Come sempre ci pensa TSD a raccontarvelo nel suo curiostory domenicale!
Il concetto di ambulanza come lo intendiamo oggi, ovvero come mezzo di primo soccorso, sarebbe da far risalire molto probabilmente alla Spagna del 1400 ma l’invenzione “ufficiale” di tali mezzi è da attribuire a Dominique Jean Larrey (1766-1842), chirurgo francese capo della Grande Armée di Napoleone Bonaparte, che alla fine del Settecento ha pensato di modificare una carrozza dotandola di un vano sanitario per trasportare velocemente i feriti della guerra napoleonica verso gli ospedali da campo più vicini.
Egli costruì due carri distinti: uno per il trasporto di due feriti e uno per il trasporto di quattro feriti. In seguito, vennero create squadre di barellieri e infermieri che accompagnavano il ferito nella carrozza; questo sistema fu presentato per la prima volta nel 1797 a Udine da Napoleone e il suo Stato Maggiore.
È proprio dal francese che deriva il nome con cui oggi indichiamo il mezzo di soccorso: ambulance derivato a sua volta dal verbo latino ambulare, cioè camminare.
Ribattezzate “ambulanze volanti”, vennero utilizzate anche nella guerra civile americana nel 1860 per entrare in seguito nella regolamentazione ufficiale degli Stati Uniti e di altre nazioni del mondo come mezzo di soccorso. Con il passare degli anni i metodi di trasporto indubbiamente migliorarono e i prussiani, al termine del XIX secolo, iniziarono a introdurre come supporto al carro ambulanza delle lettighe a ruota utilizzabili anche da un solo soccorritore o addirittura da animali. La privacy del paziente in questo caso era garantita da tendalini pieghevoli.
