Nei secoli passati ci sono state donne che credevano che il sangue umano fosse l’elisir di giovinezza per eccellenza. Per lo più erano signore che appartenevano a quell’aristocrazia oziosa e annoiata della vita da salotto in cui non avveniva mai niente di interessante e per combattere la noia si inventavano nuovi “passatempi” pur di animare i loro piatti pomeriggi. Non importava se queste distrazioni procurassero torture, mutilazioni e morte di servitù e schiavi, la cosa importante era sviluppare qualcosa che fosse coerente con i loro pensieri ossessivi.
La leggenda narra che queste dame fossero ossessionate dal terrore di invecchiare: si diffuse la credenza che il sangue umano rigenerasse la pelle.