Narrativa recensioni

K – Dove il destino non muore di Elisabetta Cametti

  Trama Il guardiano dei Musei nazionali delle residenze napoleoniche sa che la sua vera identità è stata scoperta. Stanno venendo a prenderlo. Ma non si farà catturare vivo, perché quello è l’epilogo di un piano scritto anni prima. L’eredità di Napoleone è in pericolo, e lui è pronto a trasferirla nelle mani della bambina che ha visto crescere. Katherine Sinclaire, però, è all’oscuro di tutto. Sta presentando il suo ultimo bestseller a Roma, in un auditorium gremito di gente, e non può nemmeno immaginare che nei ricordi delle vacanze all’Isola d’Elba si nascondano le risposte ai più grandi interrogativi della storia. Sullo sfondo, due società segrete che da duecento anni si contendono la supremazia sulla verità. La prima, voluta da Napoleone stesso per proteggere le scoperte archeologiche che hanno costellato le sue imprese. L’altra è una delle organizzazioni più influenti al mondo. Al centro, il mistero della campagna d’Egitto. Katherine si lascerà coinvolgere in una cospirazione, i cui risvolti potrebbero mettere in discussione il corso della storia e le convinzioni acquisite sulle civiltà più antiche. E quando penserà di avere decifrato tutti gli enigmi che via via le si sono presentati, si troverà intrappolata in uno sconvolgente intrigo familiare: l’inizio di un nuovo viaggio che la porterà lontano, in un futuro senza segreti nel passato. Là dove il destino non muore. Recensione a cura di Sara Quiriconi Terzo capitolo e forse ultimo della serie K. Questa volta Katherine ci porta all’Isola d’Elba, sulle tracce di Napoleone. Il quesito che tormenta il mondo è: perchè un condottiero abile e astuto come Napoleone si getta in un’impresa come la campagna d’Egitto? L’unica che ci può guidare verso una risposta concreta è la nipote del guardiano dei musei nazionali delle residenze napoleoniche, Katherine, che dopo la presentazione a Roma del suo ultimo bestseller si getterà a capofitto alla ricerca della verità. Il guardiano dei musei nazionali, suo zio Theodore Sinclaire, viene ritrovato morto nella residenza, un suicidio pianificato da anni per non farsi catturare vivo. Lo zio le lascia molti indizi che la porteranno a ricordare le belle vacanze passate all’isola d’Elba in sua compagnia. In quei ricordi si nascondono le risposte ai grandi interrogativi sorti che solo lei può comprendere. Due società segrete si contendono la supremazia sulla verità, lotte che durano da duecento anni. Una di queste fu creata da Napoleone per proteggere le scoperte archeologiche fatte durante le sue imprese. L’altra è l’ottava coalizione, l’ultima nata per sconfiggere la supremazia di Napoleone.
Pensò a Napoleone. Ai suoi generali più fidati. Agli uomini fedeli che in due secoli avevano protetto il segreto. Pensò a Theodore. Mentre stringeva il libro tra le dita, una consapevolezza interiore le riempì gli occhi di lacrime. Anche il titolo celava un significato più profondo: L’ultima campagna di Napoleone era l’ultima campagna di suo zio, quella definitiva. Quella in cui si sommavano le esperienze di una vita. La vita di Theodore e la vita di Napoleone, perché il destino che non li aveva fatti incontrare, li aveva uniti nella condivisione di valori, visione, obiettivi. Ideali. E anche l’ultima battaglia l’avrebbero combattuta fianco a fianco. Per un attimo le sembrò di sentirli. Era tutto nelle pagine di quel libro che si apriva a lei. Ora ne comprendeva il motivo. Il destino non muore
Ho avuto l’onore di leggere e recensire i tre romanzi della serie K di Elisabetta Cametti. E’ una scrittrice famosa, laureata in economia e commercio, che dopo una lunga esperienza di lavoro nelle multinazionali ha deciso di dedicarsi alla sua passione scrivendo romanzi. Questa serie ha inizio con ”I guardiani della storia”, il primo romanzo che ha come protagonista la mia adorata Katherine Sinclaire.
Non basta pubblicare libri per esserlo. Sei uno scrittore quando con le tue parole riesci a mostrare una realtà che il lettore non aveva neppure immaginato… e sulla base di quella realtà lo induci a riflettere, fino a portarlo a vedere le cose dalla prospettiva opposta. Sei uno scrittore se il lettore si sente una persona diversa appena inizia il viaggio con te. Se a metà libro avverte il bisogno di approfondire le verità che gli hai suggerito. Se prima di affrontare l’ultimo capitolo ha già deciso che terrà vive le emozioni di cui si è nutrito pagina dopo pagina. Sei uno scrittore se offri visione, conoscenza, cambiamento, e tutti i vocaboli che il dizionario ti propone come loro sinonimi. Altrimenti sei solo un uomo, uno dei tanti.
La sua scrittura è semplice, chiara e dettagliata. Dal primo romanzo si iniziano a delineare i personaggi. L’autrice riesce a creare l’immagine di ognuno di loro, descrivendo i sentimenti che provano. Si riescono a conoscere, diventano reali e con alcuni di loro si crea una bella sinergia. Katherine mi è entrata nel cuore fin dall’inizio e dal secondo romanzo sono riuscita ad immaginarmela in carne ed ossa cercando una persona che me la ricordasse. Poi l’ho capito. L’autrice, Elisabetta Cametti, è il personaggio reale di Katherine; l’unica differenza sta nel colore degli occhi. Un altro personaggio che mi ha ammaliato è Margherita. Giovane studiosa esperta di storia con un passato doloroso e alla ricerca di un futuro splendente.
“La realtà è fatta di attimi troppo brevi.”
L’autrice usa molti dialoghi, utili per conoscere i personaggi e per avere spiegazioni sulla Storia e sullo svolgimento dei fatti. Un’altra cosa molto usata che ha arricchito la storia sono i flashback della memoria di Katherine che la riportavano all’infanzia, fondamentali per seguire il susseguirsi degli eventi. Momenti in cui lo zio gettava le basi che le sarebbero servite per decifrare gli enigmi che ora si trova ad affrontare.
“Quell’immagine ha sempre attirato la mia attenzione: tre uomini sulla testa della sfinge. Da piccola tartassavo mio zio per sapere quanto fosse lunga la scala che avevano usato per salire, e mi mettevo davanti al dipinto a contare i pioli. Lui ripeteva che non è importante la lunghezza, ma la determinazione ad arrivare in cima. Allora io gli chiedevo a cosa servisse arrivare così in alto …” Katherine si abbandonò a quel ricordo. “Riesco ancora a sentire la sua voce autorevole mentre mi dice che più si sale, più si vede lontano”.
Penso che la scrittura sia un po’ come la musica: gli artisti le usano per esprimersi. Esperienze vissute, dolore e gioie provate si trasformano in parole che esplodono nel cuore del lettore come dinamite. E’ incredibile, stupefacente come Elisabetta Cametti riesca a rendere reali i personaggi tanto da sentirli vicini al lettore. Non mi resta che consigliarvi la lettura di questa serie per fare insieme a Katherine un lungo e bellissimo viaggio nella Storia. Si parte dagli etruschi per arrivare a Napoleone.
“Le cose cambiano. I misteri del futuro sono scritti nel passato … e il futuro non si può fermare.”
Copertina flessibile Editore: Cairo Publishing (8 novembre 2018) Lingua: Italiano ISBN-10: 8860529417 ISBN-13: 978-8860529411 Peso di spedizione: 635 g Link d’acquisto: K – dove il destino non muore      
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