Narrativa recensioni

Recensione de “Il secondo piano” – Ritanna Armeni

In una Roma in cui i muri parlano della disperazione della città, dove persino i monumenti sono avvolti dalla tristezza, mentre procede il racconto dei rastrellamenti del Ghetto, della rabbia di Hitler perchè erano stati raccolti solo poco più di mille ebrei – il suo ordine era di arrestarne ottomila – anche il lettore viene avvolto dalla tristezza, dall’angoscia di non avere più un futuro, ma anche dalla speranza che qualcosa di buono può essere possibile.

Che ne pensi di questo articolo?