Narrativa recensioni

Non nobis domine. I custodi della verità – Cinzia Baldini e Simone Draghetti

Trama L’acquisto casuale ad un’asta di Soteby a Londra, di un vecchio diario di un monaco, Martino De Rovet, vissuto nel periodo medievale riesce a sconvolgere la vita tranquilla e abitudinaria di Alexia Fabri, una giovane antiquaria di Roma. Tra colpi di scena, momenti di tensione, rivelazioni sconvolgenti, Alexia sarà coinvolta in un complotto scatenato dalle più alte sfere Vaticane. Una corsa sfrenata alla ricerca di un tesoro perduto, un’avventura pericolosa che metterà a repentaglio la vita di Alexia. Inquisizione, servizi segreti, fede ed azione, riempiono le pagine di questo romanzo, trasportando il lettore nell’aura magica della città eterna Recensione a cura di Roberto Orsi Cercate un’avventura in stile Dan Brown? L’avete trovata! Cinzia Baldini e Simone Draghetti con questo libro mi hanno catapultato in una storia adrenalinica, piena di colpi di scena. La stessa adrenalina che investe all’improvviso la vita di Alexia Fabri, tranquilla antiquaria di Roma, dal momento in cui viene in possesso di un vecchio manoscritto. Alexia non può fare a meno di iniziare a leggere il contenuto del diario e ancora non sa quanto questo le sconvolgerà la vita.
“Da quando ha acquistato quel maledetto libro, la sua vita si è trasformata in un inferno, in un luogo di dannazione”.
Martino De Rovet  è l’autore del manoscritto: un cataro che una volta imprigionato dall’Inquisizione, si avvicina all’Ordine dei Cavalieri del Tempio divenendone parte dopo anni di studio e formazione. Da quel momento è un susseguirsi di eventi. La casa di Alexia viene violata pochi giorni dopo. Al ritorno dal lavoro, ritrova l’abitazione sottosopra, ma stranamente i ladri non hanno rubato alcun oggetto di valore. Nel frattempo, il cadavere di una ragazza viene ritrovato sull’argine del fiume Tevere: la vittima è praticamente la sosia di Alexia Fabri. Quest’ultima, inoltre, subisce un inseguimento con relativa aggressione da parte di sconosciuti, dai quali viene salvata grazie all’intervento di un misterioso personaggio che si dilegua prima che lei possa capire di chi si tratti. E tutto questo succede nelle prime 65 pagine… Vi basta come “antipasto”? Per il commissario Vanelli è subito chiaro che qualcosa di grosso si sta muovendo, e tutto si è scatenato dopo l’acquisto del diario da parte di Alexia. Non resta quindi che leggerlo con lei e cercare di fare luce sulla vicenda. Dalle parole vergate sull’antico diario, i due entrano in sintonia con il monaco Martino De Rovet. Più leggono e più sembra loro di avere vicino l’autore del manoscritto: un uomo di alti principi, un uomo che sembra non appartenere all’epoca in cui ha vissuto. E  per questo motivo proprio a lui venne consegnato un tesoro di inestimabile valore, direttamente dal Gran Maestro Jacques de Molay. Martino lo proteggerà a costo della propria vita, trovandone un nascondiglio perfetto che lo manterrà al sicuro per più di 700 anni. In tutto questo si aggiunga il Vaticano con il suo braccio armato, la Santa Inquisizione odierna (ancora  attiva nell’ombra), e le forze speciali Americane, alla ricerca del manoscritto e di quanto nascondono le sue pagine. Il mix è perfetto, la ricetta per un thriller storico d’eccezione è pronta. I protagonisti del romanzo sono sicuramente Alexia e Fabio, ma il personaggio che a mio parere dà risalto all’opera è Martino De Rovet.
…Quel suo continuo colloquiare con Dio, le domande che ripetutamente si pone e Gli pone, l’attesa di una risposta che non potrà mai arrivare, il suo forte senso di giustizia, la pietà nei riguardi dei più deboli e indifesi o il coinvolgimento totale nel dolore altrui, la speranza di poterlo alleviare porgendo il conforto della parola di Nostro Signore”.
Un “puro” che sposa gli ideali dell’Ordine, più vicini a quelli Templari di quanto si possa immaginare. Il senso di giustizia e alta coscienza morale lo contraddistinguono. Non ha preconcetti o pregiudizi nei confronti di chi ha un’altra pelle, un’altra religione. Una prerogativa, questa, di tutti i Templari, nati per proteggere non per attaccare:
“Combattere gli Infedeli è una prerogativa dell’Ordine, ma ciò non esclude il poter fare affari con loro ed impararne i segreti politici, finanziari, esoterici.”
È opinione diffusa che, dove possibile, l’Ordine evitasse di combattere a spada tratta i cosidetti “infedeli”. Molto plausibile che gli stessi, negli anni di permanenza in Medio Oriente, ne abbiano assorbito ideali, conoscenze e competenze, stringendo anche in alcuni casi, rapporti di stima reciproca e amicizia.
“Sono leoni in guerra e agnelli pieni di dolcezza nelle loro case. Sono rudi cavalieri nel corso delle spedizioni militari ma simili a eremiti nelle chiese. Sono duri e feroci contro i nemici di Dio e prodighi di carità verso gli uomini pii e timorati di Cristo.”
Bellissime queste parole di Jacques De Vitry, prese in prestito dagli autori per parlarci di quest’Ordine. Il dualismo dell’anima templare, pronti a combattere e morire per la difesa degli ideali Cristiani, ma disposti a conoscere ciò che è diverso da sé stessi, non evitandolo ma comprendendolo. Ecco, a mio parere, il vero tesoro dei Templari: l’insegnamento che ci hanno lasciato. Il romanzo di Cinzia Baldini e Simone Draghetti ha un ritmo incalzante di forte stampo “americano”. Le scene d’azione e i molti dialoghi lasciano meno spazio alle lunghe descrizioni, mantenendo alta l’attenzione del lettore. Ottimo, a mio parere, il lavoro di coordinamento tra le quattro mani che hanno scritto il testo, la differenza di stile insita negli autori non si nota quasi. I personaggi principali del piano temporale odierno, forse, mancano un po’ di quelle spiccate caratteristiche che li possono rendere indimenticabili, ma probabilmente questo gioco è stato voluto dagli autori, per mettere in risalto la parte storica, con le forti sensazioni descritte nel diario del Templare Martino de Rovet e il segreto in esso custodito. Un libro sicuramente interessante con un finale curioso quanto inaspettato che mi sento sicuramente di consigliare agli amanti del Thriller storico. Copertina flessibile: 392 pagine Editore: Linee Infinite (1 gennaio 2011) Collana: Linee Infinite Lingua: Italiano ISBN-10: 8862470762 ISBN-13: 978-8862470766 Link d’acquisto: Non nobis domine    
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