Narrativa recensioni

Plantageneti. La semenza di Poitiers – Anita Giannasio

Recensione a cura di Luigia Amico

Anita Giannaso attraverso il suo ultimo lavoro edito da Porto Seguro catapulta letteralmente il lettore molto indietro nel tempo, negli anni delle prime Crociate in Terra Santa. Ci penseranno Guglielmo IX d’Aquitania e la sua sposa Ermengarda d’Angiò ad alzare il sipario su quella che è una narrazione sicuramente approfondita, avvincente e, perché no, particolare.

Quando mi è stata proposta la lettura di questo libro ho creduto di trovarmi di fronte ad un tomo indigesto, con nozioni storiche dall’effetto soporifero… nulla di più lontano dalla realtà!
La Giannasio non spiega ma racconta con dovizia di particolari ed abilità le origini della casata medievale forse più conosciuta: i Plantageneti.

La prima cosa che risulta evidente durante la lettura è la meticolosa e profonda preparazione storica dell’autrice, si evincono tra le pagine il suo studio e la sua ricca conoscenza dell’argomento trattato, assolutamente non semplice. La sua è una penna scaltra che cattura da subito l’attenzione del lettore; sarebbe stato facile e anche banale snocciolare gli accadimenti che hanno segnato la storia sociopolitica europea del XII secolo, a rischio però di annoiare e disinteressare il pubblico.

Allora in che modo la Giannasio ha reso peculiare la sua scrittura?
Semplicemente narrando il quotidiano con un’attenzione particolare alle vicende che hanno caratterizzato la vita delle donne delle famiglie nobili protagoniste, senza tralasciare le guerre, gli intrighi, le lotte dinastiche. Sono donne che amano, che soffrono, soggiogate al potere maschile, considerate fattrici e generatrici di eredi, pedine da muovere a piacimento sulla scacchiera del potere. Ermengarda d’Angiò ripudiata dal consorte Guglielmo IX il Trovatore di cui mal tollerava i tradimenti coniugali e sostituita nel talamo nuziale da Philippa di Tolosa a cui non andò molto meglio. Donne che nella loro debole fragilità hanno trovato la forza di affrontare a testa alta il despota di turno o l’usurpatore del potere monastico.    

Sono cresciuto guardando mia madre mangiarsi il fegato perché Stefano di Blois sedeva sul suo trono!

Matilde d’Inghilterra, imperatrice del Sacro Romano Impero, in lotta parossistica contro suo cugino Stefano accusato di avergli sottratto la corona o Eleonora d’Aquitania, regina consorte di Francia prima e di Inghilterra dopo, donna forte e caparbia  mecenate di importanti letterati.

Ora immaginate di trovarvi di fronte ad un mosaico dai colori accattivanti, ogni tassello, ogni tessera serve a completare un disegno dalle linee continue; mancarne uno o sostituirlo con un altro spezzerà e altererà la linearità dell’opera che in questo caso ha un nome ben specifico: “Plantageneti. La semenza di Poitiers”.
Semenza: insieme di persone che risalgono ad un’origine comune, lì dove tutto ebbe inizio, una parola che racchiude l’essenza stessa del romanzo.  

La Storia è continuità, non si poteva interrompere.     

Ogni personaggio si muove in conseguenza di un altro in una sorta di continuità storica e temporale, come gli anelli di una catena lunga 150 anni; sono molte le vicende che hanno caratterizzato il secolo in questione e molteplici i nomi che ne hanno animate le scene ed è questa l’unica difficoltà che ho incontrato durante il mio viaggio nel tempo.

Da “non addetta ai lavori” all’inizio ho rischiato di perdermi e fare confusione al cospetto di tante figure importanti, a volte è stato quasi faticoso ricordare i vincoli di discendenza che univano conti e regnanti, pecca che per ovvie ragioni non posso assolutamente attribuire all’autrice, ma con costante attenzione e concentrazione è un ostacolo che si supera senza molta difficoltà.

Sono storie nella Storia quelle che Anita Giannasio pone sotto i riflettori letterari, alla portata di tutti grazie ad una struttura fluida e lineare arricchita da dialoghi serrati e da descrizioni ambientali attente e particolareggiate, sicuramente un ennesimo punto di forza del romanzo.             

Come può un libro non avere un finale? Semplice, basta non smettere mai di scriverlo.

Trama
Philippa di Tolosa, sventurata seconda moglie del duca Guglielmo IX d’Aquitania, riversa il suo rancore nelle pagine di un diario che viene tramandato a figli e nipoti, passando per le mani della celebre Eleonora, regina di Francia e Inghilterra. Tra la futilità degli affetti e la fugacità della vita umana,seguiamo così le vicende del casato di Poitiers nei secoli delle Crociate, della ribellione dell’imperatrice Matilda contro Stefano l’Usurpatore, delle faide familiari tra Enrico I Plantageneto e i suoi figli, Giovanni Senza Terra e Riccardo Cuor di Leone. Un romanzo corale, frutto di un’accurata ricerca, che dà voce a personaggi storici ritenuti marginali, vissuti tra XI e XIII secolo nei regni di Francia, Inghilterra, Stato Pontificio e Terra Santa. Editore: ‎ PSEditore (10 giugno 2021)

Editore ‏ : ‎ PSEditore (10 giugno 2021)

Lingua ‏ : ‎ Italiano

Copertina flessibile ‏ : ‎ 460 pagine

ISBN-10 ‏ : ‎ 8855464752

ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8855464758


Link di acquisto cartaceo: Plantageneti. La semenza di Poitiers

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