Articolo a cura di Raffaelina Di Palma
“Posso portarti qualcosa per la gola, cara?”Chiese il signor Stuyvesant Fish. Sua moglie rispose:
“Si, la collana di diamanti e perle che ho visto oggi da Tiffany.”
Con questa risposta, si presenta con la sua “naturalezza”, Marion Graves Anton, la più insolente delle dame della Gilded Age.
Marion Graves Anton Fish, (1853-1915), soprannominata Mamie Fish, non si distingueva certo per la sua bellezza, né per la sua cultura. Robusta, severa, a stento sapeva leggere e scrivere, spesso molto scortese, qualsiasi cosa le mancasse in grazia la bilanciava pienamente con l’acutezza e un linguaggio pungente.
Mi sono imbattuta per caso in questo personaggio eccentrico e insolito, che mi ha incuriosita. Marion Graves Anton Fish, alias “Mamie Fish”. (1853-1915).
“The Gilded Age,” l’età dorata!

L’età dorata si riferisce a un breve, ma intenso, periodo della storia americana dopo l’epoca della restaurazione della guerra civile. Un’epoca durata pochi anni, dal 1877 al 1893, prima che il fallimento del mercato del 1893 portasse una rilevante depressione in tutto il Paese. Durante questo periodo, gli Stati Uniti, si misurarono con un boom demografico ed economico, che portò alla formazione di un gruppo sociale eccezionalmente ricco.
In concomitanza con questa epoca di ricchezza e materialismo, gli Stati Uniti ebbero un’esplosione demografica dovuta alle ondate di immigrati, che cercavano in America condizioni migliori di vita. In un solo decennio quasi 14.000 immigrati cinesi entrarono nel paese, la maggior parte lavorò nelle ferrovie occidentali. Nel 1840 ci fu l’ondata degli immigrati irlandesi.
Gli immigrati non erano ben visti dai cittadini americani, i quali venivano confinati a lavori mediocri, retribuzioni basse e condizioni di vita misere.

La serie televisiva “The Gilded Age”, prende spunto da un personaggio molto in vista di quell’epoca: Marion Graves Anton Fish. Negli episodi della serie si esplorano, focalizzandoli, proprio gli aspetti sulla vita sociale della nuova nobiltà e delle nuove famiglie ricche.
La New York della Gilded Age denuncia una realtà culturale americana alquanto contraddittoria; tra la forza della ricchezza che agevola soltanto pochi e la gran parte della comunità che resta ai margini della società.
Evidenzia, inoltre che, sotto un involucro d’oro falso, esiste un contesto drammatico.
Una delle protagoniste di questo breve periodo “d’oro” fu Mamie Fish, la cui eredità è viva ancora oggi a Newport, nel Rhode Island. La sua villa, Crossways, è diventata un museo aperto al pubblico.
Facendo parte del jet set, la signora Fish, dava spesso sontuosi ricevimenti. Ma infastidita dalle lunghe e noiose cene, ribaltò le regole del gioco.
In primis ridusse i tempi di quelle cene, che lei denominava “8 -10 portate di noia,” da tre-quattro ore a soli 50 minuti. Per sostenere il ritmo fece mettere dei camerieri alle spalle degli ospiti con l’ordine di togliere i piatti appena questi finivano di mangiare. Gli ospiti, mentre mangiavano dovevano tenere fermi i piatti per non farseli portar via. (Questa cosa fa molto ridere, evidentemente non erano ancora di moda le cene self service).

Mamie, era stufa di vedere sempre le stesse facce: escogitava, ogni volta, idee nuove per rendere le sue feste più divertenti. Nei suoi inviti scriveva; “Ci sarà qualcosa oltre alla cena, venite.” In questo era davvero originale; un’autentica socialite.
Era famosa per il suo estro vivace e le sue feste eccessivamente fastose a New York e a Newport.
Non era la dama più ricca dell’alta società , ma era famosa per essere la più divertente.
Fu tra i fondatori di Vogue e tra i sostenitori della mostra annuale delle bambole di New York.
Venne considerata una maestra del divertimento newyorkese.
La Gilded Age, ispirata a Mamie Fish, è una serie televisiva creata da Julian Feellowes e ambientata proprio durante l’età dell’oro degli Stati Uniti, nel decennio degli anni ‘80 del 1800 a New York. È stata un successo strabiliante che ha affascinato gli spettatori per lo stile di vita sfarzoso delle famiglie di quella New York di fine Ottocento. La serie TV debuttò il 24 gennaio 2022. Ma c’erano altre città che erano altrettanto sinonimo di ricchezza ed eccessi, durante la Gilded Age: Newport e Rhode Island.

Queste ultime furono tra le città più ambite, un’attrazione per i ricchi e illustri personaggi dell’epoca, che edificarono maestose ville lungo le scogliere delle città a picco sull’Oceano Atlantico.
Le spiagge, le ville e gli yacht club della città attiravano le famiglie più facoltose d’America, le loro residenze estive erano famose per la loro stravaganza e sfarzo, esse erano uno status symbol per i nuovi ricchi.
Le dimore della Gilded Age erano un emblema delle disparità sociali dell’epoca e evidenziavano uno spaccato di una fase della storia americana.
Fu anche un’epoca di grandi cambiamenti e rinnovamenti. La danarosa élite che edificò queste dimore prese parte a numerosi eventi benefici che aiutarono a formare il futuro degli Usa.
Impegnarono capitali in nuove imprese, dando la possibilità di sviluppare nuove tecnologie, creando nuove opportunità di lavoro.
Mamie Fish era uno dei personaggi più noto dell’alta società della Gilded Age. Venne definita una “creatrice di divertimento” e organizzava le feste più stravaganti e più divertenti dell’epoca. Lei e suo marito, Stuyvesant Fish, (si conoscevano fin da bambini), possedevano residenze a New York e a Newport, nel Rhode Island.
Una delle feste più famose di Mamie al Crossways di Newport su Ocean Drive, costruito a cavallo tra il XIX e il XX secolo, dove si trova ancora oggi, della quale si parlò a lungo. Fu una serata in maschera a tema Luigi XIV, dove gli ospiti indossavano costumi inerenti a quel secolo. In un’altra festa fu “invitata” anche una scimmia in abito da sera.
Certo, le manifestazioni di eccessi in tempi di grave povertà sono alquanto sgradevoli, ma le feste di Mamie Fish non ostentavano soltanto la sua agiatezza e il suo status. Intrattenere amici e famigliari era anche un modo per raccogliere fondi per beneficenza.

Era una filantropa generosa e donava a più cause, tra cui la Croce Rossa, l’Esercito della Salvezza e la New York City Mission Society.
Era un’ospite brillante dotata di un’arguzia tagliente. Energica, intelligente, indipendente, era famosa per la sua lingua pungente. Una sgarbata padrona di casa, con i suoi modi diretti e la sua caratteristica risata arrochita, faceva dei suoi insulti una “griffe” personale. Era anche una donna che infrangeva le regole e sfidava le convenzioni e lasciò il suo “originale” segno nella Gilded Age come pochi altri hanno fatto.
Chissà, forse, con il suo anticonformismo, cercava di rimuovere quello strato polveroso formatosi su una società troppo arrivista e senza scrupoli.
Lo storico Keit Taillon e l’attrice Ashlie Atkinson, che le ha dato il volto nella famosa serie, propongono aspettative intense ed eloquenti, su una donna che volle evadere dalla mansione che le era stata affidata e di scuotere dall’apatia quella società che tanto le apparteneva.
Curiosità
Le feste mondane di Mamie Fish erano famose. Nell’elenco degli invitati spesso includeva celebrità come il poeta e drammaturgo Oscar Wilde e l’attrice Sarah Bernhardt, Harry Houdini che si esibiva in spettacoli di magia..
Organizzava cene per cani i quali, accompagnati dai loro padroni, indossavano collari di diamanti e altri gioielli, tra cui diademi con pietre preziose.
Una cena a casa di Mamie Fish non era mai solo una cena. Gli ospiti scoprivano sorprese e delizie dietro ogni angolo.
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