Narrativa recensioni

La cattedrale dell’anticristo – Fabio Delizzos

Trama Torino, Natale 1888. L’assassinio di un cardinale, il ritrovamento del cadavere di due neonati con un serpente marchiato a fuoco sotto l’orecchio, il furto di un prezioso reperto archeologico dal Museo egizio: cosa si nasconde dietro questi inspiegabili eventi? I pochi indizi sembrano puntare verso una tradizione occulta sotterranea e potente. A condurre un’indagine complessa e pericolosa, tra massoni, sette sataniche e intrighi internazionali, è chiamato il colonnello dei carabinieri reali Giorgio Pural, la cui vita privata, da quando è al comando della DIO (Divisione Indagini sull’Occulto), è andata in frantumi. Grazie alla consulenza del grande filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, che proprio a Torino sta scrivendo “L’Anticristo”, il colonnello Pural scoprirà che i casi sono tutti collegati a un’unica verità sconvolgente, che riguarda lo stesso Nietzsche e che potrebbe annientare la chiesa e deviare il corso della storia. La verità sulla Sacra Sindone, sul corpo di Cristo. Recensione a cura di Alessandra Ottaviano Sebbene questo libro sia comunque un thriller storico esoterico ho avuto qualche difficoltà a rapportarmi con la parte filosofica e con le varie correnti di pensiero, la mia preparazione è alquanto lacunosa al riguardo, ma sono rimasta affezionata dal personaggio di Friedrich Nietzsche. E’ stato un piacere, una volta concluso il romanzo, approfondire le informazioni sulla sua vita e le sue opere. Un uomo che esercita un grande fascino per il suo pensiero, per le sue contraddizioni e per la sua tragica fine; fu vittima di un fato beffardo, proprio lui forse a causa di una patologia neurologica, perse le sue capacità cognitive e impazzì. In una cupa Torino di fine ottocento troviamo il colonnello dei carabinieri reali e capo della divisione indagini dell’occulto che si occupa di omicidi di matrice esoterica Giorgio Pural alle prese con un delitto agghiacciante: i cadaveri di due neonati vengono ripescati dal Po. In quella che si preannuncia da subito un’intricata indagine si avvale dell’aiuto di un giovane cameriere molto furbo e del filosofo tedesco Nietzsche che si trova a Torino in quegli anni in fuga dalla Germania. I tre dovranno districarsi in un dedalo di altri efferati omicidi che compongono questa complessa indagine: la morte di due neonati  brutalmente torturati, il ritrovamento di un cardinale privo di tutti gli organi interni, il furto di un vaso canopo dal museo egizio di Torino che poi non sarà l’unico reperto trafugato dal museo, un uomo che emana strani bagliori dalla pelle e una donna trovata morta in casa sua e divenuta il pasto dei suoi stessi gatti!!!  Ritengo ce ne sia abbastanza per un unico thriller. “A Torino sembra essere in corso un carnevale macabro, dove un delitto segue l’altro senza una logica apparente e ogni evento sembra il risultato di una serie di collisioni casuali, come in una specie di frenesie omicida, con bizzarri individui che si danno ad ogni genere di nefandezza.” La città pullula di una moltitudine di fanatici, anticlericali, satanisti, occultisti, maghi, massoni , movimenti ereticali e precursori del nazismo. Il professore tedesco cede alla lusinga di uno di questi movimenti che lo acclama come il nuovo Zarathustra. “Saranno stati pure l’accozzaglia che erano: nostalgici frustrati convinti della superiorità della razza ariana, convinti di appartenervi e di avere il dovere di purificarla dalla contaminazione di cui era afflitta…..e lui era in estasi.” Ho trovato questo thriller molto ben strutturato e complesso per i risvolti filosofici e le diverse indagini trattate, che alla fine si intrecciano bene tra di loro. Altrettanto bene si intrecciano i personaggi storici con quelli inventati dall’autore (a tal proposito una menzione particolare va al folle Valentino che con le sue farneticazioni  biblico-religiose evoca molto il famoso personaggio di Renfield del Dracula di Bram Stoker anche lui rinchiuso in una clinica psichiatrica in preda alle sue elucubrazioni sulla venuta del messia). “I circoli occultistici tedeschi vaneggiano di un messia della nuova venuta del cristo di lucifero, il serpente satana. Essi sognano la venuta di un messia a capo di un Reich millenario che porti la Germania e la razza ariana a dominare il mondo.” Alla fine Nietzsche sceglie di prendere le distanze da questa setta che celebra l’antisemitismo e si getta invece a capofitto per risolvere l’indagine insieme a Pural. “Chiunque , anche un ariano, ammesso e non concesso che esista una tale razza, può essere stupido, vile e decadente. La storia della Germania lo dimostra, Lutero lo dimostra, lo stupido Reich che abbiamo da diciotto anni lo dimostra. I tedeschi non sono migliori di nessuno. Nelle mie opere parlo di idee da abbattere e di uomini da cambiare e da migliorare non di razze da sterminare e di sangue da purificare. Io sono uno scettico che esercita il suo sarcasmo e che intende annientare una religione e una civiltà non un messia.” Unico appunto a questo bellissimo thriller è, a mio modesto avviso, il finale un tantino troppo frettoloso forse ed approssimativo: si conclude troppo semplicisticamente, consiglio la lettura a coloro che amano i thriller dai toni forti e crudi.   Dettagli prodotto Copertina rigida: 287 pagine Editore: Newton Compton ISBN-10: 8854177172 ISBN-13: 978-8854177178 Link d’acquisto: La cattedrale dell’anticristo
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