Narrativa recensioni

Il santuario degli eretici – Armando Comi

Trama
Anno del Signore 1350. Su Praga, capitale dell’impero, incombe un pericoloso eretico: il Pastor Angelicus. Di lui si racconta che usi la magia degli specchi per evocare demoni e conoscere il futuro. Solo una persona può scoprire chi sia questo misterioso personaggio: Cola di Rienzo, il tribuno romano salito al potere proprio grazie a uno specchio magico e poi costretto a lasciare Roma. Sulla Maiella, dove un gruppo di eretici perseguitati chiede il suo aiuto, Cola di Rienzo incontra un banchiere tanto geniale quanto perfido, che gli racconta di una profezia che potrebbe svelare i piani del Pastor Angelicus. Il banchiere tuttavia nasconde qualcosa. Nel corso della sua pericolosa ricerca, Cola di Rienzo si imbatte nella Prophetia Merlini, un libro attribuito a Merlino, composto solo da immagini, e misteriosamente tagliato a metà. Intanto il Pastor Angelicus lo sta aspettando alla Soglia, il luogo occulto dove gli astri parlano attraverso gli specchi. Da questo incontro Cola potrebbe ottenere nuovamente il potere su Roma, oppure scatenare l’Apocalisse…

Recensione a cura di Roberto Orsi

Gioacchino da Fiore ha scoperto che la Storia dell’umanità è destinata a concludersi, e che il mondo sarà distrutto per rinascere puro, mondato da ogni peccato. Non tutti vivremo nel Nuovo Mondo, saranno solo centoquarantaquattromila ad abitarlo, e questi cittadini celesti conosceranno lo Spirito Santo e il suo testo sacro.

Armando Comi ha uno stile di scrittura e di narrazione che oserei definire inconfondibili. Dopo aver letto qualche tempo fa il primo thriller storico “I quattro enigmi degli eretici” (qui la recensione per TSD di Chiara Guidarini), ho ritrovato le stesse atmosfere in questo secondo romanzo “Il santuario degli eretici” appena pubblicato da Newton Compton Editori.
Nel nuovo libro ritroviamo i principali protagonisti che abbiamo imparato a conoscere nel primo “capitolo” della serie: Cola di Rienzo, l’ex tribuno di Roma, rifugiatosi sulle pendici della Maiella dopo aver perso il potere sulla città ed essersi inimicato l’amico di un tempo Baroncelli, ora tiranno di Roma e amico delle potenti famiglie nobiliari, disposto a tutto per perseguire la propria vendetta.
Le vicende storiche di Cola di Rienzo sono molto interessanti. Chiamato a Roma da papa Clemente VI quale aiuto e consigliere in una situazione molto complicata in cui versava la città eterna, vessata dalle prepotenze dei nobili come gli Orsini, i Colonna, i Savelli, Cola di Rienzo si dimostrò abile politico e stratega. Dotato di una intelligenza sopra la media, con una capacità affabulatoria fuori dal comune e con una visione laterale del mondo, apertamente in contrasto con l’ordine costituito, non ci mise molto ad attirare le ire dei potenti del tempo. Il suo progetto di costituire una nuova forma di Repubblica, con cariche statali ricoperte da personaggi del popolo, per tornare ai fasti della grande Roma antica, ben presto si trasformò in qualcosa al di fuori del controllo dello stesso Cola di Rienzo.
I suoi comportamenti dopo poco si trasformarono dal buon tribuno che agisce in nome e per conto del popolo a quelli del tiranno.

Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero?

Una frase ricorrente di Luna, uno dei personaggi che ritroviamo anche in questo secondo capitolo della serie, anche se non più nelle vesti in cui l’abbiamo vista nel precedente libro. Una frase che lei rivolge molto spesso a Cola di Rienzo. L’ex tribuno sembra proprio essere caduto, come avvenne al principe dei demoni. Il papa stesso non esitò a definirlo “figlio di Belial”, ovvero dell’Anticristo, identificandolo come nemico della Chesa. Armando Comi ci racconta le vicende legate a questo enigmatico personaggio, trasferendole in un contesto che oserei dire quasi cinematografico. Come ci ha abituati a leggere ne “I quattro enigmi degli eretici”, l’autore inserisce riferimenti al soprannaturale, con presenze demoniache e oscure profezie. Attenzione però a non classificare questo romanzo nella categoria del paranormale o del fantasy.
I riferimenti a riti occulti ed esoterici hanno una solida base di studio di documentazione storica. Come ha avuto modo di raccontarci in modo più approfondito lo stesso autore in questa intervista, la vita di Cola di Rienzo è permeata di simboli esoterici, di riti che hanno un qualcosa di magico. Ricordiamoci che siamo in un periodo medievale dove le superstizioni e l’incapacità di decifrare eventi e fatti inspiegabili alla razionalità umana, sono molto presenti. Ritroviamo quindi degli enigmi che ruotano attorno all’arte della catoptromanzia, la capacità di interpretare segni divini e ottenere risposte attraverso la lettura degli specchi.

Accanto alla Storia che conosciamo ne scorre una parallela, misteriosa, esoterica. Vi sono i nemici di Dio e del Creato, vi sono eretici che desiderano il crollo della ricchezza, che odiano i propri simili e desiderano sottomissione, stupri e violenze.

Ecco che quindi l’autore ci racconta le vicende storiche attraverso quelli che sono i risvolti più difficili da comprendere per la nostra mente. L’elemento paranormale che viene fuori dallo studio dei documenti che riguardano l’ex tribuno, permette anche al lettore di interpretare gli eventi da un punto di vista laterale, ampliato, nel tentativo di comprendere il modo di ragionare di un uomo medievale, fosse esso nobile, ecclesiastico o popolano.
Una frase nello specifico mi ha colpito molto all’interno della narrazione, attribuita all’Arcivescovo Giovanni Orsini di Napoli:

Viviamo in tempi di sciagure, il popolo vede la Morte nera e non ne comprende le cause, allora tende ad attribuire la ragione di queste piaghe a fenomeni soprannaturali. Malattie, fame, guerre smettono di essere fatti umani per diventare segni dell’Apocalisse. E in questo clima proliferano eresie pericolose come quella degli adamiti, che ritengono di dover purificare il mondo dal peccato del possesso di ricchezze, come se i nobili o i mercanti raccogliessero il denaro sugli alberi invece di guadagnarselo con la spada o con le merci.

Il contrasto tra la classe nobiliare, ricca e potente, e il popolo operaio e contadino è al centro della tenzone. Un conflitto vecchio come il mondo, da quando la “omnia communia” ha cessato di essere, e la divergenza di ricchezze materiali ha imposto la distanza tra le classi sociali. L’ordine delle cose sta per essere sconvolto dal Pastor Angelicus, una figura enigmatica e ignota, che dietro alla cortina della leggenda minaccia l’Imperatore, il Papa e coloro che detengono le briglie del potere. Un potente esercito si sta radunando sulla Soglia del mondo, quel punto di contatto tra terra e cielo, tra astri e materia, tra divino e profano. Un esercito di anime senza un vero posto nella piramide della vita. La potenza del soprannaturale da risvegliare e utilizzare per ottenere il potere.

Come vedi, la fine del mondo per i ricchi è già iniziata

Per riavere Roma, Cola di Rienzo deve affrontare questa vicenda piena di mistero e fatti inspiegabili, pronto a fronteggiare amici che si rivelano nemici, mettendo a rischio la sua stessa vita su cui incombe un’oscura profezia. Le carte in tavola vengono rimescolate più volte dalle forze in gioco. Cola di Rienzo viene a contatto con le correnti di pensiero dei gioachimiti e adamiti alla continua ricerca della comunione dei beni, di un nuovo mondo più equo e giusto, pronti a sfruttare le sue conoscenze esoteriche e misteriose per ottenere ciò che vogliono. Quale sarà il suo ruolo finale in questa vicenda?
Il libro, con un ritmo travolgente, trasporta il lettore in un mondo sconosciuto, avvinghiandolo nelle spire dell’ignoto, oltre quella Soglia della comprensione razionale, laddove molti filosofi e antichi studiosi hanno cercato di raggiungere la conoscenza massima dell’Io e dove ancora oggi rimangono molti buchi neri da esplorare e comprendere.

Copertina flessibile: 320 pagine
Editore: Newton Compton Editori (18 giugno 2020)
Collana: Nuova narrativa Newton
Lingua: Italiano
ISBN-10: 882273968X
ISBN-13: 978-8822739681
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