Novità in libreria Uncategorized

TSD consiglia le novità in libreria dal 1° al 15 giugno

L’estate è alle porte, bisogna iniziare a pensare alle letture da affrontare sotto l’ombrellone. Dite che è ancora presto? I nostri editori non sono d’accordo…

Cambiare la vita? Storia del socialismo europeo dal 1875 a oggi
Gilles Vergnon
Einaudi
In libreria il 3 giugno

Il movimento socialista affonda le proprie radici nelle idee rivoluzionarie di ispirazione marxista e internazionalista del XIX secolo, si diffonde in modo dirompente nei principali paesi industrializzati europei partecipando da protagonista a tutti i cruciali momenti che hanno costellato il corso del Novecento, e contribuendo, a differenza del suo fratello e antagonista per eccellenza, il comunismo, che si svilupperà invece nella stessa epoca su scala mondiale, a tracciare i lineamenti politici, sociali e culturali del Vecchio Continente. Gilles Vergnon offre in questo libro, che costituisce un unicum nel panorama editoriale italiano contemporaneo, una storia complessiva del movimento socialista a livello europeo, di cui racconta con competenza ed equilibrio le stagioni gloriose, i grandi ideali, le lotte e il profilo storico dei principali protagonisti. Ma di esso mette in luce anche le ambiguità, le controversie e i fallimenti, seguendone i progressivi orientamenti al compromesso e alle necessità imposte dall’esercizio del potere e le sue trasformazioni a contatto con i diversi principî di realtà. Ideale formalizzato in dottrina, attivismo movimentista e cultura politica al tempo stesso, il socialismo sembra oggi, a distanza di centocinquant’anni dalla sua nascita, avviato verso un inesorabile declino, facendo i conti in certi paesi con un’irreversibile crisi d’identità. Non di meno, continua a costituire un movimento politico onnipresente e una realtà significativa della scena politica e sociale europea.

Presenti
Paco Cerdà
Mondadori
In libreria il 3 giugno

Spagna, 1939. Undici giorni e dieci notti. Un viaggio di 467 km nel cuore delle nostre tenebre. La guerra è finita. La Spagna è in rovina. I resti di José Antonio Primo de Rivera vengono esumati dal cimitero di Alicante. I suoi camerati falangisti lo porteranno in spalla per seppellirlo a El Escorial, dimora dei re, sepolcro imperiale. Per undici giorni e dieci notti, il fantasmagorico corteo attraverserà città e paesi tra falò, gelo, armi esibite e propaganda: un’epopea fascista di 467 chilometri per dimostrare chi comanda nella nuova Spagna. Tuttavia, la guerra non è finita. Si costruisce una memoria e se ne cancella un’altra. In quei giorni dell’autunno 1939, migliaia di umili vite subiscono i colpi della repressione. Prigionieri, fucilati, esiliati, lavoratori forzati, detenuti nei campi di concentramento, insegnanti epurati, vincitori disonorati per sempre: il regime cerca di nasconderli. Ma sono lì: presenti. Paco Cerdà compone una dolente sinfonia del dopoguerra. Con un coro di voci dimenticate dalla storia. Con il delirio megalomane di un mito al servizio del dittatore Francisco Franco. Presenti è un viaggio nel cuore delle nostre tenebre. Il racconto commovente di chi ha sognato ideali che non verranno mai seppelliti.

Hitopadeśa. Il saggio consiglio
Narayana 
Einaudi
In libreria il 3 giugno

L‘opera fu composta nell‘India nordorientale, tra il IX e il XIV secolo. Malgrado l‘origine popolare di molte favole, “Hitopadeśa”, come già il “Pañcatantra”, è un testo dotto e raffinato, destinato a un pubblico di corte. Un grande saggio accetta l‘incarico offertogli da un sovrano di insegnare ai suoi tre figli – sprovveduti e indolenti e che pensano solo ai piaceri – la scienza politica e l‘arte di raggiungere il successo mondano. L‘insegnamento è esposto in quattro libri, ognuno introdotto da un racconto cornice. Si susseguono così favole, racconti e frasi tratte dal tesoro letterario ancestrale dell‘India. Storie che spesso hanno come protagonisti gli animali, ma che danno risposte astute e pragmatiche a una serie di situazioni, problemi e dilemmi molto umani.

Il gioco di Artemisia
François De Bernard 
Piemme
In libreria il 3 giugno

Napoli, 1630. All’ombra del Vesuvio, un convoglio avanza misteriosamente. Uno dei carri trasporta uno splendido dipinto, mentre il marchese Paladini, il nuovo proprietario del quadro, si compiace all’idea di essere presto a casa e poterlo contemplare in silenzio.
Non sa però che Artemisia Gentileschi, pittrice talentuosa e provocatrice, appena arrivata in città, sta per trascinarlo in un vortice di colpi di scena. Un inquisitore senza scrupoli, colleghi invidiosi, catastrofi naturali e rivolte popolari… Insieme, affronteranno i mali della loro epoca e condivideranno le passioni di una vita animata dall’arte.
Narratore inatteso di questo romanzo barocco è il potente quadro venuto dall’atelier di Tintoretto che racconta con voce lucida e insolente gli intrighi di una Napoli sublime e sorprendente in cui Artemisia è al centro della scena.

Donne che creano disordine. Storia di Caterina e altre eretiche nel Cinquecento
Alessandra Celati
Einaudi
In libreria il 3 giugno

Un mosaico sorprendente di storie femminili di eresia, portate alla luce attraverso un minuzioso lavoro d’archivio e raccontate con uno stile non convenzionale. Caterina Colbertalda era una donna illetterata e povera che viveva e lavorava a Venezia. Caterina era anche un’eretica, che si inserì per venticinque anni nelle tortuose trame del movimento ereticale del Cinquecento, con un coinvolgimento progressivamente sempre più totalizzante, dal punto di vista della sua spiritualità e della sua esistenza in generale. A partire dalla ricostruzione di questa vicenda e della rete clandestina in cui Caterina fu attiva, il libro indaga la parabola dell’eresia femminile tra storia della Riforma in Italia, microstoria, storia sociale e di genere. Muovendosi con perizia e con l’ausilio di una penna raffinata, Alessandra Celati ci trasporta nella concretezza delle vite di queste donne che creano disordine, tra processi, fughe, tradimenti, ma anche forme di creatività dottrinale, autoaffermazione e solidarietà.

Il tempo degli eroi
Frank Schätzing
Nord
In libreria il 4 giugno 

1263. È notte fonda quando la nave si avvicina di nascosto alla costa inglese, carica di soldati pronti a unirsi alla guerra civile che sta devastando il Paese. Dal ponte, Jacop cerca la luce che dovrebbe
indicare il luogo sicuro dove attraccare, tuttavia trova solo il bagliore delle fiamme e il boato delle palle di cannone. E l’ombra oscura di un rapace che cala su di loro.
Tre anni prima. Jacop ne ha fatta di strada, passando da vagabondo e ladruncolo a rispettabile mercante, grazie all’aiuto del suo mentore Jaspar, un astuto sacerdote con un’insaziabile passione per la scienza. Eppure, non importa quanto viaggi lontano, i suoi pensieri tornano al giorno in cui ha
trovato la sua famiglia trucidata e la fattoria distrutta dal fuoco. E alla persona che era emersa dal fumo, una donna bionda accompagnata da un immenso rapace.
La stessa enigmatica figura che adesso sembra essere ricomparsa alla guida di un manipolo di mercenari scozzesi. Determinato a fare luce sul suo passato, Jacop decide di seguirne le tracce, anche a costo di farsi coinvolgere in una cospirazione che vede i baroni inglesi tramare per rovesciare re Enrico III e abolire la monarchia assoluta. Perché quella guerriera è l’unica depositaria di una conoscenza da cui dipendono non solo le sorti di Jacop, ma anche del mondo intero.
 Un appassionante romanzo storico che ci trasporta in un’epoca affascinante e tutt’altro che buia, tra sconvolgimenti politici e ambizioni brucianti, epiche battaglie e fughe rocambolesche, duelli feroci e amori che superano ogni ostacolo.

Il fondatore. Romolo e il mito delle origini di Roma
Mariangela Galatea Vaglio
Giunti
In libreria il 4 giugno 

Due gemelli inseparabili dalle origini misteriose. La fondazione di una città che cambierà le sorti del mondo e il loro destino. Un appassionante retelling del mito della nascita di Roma. Alba Longa, 24 marzo 771 a.C. Due gemelli neonati vengono abbandonati da due uomini di Amulius, fratello dell’ormai debole re Numitor e sovrano de facto degli Albani, vicino alla foce della Tevere, in una zona disabitata chiamata Ruma. Sono figli della colpa: il padre è ignoto, mentre la madre, Rea Silvia, principessa di Alba Longa, era destinata a diventare una sacerdotessa della Dea prima che spezzasse i suoi voti di castità. Ora è condannata a morte, così come i figli che ha generato. Ma il fato ha un piano differente per loro, e uno dei due soldati li porta in salvo… Lazio, 753 a.C. Romulus e Remus sono considerati dei briganti e vengono braccati per tutta la regione dagli uomini di Amulius. Quando Remus cade in una trappola e viene catturato, Romulus entra nella città, e la rivelazione delle loro origini a re Numitor cambierà tutto. Ma di nuovo, il destino è più complicato di quanto sembri e ha previsto per loro qualcosa di più grande del governo sulla piccola Alba Longa: la fondazione di una città che diventerà il centro del mondo proprio nel luogo in cui furono abbandonati, la Ruma. Il progetto, tuttavia, metterà a dura prova il legame tra i due gemelli: Romulus sarà disposto anche all’impensabile pur di diventare il fondatore della nuova città… Mariangela Galatea Vaglio torna in libreria con un titolo che racconta in modo appassionante il mito della fondazione di Roma, una vicenda sospesa tra storia e leggenda.

Il tradimento di Thomas True
A. J. West 
Neri Pozza
In libreria il 4 giugno

1710: la Londra georgiana sopravvissuta al Grande Incendio è una città in fermento, piena di cantieri che non dormono mai. Lì dove c’era il legno ora si ricostruisce in pietra, ma accanto alla nuova cattedrale di St Paul c’è il lugubre manicomio di Bedlam, accanto al London Bridge con le sue graziose botteghe ci sono ladri, marinai, mendicanti e prostitute. E poi c’è Thomas True, scappato in città dalla campagna e dalla durezza del padre, integerrimo pastore protestante. In alto, sui ponteggi, lavora invece Gabriel Griffin, quando non si occupa di ripescare dal fiume i corpi degli annegati. Entrambi si ritroveranno quella sera da Madre Clap, un locale per soli uomini dove gli avventori perdono la propria identità pubblica per assumerne una femminile: le chiamano molly, non possono dichiarare a nessuno chi sono, cosa provano, chi amano. E Gabriel, lo sa fin dal primo istante in cui lo vede, ama Thomas. Eppure, nonostante vivano esistenze rigorosamente nascoste, le molly non sono al sicuro: c’è una spia fra di loro, che le sta uccidendo una per una. Se Gabriel vuole salvarsi, salvare Thomas, dovrà scoprire chi sta vendendo i loro nomi alla Society for Reformation of Manners. Prima che i giudici Grimp e Myre arrivino in città e ordinino, come da consuetudine, di impiccarle tutte. Gabriel si trova così a vagare per una Londra notturna e insidiosa, costretto a mettere in discussione le vite e i legami della sua piccola comunità. Fra travestimenti, messaggi in codice, gang di orfani, esplosioni, lingue mozzate e testimoni sbranati da leoni, Gabriel scoprirà che il modo migliore per nascondere qualcosa è proprio sotto gli occhi di chi guarda. E che l’altra faccia della verità si chiama tradimento.

Tornerà la primavera
Nadia Noio
Fazi Editore
In libreria il 4 giugno

Campania, fine Ottocento. La Piccerella, ingenua e credulona per natura, lavora a servizio presso un’aristocratica famiglia napoletana, in cui il padrone, detto Mascariello, e anche suo figlio, soprannominato Zufolo, approfittano ripetutamente della sua innocenza con il benestare della moglie del primo, la Libbardèra, da sempre al corrente dei tradimenti del marito. Tutto cambia quando la ragazza scopre di essere incinta, senza che si conosca l’identità del padre. La Libbardèra, così, decide di relegarla in casa di una mammana, dove la Piccerella metterà al mondo il piccolo Orlando, candido e buono quanto sua madre. I due per un po’ si terranno lontani ma pian piano riusciranno a tornare nella casa dei padroni, dove Orlando crescerà fino a diventare uomo. La mammana spera per lui un futuro migliore, ma i suoi sogni s’infrangono quando Orlando incontra la misteriosa Luisa, figlia di girovaghi e capace di sentire voci in grado di captare la malasorte.
Come in una filastrocca, le vicende di questa famiglia continuano a dipanarsi seguendo un ciclo naturale destinato a procedere nonostante i rivolgimenti della Storia. Come un albero genealogico che si svela davanti agli occhi di chi legge, la narrazione procede spedita, sorprendendo il lettore a ogni svolta. Un libro di straordinaria potenza narrativa, ricchissimo di storie e personaggi. Un romanzo di autentica bellezza in cui si incrociano i destini di figure indimenticabili e in cui ricordo intimo, magia e superstizione si mescolano per un racconto quasi epico da tramandare di generazione in generazione.

I criminali del Medioevo. Mille anni di cronaca nera tra santi, briganti, eretici e assassini
Maurizio Roccato
Diarkos
In libreria il 5 giugno

Banditi, assassini, eretici, streghe. Ma anche ribelli, condottieri, nobiluomini e clericali. La lista dei nomi di chi, nei lunghi e tormentati mille anni di Medioevo, è passato alla storia come criminale è lunga, variegata, spesso ambigua agli occhi della società contemporanea – ma forse anche di allora. Congiure di palazzo, agguati lungo le strade, avvelenamenti e omicidi, d’altronde, da sempre accompagnano la vita violenta degli uomini e delle donne alle prese con il potere, la brama di ricchezza, l’esaltazione religiosa o semplicemente l’istinto ferino, allora scambiato per demoniaco, oggi attribuito ai gangster. Cambia però, di epoca in epoca, il modo di vederli, classificarli, perseguirli, e questo ci dice molto sul tempo che li ha prodotti. Come per esempio i reati di stregoneria o eresia, oggi non più moneta comune a differenza che nei torbidi dell’Età di mezzo, o del tribunale dell’Inquisizione, dispensatore di giudizi e punizioni che passavano attraverso i tormenti degli imputati. Stragi e omicidi si accompagnavano alle sollevazioni delle campagne, infervorate dalla predicazione religiosa di frati e preti eretici, mentre nobili corrotti e intricate cospirazioni di corte erano al centro di spargimenti di sangue all’ombra del trono, sovente in balia di ladri e rapinatori armati poi diventati comandanti e generali. Tra assassini beatificati dalla Chiesa, serial killer nascosti dal blasone di signori feudali, donne arse sul rogo per sospetti rapporti col Diavolo, indagini condotte attraverso torture, ordalie e compurgazioni e condanne comminate anche ad animali, questo libro racconta, come un manuale del genere crime, mille anni di cronaca nera: il lato più oscuro del Medioevo.

Arabia Felix
Thorkild Hansen
Iperborea
In libreria il 5 giugno

Il 4 gennaio 1761 una nave lascia il porto di Copenaghen diretta a Costantinopoli: a bordo ci sono i membri della prima grande spedizione scientifica danese. La meta è lo Yemen, la terra che, fin dall’antichità, porta uno di quei nomi «che usiamo dare ai luoghi che conosce solo la nostra nostalgia». «Perché l’Arabia Felice è chiamata felice?» scrive nel diario il giorno della partenza Peter Forsskål, uno dei protagonisti della spedizione. Ed è questa la domanda sottintesa in tutto il libro: esiste il paese della felicità? Ricostruendo la storia del «viaggio arabo» voluto da Federico V e seguendolo tappa per tappa attraverso Costantinopoli, Alessandria, Il Cairo, il Sinai, il Mar Rosso fino allo Yemen e poi alla lunga odissea del rientro in patria, Thorkild Hansen racconta in realtà la storia di ogni esperienza umana: quel viaggio di andata e ritorno di cui parlano i miti, le fiabe, le epopee. I cinque uomini partono per scoprire e conoscere, ma in realtà proiettano in un luogo lontano la realizzazione dei propri sogni. Troveremo fatiche, gioie, conquiste, fallimenti, e la morte. Solo uno farà ritorno, dopo aver fatta sua la lezione del deserto. La felicità non è in nessun luogo: il nome di Arabia Felix è nato da un equivoco. O forse la felicità è in ogni luogo: il suo confine è quel cerchio perfetto che l’orizzonte traccia intorno a noi e di cui, ovunque ci troviamo, siamo sempre il centro.

Nuova storia del Giappone. Dalle origini al XXI secolo
Pierre-François Souyri 
LEG Edizioni
In libreria il 6 giugno

Questo volume riflette, più di ogni altro, l’enorme dinamismo della scuola storica giapponese e la ricchezza e la diversità degli studi condotti negli ultimi decenni, rivelando un paese che conoscevamo poco. Grazie a questi notevoli risultati, il testo, che parte dalla preistoria e arriva all’epoca dei manga, getta una luce nuova e affascinante su una società che non smette mai di stupirci. In ognuna delle principali tappe di questa storia – le civiltà Jômon e Yayoi, il periodo arcaico, la nascita dello Stato imperiale, il periodo antico e quello medievale, il periodo Edo, la nascita del Giappone moderno nelle epoche Meiji e Taishô, l’ascesa del militarismo e della guerra, la crescita economica e il posto della donna nella società giapponese –, l’Autore evoca le molteplici sfaccettature di un’immensa civiltà sviluppatasi in un territorio tanto piccolo. Lungo il percorso, comprendiamo meglio il Giappone, la sua profonda originalità e la sua estrema modernità, anche se diversa da quella occidentale, cogliamo le complesse relazioni con i paesi vicini, il forte rapporto con la sacralità e la natura. Concepito come una storia fuori dal percorso eurocentrico, Nuova storia del Giappone si ricollega alla storia del mondo e va oltre la narrazione nazionale per dipingere un ritratto sorprendente degli uomini e delle donne che hanno popolato il paese nel corso dei secoli.

Carlo Felice Trossi. Eroe incompiuto
Giordano Bruno Guerri 
Skira
In libreria il 6 giugno

Dedicato a Carlo Felice Trossi, detto Didi, il volume è la prima indagine monografica e completa dedicata a una delle più straordinarie figure del motorismo sportivo, prima di tutto automobilistico ma non solo, dell’Italia tra le due guerre, tra industria e vita sociale. Un uomo la cui costante attività ha una decisa impronta futurista, tra gusto per l’avventura spesso eccentrica, intuito per la bellezza necessaria (il design e i dettagli eccezionali di un’auto come di una barca, le tute da corsa appositamente realizzate), ricerca e ideazione tecnica consapevole e mai fine a se stessa. Il famoso giornalista Giovanni Canestrini lo definì “uno sportivo di razza, un ineguagliabile amico, un intelligente e intraprendente costruttore innamorato dell’automobile, della motonautica, dell’aviazione, ma forse il più elegante e personale guidatore da corsa di questi tempi”. Carlo Felice Trossi non limita la sua carriera all’automobilismo, ma si dedica anche alla progettazione di imbarcazioni all’avanguardia, agli aeroplani e alle competizioni aeronautiche. Nella sua breve vita, ha sapientemente coniugato il suo spiccato mecenatismo con grandi capacità progettuali e imprenditoriali, riuscendo ad essere esempio di avanguardia e lungimiranza. Enzo Ferrari, che lo conobbe e frequentò a lungo come pilota, ma anche come presidente e finanziatore della Scuderia Ferrari, scrisse di lui: “Con estrosa e scanzonata disinvoltura faceva cose che altri avrebbero giudicato impossibili, sia nella vita sia sulla pista sia sull’acqua”. Pubblicato in occasione dell’esposizione torinese, il volume presenta i contributi di Giordano Bruno Guerri, Francesco Foppiano, Ilaria Pani e Davide Lorenzone, Maurizio Cilli che ricostruiscono il percorso storico di Trossi anche attraverso ricordi e testimonianze, fornendo un racconto intimo e introspettivo, contestualizzandolo nella sua epoca e confrontandolo con le figure del mondo automobilistico, della cultura e dell’industria.

Ifigenia. Le tre vite di una donna diventata mito
Francesca Ghedini
Marsilio
In libreria il 6 giugno

«La vita di un solo uomo vale quella di mille donne». È la terribile sentenza che Euripide fa pronunciare a Ifigenia, estrema sintesi di una tragedia personale e collettiva, la cui eco arriva anche a noi. Primogenita di un re potente, sembra avviarsi verso un luminoso futuro, fin quando la guerra non cambia tutto, portandola a vivere vite che non ha scelto in luoghi che mai avrebbe raggiunto altrimenti. Dopo il successo di “Maledette”, Francesca Ghedini prosegue la sua indagine alle radici dell’immaginario occidentale. Questa volta oggetto della sua riflessione non sono protagoniste di stirpe divina, ma una donna sacrificata sull’altare della ragion di stato e dell’ambizione paterna. Seguendo le varie fasi di una storia a cavallo tra regioni e secoli diversi, ci fa compiere un viaggio tra le mille sfaccettature della cultura greca. Se l’Ifigenia educata nel palazzo di Micene è espressione del mondo omerico, quella esiliata in Tauride rievoca una civiltà misteriosa, mentre alla raffinata società ateniese rimanda la sacerdotessa che, nel santuario di Brauron, prepara le giovani a diventare spose e madri. Come in un romanzo, nel racconto dei gesti e delle parole di Ifigenia rivivono i rapporti tra l’universo maschile (il padre Agamennone, lo sposo promesso Achille, il fratello Oreste) e quello femminile (la madre Clitennestra, la zia Elena, la sorella Elettra), nella sapiente fusione tra le fonti letterarie e un vasto patrimonio di immagini. «Senza nozze, senza figli, senza patria, senza amore», la definisce Euripide. Ed è forse proprio questo suo essere al di là di ogni schema, in un’epoca di grandi fermenti, a renderla ancora oggi particolarmente interessante, rivelatrice di una realtà sociale che nel mito si rispecchia.

Liberi di sbagliare. Un’estate tra le montagne del giovane Primo Levi. Nuova ediz.
Pietro Lacasella 
People
In libreria il 6 giugno

L’amore di Primo Levi per la montagna e per l’alpinismo emerge timidamente dalla sua biografia: altri e più drammatici episodi l’hanno infatti segnata in maniera indelebile. Ma era quella una passione sincera e in un certo senso salvifica. Negli anni dell’università Levi saliva in montagna principalmente con due amici, nonché compagni di studi: Sandro Delmastro e Alberto Salmoni. Pietro Lacasella si è spinto tra le montagne su cui arrampicarono, visitando i paesi dove andarono in villeggiatura, le valli che attraversarono in bicicletta e gli alpeggi dove si rifugiarono dopo l’8 settembre del 1943. Il risultato è un viaggio alla scoperta di un lato meno raccontato di Levi, un viaggio che si è concluso quando, con lo scorrere dell’anno, le giornate si sono fatte troppo corte. Un viaggio, anche, nel mondo delle ipotesi: non di tutte le avventure in montagna di Levi conosciamo i dettagli, e quindi dobbiamo affidarci al risultato di deduzioni e ragionamenti che, a loro volta, nascono da letture, ricerche e sopralluoghi. Dal tornare a ripercorrere i passi di Primo Levi.

Il disastro di Pavia
Jean Giono
Mondadori
In libreria il 10 giugno

«Mi sono rimasti solo l’onore e la vita»: così il re di Francia Francesco I, fatto prigioniero dagli avversari, scriveva alla madre commentando la disfatta sul campo di Pavia, il 24 febbraio 1525, a opera delle truppe asburgiche di Carlo V. In quel frangente non si misuravano solo due sovrani, due eserciti e due regni, ma due visioni del mondo. Da un lato il re cristianissimo, gioviale e bon vivant, monarca di un tempo ormai tramontato, dall’altro l’imperatore malinconico, sgraziato, e forse già consapevole dei fermenti di violenza nascosti sotto gli splendori del Rinascimento. La battaglia di Pavia segna la fine di quella mitologica «gran bontà de’ cavallieri antiqui» rimpianta da Ludovico Ariosto, e l’inizio di un’inquieta modernità, con le sue masse di lanzichenecchi, i machiavellismi al potere, le guerre di religione, gli Stati assoluti, il dominio del denaro. Un momento storico così importante nella definizione dell’Europa è al centro di questo romanzo del 1963 di Jean Giono: uno scontro di caratteri su uno sfondo dettagliatamente ricostruito e fittamente popolato di indimenticabili comprimari, un’epica narrazione dal ritmo coinvolgente e rapinoso come solo la vera Storia può essere.

La signora Holmes
Vanessa S. Riley 
StreetLib
In libreria il 10 giugno

Fine ‘800, Dedham, Essex. Amelia Hanchett è una giovane volitiva, anticonvenzionale, decisa a essere indipendente. Il padre e il fratello possiedono una ditta di importazioni dall’India e sono spesso a Londra, lei è cresciuta libera in un quadro di Coleridge, la Dedham Vale, leggendo voracemente e assorbendo dalle sue corrispondenti l’idea più rivoluzionaria della storia dell’umanità: le donne sono persone.
Conosce gli Holmes fin da ragazza. Sono i figli dello squire della zona e il minore studiava musica con suo fratello. Per un periodo è quasi sembrato che Amelia dovesse essere promessa al maggiore, Mycroft, ma nessuno dei due si è piegato alle insistenze delle rispettive famiglie. Amelia ha giurato che non si sposerà mai, proprio come il minore degli Holmes, Sherlock.
Ma hanno così tanto in comune, l’intelligenza brillante, l’eccentricità, la curiosità e lo sprezzo per le convenzioni. Così alla fine un matrimonio si celebra, un matrimonio maldestro e riparatore, in ossequio alle norme sociali che entrambi disprezzano. Poi Sherlock torna alla professione che lui stesso ha inventato e sembra dimenticarsi di lei. Peggio, ne nega persino l’esistenza.
Ma come ha fatto il loro matrimonio a consumarsi così in fretta? Ad andare tanto male in così pochi anni?
Vanessa S. Riley si infila tra le righe del Canone holmesiano per scrivere un giallo senza cadaveri. Un’indagine sentimentale sulle rovine di un matrimonio, ma anche sulla questione femminile in un’epoca di mutamenti sociali così simili a quelli della società contemporanea. Un libro sul rapporto tra i generi e tutto il male – e il bene – che ne può scaturire.

La cantata del caffè
Stefano Ghisleri
Diastema
In libreria il 10 giugno

Una storia che si dipana fra amori, vendette, tradimenti e abbandoni nella Germania luterana tra il XVII e il XVIII secolo. Siamo a Lubecca, la città degli organi: l’amicizia tra Dietrich Buxtehude e un produttore di birra, suo magnanimo sostenitore, ha come punto focale il matrimonio delle rispettive figlie, Marghareta e Lisetta, unione che in entrambi i casi si rivelerà infelice e rovinosa. Fanno da sfondo, oltre alle immortali musiche di Buxtehude, la recente moda del caffè, l’arroganza dell’ultimo Kapellmeister, la complicità tra Johann Sebastian Bach e Marghareta, la passione proibita di Karl e Lisetta. Fra tradizioni secolari fortemente radicate e tentativi di apertura verso il nuovo, nonostante dotata di intelligenza, di audacia e di talento, la figura della donna rimane fatalmente inchiodata al servizio del padre prima e del marito poi. Forse Marghareta Buxtehude riuscirà…

Il barman del Ritz
Philippe Collin
Rizzoli
In libreria il 10 giugno

Baffi curati, giacca bianca e cravatta nera, cinquantasei anni appena compiuti, Frank Meier è il rinomato barman del Ritz di Parigi, il salotto più ricercato dall’élite culturale e politica dell’Europa della prima metà del Novecento; ma a partire dal giugno del ’40, con l’entrata dei tedeschi in città, al bancone i nuovi clienti sono gli uomini della Gestapo. Adattarsi, ora, è una questione di sopravvivenza. Ebreo di umili origini, da sempre accompagnato da un’insaziabile sete di riscatto, amante del bello e capace di diventare confidente di personalità straordinarie come Fitzgerald e Hemingway, Meier è il fuoco di questo romanzo, lo snodo intorno a cui si muove una corte variegata di personaggi, storici e non. Al Ritz, luogo incantato dove il tempo della guerra sembra essere sospeso, micromondo che diventa specchio dell’occupazione nazista di Parigi, si consuma la vicenda di uomini e donne alle prese con un nuovo potere e con il più semplice spirito di conservazione. Il destino di Meier, del suo assistente e dell’irresistibile Blanche Auzello tiene il lettore con il fiato sospeso, e l’atteggiamento del barman, sempre sul crinale tra resistenza e collaborazionismo, lo rende un eroe a metà, un essere umano ricco di sfumature e di infiniti dubbi. Dietro al bancone di legno scuro, Frank Meier deve salvare se stesso e chi ama.

La moglie del fascista. Per chi nasce nel fango l’ordine è l’unica salvezza
Roberta De Santis
Piemme
In libreria il 10 giugno 

Marsica, 1927. Dopo il devastante terremoto che ha ridotto in macerie Avezzano, la città si prepara a una nuova era. Francesca, ragazza piena di speranze, vede nel fascismo una promessa di cambiamento, una via di fuga dalla miseria e dai sacrifici della vita contadina.
Influenzata da Elisabetta, professoressa che mescola l’insegnamento scolastico con la propaganda politica, e dai discorsi degli uomini in camicia nera, la giovane è pronta a sfidare l’autorità del nonno, uomo conservatore e monarchico, pur di ottenere l’agognata iscrizione al partito.
Francesca è determinata, in pochi anni scala i ranghi del fascio femminile. A notarla è il generale chiamato a ricoprire la carica di podestà di Avezzano, Guido Di Matteo, affascinato dalla sua bellezza e dalla sua audacia. Guido la corteggia insistentemente e le propone il matrimonio: per Francesca ciò significa affiancare un uomo di valore e diventare la donna più influente della città.
Eppure, mentre si avvicina sempre più al cuore del fascismo, comincia a conoscerne la natura violenta: in città si moltiplicano le rappresaglie contro i dissidenti, le torture, gli atti di repressione. Anche contro gli amici di un tempo.
Roberta De Santis, avezzanese, racconta il periodo storico più oscuro della storia italiana con la voce di una ragazza che, cresciuta in una terra sconvolta da un cataclisma, aderisce al fascismo a occhi chiusi. Lo fa con una voce autentica ed emozionante.

Nascosta tra i fiori
Junichi Watanabe 
Giunti
In libreria l’11 giugno

Giappone, 1867. All’età di sedici anni, la vita di Ginko Ogino cambia per sempre. Nata in una delle più agiate e influenti famiglie della sua zona, viene data in sposa a un uomo che non ha mai visto e che non ama. Quando il marito, dopo ripetuti tradimenti, la contagia con una malattia venerea all’epoca incurabile, Ginko torna alla casa paterna e chiede il divorzio: tutto il contrario di quello che ci si aspetterebbe da una rispettabile donna sposata nel Giappone di fine Ottocento. Ma Ginko non desidera più essere rispettabile, e non nutre più alcun interesse per le rigide convenzioni che per anni l’hanno ingabbiata e avvilita. Ora, ciò che vuole è essere libera. Visitata da uomini nella clinica di Tokyo in cui la madre la porta per le cure, viene trattata con brutalità e pressapochismo da mani che non sanno come toccare il suo corpo. Umiliata e mortificata nella sostanza più intima del suo essere donna, Ginko non è più disposta a sopportare oltre: in un impeto di orgoglio e autodeterminazione, giura che diventerà medico lei stessa, per aiutare tutte coloro che come lei, nell’indifferenza generale, devono affrontare dolore e oltraggi. Ma raggiungere l’obiettivo appare difficile, se non impossibile – dato che Ginko si propone di essere la prima donna a ottenere una licenza medica nella storia del suo Paese. “Nascosta tra i fiori” è un’incredibile ed emozionante vicenda vera di libertà, riscatto e tenacia, che appassiona e coinvolge fino all’ultima pagina immergendoci nella vita, nelle aspirazioni e negli amori di una donna che ha avuto la forza di cambiare non solo il suo destino, ma anche quello di migliaia di altre e di un Paese intero.

Cuore di corallo
Marosella Di Francia
Daniela Mastrocinque
Giunti
In libreria l’11 giugno

Napoli, settembre 1943. Nel tumulto delle Quattro giornate, in una città devastata dalla guerra, Elena Manfredi viene caricata dai tedeschi su una camionetta e sparisce sotto gli occhi attoniti del marito Alfredo, che non riesce a fermare i soldati. Di quella moglie dolce, sensibile e malinconica ora non gli resta che il ricordo, oltre al dovere di allevare le loro bambine: Annaluna e Maria Sole, di soli pochi mesi. In provvidenziale aiuto viene nonna Angela, che porta con sé le gemelle a Torre del Greco per prendersene cura. Sebbene sconvolta dalla perdita di Elena, Angela resta la donna determinata di sempre: manda avanti con fierezza la sua impresa di lavorazione del corallo, offre impiego alle donne del paese, non dipende da nessuno. Conosce il valore del sacrificio e del coraggio, e insegna alle nipoti a guardare sempre avanti. Loro, diversissime per carattere ma legate da un sentimento indissolubile, crescono nell’ombra di una madre mai conosciuta eppure non dimenticata. È il 2 luglio del 1963, la guerra è ormai un ricordo. Napoli è in fermento per un evento epocale: John Fitzgerald Kennedy è in visita alla città. Maria Sole e Annaluna si uniscono alla folla festante, senza sapere che proprio quel giorno la loro vita è destinata a cambiare per sempre. Perché, in modo del tutto imprevedibile, scoprono che la storia di Elena è molto diversa da come l’hanno sempre sentita raccontare… Il peso di un segreto, il senso di un destino, la forza inesauribile dei legami: tre generazioni di donne attraversano il Novecento nella nuova, emozionante saga familiare di Marosella Di Francia e Daniela Mastrocinque.

In marcia per la libertà. Storia vera di un soldato italiano tra prigionia e speranza
Daniela Scimeca
Bonfirraro
In libreria il 13 giugno

Una memoria che diventa racconto, un racconto che diventa resistenza. Giuseppe è un uomo semplice, senza vocazione al comando, ma con un cuore saldo e un coraggio che emerge solo nei momenti più bui. Deportato in Grecia dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, attraversa fame, gelo, angherie e marce forzate, privato di tutto tranne che della dignità. Intorno a lui, un’umanità spogliata, abbattuta, ma mai del tutto vinta. Dall’altra parte del mare, sua moglie lo aspetta, stringendo tra le mani le sue lettere come fossero preghiere. In marcia per la libertà è la storia di tanti uomini dimenticati dalla grande Storia, di internati militari italiani ridotti a forza lavoro, abbandonati da uno Stato che non seppe difenderli, ma capaci di resistere con fierezza. Daniela Scimeca recupera con affetto e precisione la vicenda del nonno, restituendo vita a una storia familiare che diventa emblema di migliaia di esistenze spezzate. Con una scrittura limpida e partecipata, l’autrice ricompone la memoria orale di due nonni sopravvissuti alla Seconda guerra mondiale: lui prigioniero in Europa, lei a Palermo sotto le bombe. Questa non è un’indagine storica né un esperimento letterario: è un atto d’amore. Ed è, soprattutto, un invito a non dimenticare. In marcia per la libertà è molto più di un racconto di guerra: è un inno alla forza dello spirito umano, un tributo alla memoria e una riflessione sull’importanza di non dimenticare.

Omicidio all’osservatorio: un giallo storico degli anni ’20 (i misteri di lady Elizabeth Hawthorne Vol. 5)
Olivia Rose
In libreria il 15 giugno

Galassie, inganno e un cielo notturno letale.
Quando un raro evento celeste termina in tragedia, il ritiro sull’isola di Lady Elizabeth Hawthorne si trasforma in un paradiso mortale. Il celebre astronomo Professor Magnus Whitaker viene trovato morto – un apparente suicidio dopo un umiliante fallimento. Ma la costellazione di indizi suggerisce una verità ben più sinistra.
Con ogni ospite che nasconde la propria materia oscura, Elizabeth deve navigare in un insidioso labirinto di bugie e tradimenti. Mentre sussurri di ricatto e segreti sepolti da tempo orbitano attorno all’isola isolata, il confine tra alleato e avversario sfuma come una nebulosa distante.
Con l’orologio cosmico che ticchetta e il pericolo in agguato in ogni ombra, Elizabeth deve allineare le stelle della verità prima che l’assassino colpisca ancora. In questo mortale gioco di scacchi celeste, riuscirà a battere un killer che sembra mappare la sfera con precisione letale? O sarà eclissata dai suoi macchinazioni omicide?

Che ne pensi di questo articolo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.