter
LEG Edizioni
In libreria il 3 febbraio

Il maggio 2017 è stato segnato dal terzo centenario della nascita di Maria Teresa d’Austria, imperatrice molto apprezzata, figura inarrivabile, ma ancora poco conosciuta. Nacque nel 1717 e morì nel 1780. Suo padre, Carlo VI, fervente cattolico, le scelse come marito Francesco Stefano, duca di Lorena, che sposò il 12 febbraio 1736 e che avrebbe amato fino alla sua morte. Quattro anni dopo, all’età di 23 anni, Maria Teresa salì al trono: era una donna graziosa e intelligente, tuttavia, ancora inesperta per governare. Da lì a poco, però, avrebbe rivelato un’eccezionale fiducia in se stessa e grandi capacità strategiche. Più di ogni altra donna, fece della sua femminilità una potente risorsa: mentre era alla guida dell’impero, diede alla luce sedici figli, di cui solo dieci raggiunsero l’età adulta, e della cui educazione si volle occupare molto da vicino. Pochi storici hanno esaminato l’affascinante potere che deriva dalla fusione tra politica e procreazione. Con la sua profonda conoscenza del XVIII secolo, le sue indagini di filosofa e la sua sensibilità di pensiero nei confronti della condizione delle donne, Élisabeth Badinter ha scelto di raccontare la vita di Maria Teresa d’Austria, suggerendo nuove intuizioni e dando maggiore rilievo a questa figura poco nota. Maria Teresa d’Austria emerge come il punto focale verso il quale convergono tutti i lavori precedenti dell’Autrice. Per diversi anni Élisabeth Badinter ha viaggiato in tutta Europa per esaminare gli archi – vi diplomatici delle più importanti potenze del XVIII secolo, nonché gli archivi personali dell’imperatrice stessa. Con questo libro, l’Autrice offre ai lettori un resoconto storico, una riflessione intellettuale, un’analisi rigorosamente documentata, una nuova prospettiva e propone anche apertamente la sua posizione senza compromessi: “Questa donna incomparabile del suo tempo, che inaugura una nuova immagine di sovranità e maternità, assomiglia, per certi aspetti, alle donne del XXI secolo”.

I guardiani delle aquile
Elisabetta Giudici
Castelvecchi Editore
In uscita il 3 febbraio

Tristan Ek, imbarcato sul brigantino Clementina diretto nelle Indie delle spezie all’inseguimento di una promessa, e Arkadjy Makarov, ufficiale russo in missione diplomatica, attraversano mari e deserti fino a incontrarsi nelle steppe dell’Asia centrale. Contaminati dalla natura predatoria della guerra di spie tra Russia e Gran Bretagna che occupò gran parte dell’800, si muoveranno tra le grandi carovane, i cosacchi, i cacciatori di schiavi, in un paesaggio eterna preda del destino di terra di conquista.

Uccidere il tiranno. Storia del tirannicidio da Cesare a Gheddafi
Aldo Andrea Cassi
Salerno Editore
In libreria il 3 febbraio

Il destino dei tiranni è quello di doversi guardare dall’ombra che il potere proietta alle loro spalle: il tirannicidio. Non c’è tiranno che non sia stato esposto alla possibilità di essere rimosso con la forza, come se la tirannide implichi la possibilità dell’omicidio non solo di fatto, ma anche di diritto. Per questo la tradizione politico-giuridica occidentale si è interrogata sin dalle sue origini, in Grecia, se, quando e in quali termini fosse lecito uccidere il tyrannus. Da allora ogni epoca ha affrontato la questione con appassionati dibattiti, accese polemiche, esplosive (in senso figurato e non) dimostrazioni, lungo un fil rouge che questo saggio segue fino ai giorni nostri, ripercorrendo colpi di Stato, attentati e brutali linciaggi. Perché, se la tirannia è una costante dell’esperienza politica – pur con modalità e forme diverse, da Cesare a Gheddafi, da Ipparco a Luigi XVI – lo sarà sempre anche la necessità di rovesciarla, e come recita il motto dei tirannicidi: Sic semper tyrannis!

Il tempo del giudizio
Daniela Piazza
Historiae Rizzoli
In uscita l’8 febbraio

Roma, 1473. All’ombra degli alti palazzi e delle basiliche secolari, Papa Sisto IV ha una sola ossessione: riprodurre nella Città Eterna il Tempio di Salomone, per riportare la Chiesa di Roma all’antico splendore. Ecco allora prendere forma il progetto grandioso della Cappella Sistina, che del Tempio di Gerusalemme ha le stesse misure. Ma per completare il suo piano, serve un simbolo di potere le cui tracce si perdono nel tempo e nel mito: la misteriosa melagrana d’avorio che ornava lo scettro del Sommo Sacerdote. Così, mentre in Vaticano, tra intrighi di corte e brama di potere, una mano ignota compie atroci omicidi ai piedi della Sistina, il pontefice incarica il giovane monaco Moses di impadronirsi della preziosa reliquia. Le cose, però, non vanno come previsto. La ricerca si rivelerà sempre più insidiosa e condurrà Moses lontano da Roma, oltre i confini del bene e del male, in un viaggio che dal Palazzo degli Ospedalieri a Rodi passa alle locande di Cipro e arriva fin dentro le mura di Otranto assediata dai Turchi. Al ritorno da questo lungo viaggio, la sua vita sarà cambiata per sempre, e con essa anche la storia della Cappella più famosa di tutti i tempi.

Lo sguardo del capitano. Colombo, von Humboldt e Shackleton, tre grandi esploratori capaci di vedere oltre
Paolo Colombo
Mondadori
In libreria l’8 febbraio

Il nostro mondo ha più fame di eroi di quanto sembri. E se – come qualcuno ha giustamente detto – è «beato il popolo che non ha bisogno di eroi», forse è fortunato anche il popolo che li sa scegliere, i propri eroi. Questo libro nasce per darci delle possibilità di scelta in più. Paolo Colombo torna indietro nel tempo alla ricerca di capitani coraggiosi che, attraverso le loro imprese, possano essere di ispirazione anche per il difficile periodo che stiamo vivendo. E raccoglie le storie di tre uomini capaci di visione, di leadership, di determinazione: storie in grado di emozionarci e farci riflettere. Con un avvincente stile narrativo, l’autore ci restituisce così un insolito Cristoforo Colombo (1451-1506), la cui fama sfolgorante finisce quasi sempre per oscurare la parte per certi versi più drammatica della sua esistenza, quella successiva al primo sbarco sul continente americano. Ci racconta poi la figura, immeritatamente poco conosciuta, di Alexander von Humboldt (1769-1859), naturalista, esploratore, geografo, botanico nonché consigliere del sovrano prussiano, che con due secoli di anticipo denuncia i pericoli e le conseguenze dell’irresponsabile sfruttamento umano della natura e dell’ambiente, intuendo persino le delicate e complesse questioni alla base del cambiamento climatico. La storia di Ernest Shackleton (1874-1922), infine, quanto a eroismo non ha nulla da invidiare all’ Odissea: partito per una spedizione che si prefigge di attraversare a piedi l’Antartide, resta bloccato sui ghiacci insieme al suo equipaggio, ma, dopo aver superato innumerevoli ostacoli e traversie, riporta tutti a casa sani e salvi. Tre grandi capitani, dunque, che col loro esempio possono farci da guida nello sforzo con cui ciascuno di noi, alla fine di ogni giorno, «tra tempeste improvvise, bonacce sfibranti, infidi pericoli» conduce in porto la navicella della propria vita.

Il silenzio del mondo
Tommaso Avati
Neri Pozza
In libreria il 10 febbraio

Il titolo viene certamente da una frase di Abert Camus: «L’assurdo nasce dal confronto fra la domanda dell’uomo e l’irragionevole silenzio del mondo». E la storia che racconta Tommaso Avati forse non è assurda, ma di certo ha a che fare con il silenzio, quel silenzio irragionevole che corre per queste pagine. Il romanzo è una saga familiare, che va dall’ascesa del fascismo ai giorni nostri: la storia di tre donne sorde, madre figlia e nonna, e del modo diverso di affrontare il loro handicap. Il romanzo racconta le loro pene d’amore. Un libro sulla diversità ma soprattutto sulla difficoltà di comunicazione, non solo con il mondo ma anche fra di loro.
Un libro pieno di poesia, che raccontando diverse generazioni e diverse storie riesce a restituire un affresco dell’Italia del Novecento, attraverso un filo che è quello della sordità, attraverso il silenzio. Un libro sull’ascolto, sorprendente, persino irragionevole, di una dolcezza spietata.

L’amore al tempo dell’odio. Una storia sentimentale degli anni Trenta
Florian Illies
Marsilio
In libreria il 10 febbraio

Il decennio tra il 1929 e l’inizio della seconda guerra mondiale vede convivere grandi amori con il montare dell’odio che si insinua nella società tedesca ed europea fino a innescare un conflitto devastante. Lo spartiacque è il 1933 che, tra roghi di libri e terribili piani di sterminio, mette davvero fine agli «anni ruggenti». Per raccontare un mondo in cui a relazioni libere e disinibite, e a una creatività senza pari, si affianca la plumbea moralità imposta dal nuovo ordine, Florian Illies torna a intrecciare macro e microstoria in un ambizioso mosaico, un’indagine avvincente sulle tracce di protagonisti e comprimari della scena artistica e letteraria. Mentre Pablo Picasso ritrae la sua giovane amante Marie-Thérèse Walter, Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir gustano cheesecake al Café Kranzler di Berlino, Bertolt Brecht e Helene Weigel scelgono l’esilio, come Katia e Thomas Mann, Henry Miller e Anaïs Nin vivono notti folli a Parigi e quelle trascorse a Capri da Walter Benjamin in compagnia di Asja Lācis, la militante bolscevica venuta dalla Lettonia, hanno un epilogo ben diverso da quello che lui avrebbe sperato. Fra retroscena e risvolti inesplorati, matrimoni fittizi e fughe disperate, con la sua maestria narrativa Illies fa risplendere le atmosfere patinate di un’epoca di fermento restituendo i colori accesi della vita a immagini che siamo abituati a vedere in bianco e nero, in un viaggio nel passato che presenta non poche affinità con i nostri tempi incerti: «Nessuno crede più al futuro, in quel 1929. E nessuno ricorda volentieri il passato. Per questo si abbandonano tutti senza remore al presente».

L’affaire. Tutti gli uomini del caso Dreyfus
Piero Trellini
Bompiani
In libreria il 16 febbraio

Nella Parigi ‘fin de siècle’ si incrociano i destini di una signora delle pulizie, un colpevole, un innocente, un indagatore, un sabotatore, un dilettante e un romanziere. L’innocente è il maggiore Alfred Dreyfus, uomo dalla vita irreprensibile. Per una incredibile concatenazione di eventi viene arrestato, accusato di tradimento, strappato alla sua famiglia e poi spedito in un’isola circondata da pescecani. Oltre a loro ruotano intorno a Dreyfus e al suo caso politici, falsari, spie, nobili, eroi e vittime. L’uomo è colpevole per chiunque e solo un pugno di anime si batte per la sua innocenza, su tutti il fratello e la moglie. Di fronte a loro lo Stato maggiore dell’esercito inizia a scricchiolare, e pur di non arretrare costruisce castelli. Perché lo faccia è un mistero nel mistero. Che verrà scoperto. Tutto nel frattempo sta cambiando: le città si trasformano; le ferrovie portano nel paese nuove ricchezze, insieme ai giornali; il secolo delle scienze permette anche a una parata di ciarlatani, truffatori e ipnotizzatori di conquistare la scena. È un mondo di spie e contro spie, pertanto è difficile essere sicuri di trovarsi dalla parte giusta. Chi ha capito tutto sono i giornalisti, che in quei mesi imparano a pilotare l’opinione pubblica. Per contro, gli scrittori apprendono per la prima volta che possono cambiare il mondo.

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Il falso Messia
G.L. Barone
In uscita il 16 febbraio

Gerusalemme 32 d.C. Nell’ultimo giorno della festa dei Tabernacoli alcuni uomini armati di bastone irrompono a un ricevimento nuziale: tre vergini, tra cui la sposa, vengono squartate e uccise mentre una quarta ragazza resta miracolosamente illesa. È questo il racconto che il Sinedrio sottopone al prefetto romano Ponzio Pilato. Prove inconfutabili inducono il Sommo sacerdote Caifa a ritenere che gli assassini possano essere legionari, ma se così fosse i ribelli zeloti che aizzano le folle, avrebbero motivo per una nuova ribellione contro Roma. Pilato, che l’imperatore Tiberio ha incaricato di sedare le rivolte in Giudea, non può permettersi nuovi disordini, così affida al giovane tribuno Attico Valerio Servilio il compito di scoprire la verità. L’ufficiale sa bene di essere in una posizione estremamente scomoda, che si complica ulteriormente quando scopre che la ragazza sopravvissuta è incinta e che, si dice, sia inspiegabilmente vergine. Chi è il fantomatico legionario Gavri’el, che un testimone ha riconosciuto sul luogo del delitto e perché il Sommo sacerdote sembra addirittura volerlo proteggere? Per scoprirlo, Attico, aiutato nell’indagine dallo schiavo Demetrios e dal centurione Cassio Longino, sarà costretto a spingersi fino a Betlemme, dove, anni prima, un’altra ragazza di nome Maria pare avesse partorito pur essendo vergine.

La biblioteca dei libri perduti
Claudio Aita
In libreria a Febbraio

Dall’autore dei bestseller “Il monastero dei delitti” e “La casa del manoscritto maledetto” Geremia Solaris è tornato nei luoghi della sua giovinezza convinto di poter dimenticare, almeno per un po’, il male infinito vissuto a Firenze. Ma uno strano messaggio lasciatogli da quel bibliotecario che lo ha introdotto al mondo dei libri e che si è suicidato, in circostanze mai chiarite, trent’anni prima lo trascineranno in una realtà oscura che mai avrebbe immaginato di trovare anche lì, in un luogo così periferico, ai piedi delle sue montagne e all’ombra di quell’antica biblioteca che lo aveva visto crescere. Inizierà così un percorso allucinato fra strane morti, antiche divinità mai sopite, manoscritti nascosti, codici da decifrare, processioni di morti, riti blasfemi e libri capaci di evocare i demoni. In un turbinio di vicende dove tutti recitano una parte e dove Geremia scopre che l’affetto di un maestro o l’amore di una donna forse non sono quello che appaiono a prima vista. In un mondo dove gli unici sentimenti che sembrano vincere su tutto sono la paura che viene da molto lontano e l’odio, un odio incontenibile e assassino. Riuscirà Geremia a sopravvivere ai suoi fantasmi e alle forze oscure che lo minacciano e a risolvere un mistero, quella della morte del suo maestro, che a distanza di trent’anni tutti hanno ormai dimenticato?

Jacu
Paolo Pintacuda
Fazi
In libreria il 17 febbraio

Negli ultimi giorni del 1899, la misera quiete di Scurovalle, grumo di case su di un anonimo monte siciliano, è turbata da un incredibile evento: Vittoria, ventidue anni e già vedova, partorisce l’ultimo settimino del secolo, un bambino che, secondo le credenze popolari, avrà poteri curativi e magici e sarà in grado di assistere qualsiasi sventurato. Sebbene Vittoria tenti di assicurare a suo figlio un’infanzia normale, sin dalla tenera età il piccolo Jacu dimostra di possedere un dono prodigioso, diventando un punto di riferimento per tutti i compaesani. Anni dopo, però, gli effetti della guerra raggiungono perfino la sperduta comunità di Scurovalle, riempiendo i cuori di paura, diffidenza e rancore. Jacu, che per un errore dell’anagrafe non viene spedito al fronte insieme ai suoi coetanei, vede il proprio paese natale voltargli le spalle. Inizia così un periodo di profonda solitudine e di crudeli angherie, a cui Jacu decide di mettere fine arruolandosi volontario. Ma la guerra non risparmia nessuno e né Jacu né la sua amata Scurovalle saranno mai più gli stessi.
Pagina dopo pagina, in Jacu emergono gli scorci di una Sicilia arcaica e perduta. Una comunità appartata, quella dell’immaginaria Scurovalle, con una manciata di anime in cui si ritrovano tutte le sfumature dell’indole umana: la superstizione, l’invidia, il rancore, ma anche la generosità e la speranza.

L’Eneide di Didone
Marilù Oliva
Solferino
In libreria il 17 febbraio

Didone ha conquistato con l’astuzia una terra per il suo popolo, i Fenici, sulle coste africane. Regina senza re, ha fondato Cartagine, l’ha cinta di mura, l’ha dotata di leggi. Ma è assediata dall’avidità dei capi nomadi, stanca delle quotidiane fatiche diplomatiche, preoccupata per il futuro e si sente sola. Un giorno approdano le navi degli stranieri: sono fuggiti da Troia in fiamme e li guida un eroe di cui lei ha udito cantare le gesta, Enea. Comincia così una delle più grandi storie d’amore, tradimento e disperazione mai raccontate, immortalata nell’Eneide di Virgilio. Ma c’è una voce da cui non l’abbiamo mai sentita narrare: quella della protagonista, Didone stessa, donna forte e sopravvissuta a mille traversie che pure si uccise per amore. O almeno, questo è ciò che sappiamo. Ma come sono andate «davvero» le cose? Qual è la versione al femminile dietro alla partenza di Enea da Cartagine e al suo viaggio verso la penisola italica, che portò alla fondazione di Roma? Meglio di chiunque altra lo sanno forse due dee, Giunone e Venere: l’una è la guida agguerrita di Didone, l’altra è…

L’erede misterioso
Georgette Heyer
Astoria
In libreria il 17 febbraio

C’è fermento a Darracott Place, antica ma decaduta magione nel Sud dell’Inghilterra. È in arrivo Hugo, il nuovo erede di titolo e beni del tirannico lord Darracott, il cui carattere è divenuto ancor più irascibile dopo la morte del primogenito Granville e di suo figlio Oliver, annegati al largo della Cornovaglia durante una sfortunata spedizione navale. Hugo, militare di carriera, è sconosciuto a tutti gli altri Darracott. È figlio, infatti, del secondogenito del dispotico capofamiglia, ripudiato da quest’ultimo per aver sposato una tessitrice. Il suo arrivo, quindi, è visto con grande avversione sia da chi pensava di ereditare il titolo, sia semplicemente da chi dà per scontato che Hugo sia uno zotico; anche la ribelle Anthea, sua cugina e promessa sposa per volere del nonno – che vuole rialzare il tasso di sangue blu in famiglia – teme di fare un pessimo matrimonio. Hugo in effetti appare fin da subito piuttosto avulso dal contesto in cui dovrà inserirsi: non ha un cameriere personale, non viaggia in carrozza e parla nel rustico dialetto dello Yorkshire. Ma è davvero un “borghesuccio” come tutti temono o in realtà si diverte a prendersi gioco dei suoi nobili parenti?

La grande Zelda
Pier Luigi Razzano
Marsilio
In libreria il 17 febbraio

Della vita e della morte di Zelda Fitzgerald, nata Sayre, crediamo di sapere tutto: della sua vivacità, del suo essere stata la musa di uno dei più grandi scrittori d’America, del suo aver scritto racconti e un romanzo, della passione per il ballo, e per gli alcolici, della sua prima vita nella provincia americana, e della sua seconda vita, dopo il matrimonio con Francis Scott Fitzgerald, in stanze di alberghi bellissimi e nelle più belle città d’Europa. Sappiamo del suo essere stata in manicomio. Ed è proprio dalla stanza di una clinica in Svizzera nel 1930 che, inaspettatamente, la storia comincia, e si dipana per tornare indietro, a quando Zelda avrebbe dovuto ballare sul palco del San Carlo di Napoli. E avrebbe voluto farlo se solo Fitzgerald non l’avesse ricondotta al suo ruolo di moglie e madre, privandola della sua grande occasione. Ci si accorge dunque, prima con sospetto e poi con certezza, che conosciamo di Zelda quanto di lei ci ha detto Scott. Così, in questo romanzo, a parlare è Zelda, che ci racconta, in prima persona, del suo essere scrittrice prima di aver conosciuto Fitzgerald, delle sue ribellioni, delle malinconie, dell’immenso amore per il marito, di come iniziò a dipingere, del taglio alla maschietta e della scena artistica e culturale della sua epoca. Pier Luigi Razzano scrive innamorato della sua Zelda innamorata, e questo suo amore non solo è passione, ma cura – dei particolari, degli scritti, dei movimenti di danza, della misura dei seni di Zelda nelle coppe di champagne bevute, una dopo l’altra, alle feste. Questo libro è per tutti quelli che amano ballare.

Infografica della roma antica
John Schei, Nicholas Guillerat
L’Ippocambo
In libreria il 17 febbraio

Mai prima d’ora la lunga e affascinante storia di Roma era stata pensata e raccontata attraverso l’uso dell’infografica. Nutrito dall’erudizione di John Scheid (con la collaborazione di Milan Melocco), visivamente trasposta con grande efficacia da Nicolas Guillerat, il volume offre al lettore la possibilità di immergersi nel mondo romano antico, dalla nascita della Repubblica al sistema politico imperiale, dalle guerre civili allo scontro con Cartagine, dalla religione all’economia dell’Urbe. Tra queste pagine lo Stato di Roma, la res publica del popolo romano, centro politico e autorità superiore di un’entità di immense proporzioni, trova una rappresentazione tridimensionale. Un approccio originale e rigoroso basato sulle migliori fonti internazionali per un libro senza pari, con una costante attenzione alla chiarezza nonostante la difficoltà di reperire dati numerici attendibili per l’epoca antica. Grazie alle molteplici possibilità offerte dalla computer grafica, la storia di Roma si offre al nostro sguardo con una nuova, avvincente modalità di narrazione.

Londra 1870
Patrizia Umilio
Calibano
In libreria il 21 febbraio

Helena, giovane nobildonna russa, sviluppa un pensiero critico originale che amplia la sua consapevolezza. Ribellandosi alle convenzioni dell’epoca, inizia un viaggio di Conoscenza che, dalle steppe sconfinate della Mongolia, la porta alla fumosa Londra del 1870, cuore pulsante del mondo, per poi raggiungere il Canada. Qui entra in contatto con la Sacra Antica Tradizione dei Popoli liberi del Sole e del Vento e compie un simbolico viaggio alla ricerca della Verità Universale. Ma solo attraverso la comprensione di se stessa potrà abbracciare il proprio destino.

Trema la notte
Nadia Terranova
Einaudi
In libreria il 22 febbraio

28 dicembre 1908: il più devastante terremoto mai avvenuto in Europa rade al suolo Messina e Reggio Calabria. Nadia Terranova attinge alla storia dello Stretto, il luogo mitico della sua scrittura, per raccontarci di una ragazza e di un bambino cui una tragedia collettiva toglie tutto, eppure dona un’inattesa possibilità. Quella di erigere, sopra le macerie, un’esistenza magari sghemba, ma più somigliante all’idea di amore che hanno sempre immaginato. Perché mentre distrugge l’apocalisse rivela, e ci mostra nudo, umanissimo, il nostro bisogno di vita che continua a pulsare, ostinatamente. «C’è qualcosa di più forte del dolore, ed è l’abitudine». Lo sa bene l’undicenne Nicola, che passa ogni notte in cantina legato a un catafalco, e sogna di scappare da una madre vessatoria, la moglie del più grande produttore di bergamotto della Calabria. Dall’altra parte del mare, Barbara, arrivata in treno a Messina per assistere all’Aida, progetta, con tutta la ribellione dei suoi vent’anni, una fuga dal padre, che vuole farle sposare un uomo di cui non è innamorata. I loro desideri di libertà saranno esauditi, ma a un prezzo altissimo. La terra trema, e il mondo di Barbara e quello di Nicola si sbriciolano, letteralmente. Adesso che hanno perso tutto, entrambi rimpiangono la loro vecchia prigione. Adesso che sono soli, non possono che aggirarsi indifesi tra le rovine, in mezzo agli altri superstiti, finché il destino non li fa incontrare: per pochi istanti, ma così violenti che resteranno indelebili. In un modo primordiale, precosciente, i due saranno uniti per sempre.

Il rovescio dell’abito
Marta Morazzoni
Guanda
In libreria il 27 febbraio

Uno sguardo su una vita eccezionale, quella della marchesa Luisa Casati Stampa, che aveva determinato di vivere la sua vita come “un’opera d’arte”.
Colta, bella, ironica, affascinante, eccentrica, bramosa, ricca, stravagante, intelligente, corteggiatissima, avida collezionista d’arte, mecenate, Luisa Casati è stata tutto questo e molto di più.
Un itinerario tra eccentricità, amanti, l’amore per i vestiti fino alla rovina, in un gioco di costruzione da una storia vera all’interpretazione di una possibile verità.
Nel febbraio del 1932 la marchesa Luisa Casati Stampa, la donna più ricca d’Europa, riceve nella sua residenza fuori Parigi il suo legale, l’avvocato milanese Giuseppe Bassi, che viene ad annunciarle il tracollo della sua fortuna. L’immenso patrimonio della signora è confiscato e nel giro di pochi mesi, otto per la precisione, lei “non avrà una pietra su cui posare il capo” le dice drammaticamente l’avvocato Bassi.
Nata nel 1881 in una famiglia di industriali che vantava un patrimonio immenso, sposata diciannovenne al marchese Camillo Casati Stampa, milanese, da cui ha divorziato negli anni ’20, la marchesa ha condotto una vita di stravaganze ed eccessi, ha frequentato il mondo dell’arte stregando artisti del calibro di Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Man Ray, personalità di cui è stata ispiratrice e amica, talvolta, forse, amante.
Colta sull’orlo del baratro della miseria, con cui convivrà per venticinque anni (morirà poverissima e sola a Londra nel 1957), si ripercorre la sua avventura umana in lampi di memoria, in momenti che coinvolgono il suo ex marito, l’avvocato che la segue nel drammatico passaggio di stato e la sarta, che da sempre ne ha accompagnato l’adorazione per la ricercatezza dello stile, per l’assoluta originalità del tutto indipendente da qualsiasi moda.

Il fiore di Minerva
Carmine Mari
Marlin Editore
In libreria a febbraio

Nel XVI secolo le navi corsare barbaresche infestano il Mediterraneo, minacciando i convogli mercantili e i villaggi costieri italiani. Enrico II, re di Francia, non ha mai rinunciato alle proprie ambizioni di dominio sull’Italia, facendo leva sul malcontento della nobiltà napoletana, insofferente alla politica spagnola del viceré di Napoli Don Pedro Alvarez de Toledo. A Salerno Hector dell’Estremadura, ex conquistador, ora mercenario al servizio del principe Ferrante Sanseverino, pattuglia la costa con il suo brigantino. In una chiara notte di maggio si scontra con una nave francese, mandandola a picco: nessun superstite, tranne il comandante, fatto prigioniero. Addosso reca una lettera cifrata indirizzata al principe, e alcuni documenti che prontamente Hector consegna allo stratigoto Marcantonio Villano. La sera stessa, qualcuno penetra nella cella del francese e lo avvelena e il giorno dopo toccherà allo stratigoto, ucciso con un colpo alla testa. Donna Isabella Villamarina – moglie scaltra del principe Ferrante e devota suddita dell’imperatore spagnolo Carlo V – è preoccupata.
I piani di alleanza del marito con il re di Francia sono tanto ambiziosi quanto pericolosi: un’accusa di tradimento sarebbe la rovina. Affida quindi a Hector il compito di risolvere il caso e recuperare la lettera cifrata, sottratta dall’ufficio dello stratigoto. Sarà una indagine complessa che si intreccerà con un altro mistero: il ritrovamento dello scheletro di una bambina, rinvenuto nel giardino di Costanza Calenda, affascinante ed esperta erborista. C’è un nesso tra i delitti? Le indagini porteranno Hector a fare i conti con loschi individui, a scavare su una vicenda le cui ragioni risalgono ai fatti degli ebrei cacciati dalla Spagna, a immischiarsi negli intrighi di donna Isabella e negli affari di corte. Alla fine Hector, combattuto dal dilemma se dedicarsi alle opere per redimere se stesso o affidarsi alla giustificazione per sola fede, cercherà nell’amore di Costanza una nuova speranza di salvezza.

Maledetto Baudelaire!
Jean Teulè
Neri Pozza
In libreria a febbraio


Dopo Rimbaud, Verlaine e Villon, Jean Teulé ha voluto esaminare la vita e l’opera di Charles Baudelaire. L’opera abbaglia, il personaggio affascina. Quest’uomo dal carattere spaventoso, che non rispettava nulla, che disprezzava i costumi e gli esseri umani in generale, non aveva altra ambizione che cogliere questa bellezza che gli devastava la testa e trasmetterla attraverso la poesia. Riunì l’ignobile e il sublime in un centinaio di poesie e le gettò in faccia all’umanità. Cento fiori del male che hanno cambiato per sempre il destino della poesia francese.
Jean Teulé ha attinto a questo materiale per raggiungere quel luogo misterioso dove, come la lava dei vulcani, nasce la creazione. Seppur preciso e ben informato, il volume di Teulé non pretende di porsi sullo stesso piano delle biografie dotte già esistenti del poeta francese. Si presenta piuttosto come un arguto disegno effettuato per mezzo della scrittura – non dimentichiamo, infatti, che Jean Teulé nasce e si afferma alla fine degli anni settanta come fumettista.

Maria Sofia. La tedesca che incantò Napoli
Aurelio Musi
Neri Pozza
In libreria a febbraio

Sposa di Francesco II di Borbone, ultima regina di Napoli per poco più di un anno, Maria Sofia di Baviera è conosciuta soprattutto per l’eroica difesa opposta sugli spalti di Gaeta con i soldati borbonici contro l’esercito piemontese.
Discendente di un ramo cadetto del prestigioso casato Wittelsbach, una delle più antiche famiglie regnanti d’Europa, sorella della più famosa Elisabetta, detta Sissi, andata sposa all’imperatore asburgico Francesco Giuseppe, non era nata e non fu allevata nel castello di Possenhofen per fare la regina. Colta, elegante, raffinata, bellissima, dai gusti eccentrici, sportiva, amava i cavalli ed era una esperta cavallerizza. Introdusse alla Corte di Napoli la fotografia per rappresentare, oltre la ritrattistica ufficiale, i momenti diversi della vita quotidiana dei sovrani. Cosciente del suo fascino e del suo carisma, li esercitò fino in fondo per riconquistare il consenso dei sudditi, assai ridotto anche per la debole personalità del marito. Proprio per questo, fu considerata un temibile nemico dai liberali unitari italiani e divenne oggetto, attraverso un falso fotomontaggio che la raffigurava nuda, di una violenta campagna diffamatoria.
Ma la biografia di Maria Sofia va ben oltre il breve periodo del regno napoletano. Dopo i dieci anni di esilio a Roma, ospite di Pio IX, l’ultima sovrana del Regno delle Due Sicilie visse tra Austria, Ungheria, Francia,Germania. Morì a Monaco nel 1925. In collegamento con gli anarchici, alimento la destabilizzazione del Regno d’Italia e forse ebbe qualche parte nell’ispirare l’attentato a Umberto I: suo nemico mortale erano i Savoia, responsabili di averle sottratto il Regno.
Al tramonto della dinastia Wittelsbach, Maria Sofia attraversa gli eventi cruciali della storia europea, partecipa alla vita della Belle Époque parigina con eleganza ma, al tempo stesso, con discrezione, senza presenzialismi salottieri.

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