Curiosità

Sapevate che nel 1911 fu organizzato un pranzo nella pancia di un cavallo?

La statua di Vittorio Emanuele II a cavallo, in bronzo dorato, fu inaugurata il 4 giugno 1911 nel ricorrere del cinquantesimo Anniversario dell’Unità d’Italia e fu inaugurata da Vittorio Emanuele III al cospetto di una folla immensa e festante e fu posta sopra la statua della “Dea Roma” nel Vittoriano in piazza Venezia.

Il basamento del “Vittorio Emanuele II a cavallo”, su cui sono rappresentate le personificazioni di 14 città italiane, fu eseguito da Eugenio Maccagnani, scultore leccese che vinse il concorso nel 1908 e consegno l’opera nel 1910 con grande anticipo rispetto alla data di inaugurazione.

Invece la creazione della statua fu affidata a Enrico Chiaradia e ultimata da Emilio Gallori. La statua fu fusa con il bronzo proveniente dai cannoni del Regio Esercito e le dimensioni sono davvero imponenti, parliamo infatti di una altezza di 12 metri e una lunghezza di 10 metri!

In quell’occasione dell’inaugurazione del 4 giugno 1911 è stato organizzato un memorabile rinfresco con vermouth e panini all’interno della pancia del cavallo.

In realtà il brindisi furono due, al primo parteciparono nove personalità di spicco della Roma del tempo, vi partecipò il sindaco di Roma don Leopoldo Torlonia, il Ministro dei Lavori pubblici Bertolini, lo scultore Trentanove, il padrone delle Fonderie Bastianelli responsabili della fusione del bronzo. Il secondo brindisi vide invece protagonisti i 21 operai della fonderia, con tanto di tavolata imbandita dentro alla pancia del monumento.

Questa curiosità è passata alla storia primo per il luogo dove si è svolta poi per esaltare la grandiosità della statua: una costruzione imponente se pensiamo che solo i baffi del re sono lunghi circa un metro. La spesa sostenuta fu di un milione e mezzo, contro il milione previsto.

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