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CUORE DI FERRO – ALFREDO COLITTO

Trama: Bologna, 1311. Un discepolo dello Studium trascina a notte fonda il cadavere di un uomo fino alla porta del suo maestro Mondino de’ Liuzzi, medico e anatomista. L’uomo è stato ucciso in modo orrendo e nel torace, aperto con una sega, il cuore è stato trasformato in un blocco di ferro. Sedotto dalla possibilità di scoprire il segreto che ha consentito una simile trasmutazione, Mondino decide di aiutare il giovane che, proclamandosi innocente, gli rivela la sua vera identità. Il suo nome è Gerardo da Castelbretone e, come il suo confratello assassinato, è un cavaliere templare, che si è nascosto sotto i panni di studente di medicina. Per coprirlo, il medico è costretto a mentire all’inquisitore Uberto da Rimini, feroce accusatore dei Templari, che non tarda a bussare alla sua porta. Quando però un secondo cadavere viene ritrovato nelle stesse condizioni, Mondino e Gerardo capiscono che arrivare all’assassino prima dei domenicani è l’unica speranza che hanno per scagionarsi da qualsiasi accusa e sfuggire alle torture con cui, una volta arrestati, Uberto saprebbe far confessare loro anche ciò che non hanno mai commesso. Recensione a cura di Giovanna Barbieri il romanzo non mi è dispiaciuto e l’ambientazione nella Bologna dei primi anni del 1300 è molto curata. Indovinata è la creazione del personaggio principale, Mondino de’ Liuzzi, che indaga per scoprire l’autore dell’efferato omicidio, aiutando un suo studente di medicina. Un uomo che ama il suo lavoro di medico, dedito alla scienza, affezionato al vecchio padre morente e molto legato alla famiglia. Però nella trama ci sono alcune scene che non mi hanno convinto: 1- se una persona è svenuta non può mangiare o bere nulla, nemmeno con la forza. La capacità di deglutire non c’è. 2- non esisteva la lingua volgare italiana nel 1300. I popolani parlavano solo dialetto locale con qualche parola latina (religiosa), i religiosi parlavano latino misto alla loro lingua madre (francese o tedesca) 3- un cristiano istruito e con un buon lavoro non si sarebbe mai sognato di stringere una relazione stabile con una fattucchiera di strada, di religione musulmana. Anche se più intelligente della media. Il lavoro come medico ne avrebbe risentito troppo. 4- un attimo prima un uomo sottoposto a tortura ha un braccio slogato, un attimo dopo trasporta in braccio un cadavere. Improbabile, sarebbe svenuto dal dolore. 5- anche la scelta dell’assassino: originale, non c’è dubbio, ma è difficile che un essere umano esile riesca a sopraffare al primo colpo uomini robusti e alcuni abituati a combattere. Copertina flessibile: 373 pagine Editore: Piemme (23 febbraio 2010) Collana: Bestseller Lingua: Italiano ISBN-10: 8856613182 ISBN-13: 978-8856613186 Link: Cuore di Ferro  
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