Letture condivise

#LetturaCondivisa di Maggio: il sondaggio!

Come ogni mese siamo giunti al momento del sondaggio per scegliere il nuovo titolo che ci accompagnerà nella lettura insieme di Maggio!   Nel prossimo mese abbiamo due ricorrenze molto importanti per la Storia: 
  • il 5 Maggio 1821 muore a Sant’Elena Napoleone Bonaparte
  • nella notte tra il 5 e il 6 Maggio 1860 parte la Spedizione dei Mille al comando di Giuseppe Garibaldi
Abbiamo allora pensato di proporre quattro titoli, due con protagonista Napoleone e due con Garibaldi. A voi la scelta! [Total_Soft_Poll id=”7″]                       N. – Ernesto Ferrero Maggio 1814. L’uomo grassoccio e spaventato che approda all’isola d’Elba sembra uno dei tanti commercianti sbarcati a Portoferraio per affari. È Napoleone Bonaparte, Imperatore dei Francesi: la piccola isola di pescatori, contadini e minatori è quello che gli rimane di un regno che si estendeva da Cadice a Mosca. Ma qual è il vero volto dell’Eroe? Per trecento giorni Martino Acquabona, bibliotecario dell’Imperatore, cerca di decifrarne l’enigma e di sviare le nuove tempeste che si annunciano all’orizzonte. Le sue memorie compongono un ritratto obliquo e acuto di Napoleone e dei suoi uomini, delle sue donne, della sua epoca; raccontano seduzioni e tradimenti, attese e paure, odio e fedeltà, alla ricerca di una felicità possibile. Da questo romanzo il film di Paolo Virzì, con Daniel Auteuil, Elio Germano e Monica Bellucci dal titolo N (Io e Napoleone).     Garibaldi. Il Corsaro – Pietro Picciau È il 22 settembre del 1873. Una burrasca notturna fa infrangere sugli scogli dell’isola di Caprera il veliero dell’aristocratico inglese Nicholas Richardson. Il giovane, messosi in salvo, raggiunge una strana costruzione, una sorta di fazenda dipinta interamente di bianco. Sa che qui potrà incontrare un personaggio già entrato nella leggenda, che fin da bambino l’ha sempre affascinato: Giuseppe Garibaldi. Anziano, costretto a muoversi con una carrozzina, l'”Eroe dei due mondi” non ha certo perso il carattere che l’ha accompagnato in tutte le sue imprese. Sollecitato dalla curiosità e dalle domande dell’ospite, Garibaldi si lascia andare a una rievocazione che nulla tralascia e tutto racconta. Una storia che parte dagli uomini principalmente, dal loro sogno di libertà e uguaglianza, dal desiderio disperato di porre fine, in ogni angolo del globo, al dispotismo. Giorni esaltanti e momenti tristi, lutti personali e travagli generali, ogni evento è un tassello di un grande mosaico che spiega, passo dopo passo, i primi decenni del XIX secolo, tra voglia di conservazione e istanze di rinnovamento. E lui, Garibaldi, scappato da Genova nel 1835 per sottrarsi alla morte dopo un’insurrezione fallita, è sempre al centro della narrazione, protagonista assoluto delle battaglie in Sud America, impegnato fino in fondo e al prezzo di mille pericoli a portare il suo ideale anche nei luoghi più sperduti. La sua sete di avventura e giustizia sembra non placarsi mai, neanche dopo l’incontro e il matrimonio con Anita, che anzi diverrà lei stessa guerrigliera e corsara al pari del marito. Un romanzo, il primo di una trilogia incentrata sulla vita di Garibaldi, che ci fa scoprire ancora più a fondo una figura centrale della storia non solo italiana ma mondiale. La battaglia dei due regni – Simon Scarrow 1789. I tumulti della Rivoluzione francese scuotono l’intera Europa: la guerra incalza su più fronti ed è chiaro che si sta aprendo una nuova fase destinata a cambiare la Storia. In terra di Francia, il giovane Napoleone Bonaparte si unisce alle truppe rivoluzionarie dimostrando da subito le sue straordinarie qualità. Vive in un mondo nel quale la carriera militare è la scelta più naturale per le ambizioni di un uomo. Intanto in Inghilterra, Arthur Wellesley, il futuro duca di Wellington, cresce coltivando aspirazioni artistiche: sarà un improvviso cambiamento a spingerlo verso un glorioso destino nell’esercito e sui campi di battaglia. Mentre Wellington è impegnato in Irlanda e nelle Fiandre, Napoleone partecipa alla guerra della neonata Repubblica francese contro Prussia, Inghilterra e Austria, affiancate da mezza Europa. Wellesley e Napoleone non sanno che le loro strade stanno per incrociarsi segnando segnando le sorti delle rispettive nazioni. Emergono i ritratti di due uomini che si gettano a capofitto in tutti gli aspetti della vita con ardore, allo stesso modo in cui affrontano le battaglie. Amore mio, uccidi Garibaldi – Isabella Bossi Fedrigotti È il 23 giugno 1866. Il giorno seguente le truppe imperiali austriache sconfiggeranno quelle del giovane regno d’Italia a Custoza. Quasi un mese dopo identica sorte avrà la battaglia navale di Lissa. Ma Garibaldi è saldamente attestato nel Trentino e con le camicie rosse dei suoi volontari semina il panico tra i militari austriaci e la popolazione fedele a Francesco Giuseppe. «Amore mio, uccidi subito questo Garibaldi», scrive la principessa Leopoldina Lobkowitz al marito, conte Fedrigo Bossi Fedrigotti, che si è arruolato volontario nelle truppe imperiali. Leopoldina arriva dagli splendori di Vienna, dagli agi di immense tenute in Boemia. Da lì è giunta a Rovereto in casa dello sposo, nobile «povero» di una povera provincia dell’impero, di cognome italiano, di dialetto trentino, ma di sentimenti incrollabilmente asburgici. Al suo fianco Leopoldina vive questo sconvolgersi del mondo che già prelude al crollo dell’Austria Felix. Nel quadro degli eventi militari e politici, scandito dalle lettere dei due sposi-amanti – raccolte con amore e tradotte in romanzo dalla bisnipote Isabella – si svolge la trepidante vicenda privata dei due protagonisti, delle loro famiglie, del loro contorno di amici. Un romanzo tenero e di grande atmosfera che fu protagonista di un vero e proprio caso editoriale nei primi anni Ottanta, rivelando una scrittrice d’eccezione e un modello narrativo di straordinaria forza.  
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