Sappiamo bene che l’appuntamento con le nuove uscite in libreria per voi è imperdibile, lo aspettate con ansia e con gioia! E allora ecco a voi la seconda parte dell’articolo più atteso ma anche più temuto!

Orazio e i Curiazi
Georges Dumézil
Edizioni Mediterranee
In libreria il 16 maggio
Cos’era a Roma il mito che giustificava il rito dell’iniziazione militare, riscontrabile nella letteratura dell’Irlanda pagana? Tale mito prevedeva l’acquisizione della furia guerriera attraverso una battaglia vittoriosa con un triplice avversario; il ritorno in famiglia del giovane “furioso” e la sua violenta opposizione a una parente impudica; la medicazione calmante e purificante che lo rende innocuo senza fargli perdere le doti guerriere. È l’avventura di Orazio vincitore dei tre Curiazi, assassino della sorella, condannato, graziato e purificato. Dumézil esamina la leggenda degli Orazi e Curiazi all’interno della società romana, mettendola in relazione con la mitologia e ideologia delle società indoeuropee.

L’omicidio del marchese Aliprandi Martiengo. Manzoni indaga
Renato Carlo Miradoli
La Vita Felice
In libreria il 16 maggio
Nella Milano del 1822, alcuni anni dopo il ritorno degli Asburgo, un brutale omicidio scuote l’alta società: il marchese Aliprandi Martinengo viene trovato morto nelle scuderie del suo palazzo di città. Il giovane Renzo, onesto servitore del marchese stesso, è accusato del delitto dal commissario Radetzky, cugino del più noto Maresciallo. Il commissario austriaco è determinato a condannarlo, gettando così nella disperazione la sua promessa sposa Lucia e la madre di questa, Agnese. Il conte Alessandro Manzoni, nobile illuminato e acuto osservatore, durante gli anni della prima stesura del suo romanzo, si trova coinvolto in un’indagine che svelerà i lati più oscuri dell’aristocrazia meneghina, aiutato in questo dal medico Meroni e dal proprio fedele servitore Ambrogio. Attraverso lo spirito arguto e attento del conte, l’autore esplora temi universali come la giustizia, l’amore e la natura umana, dipingendo un affresco vivido della Milano del primo Ottocento. Mentre il conte si avvicina alla verità, aumentano le tensioni e i segreti più oscuri della famiglia Aliprandi Martinengo vengono alla luce. Chi ha davvero ucciso il marchese? Quali segreti si nascondono dietro la rispettabilissima Casa Aliprandi Martinengo? E soprattutto: riuscirà il conte a salvare Renzo prima che sia troppo tardi?

L’amore che non osa dire il suo nome: James Pratt e John Smith: una storia di pregiudizio e morte
Chris Bryant
Neri Pozza
In libreria il 16 maggio
L’ultima, drammatica vicenda di condanna a morte per sodomia nella “civilissima” Inghilterra del 1835. James Pratt e John Smith vennero sorpresi in atteggiamento intimo in un locale dove si erano appartati. Spiati da una fessura che si apriva sul tetto, vennero denunciati, arrestati e a lungo detenuti prima di essere processati e condannati alla pena capitale. Nonostante le molte proteste e le prese di posizione a favore di un gesto di clemenza, i due furono impiccati per «reato contro la natura». Il processo fu una farsa, senza alcun rispetto per la loro sfera privata, senza un
avvocato difensore. La vicenda riassume in modo drammatico le contraddizioni dell’Inghilterra di metà Ottocento, perché la loro esecuzione ebbe luogo proprio mentre la società britannica andava incontro a grandi cambiamenti. Sono anni di svolta nella vita sociale del Regno Unito: il governo pose fine alla schiavitù, bonificò i quartieri malfamati delle grandi città, regolò il lavoro minorile, aprì alle associazioni operaie, riconobbe il matrimonio civile e riformò il Codice penale, derubricando quasi duecento reati considerati capitali. Si aprì addirittura un dibattito sulla liceità della pena di morte e vi furono centinaia di condannati graziati. Con Pratt e Smith, tuttavia, la giustizia e l’opinione pubblica rimasero inflessibili: il boia tornò in attività dopo due anni e il loro trasferimento al patibolo venne accompagnato da urla e gesti di scherno. Attraverso una accurata ricerca d’archivio, Bryant offre un appassionante quadro della vita degli ultimi due giustiziati per sodomia, che diviene anche l’occasione per riflettere sul difficile percorso dei diritti civili.
Ecco il motivo per il quale ho scritto questo libro: per ricordare come non sia affatto scontato che le libertà di cui oggi godiamo siano irreversibili. Ricostruendo il mondo nel quale James Pratt e John Smith vissero, spero di restituire loro la vita, ma soprattutto di denunciare l’ingiustizia che hanno subito.

Morte al Mourning Warehouse
Lee Jackson
Newton Compton Editori
Il libreria il 16 maggio
Due giovani prostitute vengono trovate barbaramente assassinate in un bordello di Londra. Nella mano di una delle vittime c’è un pezzo di carta su cui è scritta un’enigmatica citazione biblica. Il giorno dopo, un telegramma avverte Scotland Yard che un cadavere è stato trafugato dal cimitero di Abney Park. L’ispettore Decimus Webb, che conosce bene le turpitudini dell’animo umano tanto quanto le strade malfamate e le case lussuose della città, sospetta che esista un legame tra questi due macabri casi. Le sue indagini lo porteranno presto a un onorevole uomo d’affari e buon padre di famiglia, Jasper Woodrow. Nel cuore delle finzioni della società vittoriana, Webb dovrà usare la sua leggendaria perspicacia se vuole impedire un nuovo omicidio…
I vicoli bui e i salotti illuminata gas della Londra del diciannovesimo secolo fanno da sfondo al romanzo di Lee Jackson con protagonista l’ispettore Webb, e ci conducono in un giallo pieno di suspense.

Il velo di Lucrezia
Carla Maria Russo
Neri Pozza
In libreria il 20 maggio
Firenze, 1464. La tela è avvolta in un panno candido fermato da una cordicella, la mano che la regge è malferma per l’emozione. Il momento che Filippo Lippi ha atteso e temuto è ormai giunto: il suo protettore Cosimo de’ Medici sta per vedere l’unica opera davvero perfetta che sia riuscito a creare nel corso della sua lunga carriera, l’unica da cui non vorrebbe mai separarsi. Custodite in quel quadro non ci sono solo la dedizione, le mani dure di fatica, l’incessante lotta contro l’imperfezione. C’è l’amore per Lucrezia, un amore scandaloso per tutti, per lui purissimo. C’è il patto fra loro, il dono reciproco: la bellezza in cambio della libertà. Orfano nato “diladdarno”, Filippo è cresciuto libero di sperimentare la vita e il talento. Sventato, donnaiolo esuberante, sciaguratamente poverissimo, per sfuggire alla miseria ha preso i voti incontrando proprio in monastero il suo destino: un abate illuminato che stero lo ha mandato a bottega da un noto pittore. Figlia di un tintore, Lucrezia è una ragazza del popolo che dietro al volto di madonna nasconde un cuore appassionato, un desiderio ribelle di esistere, di essere vista, di accendere la quiete intorno a sé, un’ambizione divorante che le mura del convento in cui vive vorante non riescono a contenere. L’amore tra la giovane e l’affermato artista, proibito in Cielo e in Terra, folgora le esistenze di entrambi e si eterna in un’opera che ancora oggi desta meraviglia.
Con Il velo di Lucrezia, Carla Maria Russo dà ancora una volta voce a una palpitante vicenda privata di ossessione che si fa universale, ci interroga sui modi in cui si nasce alla vita, sulla forza distruttiva delle passioni, sul potere diabolico eppure salvifico della bellezza.
Non saprebbe dire quanto a lungo si attarda nella contemplazione di quel volto. Non saprebbe dirlo perché è già completamente stregato da quello che vede e ché risucchiato nel processo della creazione. La perfetta bellezza. Eccola, davanti ai suoi occhi. L’ha rincorsa invano per anni e l’ha trovata all’improvviso, quando ormai aveva perso la speranza. Nel luogo in cui mai e poi mai avrebbe immaginato di incontrarla.

Il mio nome è Emilia del Valle
Isabel Allende
Feltrinelli
In libreria il 20 maggio
Emilia del Valle Walsh nasce a San Francisco nel 1866. Sua madre, Molly Walsh, è una suora irlandese sedotta da un aristocratico cileno. Emilia cresce nel cuore di un umile quartiere messicano, diventando una giovane donna brillante e indipendente che sfida le norme sociali per perseguire la sua passione per la scrittura. Da giovanissima, inizia a scrivere romanzi d’avventura sotto lo pseudonimo di Brandon J. Price, ma la sua carriera decolla quando diventa editorialista al San Francisco Examiner. Emilia convince il suo editore a mandarla in Cile per coprire una guerra civile con interessi economici e politici statunitensi. Così, nel 1891, si ritrova a Santiago, una città sull’orlo del baratro. Ospite della (già nota ai lettori) mitica Paulina del Valle, vive gli scontri in prima linea, s’innamora e riprende contatto con il padre biologico in punto di morte. Emilia dovrebbe tornare a San Francisco, anche per coronare il suo amore, ma decide prima di voler vedere una piccola proprietà terriera, l’unica eredità lasciatale dal padre, nei pressi del lago Pirihueico, in una zona disabitata di inviolata bellezza naturalistica. Una storia di amore e guerra, di scoperta e redenzione, raccontata da una giovane donna coraggiosa che affronta sfide monumentali, sopravvive e si reinventa.

Lo scriba del faraone. E altre storie di vita quotidiana dall’antichità a oggi
Costantino Andrea De Luca
Rizzoli
In libreria il 20 maggio
Quando si parla di storia, il primo pensiero va quasi sempre ai grandi eventi, agli imperi, alle guerre, ai potenti che dominano i manuali scolastici e le fonti storiografiche. Ma, guardando oltre la superficie, tra le pieghe del tempo compaiono anche le persone comuni che spesso sono state protagoniste di avventure ed emozioni degne di essere scoperte e raccontate. Proprio per questo Costantino Andrea De Luca – giovane storico e divulgatore molto seguito e apprezzato – riporta alla luce quelle “vite senza nome” che hanno attraversato i secoli e che presentano incredibili somiglianze con la contemporaneità: uno studente odierno può così rivedersi in un collega medievale sofferente dopo una bocciatura; un innamorato può ritrovare i propri sentimenti nelle lettere di una coppia duecentesca; una moglie delusa può patire il medesimo dolore di una donna assira abbandonata dal marito. Muovendosi dall’antichità fino al Novecento, De Luca ci accompagna in modo nuovo e coinvolgente fra piccoli e grandi episodi avvenuti nei secoli ma con un sapore ancora attuale. Perché, come ci ricorda l’autore, “le emozioni umane sono rimaste sostanzialmente le stesse nel corso della storia, e l’empatia può attraversare i millenni legandoci ai nostri avi”.

Le bibliotecarie di Notre-Dame
Janet Skeslien Charles
Garzanti
In libreria il 20 maggio
Parigi, 1918. Dalla finestra, Jassie alza gli occhi verso l’imponente cattedrale di Notre-Dame. Le viene da domandarsi come l’uomo sia riuscito a costruire qualcosa di così meraviglioso. Ma non ha tempo per fermarsi, deve correre a prendere gli ultimi libri di cui ha bisogno prima di partire: se Notre-Dame rappresenta il lato migliore dell’uomo, ad aspettarla è il peggiore. Jassie, infatti, è una bibliotecaria della National Library di New York ed è anche membro di un’associazione di donne americane che aiuta le famiglie cadute sotto il giogo dell’occupazione tedesca. La sua missione è quella di aprire una biblioteca dove i bambini, insieme alle loro madri, possano trovare uno spazio sicuro e uno spiraglio di luce, quello che solo le storie sanno dare. Ma Jassie non si limita a distribuire libri. Mette a repentaglio la propria vita per salvarne altre. Arriva persino a sacrificare un nuovo amore che sente nascere in lei. Perché nasconde un segreto. Un segreto che, quasi sessant’anni dopo, l’aspirante scrittrice Wendy scopre per caso. La ragazza capisce subito che ha di fronte una storia che non può essere taciuta. Perché nessuno deve mai dimenticare l’importanza dei libri anche nei periodi più bui. In particolar modo i bambini, che non capiscono fino in fondo cosa accade intorno a loro.

Pioggia di distruzione. Tokyo, Hiroshima e la bomba
Richard Overy
Einaudi
In libreria il 20 maggio
Servirono veramente le bombe atomiche a porre fine alla guerra o vennero sganciate seguendo altre logiche e finalità? Perché non fu sufficiente il precedente bombardamento incendiario di Tokyo, quasi altrettanto distruttivo e crudele? Uno dei maggiori storici militari al mondo, Richard Overy, ripercorre quei mesi drammatici, dalla guerra nel Pacifico agli sforzi tecnologici e scientifici della corsa atomica, fino all’escalation che portò alla scelta di colpire Hiroshima e Nagasaki. Sono mesi che gettano la loro ombra inquietante sull’oggi, in un tempo in cui insieme agli interrogativi etici minacciano di sollevarsi gli stessi venti nucleari. Nei mesi conclusivi della Seconda guerra mondiale centinaia di migliaia di giapponesi, per lo piú civili, morirono in un’ultima esplosione di violenza dal cielo. Dopo aver devastato Tokyo gli aerei americani iniziavano a non avere molti obiettivi plausibili a disposizione, e si decise allora di utilizzare due armi atomiche per chiudere definitivamente la guerra. Da allora, il ruolo dei bombardamenti incendiari e delle armi nucleari nella lettura della resa giapponese è sempre stato oggetto di un acceso dibattito. Richard Overy ripensa a come dovremmo considerare quest’ultima fase del conflitto. Il popolare racconto secondo cui i bombardamenti furono efficaci va inserito nel contesto piú ampio di quanto stava accadendo in Giappone all’inizio del 1945. E la facile equazione «bombardamento uguale resa» non può piú essere data per scontata. Queste pagine ricostruiscono il processo attraverso il quale, nel corso di una guerra lunga e tremenda, la volontà di uccidere i civili e distruggere intere città è diventata una cosa normale. E ci mostrano come le preoccupazioni morali si sono potute attenuare fino al punto in cui gli scienziati, gli aviatori e i politici hanno approvato una strategia di distruzione di massa che non avrebbero mai approvato prima. Rivelandoci però allo stesso tempo quale sia stato lo sforzo messo in campo per cercare di porre fine alle ostilità in Giappone, un Paese in cui il concetto di «resa» era del tutto estraneo alla cultura nazionale. Un capitolo decisivo della Storia del Novecento, che parte dalla guerra navale nel Pacifico, e dalle sue complesse strategie, e arriva alla drammatica sequenza di eventi che portò i comandi militari e i leader politici, di entrambi i fronti, a prendere epocali decisioni che avrebbero segnato il destino del mondo.

La città delle anime sepolte
Sara di Furia
Newton Compton Editori
In libreria il 20 maggio
Napoli, inverno 1769. La città viene scossa da un evento senza precedenti a memoria d’uomo: le tombe e le fosse comuni sono vuote, i cadaveri giacciono decomposti all’aperto, ma alcuni sono stati visti camminare per i vicoli. La follia dilaga e sfocia nella paura per l’imminente fine del mondo e il giudizio universale. Ad alimentare il clima di terrore, uno spietato assassino uccide le sue vittime strappando loro il cuore e lasciando al suo posto una pedina della tombola. Qual è il filo conduttore che guida la sua mano? Per porre fine all’incubo, re Ferdinando IV affida il caso al funzionario Guido Tucci, che decide di avvalersi dell’ingegno e dell’amicizia di Bastiano, un frate Bianco della Giustizia affetto da nanismo, e del suo scaltro novizio Michele. Insieme condurranno le indagini che li porteranno ad avventurarsi in un labirinto di superstizione, fede, scienza e miserie umane. La terra ha davvero ridato vita alle ombre? Riuscirà l’improbabile trio a fermare il dilagare del male?

Il canto del mondo. Ediz. numerata
Jean Giono
Edizioni Settecolori
In libreria il 21 maggio
Il protagonista di questo romanzo del 1934 è un pescatore di fiume e vive in Provenza. Ha doti di seduttore e un nome italiano, Antonio. Ma non è un personaggio stendhaliano come Angelo, l’eroe di “L’ussaro sul tetto” (1951). È un uomo primordiale, che vive in simbiosi con la natura, che sente le vibrazioni dei pesci, quando li caccia a mani nude, accanto al suo corpo muscoloso e guizzante. Il mondo in cui vive è fatto di acque, capanne, foreste. Ed è proprio un boscaiolo detto il Marinaio, un suo anziano amico, a chiamarlo in soccorso perché “il gemello” (l’unico dei suoi due figli ancora vivo) non è mai tornato da una missione, in cui il ragazzo avrebbe dovuto tagliare un bosco a fare scendere la legna lungo il fiume dove pesca Antonio. Inizia la risalita del fiume da parte dei due amici, una vera e propria odissea omerica, una ricerca che si trasformerà in una storia di faide in un territorio primitivo, governato dalle leggi non scritte del tirannico Maudru, il padrone dei tori. In molti perderanno la vita, compreso il Marinaio, ma Antonio e il gemello vivranno il riscatto e l’amore grazie all’incontro con Clara e Gina. Questa storia avvincente, dai risvolti metaforici e dal linguaggio possente, grumoso, rappresenta in pieno il sentimento panico, la comunione con la natura e la gente semplice che sono temi fondamentali nell’opera di Giono. Con il suo andamento epico, leggendario, costituisce l’anticipazione a tinte forti del best seller “L’uomo che piantava gli alberi” (1953). Se Elzéard Bouffier seminava le piante per realizzare la sua splendida ed evoluta utopia, qui il senso cosmico si incarna in uomini che la natura la vivono magari tagliandoli, gli alberi, in un aspro e fecondo rapporto che si oppone, comunque, a un’inquietante modernità. Edizione numerata da 1 a 1000. Prefazione di Leopoldo Carra.

Il sole dei secoli
Vito Franchini
Giunti
In libreria il 21 maggio
Madhat Suburban, il cittadino più illustre di Shasmahal, la città meravigliosa, è conosciuto come la “Tigre d’Africa”, per i suoi trascorsi da gladiatore. Discendente di grandi navigatori e a sua volta capitano della Wings, ha un passato di storie e incredibili avventure da raccontare . Il suo veliero è la sua casa, la terraferma è solo un approdo temporaneo, necessario per combinare affari. Terminato un lungo viaggio commerciale, punta la prua verso nord-est, tra l’Africa e il Madagascar, dove i pirati seminano terrore e devastazione. Quando un veliero pirata lo sfida, accetta lo scontro, ne esce vincitore e cattura la ciurma nemica, facendo conoscenza con una schiava fuori dal comune.
Ma per il giovane navigante, sempre irrequieto, le battaglie sembrano non avere fine: di ritorno a Città del Capo, scopre che nei salotti più esclusivi tutti bramano una copia del romanzo Shasmahal, la città meravigliosa, edito in Inghilterra, a firma Madhat Suburban. Ma chi l’ha scritto? Non lui. Come può l’usurpatore conoscere così bene le gesta della Tigre? Madhat decide di prendere in pugno il timone della sua vita, una volta per tutte. Nel Regno Unito, terra nobile e umida, tanto diversa dalla sua Africa, arsa dal sole dei secoli, cercherà le risposte a tutti i dubbi che gli attanagliano l’animo, e proverà a riconquistare il cuore di Lana, il suo amore perduto, che lo ha lasciato da anni sottraendo il piccolo Nick all’affetto di Madhat e della sua comunità. Un romanzo che lascia senza fiato, come i panorami che descrive.

Servizi segreti a oriente di Costantinopoli
Peter Hopkirk
Edizioni Medhelan
In libreria il 23 maggio
Sotto il vessillo della Guerra Santa, grazie alla guida di Berlino e alla longa manus di Costantinopoli, tedeschi e turchi diedero il via, nel tragico scenario della prima guerra mondiale, al tentativo di scatenare la rivoluzione nell’India britannica e nell’Asia Centrale Russa. Si trattava di una nuova e più ampia versione dell’antico «grande gioco», con il dominio del mondo come obiettivo finale. Raccontato con epici dettagli, Servizi Segreti a Oriente di Costantinopoli è il resoconto delle imprese, dei complotti, dei fallimenti e dei successi di spie, cospiratori, diplomatici e avventurieri dei due opposti schieramenti, in un susseguirsi di eroismi, tradimenti e sacrifici.

La levatrice
Bibbiana Cau
Nord
In libreria il 27 maggio
Non è una di loro, Mallena. Un giorno di sedici anni prima è arrivata a Norolani insieme con Jubanne, cui è bastato un attimo per innamorarsi e che l’ha sposata per proteggerla da un destino che gravava su di lei come una condanna. Eppure, per gli abitanti di quel paese dove il maestrale porta il respiro del mare, ormai è diventata un punto di riferimento. Perché Mallena è una llevadora che, mettendo in pratica il sapere antico tramandatole dalla madre, assiste tutte le partorienti, anche quelle delle famiglie più umili, senza mai pretendere nulla in cambio. Ma tutto precipita nel settembre 1917, quando Jubanne torna dal fronte ferito nel corpo e nell’anima. Per pagargli le cure necessarie, Mallena chiede a gran voce al consiglio comunale di essere remunerata per il suo lavoro e, ancora una volta, quel sussidio le viene negato. Come se non bastasse, in conformità a un decreto regio, viene assunta un’ostetrica diplomata, destinata a sostituirla.
Arriva dal continente, Angelica Ferrari: nonostante la giovane età, per essere lì ha combattuto a lungo, sfidando le convenzioni sociali e la disapprovazione del padre, che voleva relegarla tra le mura domestiche, sposata con un buon partito. E adesso deve lottare contro la diffidenza delle donne del paese, che la vedono come un’estranea e rifiutano le sue cure. Dovrebbero essere rivali, Mallena e Angelica, invece sono le due facce della stessa medaglia, entrambe spinte dal desiderio di libertà e indipendenza, entrambe tradite dalle persone che avrebbero dovuto proteggerle e vittime della quotidiana ingiustizia che il mondo sa riservare soprattutto alle donne. Tuttavia, quando la situazione si farà insostenibile e i fantasmi del passato torneranno a bussare alla porta di Mallena, sarà proprio l’intera comunità di Norolani a pretendere che, per una volta, si faccia davvero giustizia. Una grande storia al femminile che, attraverso la lingua, i profumi, la poesia e la ruvidezza della vita quotidiana nella Sardegna d’inizio Novecento, narra di gente umile e schiva, ma unita da un profondo senso di comunità. E di una protagonista che, grazie a una saggezza ancestrale e alla solidarietà delle altre donne, matura in sé una nuova e luminosa consapevolezza.

Il canto dei telai. L’avventura di Lanerossi
Livia Galla
Mondadori
In libreria il 27 maggio
Febbraio 1841. Il tribunale di Vicenza è gremito di uomini e donne giunti ad assistere al processo a Lorenzo Sella, un operaio del Lanificio Rossi che ha accoltellato a morte il suo caporeparto dopo un diverbio. Tutti aspettano la deposizione di Alessandro, il figlio del padrone. Inaspettatamente, anziché scagliarsi contro Lorenzo, il giovane ne prende le parti, e accusa il padre e la classe dirigente di questo e molti altri delitti. Ad ascoltarlo, seduta nelle prime file, c’è una giovane donna dalle mani sottili e dagli occhi profondi: è Claudia, sorella dell’imputato, pianista eccelsa animata dal medesimo idealismo di Alessandro. Quando il giovane scende dal banco dei testimoni, i loro occhi si incontrano per appena un istante, sufficiente a sovvertire il corso del destino. Inizia così il cammino rocambolesco e appassionante di uno fra i più importanti imprenditori italiani del Risorgimento. Un padrone illuminato ma mutevole, sempre in bilico fra ideale e pragmatismo, nelle questioni aziendali e in quelle del cuore. La sua visione di un’industria più giusta, che guarda al profitto senza perdere di vista il benessere dei lavoratori, ha lasciato nella Storia un’impronta indelebile. Il sogno di Alessandro Rossi e del suo lanificio prende vita fra le pagine di un romanzo dall’ordito robusto, che intesse passione politica e utopia industriale, segreti di famiglia e amori da custodire per la vita.

L’orfana di Auschwitz
Anna Stuart
Newton Compton Editori
In libreria il 27 maggio
La sedicenne Tasha Ancel si gira per dare un’ultima occhiata al luogo che le ha rubato la libertà e l’infanzia. Non ha idea di come abbia potuto continuare a vivere quando così tanti altri non ci sono riusciti. Per la prima volta da mesi, nel suo cuore balugina una scintilla di speranza per il suo futuro e per quello dei bambini più piccoli che ora si aggrappano a lei. Tasha è stata separata da sua madre dalle guardie delle ss, pochi giorni prima che i cancelli di Auschwitz si aprissero. Ora l’unica cosa che le rimane di lei è una ciocca di capelli ramati. Nel disperato tentativo di ritrovarla, Tasha chiede a tutti quelli che incontra se hanno visto una donna con i capelli rosso fuoco. Ma con così tante persone che cercano di rintracciare i propri cari nel caos del dopoguerra, riabbracciarla sembra un’impresa impossibile.
1945, Auschwitz:
esco barcollando dai cancelli, stringendo forte le mani di due bambini più piccoli.
La fame mi turbina nello stomaco e il paesaggio arido mi fluttua davanti agli occhi. Riesco a malapena a crederci. Siamo liberi. Siamo sopravvissuti. Ma cosa succede ora?

La rivincita di Roma
Simon Scarrow
Newton Compton Editori
In libreria il 27 maggio
61 d.C. La Britannia è divisa. L’orda dei ribelli è stata sconfitta, ma la regina Budicca e i suoi guerrieri rimasti sono ancora a piede libero. Con loro c’è l’insegna dell’aquila della Nona Legione, presa in un agguato e ostentata come prova che Roma può ancora essere battuta. Le braci della ribellione sono ancora incandescenti… Il prezzo da pagare è stato pesante, con innumerevoli uomini persi e grandi città in rovina. I corpi dei morti sono sparsi per le strade. Il centurione Macrone deve fare i conti con la perdita della madre, morta nell’attacco a Londinium. Mentre il cuore di Macrone brucia per il desiderio di vendetta, lui e il suo compagno d’armi, il prefetto Catone, hanno il compito di dare la caccia ai resti dell’esercito nemico. Non ci sarà pace finché la regina non verrà catturata o uccisa. E l’onore romano sarà ripristinato solo quando l’insegna dell’aquila sarà stata riconquistata.

Il circolo delle dame ribelli
Alison Goodman
Astoria
In libreria il 27 maggio
Londra, 1812. È una verità universalmente riconosciuta che una dama dell’alta società debba essere alla ricerca di un marito. Lady Augusta Colebrook, detta Gus, ha invece raggiunto l’età di quarantadue anni senza nemmeno pensarci, al matrimonio; come la gemella Julia, in lutto per la recente perdita del fidanzato, in quanto “zitella” è praticamente invisibile agli occhi della società. Ma Gus e Julia rifiutano di isolarsi nel loro mondo dorato e, quando la giovane Caroline chiede il loro aiuto per sottrarsi a un marito violento, raccolgono ben volentieri l’invito. Lungo la strada per la residenza di Caroline, però, il destino fa loro incontrare una vecchia conoscenza: lord Evan Belford, un nobile deportato in Australia vent’anni prima per un’accusa di omicidio. Infondata, almeno secondo Gus e Julia, che decidono quindi di provare l’innocenza di lord Evan, diventando così, una buona azione dopo l’altra, le paladine di coloro che la società ha ingiustamente messo da parte.
Amore, azione, ironia e un’affascinante ambientazione Regency sono gli ingredienti di questo irresistibile romanzo storico, con due eroine decisamente fuori dal comune che sfidano le convenzioni dell’epoca e ci ricordano che il prezzo da pagare per fare la cosa giusta non è mai troppo alto.

Signora Beethoven
Rita Charbonnier
Marcos y Marcos
In libreria il 28 maggio
Ogni volta che entra in un luogo pubblico, su di lei si posano sguardi pieni di diffidenza, commiserazione, per non parlare dei colpetti di tosse e mormorii che si sollevano nelle sale da concerto. E per vedere il proprio figlio Carl, giunge perfino a travestirsi da uomo. Eppure, Johanna non è una criminale. È la cognata di Ludwig van Beethoven. Certo, da giovane ha commesso più di un pasticcio. Tutti la considerano una mezza ladruncola, una donna facile, ma non è proprio così. Beethoven ne approfitta, e fa di tutto per strappare a Johanna il figlio. Desidera un erede? Desidera fare di lui un grande musicista? Vuole forse ricattare la cognata per motivi non chiari? Johanna tenta di guadagnarsi con le unghie – a volte, forse, maldestramente – un poco di spazio e di rispetto. Di potersi almeno occupare ufficialmente, e non da semiclandestina, di suo figlio. Sullo sfondo, un Beethoven fragile, scorbutico, profondamente ingiusto ed egoista ma anche il racconto della creazione musicale, in tutta la sua maestosa, energica bellezza e necessità.

Troni e poteri. Una nuova storia del Medioevo
Dan Jones
Hoepli
In libreria il 30 maggio
“Troni e poteri” di Dan Jones esplora mille anni di storia, dal sacco di Roma del 410 alla caduta di Costantinopoli nel 1453, in una narrazione avvincente e ricca di grandi protagonisti ed eventi. Una nuova e avvincente lettura del mondo medievale, un’epoca forgiata da cambiamenti climatici, malattie pandemiche, migrazioni di massa e nuove tecnologie. Un periodo in cui si sono formate le grandi nazionalità europee; in cui sono stati codificati i sistemi fondamentali di legge e di governo dell’Occidente; in cui le Chiese cristiane sono maturate come istituzioni regolatrici della moralità pubblica occidentale e in cui l’arte, l’architettura, l’indagine filosofica e l’invenzione scientifica hanno attraversato cambiamenti rivoluzionari. Un’opera che offre spunti di riflessione sulle attuali sfide geopolitiche, sottolineando l’importanza di apprendere dal passato per affrontare le crisi contemporanee.

La scelta del diavolo
Roberto Ciai
Newton Compton Editori
In libreria il 30 maggio
Marzo 1938. L’Europa sente avvicinarsi la guerra e gli eserciti sono alla ricerca spasmodica di un’arma decisiva.
Berlino. La politica razziale di Hitler sta spingendo i più grandi scienziati tedeschi a fuggire dal Paese per evitare la deportazione. È una scelta disastrosa, perché comporta un profondo ritardo nella corsa alla tecnologia nucleare in campo bellico. Così, dietro suggerimento di Himmler, il Führer autorizza il fisico Werner Karl Heisenberg a scrivere una lettera al giovane collega italiano Ettore Majorana, noto per i suoi contributi teorici alla fisica nucleare e particellare, affinché lo raggiunga in segreto a Lipsia per proseguire le sue ricerche di quantistica.
Roma. Carlos Maurer, un agente dei servizi segreti tedeschi dell’Abwehr, viene incaricato di condurre Majorana in Germania. Sulle tracce di Carlos si getteranno un poliziotto dal tragico passato e un vecchio professore di Ettore Majorana. I servizi segreti italiani sembrano avere interesse a che la fuga riesca. A ogni costo. Si scatenerà così una caccia all’uomo drammatica, nella quale ciascuno è allo stesso tempo cacciatore e preda.