Narrativa recensioni

La guerra delle due lune – Maria Scerrato

Trama Gaeta novembre 1860, all’alba dell’Unità d’Italia, la città è stretta dalla morsa d’assedio delle truppe piemontesi. In aiuto del giovane re Francesco accorrono i rampolli dell’aristocrazia europea. Tra costoro vi è una giovane contessina francese che intende realizzare un sogno di indipendenza personale, aderendo ad una causa irresistibilmente romantica. Con la complicità dello spregiudicato colonnello Theodule de Christen, la ragazza prenderà parte ad alcune vicende militari a Gaeta e nello Stato Pontificio insieme con la banda di Chiavone. Il romanzo di Maria Scerrato è la narrazione avvincente di uno dei più controversi periodi della storia d’Italia ed introduce una riflessione sul legittimismo straniero ed i rapporti con il brigantaggio. Se è pur vero che l’intrepida eroina è una protagonista di fantasia, autentici e fedelissimi sono lo sfondo storico, i luoghi, le vicende e tutti i personaggi coinvolti, come si desume dal saggio storico che completa l’opera, a firma di Fernando Riccardi. Recensione a cura di Patrizia Braggion
E’ una narrazione di fatti antichi, lacunosa, talvolta contraddittoria e incongruente. E’ stata affidata alla parola e al racconto, perché chi visse e vide lo svolgersi di questa storia non seppe fissare in modo certo e inequivocabile fatti, luoghi, date e uomini. Chi avrebbe potuto, non scrisse; chi avrebbe voluto non ne fu capace e così molto si perse, affidato al solo ricordo. … La mente di chi narra è affollata di immagini, di pensieri, di ricordi, di fantasie, di incontri e di addii, di visi familiari e sconosciuti, di allucinazioni e di lucide sequenze. Il racconto confonde le figure di un libro di scuola, … Forse non tutto quello che dice è accaduto … La vita è la verità, la vita di chi morì e di chi sopravvisse.
Ho voluto iniziare con una parte della prefazione, perché in queste righe si evince il carattere della narrazione, verità o no, l’autrice porta alla nostra attenzione, un evento storico poco noto, nonostante la sua importanza, in un momento di forte cambiamento per l’Italia. Chi ci porta all’interno dell’ultima resistenza? Chi ci guida nelle fila dei vinti? Il narratore cammina in mezzo agli ultimi soldati pronti a difendere il regno delle due Sicilie e il loro Re dai Piemontesi. Paradossalmente si tratta di una giovane donna in cerca di libertà, d’indipendenza mentale e fisica, in fuga dalla sua vita agiata, la contessina Marinette Guignard.
Non terrò un diario per non lasciare tracce della mia presenza in luoghi diversi da quelli ai quali appartengo. Così non citerò le tappe del percorso compiuto fino qui e della meta che sto per raggiungere e del nuovo viaggio che presto inizierò. Potrebbe rappresentare un pericolo se qualcuno leggesse e comprendesse chi sono. Eppure è proprio il pericolo che che io cerco.
Una donna intelligente che capisce subito che può raggiungere il suo scopo solo travestendosi da uomo. Così nasce il suo alter ego Saint Marin, un giovane nobile francese che avrà modo di incrociare il suo destino con molti personaggi noti della storia. E’ un giovane pieno d’ideali e pronto se non di andare in prima linea, almeno di osservare la strategia dei suoi compagni per notare i punti deboli, un giovane che è notato e lodato. Solo due persone sanno il suo segreto, il colonnello De Christen e un nobile italiano, presente fra i briganti.
  Sono il cavaliere de Saint Marin, cittadino francese di Colmar, Alsazia”. “un legittimista, dunque. Un nobile addirittura! Un cavaliere errante, venuto da lontano, in difesa del Re. Vi ammiro. … Il mio nome è Carlo Della Valle. Sono anch’io uno straniero qui a Gaeta. Fino a qualche giorno fa ero un suddito dello Stato Pontificio e adesso che la città si è liberata dal dominio della mitra papale, non so più cosa sono. Un reietto forse. Mi chiamano brigante, per dileggio. E potrei diventarlo. Sicuramente sono un uomo pronto a prendere le armi per difendere quello in cui credo, come solo i briganti sanno fare.
Una storia carica d’ideali, onore, romanticismo, non nel senso stretto della parola, ma più ampio, arricchito da militari che muoiono per la loro causa, persone che diventano eroi ed esempi da seguire, uomini che anche in inferiorità numerica combattono fino alla fine. E’ una storia decisamente di parte, anche le figure dei sovrani, sono, secondo me, romanzate ed edulcorate, descritti come sovrani amati e acclamati dal popolo che a loro volta contraccambiano questi sentimenti. Attraverso Saint Marin ci troviamo anche in mezzo ai briganti, dando voce e volti alle loro idee e ridimensionando il loro ruolo di fuorilegge. Una prosa molto curata e professionale, in alcuni passaggi romanzati, ma senza togliere o nascondere la veridicità della storia, non dimentica la parte forte e crudele della guerra, la violenza su persone deboli, in nome di un odio senza senso, saccheggi e distruzione di città conquistate, dimenticando di essere di fronte ad altri esseri umani che sono mogli, figli o nonni di persone come loro, semplicemente schierate dalla parte dei vinti.  La stessa Marinette proverà sulla sua pelle questa crudeltà e si scontrerà con la realtà della sua scelta, ma questo invece di farla indietreggiare, la porterà a un cambiamento radicale, rimanendo comunque fedele a se stessa e alla sua voglia di libertà.
“Marinette, ci avete ripensato. Dunque accettate di sposarmi?” “Desolata Della Valle, non ci sarà nessun matrimonio. Non desidero un marito. Voglio solo quello che mi avete promesso.” … “Mi avete promesso il vostro nome e il vostro onore ed è esattamente quello che vi chiedo.”
Una scrittura ricca e dettagliata, il lettore è completamente coinvolto nella storia e visualizza chiaramente persone, luoghi e pensieri, ogni descrizione è precisa e attenta ai particolari. La capacità dell’autrice di mischiare verità e non è magistrale, difficile scinderle, Marinette è un personaggio complicato e dalle molte sfaccettature, seguirlo nel suo viaggio incuriosisce e tiene alta l’attenzione. Fin dalla prefazione l’autrice specifica che non si sa molto di questi avvenimenti e alla fine della storia completa il libro con un saggio storico. Interessante questa scelta di mettere a confronto il suo libro con la vera storia documentata, dimostrazione del suo lavoro certosino per rimanere fedele al periodo storico e all’ambientazione tra Gaeta e Stato Pontificio, riportando battaglie e scontri minuziosamente, facendoci rivivere quei momenti. Copertina flessibile Editore: D’Amico Editore (1 gennaio 2018) Lingua: Italiano ISBN-10: 8899821550 ISBN-13: 978-8899821555 Link d’acquisto: La guerra delle due lune
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