Curiosità La storia in cucina Viaggio nella storia

Hai mai mangiato il syllabub?

Noi siamo sicuri di sì, ma probabilmente non sai cos’è né che in origine aveva questo nome.

È uno dei più antichi dessert inglesi, oggi dimenticato, risalente con buone probabilità al ‘500. Un dessert più da bere che da mangiare, composto da vino e spuma, ben separate. La spuma si otteneva sbattendo vino e panna; di volta in volta che in superficie si formava della schiuma, la si prelevava e la si metteva in un setaccio dove la si lasciava per molte ore affinché filtrasse. Questo processo di passaggio nel setaccio rendeva la spuma molto leggera, spumosa e veniva messa sul vino dolce.
Anche il bicchiere in cui veniva servito il syllabub doveva essere idoneo…

Poichè il processo era lungo e laborioso, per molti anni, il syllabub rimase un piatto per i soli ricchi, poiché solo loro potevano permettersi un grande numero di assistenti nelle loro cucine.

Il syllabub divenne poi molto popolare durante l’età elisabettiana e la sua presenza nei banchetti durò per tutto il ‘700, con una progressiva riduzione della parte alcolica avvicinandosi di più a ciò che oggi conosciamo: una spuma ottenuta montando insieme vino e panna ad una consistenza soda.

Nei secoli furono usati diversi attrezzi per rendere più semplice la preparazione del syllabub: dalla “wooden cow”, una siringa in legno che serviva a iniettare aria che facesse schiumare la mistura, al “syllabub pumping engine” – inventato nella prima metà del 18° secolo da Stephen Hales – e consisteva in una sorta di scatola di metallo con dei fori che veniva applicata alla punta di un mantice.

Quanto alle ricette: le più antiche pare che dicano di realizzare il syllabub “direct from the cow”, ossia (almeno così si crede) mungendo direttamente una mucca nel bicchiere con il vino, metodo che, però, pare sia assai inefficace oltre che di improbabile realizzazione e poco igienico per ovvie ragioni; in alternativa pare che il latte andasse versato sì nel bicchiere direttamente, ma da una posizione molto elevata, in modo che schiumasse.

Philippe Mercier – The Sense of Taste

Nella versione attuale, non è altro che una crema montata a base di vino dolce, spezie, spesso succo di limone, zucchero e panna.
Se volete cimentarvi nella preparazione di un syllabub, vi lasciamo una ricetta moderna e con ingredienti di più facile reperibilità e siamo sicuri che d’ora in avanti, appena mangerete una “spuma” vi ricorderete senza dubbio di questo CurioStory

Ricetta Syllabub
60 ml di vino dolce (Passito, Marsala, Porto o quel che preferite)
il succo di un limone
2-3 cucchiai di zucchero, secondo il gusto
buccia di un’arancia e di un limone
uno spruzzo di Cointreau
200 ml di panna
100 g di mascarpone
Mescolare il vino con lo zucchero, il succo di limone e il Cointreau; aggiungere la buccia degli agrumi e far riposare per una notte.
Il giorno dopo, filtrare il vino e unirvi la panna e il mascarpone accuratamente mescolati tra di loro, montando con fruste elettriche a velocità bassa e facendo ben attenzione a tenere le fruste vicine al fondo del recipiente. Continuare a montare fino a ottenere la consistenza desiderata.
Il syllabub resterà montato a lungo, anche per giorni. Non per nulla è everlasting…

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