Trama
Tra il 1312 e il 1314 la guerra contro la guelfa Padova diventa più cruenta. In città entra il poeta Dante Alighieri a cui il signore di Verona concede riparo. Il rimatore decide di terminare “il Paradiso” nella Biblioteca Capitolare e di cercare i figli Pietro e Iacopo. Le vicende di
Dante e di
Cangrande s’intrecciano con il casato Aligari di Fumane, dove sono reclutati i cavalieri, senza terra e ricchezza, Paolo e Julien de Grenier, d’origine franca. Il cavalier Julien conduce una faida contro una famiglia di orfani d’origine ebraica. Paolo e Caterina, la maggiore dei ragazzi perseguitati, s’incontrano per caso nel bosco Belo e s’innamorano a prima vista. La loro relazione però è osteggiata dal padre di lui.
Recensione a cura di Sara Valentino
Giovanna Barbieri è una romanziera appassionata di storia
Medievale; ha pubblicato oltre a
Cangrande paladino dei Ghibellini, nel 2014
La Stratega (trilogia) e proprio poche settimane fa
Dell’Amore e della spada.
L’idea di scrivere questo romanzo è nata un’estate in treno, Giovanna era con un gruppo di amici i quali le hanno suggerito di scrivere una storia su
Cangrande e
Dante.
“La morte, infliggerla o testimoniarla, muta ogni cosa”
Il romanzo e’ ambientato negli anni a cavallo tra il
1312 e il
1314 sullo sfondo della sanguinosa guerra tra
Ghibellini e Guelfi; si racconta la storia d’amore, tormentata, tra Caterina e Paolo De Grenier ma questa non distoglie l’attenzione dai fatti storici narrati.

I personaggi sono quasi tutti veramente esistiti: incontriamo CanFrancesco della Scala detto
Cangrande, signore di Verona a guida della fazione Ghibellina; egli fu amico e protettore del sommo poeta
Dante Alighieri al quale diede asilo durante il suo esilio da Firenze.
Cangrande I Della Scala
Dante Aligh

ieri viene descritto, finalmente, al di fuori dell’aura esclusivamente letteraria alla quale ero stata abituata, conosciamo attraverso le parole dell’autrice il suo lato umano, la sua intelligenza l’arguzia e la permalosità che lo contraddistinsero.
Sullo sfondo delle vicissitudini storiche su menzionate, si dipana la storia d’amore, contrastata dalle rispettive famiglie: quella di
Caterina (il personaggio che più ho amato, mi ci sono affezionata sin da subito per la sua forza d’animo nel saper affrontare e disperazione senza mai abbattersi) una curatrice proprietaria di una fattoria e quella di
Paolo De Grenier, capo degli Armigeri del quale ho apprezzato i principi cavallereschi.
Splendida ricostruzione storica della dura e difficile vita dei contadini, soprattutto in tempi di
pestilenza; le scene di vita quotidiana nelle campagne, nelle città e nei castelli sono così vivide da permettere di trasportare il lettore
indietro nei secoli.
La Barbieri, con una scrittura semplice e scorrevole ma non banale, mi ha fatto assaporare sentimenti d’amore, di speranza e di dolore; la sua preparazione storica e’ formidabile.
Consiglio questo romanzo per conoscere le radici del nostro passato, per emozionarsi e commuoversi.
Complimenti Giovanna.
Copertina flessibile: 456 pagine
Editore: Arpeggio Libero (1 gennaio 2015)
Collana: Magistra
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8899355215
ISBN-13: 978-8899355210
http://www.arpeggiolibero.com/lista-categorie/romanzo-storico/cangrande-paladino-dei-ghibellini.html
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