Narrativa recensioni

L’ultimo templare – Roberto Magini

Trama Tino, ultimo discendente di una schiera di templari rifugiatisi in Italia per sfuggire alla persecuzione di Filippo il Bello, s’innamora perdutamente di Claudia. La donna però fa parte di una setta criminale, la parte oscura del tempio, che cerca in tutti i modi di impossessarsi dei grani di vita, di un antico papiro e di un tesoro il cui segreto è gelosamente custodito da diversi secoli dal casato di Tino. Scoperto l’inganno, Tino si unisce a Guendalina, maresciallo dell’arma, nella ricerca del tesoro, e i due raggiungono un mondo sotterraneo percorso da insidiosi tranelli e abitato da una popolazione che sorveglia, da millenni, l’Albero della vita. Recensione a cura di Maria Rita Truglio Questo è il secondo libro di Magini per la casa editrice Leone Editore ed è il primo che ho avuto modo di leggere. Diviso in due parti, oltre al prologo, si è rivelato tutto il contrario di tutto. E non è una cosa negativa, anzi. Ho iniziato questa avventura letteraria un po’ traballando perchè non ho mai approfondito l’argomento Templari e non avevo idea di cosa aspettarmi. Dubbi inutili e subito dissipati già dalle prime pagine in cui l’autore ci dà un assaggio di ciò che sarà accompagnandoci alle origini di tutto. ” Makedà, stupita, sollevò gli occhi su di lui in una muta domanda e inorridì nel vedere come l’ira stava sfigurando il volto dell’uomo” Sono stata subito messa a mio agio dalla capacità scritturale dell’autore e da lì è stato tutto un crescendo. Ritrovandomi in Veneto, ho fatto la conoscenza di Anacleto Corradi, chiamato da tutti Tino, la cui vita scorre abbastanza tranquilla, tra alti e bassi, dividendosi fra l’azienda di famiglia e qualche storia occasionale. Mai avrebbe pensato che un semplice ricevimento a casa dell’amico Carlo potesse scombussolargli la vita. Qui avviene l’incontro con la donna che sarà la fonte dei suoi guai; Claudia, questo il suo nome, gli procura un’attrazione mai provata per nessuno, tanto da diventarne ossessionato. Capisce però che c’è qualcosa che non va e comincia ad indagare. “L’amore ,sfatando il ben noto proverbio, anzichè renderlo cieco , aveva acuito in lui la vista e le sue capacità introspettive” Un fatto gravissimo accaduto alla famiglia lo fa risvegliare dallo stato catatonico in cui era immerso per colpa della donna e continuando ad indagare scopre, tramite un messaggio registrato del nonno, che appartiene all’Ordine dei Templari, rifugiatisi in Italia per sfuggire alla persecuzione di Filippo il Bello. Quest’ultimo ,infatti, indebitato con l’ordine, ne decise la soppressione. Claudia ,quindi,non è entrata nella sua vita per caso. I tasselli cominciano a trovare posto e si prefigge l’obiettivo di proteggere i tesori della famiglia. “Guardati però bene dalla parte oscura del tempio , dalla sua serva puttana ,soprattutto, che tanto male ha già recato alla nostra famiglia.” Con l’aiuto del maresciallo Guendalina Spadaro e del tenente Brunaccioni, tenta di saperne di più andando in Etiopia dove incontrerà non poche difficoltà. “e Seth colpirà con terra, acqua e fuoco chi oserà profanare la nostra alcova” Ed è in questa seconda parte del libro che il crescendo arriva all’apice. Sei sommersa da un’infinità di emozioni e stati d’animo perchè trovi di tutto: avventura, mistero, suspence, tradimenti, e dulcis in fundo uno di quei colpi di scena che non ti aspetti e che ti fan spalancare occhi e bocca per l’incredulità. Ho viaggiato in parti del mondo contrapposte tra loro per paesaggi, usanze e cultura; ho assaporato e toccato con mano gioie e dolori dei personaggi; ho vissuto tutto insieme a loro. Mi ritrovo a scrivere con bramosia per paura di scordare qualcosa, tanti sono gli aggettivi che mi frullano in mente ma quel che è certo è che Roberto Magini, medico chirurgo di Pesaro, sa fare buon uso anche di carta e penna. Non mi resta che recuperare il suo primo lavoro. Copertina flessibile: 335 pagine Editore: Leone (17 maggio 2018) Collana: Sàtura Lingua: Italiano ISBN-10: 8863934622 ISBN-13: 978-8863934625 Link d’acquisto: L’ultimo templare 
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