Narrativa recensioni

Soltanto un brandello di pioggia – Clara Bartoletti

Trama Ivy Santo ha ereditato la casa dello zio Cristo, e subito inizia a vedere personaggi che si aggirano nel giardino. Le strane presenze la invitano a scoprire cosa sia successo alla zia Abigail, scomparsa durante la crociera della luna di miele alle Bahamas negli anni sessanta. Ivy ritrova alcuni indizi e comincia a mettere in ordine i pezzi: la storia di Abigail comincia prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, quando era un’intoccabile, una zingara albina. Il destino l’ha portata fino a New York, dove incontra Cristo, un insegnante d’inglese che, innamoratissimo di lei, la sposa. È l’inizio di una bella storia d’amore o invece la continuazione di un dramma lontano? E Martin, il marito di Ivy, dov’è finito? Due storie legate assieme, di scomparsa, di morte, di sovrannaturale, di guerra, quella stessa che dopo tanti anni ancora non lascia scampo. Nell’introduzione di Chiara Saccavini, botanica, giornalista e scrittrice si legge: ” È questa una storia intessuta di storie: raccontate con una prosa asciutta e concreta, senza fronzoli né falsa retorica. Sono storie “dure”, vissute da donne che trovano dentro di sé una forza sconosciuta, una voglia di vivere a tutti i costi, che ancora una volta ricorda i fiori che hanno dentro di loro quella magia che li fa tornare ogni primavera, qualsiasi cosa accada.” Recensione a cura di Patrizia Braggion Il libro si apre con due citazioni che, secondo me, racchiudono in poche righe l’essenza della storia e ho pensato di partire proprio da questo particolare. Un lupo non è un cane e non lo sarà mai – disse – comunque lo allevi. (Lauren Walk – L’anno in cui imparai a raccontare storie) Il passato – mi dicevo – non è altro che un susseguirsi di allucinazioni, inseguire le tracce di ciò che è stato, rimanda da una verità all’altra in un percorso pieno di tranelli. E la verità – ogni verità – è sempre triste. Il gioco della memoria è una caccia ai fantasmi, un muovere dalla profondità alla superficie. Bisogna saper dare valore all’inutile, meditavo. E alla lunga può diventare una droga. (Pietro Spirito – Un corpo sul fondo) Ivy, la protagonista, eredita una casa da uno zio che non ha mai conosciuto e ne prende subito possesso col marito. Ivy è una ex modella e passa molto tempo nella casa nuova per prendere confidenza e scoprire qualcosa sullo zio; la foto di una donna attira la sua attenzione, è Abigail, sua zia, misteriosamente sparita durante una crociera: cosa le è successo quella sera? Una donna scomparsa, un mistero da risolvere, queste sono le parole chiave del libro. Ma la protagonista, per sua stessa ammissione, non è intelligente, si rivela quindi un’investigatrice anomala, ma con una dote che la rende unica. Poco dopo il suo arrivo Ivy incontra personaggi inaspettati nella sua proprietà; inizia così un viaggio astratto e nebuloso che risucchia il lettore nel presente e nel passato in una bolla senza tempo, dove si svela ogni lato dell’animo umano. Ivy è ossessionata dalla foto di Abigail e inconsapevolmente cerca indizi per ricostruire la sua vita fino alla scomparsa, aprendo una nuova narrazione che ha come voce narrante proprio la zia. Il lettore ha quindi un posto in prima fila per conoscere i lati più oscuri della vita di questa donna che è decisamente particolare, è una zingara albina, cresciuta troppo in fretta nel periodo del pre-guerra. Non è altro che il simbolo di popoli perseguitati e dei metodi di sterminio da parte dei nazisti tedeschi con l’appoggio dei fascisti. E’ una storia cruda, quanto vera, che tramite Abigail attraversa l’Europa per arrivare a New York presentando un quadro cinico e preciso su come le varie nazioni stessero affrontando quel periodo storico.
È una storia che ha il sapore dell’Europa, di un mondo lontano dal nostro. Come in ogni storia: troverai pace e guerra, sangue e lacrime, gioia e dolore. … Quando siamo vivi, pecchiamo di superficialità. Non vogliamo sapere, non chiediamo, nascondiamo. Evitiamo. … Dimentichiamo, o meglio ancora, fingiamo di aver capito diversamente per non soffrire, per non avere delle responsabilità. Agiamo condizionati dalla paura, ci raccontiamo che tutto va bene, che quella situazione è sotto controllo …
Colpisce come l’Italia fosse già inconsapevolmente alleata di Hitler appoggiando scelte discutibili, come la Francia vivesse continuando la vita di tutti i giorni tenendosi volutamente all’oscuro di quanto accadeva nei paesi vicini. L’Inghilterra fredda e impostata con uno sguardo sulla Germania, indagatrice e diffidente, già sicura che sarebbe accaduto qualcosa. L’America così lontana eppure toccata dalla guerra e pronta ad aiutare, un paese dove la politica ha un ruolo importante, ma è poco sensibile ai suoi problemi interni. Abigail sarà in Inghilterra durante la guerra, ma lei sfiderà gli attacchi, le bombe del nemico ed essendo un’esperta di lingue straniere, aiuterà gli alleati a codificare conversazioni criptate e diventerà simbolo del coraggio, una ragazza senza colori che salva un gattino nero dalle macerie della città sotto assedio. La vita di Abigail non è stata facile, il viaggio che, la porta dalla sua infanzia, a essere donna è costeggiata da soprusi e violenze, sofferenze talmente forti da andare oltre la sopportazione umana e lei per sopravvivere a esse, le ha chiuse in un angolo della mente, dimenticandosene.
Il passato però, spesso, vuole la sua rivincità. Torna con prepotenza, richiedendo di essere rivissuto, anche solo per un attimo.
È una storia forte, graffiante che tocca l’anima. È una lettura che ti trascina in un tornado di emozioni e sensazioni che alla fine devi elaborare e assimilare lentamente. È scritto molto bene ed è ricco di metafore che evidenziano significati e trasmettono sentimenti così come li vivono i protagonisti. La scelta del presente e passato alternato regala suspense alla lettura e tiene alta l’attenzione perché in entrambi i casi il lettore vuole sapere come continua, quando sei con Ivy sei pienamente con lei, quando la storia passa ad Abigail rimani totalmente rapita dalla sua vita. Descrizioni precise rendono visiva la storia che è arricchita da approfondimenti psicologici molto dettagliati che analizza l’animo umano in ogni sfaccettatura. S’intuisce un grande lavoro da parte dell’autrice che ha pensato a una storia completa senza tralasciare dei rischi, due protagoniste molto particolari, una che rasenta la follia e l’altra testarda a non accettare i suoi difetti visivi. L’autrice dimostra una ricerca accurata sulle caratteristiche delle persone albine, trasmettendo ad Abigail tutti i tratti di questa caratteristica, il periodo storico è affrontato in modo eccellente, ricostruito alla perfezione e, purtroppo, spaventosamente reale, come la società. La verità è dura da accettare, ma dev’essere riportata alla luce. La verità è per non dimenticare e per non essere dimenticati. La verità va cercata nonostante tutto. È questo che fa Ivy e Abigail lo permette, ma quando il cerchio si chiude, qualcosa lo spezza … è ora di cercare una nuova verità.
La pioggia cadeva piano bagnando l’erba. Ho respirato l’aria, che sapeva di terra umida e freddo, e ho ripetuto le sue parole, sapendo che sarebbe stata per l’ultima volta. Siamo fuggenti come la pioggia. Siamo soltanto un brandello di pioggia.
  Copertina flessibile: 250 pagine Editore: Youcanprint (17 settembre 2018) Lingua: Italiano ISBN-10: 8827845100 ISBN-13: 978-8827845103 Link d’acquisto volume cartaceo: Soltanto un brandello di pioggia Link d’acquisto e-book: Soltanto un brandello di pioggia
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