Aldo Simeone, attraversando realtà e finzione, illustra con delicate pennellate un mondo sconosciuto e dimenticato. Con tatto e sensibilità ma anche con uno stile diretto e ammaliante, concede ai confinati di riacquistare la voce perduta e di poter narrare cosa sono stati e cosa hanno dovuto subire e sopportare perché considerati diversi, malati di una malattia contagiosa e pericolosa.