Trama
Questa è la storia di un
Lazio arcaico e selvaggio, una terra dalla bellezza straordinaria, in cui i re più saggi sono considerati divinità, due popoli si sono appena fusi e due gemelli, di nome Romolo e Remo, sono appena nati. Ma è anche la storia di un re detronizzato e malinconico; di una fanciulla giovanissima, che ripone negli dei ogni speranza di vendetta e riscatto; di un pastore dall’aspetto rozzo che cela il suo carattere dolce; e della bellissima principessa di un popolo guerriero, apparentemente dura come le sue montagne.
Recensione a cura di Maria Rita Truglio
Alba Longa, Lazio.
In un periodo di pace e prosperità gli dei sono in pace, purtroppo però non è un’armonia destinata a durare. La cattiveria umana, è risaputo, esiste dalla notte dei tempi e lo sa bene
Numitore, re della città, spodestato ed esiliato dal fratello
Amulio.
E’ solo il primo assaggio di questa ambientazione maliarda presentataci da
Sonia Morganti. Atmosfera che accompagnerà l’intera lettura; paesaggi dal sapore antico si susseguono e ci raccontano la vita di molti personaggi che cambierà radicalmente.
Ognuno di loro prenderà atto del proprio destino.
Silvia, figlia di Numitore, accetta di buon grado le vesti di sacerdotessa perché sa da sempre di <appartenere agli dei.
“Io sono una sacerdotessa e appartengo agli dei. Se un Dio chiede di aprire la mia porta io obbedisco. Né tu ne alcun altro potete impedirmelo”
Mito e magia si incontrano raccontandoci di Silvia e Marte, un’unione che rappresenterà l’intrecciarsi di diverse personalità e la nascita di nuove.
Silvia darà alla luce due gemelli che, senza saperlo, saranno i fautori di una nuova civiltà.
Caparbietà, coraggio ,consapevolezza, sono solo tre delle caratteristiche che le appartengono. Silvia appare risoluta anche di fronte alla condanna di morte emessa dallo zio, re Amulio, sorte che tocca a chi infrange il voto di castità.
Con un ultimo saluto ai figli, si congeda dalla vita.
“… se invece vostro padre è un dio, come io credo, vivrete con impeto, con passione. E, soprattutto, vivrete”
Sfuggiti alla morte, designata per loro da Amulio, i gemelli sono tratti in salvo da Faustolo che li crescerà con la moglie Lorenzia.
Ha inizio il mito di Romolo e Remo!
Nessuno fatica a credere alle loro origini divine. Da subito appaiono diversi dagli abitanti del villaggio in cui vivono, quasi eterei, divini appunto.
Sonia Morganti ci racconta delle loro imprese, uniti per essere l’uno il completamento dell’altro; messi duramente alla prova come solo la vita sa fare. Forse è vero che non guarda in faccia nessuno, nemmeno a una semi divinità.
Perché il vivere è proprio questo: amare, soffrire, confrontarsi con le proprio debolezze e magari prendere atto che a un certo punto è inevitabile che le strade si separino.
“Erano sempre meno uno solo e sempre più due “
Remo l’impulsivo. Romolo il riflessivo.
Ogni pagina profuma di mitologia: ambientazioni che raccontano di un tempo andato e forse esistito solo nella fantasia umana, ma ben amalgamate con la realtà questo è un merito che va all’autrice.
La nascita di quella che ancora oggi è considerata la città eterna è segnata da un terribile incidente come a sottolineare il sorgere dalle ceneri dopo un violento incendio.
“Forse gli dei antichi, che vivevano nei boschi, avevano inviato la loro benedizione. Romolo e Remo avrebbero comunque regnato insieme”
Esiste qualcosa che sia nato senza sacrifici o rinunce? Probabilmente no. Per Roma forse è accaduto così. Ha assorbito la forza dei due fratelli e di quello che diventò il suo popolo, divenendo nel tempo il fulcro che avrebbe cambiato le sorti del nostro paese.
Un viaggio estatico in un mondo antico fatto di credenze perse nei secoli, forse anche conformate e contestualizzate nel tempo che
Sonia Morganti ha romanzato aprendo per noi uno spiraglio lì dove nasce la leggenda.
Copertina flessibile: 216 pagine
Editore: Leone (11 ottobre 2018)
Collana: Orme
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8863934932
ISBN-13: 978-8863934939
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