Narrativa recensioni

Aquila, le vette dello spirito – Monika M.

Trama Partendo da fonti storiche originali, Monika M, costruisce un thriller storico avvincente! I Templari nascosero, in varie città europee, parte del tesoro riportato dalla Terra Santa, L’Aquila sarebbe una di queste. La narrazione prende il via alla morte del Papa Angelico, Celestino V, protagonisti un manipoli di uomini fedeli al Santo che lotteranno per impedire al successore, Bonifacio VIII, di infangare e cancellare la memoria dell’eremita della Majella. Malachia, giovane professo, redigerà in segreto un tomo che l’oscura epoca rievoca. Unicamente dopo il terremoto del 2009 il manoscritto verrà ritrovato, nella Basilica di Collemaggio, da Bramante. Quali misteri cela da sempre la città di L’Aquila? Questo l’enigma. Recensione a cura di Roberto Orsi Il libro autopubblicato da Monika M. è a tutti gli effetti un thriller storico di quelli che affollano la nostra pagina e il nostro blog. Il racconto si sviluppa su due piani temporali. Il primo alla fine del XIII Secolo intorno alla città dell’Aquila, allorquando il novizio Biagio, ribattezzato dal proprio maestro Malachia, vive un’esperienza che ricorda quella di Adso da Melk del famoso romanzo “Il nome della rosa” di U.Eco. Insieme al suo magister, conoscerà l’eresia dolciniana, la vita di Pietro da Morrone e la situazione politico religiosa di fine Secolo con l’insediamento sul soglio pontificio di Bonifacio VIII al posto del rinunciatario Celestino V. Il secondo piano temporale è contemporaneo, siamo nel 2013 quando Bramante Rossi, restauratore chiamato con un team di esperti a ridonare lo splendore di un tempo ai monumenti distrutti dal terremoto del 2009, ritrova il manoscritto di Malachia rimasto nascosto per secoli. Nelle parole dell’autrice, originaria de l’Aquila, traspare il sentimento verso questa città dilaniata da uno dei terremoti più disastrosi della storia recente in Italia. Tutti abbiamo negli occhi le immagini del crollo della volta della Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Uno dei meriti di Monika M. è proprio quello di riportare in “vita” e far conoscere, per quanto possibile attraverso un romanzo, le bellezze della terra abruzzese. Le parole del poeta Luzio, che ospita Malachia e il suo Maestro alla locanda “Le Tre Marie” sono emblematiche:
“Avrai di certo notato quale orgoglio scorre nelle vene di questo popolo aquilano che, disuguale dal resto degli abruzzesi, si staglia massiccio e incorruttibile come il Gran Sasso stesso!” proferì con voce vibrante, ed intuii il perché di quel soprannome: Poeta. “Aquila è eterna come la verità che ella custodisce!”
Ma qual è la verità che la città nasconde? Di cosa sono a conoscenza gli uomini che Malachia incontra sul suo cammino?
“Par che tutti i Sant’uomini si allontanino infine dalla Chiesa come fosse essa il male da sconfiggere!” – la mia voce uscì disperata, come quella di un bambino a cui viene infranto il suo gioco e non comprende il perché! Iniziai a sudare, ero dunque approdato tra gli eretici o tra i Santi?
Provate ad immaginare cosa deve essere stato l’incontro con l’eresia, o quella che veniva definita tale dalla Chiesa, per un novizio. Sono tanti gli spunti di approfondimento che si trovano leggendo questo libro: la storia di Fra Dolcino, tornata alla ribalta anche grazie alla serie tv tratta dal capolavoro di Umberto Eco, i fratelli di Santo Spirito o Celestini, congregazione fondata da Pietro da Morrone, poi Papa Celestino V, e così gli altri movimenti che in un modo o nell’altro hanno deviato dalla via intrapresa dalla Chiesa di Roma.
“Celestini, Benedettini e Francescani appaiono fraternamente legati gli uni agli altri, come costole….” Osservai pensando ad alta voce. “Proprio così! – Sottolineò il Poeta – Ed assieme proteggono…. L’Anima…
Con il passare dei giorni il cuore e la testa di Malachia sono sempre più confusi. Gli insegnamenti di Santa Madre Chiesa nascondono qualche verità scomoda? Cosa hanno scoperto in Terra Santa i Cavalieri Crociati? I dubbi si fanno strada nei pensieri del giovine novizio.
“Ritenete Maestro…” cercai la formula meno brutale, ma non mi sovvenne e lo domandai come in mente mi si palesava, “che Gesù fosse veramente figlio di Dio?”. Egli sorrise e rispose: “Non lo siamo tutti?”
Bramante, nel 2013, eredita le conoscenze di Malachia, il manoscritto è incompleto ma la curiosità di saperne di più è troppo forte. Una verità sconvolgente potrebbe essere rivelata.
Potere! Era certo che il potere della Chiesa impedisse rivelazioni sconvolgenti. La religione aveva dato ordine, regole e controllo sulle persone, almeno in tempi passati, e stravolgere un’organizzazione del genere avrebbe generato caos.
Un libro scritto con stile scorrevole, ricco di azione e movimento. Una scenografia meravigliosa come quella messa a disposizione dalle terre abruzzesi. Copertina flessibile: 182 pagine Editore: Youcanprint (31 gennaio 2019) Lingua: Italiano Link di acquisto cartaceo: Aquila. le vette dello spirito Link di acquisto ebook:  Aquila. le vette del sangue  
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