Anno nuovo… libri nuovi!
Cambia l’anno, ma alcune tradizioni qui in TSD restano, come quella di presentarvi una selezione dei libri novità a tema storico che troverete di mese in mese nelle librerie.
Pronti a scoprire quelle di gennaio? Tenetevi forte, perché il palinsesto è molto ricco.
L’angelo di Monaco
Fabiano Massimi
Longanesi
In libreria dal 2/01/2020
Monaco, settembre 1931. Il commissario Sigfried Sauer è chiamato con urgenza in un appartamento signorile di Prinzregentenplatz, dove la ventiduenne Angela Raubal, detta Geli, è stata ritrovata senza vita nella sua stanza chiusa a chiave. Accanto al suo corpo esanime c’è una rivoltella: tutto fa pensare che si tratti di un suicidio. Geli, però, non è una ragazza qualunque, e l’appartamento in cui viveva ed è morta, così come la rivoltella che ha sparato il colpo fatale, non appartengono a un uomo qualunque: il suo tutore legale è «zio Alf», noto al resto della Germania come Adolf Hitler, il politico più chiacchierato del momento, in parte anche proprio per quello strano rapporto con la nipote, fonte di indignazione e scandalo sia tra le file dei suoi nemici, sia tra i collaboratori più stretti. Sempre insieme, sempre beati e sorridenti in un’intimità a tratti adolescenziale, le dicerie sul loro conto erano persino aumentate dopo che la bella nipote si era trasferita nell’appartamento del tutore. Sauer si trova da subito a indagare, stretto tra chi gli ordina di chiudere l’istruttoria entro poche ore e chi invece gli intima di andare a fondo del caso e scoprire la verità, qualsiasi essa sia. Hitler, accorso da Norimberga appena saputa la notizia, conferma di avere un alibi inattaccabile. Anche le deposizioni dei membri della servitù sono tutte perfettamente concordi. Eppure è proprio questa apparente incontrovertibilità dei fatti a far dubitare Sauer, il quale decide di approfondire. Le verità che scoprirà, così oscure da far vacillare ogni sua certezza professionale e personale, lo spingeranno a decisioni dal cui esito potrebbe dipendere il futuro stesso della democrazia in Germania…
Sullo sfondo di una Repubblica di Weimar moribonda, in cui si avvertono tutti i presagi della tragedia nazista, L’angelo di Monaco è un thriller in miracoloso equilibrio tra inoppugnabile realtà storica e avvincente finzione, un viaggio all’inseguimento di uno scampolo di verità in grado, forse, di restituire dignità alla prima, vera vittima della propaganda nazista: la giovane e innocente Geli Raubal.
Il maestro di Auschwitz
Otto B Kraus
Newton Compton editori
In libreria il 2/1/2020
Alex Ehren è uno dei prigionieri di Auschwitz-Birkenau. Ogni giorno che passa la lotta per sopravvivere all’orrore del campo di concentramento si fa sempre più dura. Eppure Alex ha deciso di contravvenire agli ordini dei suoi spietati aguzzini e, di nascosto, dà lezione ai bambini raccolti nel famigerato Blocco 31. È un piccolo gesto di coraggio, che ha però un incredibile valore sovversivo, perché è il solo modo per tentare di proteggerli dalla terribile realtà della persecuzione che sperimentano sulla propria pelle. Eppure, insegnare ai bambini non è l’unica attività proibita a cui Alex si dedica… Questo romanzo è ispirato alla vera storia di Otto B Kraus, che durante la prigionia nel campo di concentramento osò sfidare le inflessibili regole imposte dai nazisti e creò per i suoi piccoli allievi un’oasi di normalità.
«C’era così poco spazio sulla cuccetta che, quando uno di noi voleva riposare il fianco, dovevamo girarci tutti in un intreccio di gambe, di petti e di pance vuote come se fossimo un’unica creatura dai molteplici arti, una sorta di divinità indù o di millepiedi. Fra noi nacque una certa intimità, non solo nel corpo ma anche nella mente, perché sapevamo che, pur non essendo nati dallo stesso ventre, saremmo di certo morti insieme.»
Alessandro Volta, scienziato noto in tutto il mondo per i suoi studi sui fenomeni elettrici e principe dei salotti, incontra nel 1789 una giovane cantante d’opera, Marianna Paris, che si esibisce nel Barbiere di Siviglia al teatro di Pavia. Tra i due scatta la passione e l’amore, ma il matrimonio è osteggiato dalla famiglia di lui, dal governo di Milano e addirittura dall’imperatore d’Austria Leopoldo II: un prestigioso professore dell’Università di Pavia non può sposare una donna dalla professione così sconveniente. Alessandro lotta in tutti i modi, alla fine tuttavia arrendendosi all’avverso destino.
Germania, 1944. Prelevata dal campo di concentramento in cui era prigioniera, Anke Hoff non ha idea del destino che la attende. Quando le viene ordinato di assistere, come ostetrica, qualcuno molto vicino a Hitler è costretta ad accettare: in caso contrario tutta la sua famiglia verrebbe uccisa. Nonostante l’odio per il regime che ha perseguitato lei e i suoi cari, Anke dovrà fare del suo meglio per prendersi cura della misteriosa donna e del bambino che porta in grembo, la cui vita è legata a doppio filo alla sua. Ma nel rifugio di Berghof, la residenza segreta del Führer tra le Alpi bavaresi, niente è come sembra. Molte delle persone lì presenti, infatti, sono sottoposte allo stesso ricatto di Anke. E affezionarsi a uno di loro potrebbe complicare ancora di più le cose, mettendola davanti a una scelta impossibile da compiere. L’amore può sopravvivere agli orrori di una guerra?
Ritorno a Birkenau
Ginette Kolinka,Marion Ruggieri
ponte alle Grazie
In libreria dal 9 gennaio
Ginette Kolinka ha diciannove anni quando, insieme al padre, al fratello minore e al nipote, viene deportata a Birkenau. Sarà l’unica della famiglia a tornare, dopo aver attraversato l’orrore del campo di sterminio. La fame, la violenza, l’odio, la brutalità, la morte sempre presente, l’assurdità e la disumanizzazione: con semplicità, schiettezza e una forza straordinaria oggi Ginette ci narra l’inenarrabile. Per mezzo secolo ha tenuto per sé i propri tremendi ricordi, poi, a partire dagli anni Duemila, sempre più forte si è fatta l’esigenza di tramandare alle giovani generazioni ciò che è stato: da allora Ginette visita le scuole e accompagna i ragazzi ad Auschwitz-Birkenau, trasmettendo la propria testimonianza. Questo libro, sobrio e potentissimo, è un lascito prezioso e necessario (ancora oggi, più che mai oggi), per il quale non possiamo che ringraziarla.
Dopo l’arresto e la tortura dei fratelli da parte dei nazisti, Josefine Lobnik decide di unirsi ai partigiani e combattere per la liberazione della Slovenia. Se questo significa aiutare gli inglesi e gli Alleati, è ben felice di dare il suo contributo. Quando assiste all’esecuzione sommaria di venti innocenti nella piazza della città di Maribor, Josefine teme che la stessa sorte possa essere toccata anche a uno dei suoi fratelli, di cui non ha più notizie. E così prende una decisione coraggiosa: avvicinarsi al campo di lavoro per chiedere notizie a un prigioniero. Quando lo portano al campo Stalag XVIII-D, vicino a Maribor, Bruce Murray promette a sé stesso che farà tutto il possibile per sabotare i tedeschi e scappare. Mentre passeggia lungo la recinzione, una domenica mattina, una giovane donna gli consegna un biglietto. È l’inizio di un grande amore, nato nell’ora più buia della storia europea, e destinato a durare per sempre.
La bambina e il nazista
Franco Forte – Scilla Bonfiglioli
Mondadori
In libreria dal 14 gennaio
Germania, 1943. Hans Heigel, ufficiale di complemento delle SS nella piccola cittadina di Osnabrück, non comprende né condivide l’aggressività con cui il suo Paese si è rialzato dalla Prima guerra mondiale; eppure, il timore di ritorsioni sulla propria famiglia e la vita nel piccolo centro, lontana dagli orrori del fronte e dei campi di concentramento, l’hanno convinto a tenere per sé i suoi pensieri, sospingendolo verso una silenziosa convivenza anche con le politiche più aberranti del Reich. Più importante è occuparsi della moglie Ingrid e, soprattutto, dell’amatissima figlia Hanne.
Fino a che punto un essere umano può, però, mettere da parte i propri valori per un grigio quieto vivere?
Hans lo scopre quando la più terribile delle tragedie che possono capitare a un padre si abbatte su di lui, e contemporaneamente scopre di essere stato destinato al campo di sterminio di Sobibór.
Chiudere gli occhi di fronte ai peccati terribili di cui la Germania si sta macchiando diventa d’un tratto impossibile… soprattutto quando tra i prigionieri destinati alle camere a gas incontra Leah, una bambina ebrea che somiglia come una goccia d’acqua a sua figlia Hanne.
Fino a che punto un essere umano può spingersi pur di proteggere chi gli sta a cuore? Giorno dopo giorno, Hans si ritrova a escogitare sempre nuovi stratagemmi pur di strappare una prigioniera a un destino già segnato, ingannando i suoi commilitoni, prendendo decisioni terribili, destinate a perseguitarlo per sempre, rischiando la sua stessa vita… Tutto, pur di non perdere un’altra volta ciò che di più caro ha al mondo.
Ispirandosi a fatti drammatici quanto reali, Franco Forte e Scilla Bonfiglioli ci trasportano nelle tenebre profondissime di una pagina di Storia che non si può e non si deve dimenticare – soprattutto oggi – mostrando però che persino nella notte più nera possono accendersi luci di speranza, a patto di vincere le nostre ipocrisie e lasciarci guidare dall’unica che ci accomuna tutti: la nostra umanità.
Winchester, 1932. A trentotto anni Violet Speedwell sembra ormai inesorabilmente destinata a un’esistenza da zitella. La Grande Guerra ha preteso il suo tributo: il suo fidanzato, Laurence, è caduto a Passchendaele insieme a migliaia di altri soldati, e ora le «donne in eccedenza» come lei, donne rimaste nubili e con scarse probabilità di convolare a nozze, sono ritenute una minaccia, se non una vera e propria tragedia per una società basata sul matrimonio. Dopo essersi lasciata alle spalle la casa di famiglia di Southampton, e le lamentele della sua soffocante madre, ferma all’idea che dovere di una figlia non sposata sia quello di servire e riverire i genitori, Violet è più che mai intenzionata a vivere contando sulle proprie forze. A Winchester riesce in breve tempo a trovare lavoro come dattilografa per una compagnia di assicurazione, e ad aver accesso a un’istituzione rinomata in città: l’associazione delle ricamatrici della cattedrale. Fondata dalla signorina Louisa Pesel e diretta con pugno di ferro dall’implacabile signora Biggins, l’associazione, ispirata a una gilda medievale, si richiama a un’antica tradizione: il ricamo di cuscini per i fedeli, vere e proprie opere d’arte destinate a durare nei secoli. Sebbene la Grande Guerra abbia mostrato a Violet come ogni cosa sia effimera, l’idea di creare con le proprie mani qualcosa che sopravviva allo scorrere del tempo rappresenta, per lei, una tentazione irresistibile. Mentre impara la difficile arte del ricamo, Violet stringe amicizia con l’esuberante Gilda, i capelli tagliati alla maschietta, la parlantina svelta e un segreto ben celato dietro i modi affabili, e fa la conoscenza di Arthur, il campanaro dagli occhi azzurri e luminosi come schegge di vetro. Due incontri capaci di risvegliare in lei la consapevolezza che ogni destino può essere sovvertito se si ha il coraggio di sfidare i pregiudizi del tempo. Due incontri che insegnano anche che basta a volte un solo filo per cambiare l’intera trama di una vita.
La guerra dei papi
Roberto Ciai,Marco Lazzeri
Newton Compton editori
In libreria dal 16 gennaio
Roma, 1555. Dopo la morte del papa, il conclave è imminente. Ma sono molte le forze che si muovono nell’ombra per aggiudicarsi il soglio pontifcio. Il potente cardinale Gian Pietro Carafa, inquisitore del Sant’Uffzio e fautore della Controriforma, temendo di non riuscire a ottenere la maggioranza dei voti per farsi eleggere, decide di ricorrere al frate benedettino Brenno Corrino. A Montecassino il religioso conduce una vita riservata. Ma il Carafa sa bene che, dietro l’aspetto devoto di frate Corrino, si nasconde un uomo con una volontà di ferro e una mirabile astuzia, lacerato da confitti interiori. Ed è proprio sfruttando i suoi punti deboli che il cardinale intende convincerlo a farsi aiutare. Ma il cardinale Carafa non è l’unico a ordire trame per averla vinta nel conclave. Alessandro Farnese, infatti, può vantare un potente alleato: il re di Francia. E non ha nessuna intenzione di darla vinta al suo rivale. Quando lo scontro tra i due potenti cardinali arriverà al culmine, Corrino si troverà nel mezzo. E dovrà decidere in fretta di chi è meglio fdarsi per sopravvivere a uno spietato gioco di potere che minaccia di scuotere le fondamenta della Città Eterna.
Hans Mayer e la bambina ebrea
Eleonora E. Spezzano
Bonfirraro editore
In libreria dal 16 gennaio
La storia della Shoah raccontata attraverso gli occhi pieni di speranza di una giovane autrice, che ha intrecciato due storie apparentemente contrastanti, per il periodo storico in cui sono inserite, ma intimamente legate dal sentimento universale dell’amore. Da una parte Hans Mayer, un ufficiale della Wehrmacht, soffocato da un passato oscuro che cerca di reprimere con forza e disprezzando segretamente il suo stesso lavoro. Dall’altra parte Marie, una piccola bambina ebrea, che destabilizzerà la vita dell’ufficiale diventando così il segreto più prezioso da custodire. Le loro vite si incrociano nel periodo più tragico delle persecuzioni contro gli ebrei e non sarà semplice, per Hans, comprendere quanto l’amore possa essere per lui l’unico vero motore di vita. Marie sarà solo il primo raggio di un sole che farà brillare in Hans la voglia di rinunciare alla sua vita cristallizzata nella sua spenta uniforme per abbandonarsi al sentimento vero, e sentirsi finalmente vivo.
Pubblicato nel 1922 e subito diventato uno straordinario successo editoriale, La città senza ebrei è un libro attualissimo, scritto diversi anni prima dell’Olocausto. Un romanzo che ancora oggi ha molto da dirci, per la forza di una storia che voleva essere paradossale e risulterà invece premonitrice.
Bettauer, poliedrica figura di intellettuale contro, irriverente, arguto, letto e amato dai più grandi della letteratura dell’epoca, in seguito alla pubblicazione del libro sarà travolto da un’onda feroce di odio. Morirà pochi anni dopo, nella redazione della rivista da lui fondata, ucciso da un giovane nazista. Vienna, primi anni Venti del Novecento. In un clima di esasperata intolleranza antisemita, il Parlamento approva all’unanimità una legge per bandire gli ebrei: “A tarda sera i deputati videro una città illuminata a festa” racconta una delle prime scene di questo romanzo drammaticamente profetico. Dopo la cacciata, le banche, le industrie, le boutique, i locali notturni, i caffè entrano in crisi e le ragazze viennesi rimpiangono gli audaci e raffinati corteggiatori ebrei. Ormai la moda propone ridicole acconciature alpine, scarponi chiodati, tristi loden, e la letteratura approda allo strapaese montanaro. La città tocca il fondo della grettezza e dello squallore.
Sono passati vent’anni da quella “notte tempestosa e buia” che ha chiuso in maniera così tragica e fatale la vicenda de I tre moschettieri. Da allora, i quattro moschettieri hanno perso la consuetudine di vita comune che li aveva così tanto legati. Sono diventati uomini fatti, in un contesto storico che intanto è profondamente mutato. Richelieu è morto, al suo posto c’è il nuovo dominatore della scena politica francese, il cardinale Giulio Mazzarino. Anche Luigi xiii è morto, lasciando sul trono un bambino, che governa sotto la reggenza della madre, Anna d’Austria; attorno a loro, le turbolenze politiche più esasperate, i moti della Fronda. I quattro amici hanno preso strade diverse. Solo d’Artagnan continua a prestare servizio nei moschettieri, con la stessa immarcescibile fedeltà e con lo stesso grado di tenente con cui lo avevamo lasciato. Quale combinazione di eventi, quale irresistibile attrazione, quale volontà, quale destino li riunirà di nuovo? I quattro si ritroveranno tutti nell’Inghilterra sconvolta dalla Rivoluzione di Cromwell. Scampati dopo le più incredibili peripezie ai tumulti della Rivoluzione inglese e tornati in Francia, saranno chiamati ancora, a quarant’anni come a venti, a misurarsi con i valori della lealtà e dell’amicizia. Ma vent’anni non passano invano.
Norvegia, 1879. Nel piccolo villaggio di Butangen sorge una chiesa dalla bellezza austera e sublime. È un’antica stavkirke, interamente costruita in legno e intrisa di memoria, di leggende e di magia. È qui – tra i banchi spolverati di neve e un freddo capace di gelare il midollo – che un tempo si poteva ammirare l’ultimo arazzo tessuto dalle dita instancabili di Halfrid e Gunhild Hekne, gemelle siamesi unite “per la pelle” dalla vita in giù. Ed è sempre qui che le campane realizzate dal padre in loro onore rintoccano da sé, misteriosamente, ogni volta che una minaccia incombe sulla valle… Fino al giorno in cui il nuovo pastore decide di disfarsene nel nome del progresso e delle proprie ambizioni. Ma il reverendo non ha fatto i conti con Astrid Hekne, indomita discendente di Halfrid e Gunhild, disposta a tutto, anche all’inganno, pur di difendere le “sue” campane e sfuggire a un futuro che sembra già scritto. Intreccio di storie, epoche e destini, “La campana in fondo al lago è un omaggio vibrante allo “stupore dei tempi andati” e al fascino di una terra aspra e bellissima.
Febbraio 1519. Mentre la morsa del gelo sta allentando la sua presa su Roma, Raffaello Sanzio cammina lungo il Tevere di buon mattino. Ammira l’azzurro del cielo, che sembra una tela, e come sempre cerca di immaginare che pigmenti userebbe per riprodurre quel tono particolare di colore. Smalto, lapislazzuli e una punta di viola. Sta dipingendo la loggia del palazzo di Trastevere di Agostino Chigi, il banchiere più ricco di Roma. Ha chiamato a lavorare per lui le migliori maestranze d’Italia per consegnare in tempo la Loggia di Psiche sotto la quale dovrà svolgersi il matrimonio fra il banchiere Chigi e la Duchessa di Urbino. Una cerimonia che deve mostrare questa importante unione a tutta l’Europa. Ma il lavoro non è l’unica attività di Raffaello: le sue amanti, prima fra tutte la Fornarina, e le cortigiane di Roma sono le protagoniste delle notti dell’artista e della festa continua in cui vive l’Urbe.
Eugenia
Lionel Duroy
Fazi editore
In libreria dal 23 gennaio
Eugenia è cresciuta a Iaşi, centro culturale cosmopolita e raffinato, dove però, così come nel resto della Romania degli anni Trenta, gli ebrei iniziano a essere malvisti. Lo stesso accade nella famiglia di questa giovane studentessa di Lettere: sia i genitori che il fratello maggiore di Eugenia si lasciano contagiare dai pregiudizi razziali. Quando lo scrittore ebreo Mihail Sebastian, invitato per una conferenza all’università, viene violentemente aggredito da alcuni militanti di estrema destra, soltanto la ragazza si schiera in sua difesa; colpita da un’improvvisa presa di coscienza, che le apre gli occhi di fronte al pericoloso espandersi dell’odio razziale, si trasferisce a Bucarest, dove ritrova Mihail e finisce per innamorarsene. Mentre il malinconico scrittore, impegnato a confrontarsi con il suo ruolo di intellettuale nel contesto dell’antisemitismo crescente, è esposto a rischi sempre maggiori, Eugenia è determinata a opporsi alla barbarie e a difendere i suoi ideali di libertà: cercando di sopravvivere in un paese sconvolto dalla guerra arriverà a comprendere che l’unico modo per combattere il male è ricercarne l’origine.
Sullo sfondo di una nazione contraddittoria e affascinante, questo romanzo vede intrecciarsi magistralmente la grande storia del secondo conflitto mondiale e le vicende intime dei suoi personaggi. Traendo ispirazione dalle voci degli intellettuali che animarono la scena culturale dell’epoca, in particolare quella del brillante scrittore romeno Mihail Sebastian, Lionel Duroy firma un libro appassionante e profondo: accuratissimo nella ricostruzione storica, al tempo stesso
Eugenia invita il lettore a porsi gli stessi interrogativi che qui animano la riflessione sull’origine del male portata avanti dalla protagonista, riflessione oggi più che mai necessaria.
Malesia, 1893. È una serata afosa e la giovane Li Lan siede nello studio del padre nel tentativo di rallegrarlo. Spirali di fumo si innalzano lente dalla pipa da oppio dell’uomo che, seduto nella sua poltrona di vimini, si lascia andare al vizio che li ha condannati alla bancarotta. I Pan erano una famiglia benestante della ricca città portuale di Malacca, ma da quando il vaiolo si è portato via la madre e ha lasciato sfigurato il padre, Li Lan sa di avere poche prospettive per il futuro. Improvvisamente suo padre, risvegliatosi dal torpore, le fa una strana richiesta. La ricca e potente casata Lim l’ha scelta come sposa per il loro primogenito, Lim Tian Ching, morto in circostanze misteriose. Si tratterebbe dunque di un “matrimonio fantasma”, di quelli che si celebravano quando una famiglia desiderava placare uno spirito inquieto. L’unione potrebbe garantire una casa e una posizione di privilegio a Li Lan per il resto della vita, ma il prezzo da pagare sarebbe terribile. Lei sa che da questa scelta dipende il futuro della sua famiglia, eppure nel profondo del cuore sente che non deve accettare. Dopo una semplice visita di cortesia nella nobile dimora dei Lim, Li Lan comincia a essere perseguitata nel sonno dallo spirito del promesso sposo. Notte dopo notte viene trascinata contro la sua volontà nel paese delle ombre, un mondo parallelo fatto di città fantasma e demoni assetati di vendetta, schiacciato da una mostruosa e ineluttabile burocrazia. È qui che il ricco e borioso Lim Tian Ching la aspetta e non intende lasciarla andare. Eppure è solo qui che Li Lan può liberarsi dal maleficio: deve scoprire i segreti più oscuri della famiglia Lim, ma anche di suo padre. E deve farlo in fretta, prima di rimanere intrappolata nell’Oltretomba per sempre…
I migliori anni
Cinzia Giorgio
Newton Compton
In libreria dal 27 gennaio
Aprile 1975. A soli quarantotto anni, Matilde Carbiana sta per diventare nonna. Il nipote ha deciso di nascere proprio il giorno del suo compleanno. Eppure, quello che dovrebbe essere un momento di grande gioia pare turbarla. E il turbamento arriva da lontano…
Estate 1943. La cittadina di Venosa è occupata dai nazisti, che terrorizzano gli abitanti. Matilde, giovane e determinata, non ha intenzione di rimanere confinata nella provincia lucana: vuole convincere il padre, viceprefetto della cittadina, a lasciarla andare a Bari per completare gli studi. Fausto Carbiana accetta, ma a patto che la accompagni suo fratello Antonio. A Bari, nella pensione che li ospita, vivono altri studenti, tra cui Gregorio, un giovane medico. L’antipatia iniziale che Matilde nutre per lui si trasforma ben presto in un sentimento profondo. Ma la guerra e gli eventi avversi rischiano di separarli proprio quando hanno capito di non poter più fare a meno l’una dell’altro. Matilde si troverà suo malgrado di fronte a scelte più grandi di lei, che cambieranno per sempre la sua vita. E non soltanto la sua…
Proletkult
Wu Ming
Einaudi
in libreria dal 28 gennaio
Mosca, 1927. Che le proprie storie si mescolino alla realtà fino al punto di prendere vita: non è questo il sogno segreto di ogni narratore? È ciò che accade ad Aleksandr Bogdanov, scrittore di fantascienza, ma anche rivoluzionario, scienziato e filosofo. Mentre fervono i preparativi per celebrare il decennale della Rivoluzione d’Ottobre e si avvicina la resa dei conti tra Stalin e i suoi oppositori, l’autore del celebre Stella Rossa riceve la visita di un personaggio che sembra uscito direttamente dalle pagine del suo romanzo. È l’occasione per ripercorrere le tappe di un’esistenza vissuta sull’orlo del baratro, tra insurrezioni, esilio e guerre, inseguendo lo spettro di un vecchio compagno perduto lungo la strada. Una ricerca che scuoterà a fondo le convinzioni di una vita.
Le confessioni di Frannie Langton
Sara Collins
Einaudi
In libreria dal 28 gennaio
Una ricostruzione della Londra ottocentesca gotica e sensuale, un thriller labirintico come il cuore umano. Le confessioni di Frannie Langton è stato il libro d’esordio piú letto e premiato dell’anno.
1826. Londra è in fermento. La folla ha preso d’assalto l’Old Bailey, il tribunale in cui si celebrano i processi piú importanti del Paese. La folla è lí per vedere Frannie Langton, la cameriera incolpata di aver ucciso senza pietà i suoi padroni, Mr e Mrs Benham. L’accusa la dipinge come una sgualdrina, una ex schiava seducente e manipolatrice che ha approfittato del buon cuore dei suoi signori. Ma non è la verità, o almeno non è proprio tutta la verità. Cosí finalmente, dal banco degli imputati, Frannie può urlare al mondo la sua storia. Che inizia in una piantagione, quando da bambina impara a leggere, anche se è incatenata. E finisce nella Londra dei lord e delle dame, dove le catene sono altre, ma non per questo meno dure. In Inghilterra Le confessioni di Frannie Langton è stato un caso letterario: un romanzo gotico e passionale, una ricostruzione storica tanto evocativa quanto precisa, il libro d’esordio piú letto e premiato dell’anno. Sara Collins ci trasporta in una Londra fatta di viali oscuri e di segreti ben custoditi tra le stanze di eleganti palazzi. E ci restituisce l’emozionante battaglia di una donna che vuole riappropriarsi della libertà.
“Anche l’Italia ha avuto il suo Monuments man. Questa è la sua storia. Ha poco più di vent’anni Rodolfo Siviero, poeta e critico d’arte, quando viene avvicinato da un funzionario del Partito Fascista. La richiesta che gli arriva è del tutto inattesa. Dovrà andare a Erfurt, nel cuore della Germania nazista, per raccogliere informazioni sul nuovo alleato. Dovrà diventare una spia. In Germania troverà molte cose. Una nazione ottenebrata dai deliri di potenza di un dittatore. Una donna, Emma, bellissima e misteriosa, con cui intreccerà una grande e difficile storia d’amore. L’orrore del campo di prigionia di Buchenwald. E scoprirà che Goebbels e Hitler intendono saccheggiare le città d’arte italiane, col beneplacito di politici compiacenti, per creare un grande museo del Terzo Reich. Cinque anni dopo, durante la guerra, a Firenze, Siviero è il leader di una squadra che, tra travestimenti, scontri armati e rocambolesche fughe, impedirà ai nazisti di saccheggiare il patrimonio artistico italiano. Lì, nella sua città, incontrerà di nuovo Emma… Ispirato a una storia vera, il romanzo di un eroe che salvò gran parte del patrimonio artistico di Firenze dalle mani dei nazisti.”
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