Recensione a cura di Claudia Babudri
“Clementina” (Einaudi, 2025) è il primo romanzo dell’esordiente Giuliana Salvi, autrice, redattrice e ricercatrice romana. L’opera, di ambientazione storica, sin dalle prime pagine, cattura il lettore con la sua vicenda sorprendente. Radici, ritorni e coraggio al femminile sono i caratteri principali della storia, ambientata nella Lecce del 1916. La vicenda è ispirata alla storia vera della bisnonna dell’autrice e della sua rivoluzione pacifica.

Da sempre attratta dai libri e dalla scrittura, Clementina diviene un punto di riferimento per la sua comunità. In quei tempi resi bui dalla guerra, mentre il sangue scorreva al fronte, nella Lecce barocca, la maestra Clementina combatte l’orrore di quei tempi bui con la cultura, luce universale di speranza e umanità, portatrice di nuova vita. Quella stessa che, dopo la morte del marito, con tre figli a carico, la protagonista cercherà per sé, tornando da Roma nella Lecce natìa.
Alla distruzione che imperversa in Europa e che tocca anche le finanze della sua famiglia, Clementina reagisce costruendo: studia il libro dei conti di suo padre per capire come risollevare le sorti dei suoi familiari, cercando di comprendere come riallacciare i rapporti con le sorelle. Clementina, infatti, si sentiva in difetto verso le giovani consanguinee essendo piombata nelle loro vite con tre bambini piccoli, per un totale di quattro bocche in più da sfamare, in quell’epoca che oscillava tra gli stenti e la fame causati dal conflitto in corso. Non c’era grano e il pane era rincarato aumentando il dolore e i sacrifici di tante famiglie… Ma Clementina non demorde e si ingegna in nome della sopravvivenza “per non deludere né i vivi né i morti”. In primis il defunto sposo, al quale ha promesso la realizzazione dei figli. La protagonista ha cultura, le piace leggere e altrettanto scrivere. Quindi, si rimbocca le maniche e si reinventa.

Sfruttando la sua erudizione, fonda una scuola nella casa natìa. Attraverso l’insegnamento impartito ai giovani, la maestra Clementina garantisce il domani non solo alla sua famiglia e ai suoi figli ma anche ai figli della sua comunità, tramandando il grande valore della cultura, garante di futuro e realizzazione.
Giuliana Salvi ci racconta la storia di una donna straordinaria ispirata alla figura della sua bisnonna. Narrazione ambientata nella prima metà del Novecento, pregna di una attualità e modernità incontestabili. Clementina è argento vivo, è forza, è resistenza. Clementina è carisma e inquietudine, voglia di vita, di cambiamento. Clementina è una guerriera pacifica che, risoluta, resiste e scardina ogni pregiudizio e ruolo imposto. Clementina supera ogni limite, sia proprio che del suo tempo, in nome del costruire e del ritrovarsi dopo il dolore più umano della perdita.

La Salvi, con il suo romanzo, racconta la storia nella Storia, il valore della luce nell’ombra, del costruire nella devastazione, descrivendo con sguardo lucido e realistico il coraggio e la resilienza di Clementina nel difficile contesto del Mezzogiorno italiano gravato dalle più generali conseguenze della Guerra. Con uno stile scorrevole e chiaro, il lettore potrà immergersi in questo spaccato di vita intensa e vissuta, fatta di sacrifici e di rinascita, reso realistico e vibrante dal lessico familiare delle frasi e brevi dialoghi in dialetto leccese. Clementina parla di radici, ritorni e coraggio al femminile per un romanzo che fonde sapientemente la componente storica alla memoria di una donna che, con il suo coraggio e la sua cultura, ha cambiato il mondo.

Clementina – Edizione e-book
Sinossi
È il 1916, la Grande Guerra infuria e Clementina ha una sua personale battaglia da combattere. Suo marito Cesare, prima di morire, le ha fatto promettere che dovrà garantire ai loro figli la possibilità di realizzarsi, come avrebbe fatto lui. Cosí Clementina lascia Roma con Filippo, Emira e Francesco, e torna a vivere a Lecce nella casa di famiglia insieme alle due sorelle, Maria e Anna, cucite strette l’una all’altra da una complicità assoluta. È Germain, professore francese pacato e visionario, a suggerirle la strada per mantenere la sua promessa: se è stata lei a curare l’istruzione di Filippo, perché non aiutare nello studio anche altri ragazzini? E non come atto di carità, ma per lavoro? Quando, vincendo le proprie resistenze e quelle del suo tempo, Clementina decide di accettare i primi allievi, non immagina che insegnerà per piú di vent’anni e fonderà nella sua casa una vera e propria scuola. Soprattutto non immagina che nel tentativo di aiutare i propri figli a realizzarsi, finirà per realizzare sé stessa. Molto tempo prima, Clementina era una ragazza che scriveva racconti, un’adolescente che voleva leggere e studiare e che secondo il padre «sarebbe stata un maschio perfetto», e poi una giovane moglie di poche parole e molti pensieri, capace di conquistarsi nella casa matrimoniale una stanza tutta per sé. Ma gli anni di Roma sono stati anche gli anni del grande dolore. Solo mettendo a punto il suo metodo d’insegnamento, empirico e tutt’altro che convenzionale, Clementina ritroverà quella parte di sé che aveva perso. Intanto la Storia del primo Novecento – il fascismo, la guerra – le arriva addosso, a volte con violenza, piú spesso come un rumore di fondo. Mentre lei continua a fare la sua piccola, domesticissima, rivoluzione.
L’autrice
Giuliana Salvi, nata a Roma nel 1988, ha lavorato nel settore audiovisivo come redattrice, ricercatrice e autrice per case di produzione di documentari. Parallelamente ha scritto articoli di approfondimento per diverse riviste online. Dopo aver affinato la scrittura nel contesto televisivo e giornalistico, ha intrapreso la via della narrativa. Clementina (Einaudi, 2025) è il suo romanzo d’esordio.