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TSD consiglia: le novità in libreria a dicembre

Si avvicina Natale e quel periodo pazzo in cui si corre da un negozio all’altro per cercare il regalo perfetto per il compagno, la compagna, un parente o un amico. Regalare un libro è sempre un’ottima idea, se dalla controparte viene apprezzata ovviamente…!  TSD vi presenta le ultime novità in tema storico, da cui prendere spunto!

Caterina de’ Medici. Un’italiana alla conquista della Francia Alessandra Necci Marsilio In libreria il 28 novembre

Le vicende di due protagoniste straordinarie della vita politica europea, che per quasi cinquant’anni hanno segnato le alterne sorti della monarchia francese: Caterina de’ Medici (1519-1589), figlia di Lorenzo e moglie di Enrico II, diede alla luce ben tre re di Francia (Federico II, Carlo IX e Enrico III), e segnò con la sua reggenza la guerra civile che divise per decenni il paese fino alla caduta della dinastia dei Valois, dando vita alla leggenda di regina gelosa e astuta raccontata anche da Alexandre Dumas nella Regina Margot; Maria de’ Medici (1573-1642), sposa di Enrico IV, primo re Borbone, quando questo morì in un attentato amministrò il regno con il primogenito Luigi XIII, cercando di riportare la Francia nell’orbita cattolica e favorendo la carriera politica di quello che diverrà un attore fondamentale della corte reale, il cardinal Richelieu, salvo poi finire i suoi giorni in esilio, abbandonata dal suo stesso figlio.

L’ultimo inverno di Rasputin Dmitrij Miropol’skij Fazi In libreria il 28/11/2019

Nel gelido inverno russo del 1916, l’inconcludente ricerca di un uomo scomparso ha una macabra svolta quando le acque ghiacciate di un fiume ne restituiscono il cadavere deturpato. La polizia non ha dubbi: si tratta di Grigorij Rasputin. La condanna a morte del contadino, colpevole di una deleteria influenza politica e morale sullo zar e la moglie, era già stata idealmente decretata nelle piazze e nei salotti di Pietroburgo, ma la mano del boia che ha eseguito la sentenza è ignota. Inizia così, con il ritrovamento del corpo assassinato di Rasputin, un avvincente viaggio nel passato di questo enigmatico personaggio, che come un filo lega le persone, i luoghi e gli eventi che hanno cambiato per sempre le sorti della storia europea a partire dallo scoppio del primo conflitto mondiale. A essere in fermento non è solo il mondo militare, anche quello della cultura viene travolto dalla corrente futurista, in cui emerge l’estro poetico di un giovane Majakovskij, che con lo scorrere della narrazione mostra un’inarrestabile quanto compromettente passione per le donne. E mentre in ogni angolo d’Europa spie insospettabili e nobili esaltati congiurano nell’ombra, una delle dinastie più affascinanti e sfortunate, quella dei Romanov, mostra il proprio lato più intimo e umano, prima di cadere vittima dello spietato massacro che metterà fine al regno degli zar. In quest’opera in bilico tra ricostruzione storica e spy story, Miropol’skij dipana in maniera magistrale l’intricato viluppo dei complotti orditi e subiti da personaggi intenti a tramare fra luride bettole ed eleganti palazzi e, attraverso uno stile chiaro e coinvolgente, ci trascina in una delle cospirazioni più controverse e inquietanti di tutti i tempi, quella che decretò l’uccisione del “diavolo santo”, Grigorij Rasputin.

Garibaldi il corsaro Pietro Picciau Arkadia In libreria dal 28/11/2019

È il 22 settembre del 1873. Una burrasca notturna fa infrangere sugli scogli dell’isola di Caprera il veliero dell’aristocratico inglese Nicholas Richardson. Il giovane, messosi in salvo, raggiunge una strana costruzione, una sorta di fazenda dipinta interamente di bianco. Sa che qui potrà incontrare un personaggio già entrato nella leggenda, che fin da bambino l’ha sempre affascinato: Giuseppe Garibaldi. Anziano, costretto a muoversi con una carrozzina, l'”Eroe dei due mondi” non ha certo perso il carattere che l’ha accompagnato in tutte le sue imprese. Sollecitato dalla curiosità e dalle domande dell’ospite, Garibaldi si lascia andare a una rievocazione che nulla tralascia e tutto racconta. Una storia che parte dagli uomini principalmente, dal loro sogno di libertà e uguaglianza, dal desiderio disperato di porre fine, in ogni angolo del globo, al dispotismo. Giorni esaltanti e momenti tristi, lutti personali e travagli generali, ogni evento è un tassello di un grande mosaico che spiega, passo dopo passo, i primi decenni del XIX secolo, tra voglia di conservazione e istanze di rinnovamento.

Cleopatra. Regina dei re Evre Mariagrazia Arena Salerno editore In libreria dal 28/11/2019

Bella d’un fascino che ammaliava chi la incontrava, tanto colta e poliglotta da poter offrire una compagnia irresistibile a chi le parlava, estroversa coraggiosa intelligente e astuta, spregiudicata e saggia, scandalosa e disperata, fragile e spietata, maestra nei trucchi della seduzione, madre premurosa nella cura dei figli, pronta allo scherzo quanto alla guerra, allo stratagemma e al gioco, alla minaccia come alla promessa, così la presentano gli antichi: è Cleopatra, ultima Lagide sul trono d’Egitto, la regina “inimitabile”, la più grande del mondo antico. Il libro racconta la sua vita e soprattutto la storia dei ventuno anni che la impegnarono prima nella lotta per il potere contro gli intrighi di palazzo e quindi nei rapporti con la sua gente e i Romani, a difesa dell’indipendenza del suo regno e della gloria dei Tolomei, nel gioco d’amore e guerra che la fece, unica donna in un mondo di uomini, protagonista del suo tempo.

Luna nera Tiziana Triana Sonzogno In libreria dal 28/11/2019

Italia, Diciassettesimo secolo. Adelaide (Ade), sedici anni, corre e tiene per mano Valente, suo fratello, che è ancora un bambino. Deve scappare da Torre Rossa e dalla casa in cui è cresciuta, perché l’accusa che le pende sulla testa porta dritta al rogo: stregoneria. Già qualche giorno prima, al mercato, avrebbe rischiato di essere linciata, se non fosse accorso in suo aiuto Pietro, un giovane attraente che è appena tornato al villaggio dopo gli studi a Roma. Nella campagna laziale, tra le torri di guardia dismesse dell’esercito romano, boschi frondosi e ruscelli, riparato da un muro di rovi, si nasconde un gruppo di donne che si sussurra pratichino la magia nera. Nessuno sa chi siano né da dove vengano; reclutano e proteggono ragazze come Ade, che la società ha messo al bando. È qui – in un mondo di sole donne, ciascuna delle quali ha una storia avventurosa alle spalle – che Ade e il suo fratellino trovano rifugio e vengono iniziati alle arti del gruppo. A questa comunità femminile in odore di stregoneria danno una caccia spietata i benandanti, capitanati da Sante, il padre di Pietro: una congrega di uomini forti che hanno un solo nemico – le streghe -, e un potente sostenitore – la Chiesa cattolica. Solo che Pietro non crede nelle streghe, e soprattutto si è innamorato di Ade dal primo momento in cui l’ha vista.
 

Storia dei Templari in otto oggetti Franco Cardini, Simonetta Cerrini Utet edizioni In libreria dal 3 dicembre 2019

Gerusalemme, 1120: nel cielo chiaro del mattino, dove prima risuonava il canto del muezzin, ora vibrano i rintocchi bronzei della campana del Tempio di Salomone. In questo luogo mistico, crocevia dei fedeli di varie confessioni, hanno da poco preso dimora i chierici guardiani dei caravanserragli e delle vie di pellegrinaggio verso la Città Santa. Da questa nuova casa hanno tratto il nome: templari. Ma di quella campana che tenne a battesimo i milites Christi oggi non resta che una fotografia in bianco e nero, scovata tra le carte d’archivio ora al museo Rockefeller. Con questa campana comincia la Storia dei templari in otto oggetti di Franco Cardini e Simonetta Cerrini, entrambi convinti che la Storia non si trovi soltanto racchiusa nei libri, ma anche e forse soprattutto nei reperti che il tempo lascia dietro di sé. Così una chiave, un cucchiaio, un sigillo, una formula magica, un reliquiario, un portale si rivelano scrigni prosaici di verità liberate dalla polvere del passato, dalle incrostazioni delle leggende. Questi oggetti raccontano in modo nuovo e originale la vicenda dei templari, ripercorrendone gli snodi principali e le sottotrame più segrete: conosceremo la reliquia della Vera Croce rubata da un sacerdote che, pentito, decide di lasciarla in custodia ai templari di Brindisi prima di essere gettato tra le onde; seguiremo le rocambolesche peripezie di Ruggero di Flor, il templare che si fece corsaro, e assisteremo alla retata francese in cui furono catturati più di mille milites tra cui Jacques de Molay, ultimo gran maestro dell’ordine. Risolveremo l’enigma dell’architettura templare, scopriremo che cosa aprivano le chiavi del Tempio e che cosa significa l’immagine dei due cavalieri sul loro misterioso sigillo; vivremo la quotidianità dei riti del cibo e del vino, la fedeltà che legava ogni templare al suo cavallo. Infine, sulla scia delle fantomatiche logge massoniche e rosacrociane, evocheremo la resurrezione postuma del loro mito tra verità e mistero, complotti e chimere, tutto infuso idealmente nell’ultimo oggetto, una preziosa tiara neotemplare del XIX secolo. Con rigore storiografico e viva curiosità, Cardini e Cerrini guidano il lettore tra le teche illuminate di un museo ideale, mostrando ancora una volta come la Storia si nasconda nei dettagli, spesso superando di slancio la fantasia dei romanzi.

L’età dei Florio Romualdo Giuffrida, Rosario Lentini Introduzione di Leonardo Sciascia Sellerio editore In libreria dal 5/12/2019

Sul finire del XVIII secolo una famiglia di commercianti calabresi si insedia a Palermo aprendo una modesta drogheria. Trascorsi alcuni decenni, diventa nel frattempo la protagonista assoluta della vita economica siciliana, costituisce insieme alla sua dirimpettaia genovese, la famiglia Rubattino, la più grande società di navigazione del Paese. Agli inizi del ‘900 il mito dei Florio raggiunge il suo culmine. L’architetto Basile progetta le loro sontuose dimore, il famoso mobilificio Ducrot arreda le loro navi. Grazie ai Florio Palermo diviene una delle capitali del Liberty: ma più ancora di uno stile di vita. Imparentati con i più bei nomi dell’aristocrazia siciliana, i pronipoti dei droghieri calabresi ricevono a casa re Vittorio Emanuele, il Kaiser, il fior fiore del Gotha internazionale, sono amici di D’Annunzio, Boldini, Leoncavallo, Enrico Caruso, di Robert Montesquiou, testimone immancabile nel tramonto della Belle Époque. È un “tramonto dorato” che vede dissolversi in breve tempo anche le fortune dei Florio: non solo, come vorrebbe una diffusa opinione, per la prodigalità e le minori capacità imprenditoriali degli ultimi discendenti della dinastia, ma soprattutto, se così si può dire, per una “colpa geografica”. L’Italia si avvia a divenire un paese industriale, che non può avere due opposti poli di sviluppo. Così finisce l’età dei Florio, mentre alla Sicilia resta la speranza di un futuro post-industriale.

L’ultima vittoria dell’impero romano Raffaele D’Amato, Andrea Frediani In libreria il 5/12/2019

L’incredibile storia di una delle sfide più ardue di Roma: la battaglia di Strasburgo La guerra civile che sconvolse l’impero romano d’Occidente tra il 350 e il 353 d.C. lasciò le frontiere indebolite, consentendo alle confederazioni dei Germani stanziate lungo il Reno di occupare parti della Gallia romana. Nel 355 l’imperatore Costanzo II nominò quindi cesare suo cugino Giuliano, di soli ventitré anni, affidandogli il comando, dapprima solo teorico, di tutte le truppe galliche. Nonostante la sua giovane età, Giuliano si dimostrò un comandante capace, riguadagnando progressivamente terreno e arginando per quasi due anni le reazioni degli Alemanni; ma anche a causa di dissapori coi subalterni, una parte dell’esercito lo abbandonò…
 

Lo scrigno di Mr Wray, ovvero la maschera e il mistero Wilkie Collins Croce Libreria In libreria il 5/12/2019

Pubblicato a Londra nel 1852 e fortemente condizionato dal successo dei libri di Natale di Dickens (di cui il più famoso è Canto di Natale), il romanzo breve Lo scrigno di Mr Wray fu l’unica incursione di Wilkie Collins nel genere natalizio. La tranquilla e ridente Tidbury-on-the-Marsh sembra la sistemazione ideale per l’anziano ex attore shakespeariano Reu – ben Wray, la nipote Annie e il fedele aiutante, il falegname Martin Blunt. Ma un mistero presto spezzerà quell’incanto. Wilkie Collins qui non si cimenta ancora con il romanzo poliziesco, di cui è considerato fondatore e maestro. A dispetto del registro ironico, però, l’autore riesce a passare con disinvoltura dai toni della commedia a quelli del dramma psico – logico, creando un protagonista buffo, tenero, ma anche profondamente fragile e umano come Mr Wray.

I Florio. Storia di una dinastia imprenditoriale Orazio Cancila Rubettino editore In libreria dal 5/12/2019

La storia dei Florio, prestigiosa famiglia siciliana del secondo Ottocento e dei primissimi anni del Novecento, con collegamenti con i più alti vertici della finanza e dell’industria internazionale e rapporti con regnanti di tutta Europa, è espressa molto bene dal sarcastico aforisma degli americani nei confronti di quelle famiglie di immigrati «che iniziarono in maniche di camicia e, nel corso di tre generazioni, si ritrovarono in maniche di camicia». È purtroppo così! Oggi il loro nome in Italia e all’estero è ricordato soltanto da una marca di liquori e da una corsa automobilistica su strada, la Targa Florio, tra le più antiche d’Europa. Ma per l’immaginario collettivo siciliano e meridionale in genere i Florio da tempo sono entrati nella leggenda e nel mito. Rappresentano gli uomini simbolo delle capacità imprenditoriali del Sud, i tempi nostalgicamente sempre rievocati in cui anche al sud fiorivano iniziative industriali vincenti. Allora, nella seconda metà dell’Ottocento, il nome Florio equivaleva nel campo della navigazione mercantile a quelli, nei decenni successivi, degli Agnelli nell’industria automobilistica o di Berlusconi nel settore televisivo. Ed era noto in Italia e all’estero, perché i loro cento piroscafi solcavano tutti i mari del mondo e i loro prodotti (vini e tonno in scatola) conquistavano i mercati italiani e stranieri. Cancila ricostruisce le vicende della famiglia Florio da storico, senza nessuna concessione agiografica né indulgenza regionalistica, ma con rigore scientifico e rifuggendo da interpretazioni romanzesche. E tuttavia, sebbene si avvalga di una ricchissima documentazione d’archivio, più che un’opera storica, la sua sembra la storia romanzata di una famiglia, una favola antica cui manca soltanto il lieto fine.
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