Narrativa recensioni

Melusine. La favorita del re – Sibyl von der Schulenburg

Trama
La baronessa Melusine von der Schulenburg è giovane, indipendente e ribelle: refrattaria a ogni obbligo, pretende di avere gli stessi diritti dei maschi, vuole studiare, rifiuta sia di prendere marito che di farsi monaca, e sostiene di riuscire a parlare con i morti. Accetta di fare da dama di compagnia alla corte di Hannover solo per incontrare Leibniz, che lì studia. Ma a corte non è facile inserirsi: tutti iniziano a chiamarla, con astio, la Pertica, perché alta e slanciata com’è non è certo una bellezza, e le regole imposte dall’etichetta le tolgono la libertà che andava cercando. Ma è soprattutto l’amore, che aveva a lungo evitato, a sconvolgere i suoi piani. Quando lo incontra, tra lei e re Giorgio nasce un amore improvviso e prepotente, destinato a cambiare la vita di entrambi. E così Melusine, intelligente ed emancipata, arriva ai vertici di quel potere così ostinatamente negato alle donne, costringendo il mondo a fare i conti con questa amante scandalosa, la favorita del re, capace di reggere le sorti del regno.

Recensione a cura di Antonella Giuffrida

In un mondo che tecnologicamente e scientificamente fa progressi da gigante, la donna rimane ancora indietro e considerata inferiore rispetto all’uomo, soprattutto dal punto di vista culturale. Anni di lotte per affermare i propri diritti e rompere con i tabù del passato; donne che nel corso della storia hanno combattuto, sono state anche messe al rogo solo perché  volevano essere considerate al pari dell’altro sesso. Eppure, agendo nell’ombra, molte donne hanno cambiato il volto della storia, imponendosi politicamente ed in molti rami lavorativi, confermando  il detto ricorrente: ”dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”.
Questo romanzo è la storia di una di queste donne, divenuta la favorita di Giorgio I, futuro re d’Inghilterra.  

Ci sono matasse che hanno più di un bandolo e, nel districarle, la fortuna gioca un ruolo decisivo

Melusine lavora davanti al caminetto con una matassa, cercando di svolgerla e trovare il bandolo; metaforicamente ella cerca di “districare la vita” in modo diverso dalle donne del suo tempo; durante la propria esistenza ella lotta per affermare il suo ruolo di donna forte, decisa e intraprendente; la fortuna e l’intelligenza avranno un peso importante nella sua ascesa sociale. Il leitmotiv del libro è il colore rosso: rosso come il bandolo della matassa al quale lavora nei momenti liberi della sua vita; rosso come il mantello che il pittore che la ritrarrà, le metterà come sfondo del dipinto. Il romanzo è ambientato a Emden, nella Marca del Brandeburgo, nella Bassa Sassonia, dove sorge il maniero della famiglia del Barone Gustav Adolf von der Schulenburg. Melusine si vede ingabbiata in un lento immobilismo, ostacolata dai parenti e dalla società che la vorrebbero completamente sottomessa all’uomo senza alcuna possibilità di esprimere il suo libero pensiero. La scrittrice Sibyl von der  Schulenburg , discendente della giovane protagonista, e quindi custode dei segreti familiari, fra  verità e fantasia racconta con grande maestria e abilità la storia di questa giovane.

Il libro narra ben quarantatre anni di vita di Melusine von der Schulenburg, nata a Emden il 25 Dicembre 1667, figlia del barone Gustav Adolf, principe elettore di Brandeburgo e fedele consigliere di Federico III. Dei numerosi fratelli e sorelle, Matthias, ufficiale tedesco famoso per avere salvato l’Europa dall’invasione dei turchi, ha una concezione completamente diversa della vita: per lui non esiste l’amore, una coppia si sposa per il potere, per aumentare la grandezza, per affari diplomatici. Invece Melusine è una nobile donna fuori dal suo tempo: non è certo il tipo di donna mite e la vita da baronessina che segue le regole dell’aristocrazia non è fatta per lei che invece legge Cervantes, ama l’arte, la musica, la cultura, le lingue. Non pensa a sposarsi ma pensa soltanto ad aumentare le conoscenze culturali.  Il suo comportamento da femminista, amazzone, da donna che vuole rompere i dettami del suo tempo ed eguagliarsi agli uomini, la spingerà ad andare via da casa e lavorare come dama di compagnia presso la famiglia Hannover.

In un’Europa che ancora stenta a trovare il suo naturale assetto, nel periodo in cui quasi tutti sono asserviti a Luigi XIV, che sostiene la religione cattolica, la famiglia Hannover, di fede protestante, cerca di costruire il proprio prestigio attraverso l’ascesa politica di Ernst August a elettore del Sacro Romano Impero. Nello sfondo del romanzo assistiamo ad una rivalità silenziosa fra le due corti, fra le due religioni.  Alla corte degli Hannover lavora Leibniz, filosofo, matematico, scienziato, teologo, storico, consigliere e bibliotecario di Augusto; Melusine ha ventidue anni, rifiuta l’idea del matrimonio diplomatico ma affascinata dalle conoscenze del grande filosofo tedesco, si allontana dal paese natio e diventa dama di compagnia della contessa Sofia di Hannover, moglie di Augusto, passando da nobildonna di campagna a dama di città. Non bella nel corpo, molto alta rispetto alle donne del suo tempo, denominata per il suo aspetto “pertica”, Melusine tuttavia  ha un fascino particolare che la rende piacevole agli uomini. E di lei si innamorerà Giorgio, figlio di Sofia. Un amore nato in una locanda dove Giorgio, in abiti civili e modesti, passa il suo tempo con gli amici: fra i due giovani si accende subito una scintilla. Ed In queste pagine, dove scorrono anche scene musicali, è istintivo il paragone con Gilda, protagonista del Rigoletto di G. Verdi, che si innamora di uno “studente povero” non sapendo che in realtà fosse il Duca di Mantova; così Melusine si innamora di Leone che in realtà è Giorgio, futuro re d’Inghilterra.

Camminò a testa bassa, avendo davanti agli occhi solo l’immagine di Giorgio von Hannover, un volto che per i canoni estetici correnti non era per niente bello, ma che ai suoi occhi ragguagliava la magnificenza di un viso d’angelo. Aveva sentito parlare di lui nel salotto della duchessa, lo definivano “ottuso”, qualcuno era arrivato a chiamarlo “insensibile” e dunque, cosa poteva aspettarsi da un uomo del genere? Neppure sua madre sembrava amarlo particolarmente.

Il romanzo è un’esaltazione dei sentimenti della protagonista, costretta a vivere la sua femminilità e l’amore con Giorgio in segreto, quasi da emarginata, facendo prevalere i rapporti di stato e sempre in attesa di un futuro migliore. Un affresco delle donne di corte, Melusine come Dorothea, come tante altre coprotagoniste del romanzo: ognuna di loro descritta dalla penna creativa della scrittrice con personalità diverse, con sentimenti di sofferenza, di sottomissione, di altruismo. Una donna che deve farsi carico del successo di un uomo, senza ricevere in cambio alcun riconoscimento ufficiale ma l’invidia e lo sguardo sbieco di chi la circonda. Tutti i personaggi del libro manifestano una evoluzione della loro personalità e il lettore viene trasportato a scoprire la progressiva trasformazione di ogni singolo personaggio; qualcuno sarà costretto ad una vita perennemente sottomessa, altri avranno la propria rivincita e ascesa nella scala sociale.

La scrittrice Sibyl von der Schulenburg, geniale nel suo stile e nell’uso di parole ricercate, crea il personaggio di Xamira, spesso ricorrente nella vita e nell’immaginazione della giovane baronessa Melusine. Xamira, la  “regina degli spiriti” , una veggente che si trova spesso al posto e al momento giusto, come fosse un alter ego della protagonista, è  un personaggio che materializza i pensieri della giovane ed il lettore riesce a penetrare nell’intimo del personaggio,  appassionandosi sempre più al racconto. Sibyl von der Schulenburg evidenzia costantemente lo spirito libero e controcorrente della protagonista: nella scelta della sua domestica Soledad, ripudiata da tutti per un difetto fisico, cosi come nella preferenza di un sarto non appartenente alla corte. Tutto ciò è in contrapposizione alle regole aristocratiche del tempo. Insomma, la scrittrice dà voce agli ultimi e così facendo aggiunge un ulteriore valore al romanzo. A rafforzare la presenza dei poveri che non hanno alcun ruolo nella società, all’interno del romanzo troviamo anche una storia sul dramma  dell’ Inquisizione che si accanisce contro chi non ha voce.

Negli anni dell’arte barocca non può non fare da corollario la descrizione minuziosa di abiti ricchi, ornati, che ostentano lo sfarzo e la ricchezza del periodo. E anche Venezia, potente repubblica del tempo,  svolge un’influenza particolare nel periodo storico in questione e   con la ricchezza dei palazzi e degli abiti del carnevale, con l’attenta e cromatica descrizione dei luoghi, funge da viva cornice al libro.

Il Canal Grande è una larga pennellata azzurra che, sinuosa, attraversa la città; mille sottili rigagnoli di colore  verde sono i canali scuri, le strade su cui le carrozze non viaggiano; e le calli sembrano nate dal pennello di un artista, a tocchi rapidi di grigio e rosso: sono corridoi di alte mura dove non passano cavalli. Venezia è come una bella donna e, a chi non la conosce mostra solo le sue virtù.

La fluidità del romanzo viene ulteriormente accentuata dalla presenza di momenti musicali che cullano Melusine e Giorgio durante la traversata in un battello da Londra all’Aia: il maestro di cappella F. Handel esegue una delle composizioni attualmente più conosciute, “Musica sull’acqua”, stimolando il lettore ad ascoltare questa melodia, rivivendo così, magicamente, i momenti descritti nel libro.

Ci sono storie che non finiscono mai perché il tempo che le regola non scorre, ma resta fermo in uno stagno dove tutto gira in tondo. Sono le storie della vita di ogni essere umano che si guarda allo specchio e vede sempre il fanciullo di una volta.

Melusine riprende il gomitolo di seta rossa al quale non ha smesso mai di lavorare; un filo che protegge dal malocchio e che tiene lontane le streghe. Riuscirà Melusine a trovare il bandolo della matassa della sua vita e a imporre il suo essere donna alla società del suo tempo? Al lettore la soddisfazione di trovare, insieme alla protagonista, il percorso di questo filo.

Buona lettura!

Copertina flessibile: 554 pagine
ISBN-10: 8894814297
ISBN-13: 978-8894814293
Editore: La Tartaruga (27 febbraio 2020)
Link di acquisto cartaceo: Melusine. La favorita del re
Link di acquisto ebook: Melusine. La favorita del re

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