Trama
Milano, 1447. La cattedrale di Santa Maria Nascente è ancora un cantiere in pieno fermento. Nei progetti dei signori di Milano, i Visconti, dovrà diventare il duomo più maestoso d’Europa. Ma quando Filippo Maria Visconti muore senza lasciare eredi legittimi, il Ducato rischia di precipitare nel caos, preda delle mire dei molti che aspirano a governare su quel territorio, primo fra tutti il valoroso condottiero Francesco Sforza. Ma proprio tra le navate della cattedrale, lontano da tutti gli intrighi tessuti dai pretendenti alla successione, cresce un bambino che ha nelle vene il sangue visconteo, e che potrebbe reclamare il potere per sé. Educato come un figlio dall’arcidiacono Onorio, il giovane Niccolò viene iniziato ai misteri di un’antica Confraternita che agisce nascosta sotto le fondamenta del duomo: tra rituali alchemici e trame di corte, Niccolò dovrà scegliere se percorrere la strada della Luce, o quella delle Tenebre. Un romanzo che scava nell’animo più oscuro di una Milano antica e mai raccontata, dove le atmosfere gotiche si intrecciano con la Storia.
Recensione a cura di Roberto Orsi
Se cercate un romanzo storico che rievochi le immagini e le atmosfere tipiche del Tardo Medioevo, non potete ignorare questo bellissimo libro di Daniela Piazza, “Il tempio della Luce”.
Ho avuto il piacere di conoscere l’autrice, dapprima online e poi dal vivo, durante la lettura del libro ed è stato, oltre che un incontro piacevolissimo, un onore poter conversare di quanto ha scritto e farmi raccontare le sue sensazioni e le sue passioni in campo artistico.
Nel libro risalta tantissimo la conoscenza approfondita dell’arte e del periodo storico da parte dell’autrice. La costruzione del Duomo di Milano, all’epoca dei Visconti prima e degli Sforza poi, la fa da padrona in tutto lo svolgimento del racconto stesso, ma sono molti i riferimenti ad opere d’arte, chiese e palazzi milanesi dell’epoca. Il tutto descritto con una minuziosità di dettagli che non sfocia mai nella noia, bensì regala al lettore la possibilità di vedere le opere stesse attraverso immagini vivide che scaturiscono dal sapiente utilizzo delle parole scritte.
La genealogia delle due famiglie Milanesi più importanti dell’epoca viene sviscerata a poco a poco, grazie ad una storia che si dipana in circa mezzo secolo e in cui seguiamo le vicende del giovane Niccolò, figlio illegittimo di Filippo Maria Visconti, affidato sul letto di morte all’arcidiacono Onorio. Quest’ultimo è impegnato nella costruzione del Duomo ma allo stesso tempo fa parte di una confraternita segreta che tenterà, nell’ombra, di influenzare la vita politica di Milano.
Niccolò viene cresciuto in prima persona dall’arcidiacono Onorio e dai suoi confratelli con l’intento di farne un abile uomo politico e condottiero che possa riportare il sangue Visconteo a capo della Città di Milano attraverso un’azione militare molto simile ai più attuali golpe.
La vita di Niccolò per un caso fortuito si intreccia con quella di una coppia di fratelli, Lorenzo e Maria, che affronteranno un destino travagliato, l’uno agli ordini dello Sforza e l’altra come prostituta d’alto bordo. La loro storia li porterà a scelte a volte anche molto dolorose.
Ho trovato questo libro scritto in modo perfetto, dettagliato al punto giusto con un piacevole mix di descrizioni ed azione. Durante la lettura mi ha ricordato più volte le atmosfere di un grande romanzo di Ken Follett, “I pilastri della terra”.
Devo dire di essere piacevolmente colpito e felice di aver letto un libro di questo calibro, scritto da un’autrice italiana e per di più ligure come me.
Passerò presto al secondo suo libro edito da Rizzoli – “L’enigma di Michelangelo”, con grande curiosità da parte mia.
Marchio: Bur
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Preso! tra un po’ lo inizierò….non vedo l’ora!