Narrativa

Il mondo finisce all’orizzonte – Luigi Calisi

Recensione a cura di Mara Altomare

Recentemente un insegnante di lettere di una scuola superiore ha assegnato ai suoi alunni la lettura di questo titolo: “Il mondo finisce all’orizzonte”. Una gratificazione notevole e inaspettata per il suo autore, Luigi Calisi, che, giovanissimo, al suo debutto letterario con questo suo primo libro, dopo anni di lavoro, rifiuti e revisioni, ha potuto finalmente raggiungere oltre che un pubblico crescente di lettori, anche degli studenti. Calisi ci fa dono di un romanzo storico e con un’ambientazione geografica affascinante, con il carattere di un thriller avvincente, ma che racconta anche di sentimenti e di crescita personale. Una storia che ad ogni età ha motivo di arricchire chi la legge.

Il protagonista, il giovane avvocato inglese Colin Kipling, è coinvolto nell’indagine volta a risolvere un caso di omicidio avvenuto a Norman Island, splendida isola nel cuore del Mar dei Caraibi; siamo alla fine del 1700, epoca delle guerre coloniali combattute dai paesi europei nel Nuovo Mondo.

Partita dall’Inghilterra, la nave su cui viaggia Colin approda all’isola per una fermata temporanea, ma l’improvviso omicidio di uno dei suoi abitanti, Olivier Rozier, costringe Colin e tutto l’equipaggio, guidato dallo spregiudicato comandante Blackmore, ad una sosta più duratura, affinchè si risolva il caso e il colpevole sia consegnato alla giustizia. L’isola conta solo dodici abitanti e ognuno di loro potrebbe essere l’assassino!

Le indagini condurranno Colin alla scoperta di questo angolo di paradiso e delle poche anime che lo abitano, ma anche di sé stesso.

Ed ecco che scorrendo le pagine del libro incontriamo i vari protagonisti, ognuno dei quali ha la sua storia e proviene da un luogo diverso del mondo: dalla vittima dell’efferato omicidio, il francese Olivier Rozier, all’olandese Maarten insieme alla dolcissima figlia Ellen; lo scozzese Kermac, furbo aiutante di Colin, e poi ancora il portoghese Macario e gli sventurati spagnoli; il danese Ragnar, maestro di vita, e la misteriosa Susan, che rapisce e turba l’anima di Colin, dalla sua comparsa sulla riva del mare fino all’imprevedibile epilogo finale.

Immagine di Luigi Calisi e Dream by Wombo

Un piccolo villaggio dove non esiste lo straniero, perché nazionalità e lingue diverse si abbracciano e danno vita ad una comunità autosufficiente, dove la convivenza è esemplare, a dispetto delle strategie della politica internazionale. Mentre Francia, Spagna, Inghilterra, Olanda, Danimarca si giocano il dominio delle colonie, Norman Island rimane incontaminata e pura, dimenticata dalle Corone e da Dio, abitata da semplici persone che mettono in comune il loro lavoro e i loro sogni, si autogovernano, si difendono e custodiscono le antiche leggende che narrano di tesori sepolti nell’isola.

“Capisco il tuo stupore, ragazzo: non troverai al mondo una sola colonia inglese in cui un olandese ti ospiti a casa sua e ti prepari la colazione! Su Norman Island non ci sono stranieri”

Visto da Norman Island, il mondo finisce all’orizzonte, perché tutto ciò di cui l’uomo ha bisogno è proprio lì e non serve nient’altro.

E infatti leggendo non possiamo non rimanere stregati dalla descrizione dell’isola e dei suoi paesaggi, che catturano la nostra attenzione e ci coinvolgono profondamente… un luogo unico al mondo, “l’ultimo avamposto prima del Mar dei Caraibi, dove le acque sono profonde e le leggende sono più vere della realtà”

“Misi piede fuori dalla porta e tutti i colori del giorno mi investirono come un fiume in piena. Il sole disegnava sulle acque intrecci che si perdevano sui fondali cristallini; gli alberi, arrampicati sulle colline, si riflettevano sul mare colorandolo di verde smeraldo; la nostra nave, al centro dell’insenatura, troneggiava come l’ospite d’onore in una sala da ballo”

Una pace che viene tuttavia compromessa dall’omicidio di Olivier Rozier, e da quel momento in poi l’intero villaggio e tutti i suoi equilibri vengono turbati. Anche l’isola è sconvolta dagli eventi e appare come personificata, imprevedibile, pericolosa…

Immagine di Luigi Calisi e Dream by Wombo

“Mi chiesi quale fosse la storia di quel posto, e a quale essere umano fosse venuto in mente di abitarlo la prima volta… se quell’isola avesse potuto parlare avrebbe urlato a tutti noi di andarcene!

“Sbucammo su una spiaggia bianca che guardava l’orizzonte con rabbia. Gli scogli che affioravano a pelo d’acqua sembravano fauci sul punto di inghiottire il mare intero.”

“Quel posto metteva i brividi: il fruscio delle foglie al vento assomigliava al respiro di un enorme animale agonizzante”

Il violento omicidio indirizza allora la lettura verso i grandi eventi della storia, che, seppur lontani, fanno risuonare la loro eco fino a Norman Island… e così questo romanzo ci regala l’occasione di conoscere o approfondire le vicende politiche internazionali che ebbero come protagoniste in quel secolo l’Inghilterra e la Spagna, la loro rivalità nel mar dei Caraibi per il dominio delle colonie, nonchè lo sguardo della Francia chiamata a fare da ago della bilancia.

Scopriamo anche le gesta della Danimarca e la sua presenza in quei mari attraverso la Compagnia Danese delle Indie Occidentali, che sviluppò un impero coloniale nei Caraibi non a tutti noto. Il Danese ci racconta inoltre l’esperienza della colonizzazione della Costa D’Oro e il fenomeno del commercio degli schiavi dall’Africa.

È significativo il modo in cui l’autore illustra queste dinamiche anche tramite i singoli protagonisti del romanzo, facendo sì che i personaggi, visti con la lente d’ingrandimento, ci rimandino allo scenario dei conflitti internazionali… non a caso, la vittima dell’omicidio è un francese, Olivier Rozier; il capitano inglese Blackmore, figura inquietante ed emblematica del romanzo, non è solo il vendicatore che vuole scovare l’assassino, ma anche lo stratega che mira a fare cattiva luce sugli spagnoli per il loro eventuale coinvolgimento nel delitto.

Immagine di Luigi Calisi e Dream by Wombo

Colin si adopera con tutto sé stesso per condurre le indagini, rischiando anche la vita e imbattendosi in luoghi impervi, segreti e leggende che rendono la lettura sempre viva e avvincente; complice l’ambientazione caraibica, non manca lo scontro con la pirateria, che conferisce al romanzo un ulteriore volto, con richiami anche a pirati realmente esisititi… e così il giallo si intreccia con la storia e il romanzo si lega all’avventura, lasciandoci anche il tempo di riflettere.

Il passaggio sull’isola è per Colin lo spartiacque della sua vita, dove affronta una natura potente, il pericolo, il mistero… conosce l’amore, compie delle scelte, impara a riconoscere di chi può fidarsi. E’ su Norman Island che “precipita violentemente nell’età adulta”.

Colin dovrà arrivare a capire dove far finire il suo mondo, se all’orizzonte, oppure oltre. Entrambe le possibilità sarebbero estremamente coraggiose: lui seguirà non il cuore, né la ragione, semplicemente la consapevolezza di sé, e alla fine sceglierà. Grazie all’isola scoprirà il senso del suo futuro e deciderà se il suo mondo dovrà o meno “finire all’orizzonte”.

Editore ‏ : ‎ Libromania (11 gennaio 2022)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 380 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8851198659
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8851198657
Link d’acquisto cartaceo: Il mondo finisce all’orizzonte
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Trama

Mar dei Caraibi, 1739. Nelle colonie infuria la guerra tra inglesi e spagnoli, quando il giovane avvocato Colin Kipling giunge da Londra inseguendo una promessa di lavoro nelle Antille. La nave su cui è imbarcato fa un’ultima sosta al largo di Norman Island e il capitano Blackmore decide di scendere a terra, insieme a pochi altri passeggeri e membri dell’equipaggio, per far visita a un amico che non vede da anni, il francese Olivier Rozier. Ma ad attenderli trovano solo il cadavere del vecchio lupo di mare con la gola tagliata. Nel villaggio abitano solo dodici persone e nessuno ha lasciato Norman Island. L’assassino è ancora lì tra loro. Blackmore decide di restare sull’isola fino a quando il colpevole non sarà individuato. Colin, però, capisce presto che il suo capitano è mosso da altri interessi e non ha intenzione di fare davvero giustizia. Rischiando la vita, Colin decide allora di indagare da solo per cercare il vero assassino. Con l’aiuto della giovanissima Ellen e dell’affascinante Susan, scopre che l’isola nasconde una serie di segreti e di misteri, che portano fino a un leggendario tesoro. Ma di lì a poco la situazione precipita, e le conseguenze sono terribili: mettendo alla prova i suoi sentimenti e il suo coraggio, Colin deve lasciarsi alle spalle la giovinezza e l’innocenza per oltrepassare la sua personale linea d’ombra.

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